Anbamed, notizie dal Sud Est del Mediterraneo
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Rassegna anno V/n. 194 (1445)
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Le notizie:
Genocidio a Gaza
La mano di Netanyahu, sporca del sangue innocente, continua a causare stragi su stragi. Nella giornata di giovedì, fino a mezzogiorno, sono state compiute 3 stragi con 54 uccisi e 95 feriti giunti negli ospedali. Una conta per difetto perché sotto le macerie ci sono altre vittime che non è stato possibile recuperare.
Il totale delle vittime di questo nuovo olocausto palestinese è di 38.848 uccisi e 89.459 feriti, tra i quali 25 mila per salvar loro la vita hanno bisogno di ricoveri all’estero, ma il macellaio di Gaza ha chiuso il valico di Rafah il 6 maggio.
Se ce la fate, guardate questo video di un bombardamento israeliano del primo luglio a Gaza
Il nostro commento quotidiano fisso: Ci sono ancora coloro che obiettano che non si tratti di genocidio, basandosi su congetture storiche e non guardando la realtà delle cifre e delle intenzioni dichiarate dai politici e generali israeliani. Chiudono gli occhi e dicono: “Dire che Israele commette genocidio è una bestemmia”.
Pronunciare una frase simile è la vera bestemmia nei confronti della memoria dei sei milioni di ebrei assassinati dal nazismo tedesco.
Situazione umanitaria
Il ministero della sanità palestinese mette in guardia dalla diffusione del virus della poliomielite nelle acque reflue di Gaza. La nota arriva dopo che l’esercito israeliano ha annunciato di aver intrapreso una campagna di vaccinazione dei soldati impiegati a Gaza.
L’UNRWA mette in guardia dalla penuria di aiuti umanitari per la popolazione di Gaza tutta e non solo nel nord della Striscia. “I nostri soccorritori distribuiscono i pochi aiuti rimasti, di cibo e di vestiario, ma i depositi si stanno svuotando e l’esercito non ammette l’ingresso di nuove scorte. La situazione è grave e le persone deboli rischiano la morte per fame”.
Il nuovo nazismo
La storia triste di Muhammed Bhar, 24 anni, del quartiere Shejaiya ad est di Gaza città. Muhammed era affetto da sindrome di Down. La sua famiglia, dopo lungo periodo di peregrinare e di sfollamenti imposti dall’esercito israeliano invasore, ha deciso di tornare a vivere nella loro casa originaria. Lì il 3 luglio, dopo una settimana di assedio del quartiere, i soldati hanno fatto irruzione nella loro casa e mitra spianati hanno aizzato il cane contro il ragazzo. Il feroce animale lo ha divorato davanti alla madre, che supplicava i soldati di aver pietà per un ragazzo disabile. I due fratelli che hanno tentato di difenderlo sono stati arrestati e non hanno fatto ancora ritorno a casa. Il resto della famiglia è stato cacciato da casa, ma i soldati hanno trattenuto Muhammed dicendo che lo avrebbero fatto curare da un medico. Una settimana dopo, quando l’esercito invasore si è ritirato dal quartiere e la madre è tornata a casa ha trovato il corpo di Muhammed abbandonato senza vita e una mano maciullata dalla bestia buttata lì vicino al corpo.
Per tutti i dettagli del comportamento nazista dei soldati israeliani, leggete il nostro articolo: (QUI)
Cisgiordania e Gerusalemme est
Un agguato palestinese ad un gruppo di militari dell’occupazione. È avvenuto nei pressi della colonia ebraica di Hermesh, ad ovest di Jenin. Una mina è stata fatta brillare a distanza all’arrivo del veicolo militare. L’esercito israeliano ha comunicato il ferimento di quattro soldati, due dei quali coloni residenti a Hermesh.
Corte di Giustizia Int.
La stampa israeliana rivela che il responso giuridico della Corte dell’Aja programmato per oggi sarà molto doloroso per la politica annessionistica di Israele. “L’occupazione militare israeliana dei territori palestinesi occupati nel 1967 (Cisgiordania, Gerusalemme est e Gaza) è illegale e l’esercito dii Tel Aviv deve ritirarsi”. Questo sarebbe il tono del pronunciamento che i togati internazionali si apprestano a pronunciare in giornata. Alcuni commentatori hanno sostenuto che Netanyahu non presta importanza alla condanna giuridica, in quanto la Corte non ha strumenti per imporre le proprie sentenze e l’appoggio incondizionato di Washington mette al riparo l’annessione israeliana delle terre palestinesi.
https://www.icj-cij.org/sites/default/files/case-related/186/186-20240712-pre-01-00-en.pdf
Prigionieri
La storia di Waleed Al-Khalili, 35 anni, infermiere gazzawi su un’ambulanza della Mezzaluna rossa palestinese. È stato arrestato il 10 novembre 2023, dopo un bombardamento che ha colpito la sua ambulanza e trascinato insieme ad altri nel campo di concentramento di Sde Tieman, nel deserto del Negev. È stato liberato nei giorni scorsi ed è arrivato a piedi a Khan Younis, nel sud, mentre la sua famiglia è al nord, a Gaza città. Ha raccontato al quotidiano spagnolo El Pais le peripezie che ha subito nel campo di concentramento nazista del Negev. “Scosse elettriche, bastonate sulla testa, sui piedi e sui genitali, finti annegamenti. Eravamo tutti completamente nudi con le mani ammanettate e gli occhi bendati al caldo del sole di giorno e al freddo di notte. Al-Khalili ha dichiarato al giornale spagnolo di non appartenere a nessun movimento palestinese, che ha sempre compiuto il suo lavoro di soccorritore, senza distinzione tra palestinesi e israeliani. “Quello che ho visto a Sde Tieman è una macelleria umana, un mattatoio che ha inghiottito migliaia di uomini, molti dei quali presi a caso sul campo dopo i bombardamenti… I militari che mi interrogavano mi avevano mostrato la foto di Sinwar e volevano ad ogni costo che io ammettessi di aver trasportato dei feriti israeliani (ostaggi) e che sapevo dove si nasconde il capo di Hamas. Mi hanno fatto il disegno di un’ambulanza e mi hanno detto che se volevo uscire vivo da quell’inferno devo guidare un’ambulanza con dentro nascosti loro agenti e devo recarmi al posto dove si nasconde Sinwar… Io continuavo a ripetere che hanno sbagliato persona, ma niente da fare, giù botte e torture”. Waleed Al-Khalili ha raccontato che nella gabbia dove era recluso con altri detenuti ha assistito all’uccisione di due palestinesi con le scosse elettriche. “I loro corpi sono rimasti una notte intera vicino a noi e poi la mattina dopo sono venuti i secondini a portarli via. Un terzo è stata ucciso con uno sparo, ma ho solo sentito il suono del proiettile e non ho visto il corpo, perché avevo gli occhi bendati”.
Al-Khalili non sa come si sia salvato. Lo hanno rilasciato senza spiegazioni ed è tornato con un gruppo di altri detenuti liberati, ma con le mani legate. “Sulla strada del ritorno – dice il giovane infermiere – hanno bombardato il gruppo poco prima di raggiungere i ruderi di Khan Younis. Metà del gruppo è morto”. Ha deciso di rilasciare l’intervista con nome e cognome, perché intende denunciare e testimoniare questo nuovo nazismo e non teme la vendetta dei militari israeliani. “Ho già ripreso il mio lavoro di infermiere e continuerò a prestare soccorso a chi ha bisogno”.
Trattative
Gli intermediari egiziani e qatarioti hanno riferito ai dirigenti di Hamas che le dichiarazioni di Netanyahu sull’accordo “sono per il consumo interno e dettate dalla risicata maggioranza politica che sorregge il suo governo”. I responsabili israeliani delle trattative hanno un piano completo da proporre e manca soltanto l’approvazione del governo.
Il dipartimento di Stato Usa in un comunicato si è detto ottimista sul raggiungimento di risultati positivi e che ci sono aperture delle due parti verso un accordo. Ma senza dire quando. Quest’ultimo aspetto lo ipotizza la stampa israeliana. Molti commentatori tv israeliani hanno sostenuto che Netanyahu vuole mantenere un alto interesse mondiale per il suo viaggio a Washington e annuncerà il suo assenso al piano Biden durante il suo discorso al Congresso USA, il 24 luglio oppure durante l’eventuale incontro con Biden, che non è stato ancora concordato.
Israele
Un’esplosione a Tel Aviv ha causato l’uccisione di una persona e il ferimento di altre tre. Secondo la polizia, un drone è esploso al contatto con terra. I media si chiedono del motivo del mancato allarme per avvisare la popolazione e della mancata attivazione della difesa antiaerea. A rivendicare l’attacco sono stati i miliziani yemeniti houthi, che per bocca del portavoce hanno dichiarato che smetteranno di attaccare il territorio israeliano soltanto quando cesserà l’aggressione su Gaza.
Intanto proseguono le manifestazioni quotidiane davanti alla casa di Netanyahu per chiedere un accordo di scambio prigionieri prima della sua partenza per Washington.
Il premier, invece, si è recato a Rafah, dove ha fatto un discorso ai soldati, sostenendo che soltanto la pressione militare libererà gli ostaggi.
Libano
Ucciso da un raid israeliano un capo della guerriglia libanese. Hassan Mhanna è stato ucciso da un bombardamento israeliano sulla cittadina di Mariameyn, nel sud Libano. Hezbollah ha lanciato missili e razzi che hanno incendiato zone agricole in Israele e provocato la morte di un soldato. www.anbamed.it
Banghladesh
I manifestanti hanno bruciato la sede della televisione nazionale a Dacca. L’ondata di proteste è scaturita dalla nuova legge sulle assunzioni pubbliche, che la maggior parte dei giovani in cerca di prima occupazione considera uno sbarramento davanti al loro futuro. 39 morti, secondo notizie dei media locali, a causa del ricorso della polizia a usare le armi da fuoco contro la massa ingente di manifestanti che avanzavano contro il blocco degli agenti. I poliziotti sopraffatti si sono rifugiati nel palazzo della televisione pubblica. In tutto il paese è stato proclamato lo stato d’emergenza e interrotte le comunicazioni Internet.
106 esecuzioni di condanne a morte dall’inizio del 2024. Lo denuncia l’associazione per i diritti umani saudita con sede a Berlino, ESOHR. Ieri il ministero dell’Interno di Riad ha annunciato l’esecuzione di due condanne alla pena capitale contro due trafficanti di droga, un saudita ed un pakistano. ESOHR sottolinea che praticamente, in media, ogni due giorni è stata mandata al patibolo una persona. www.anbamed.it
Notizie dal Mondo
Sono passati due anni, quattro mesi e 25 giorni dall’inizio dell’invasione russa dell’Ucraina. La portavoce del Cremlino, Zakharova, accusa Kiev di aver tramato in combutta con i paesi Nato per uccidere Putin.
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Mai Indifferenti. Voci ebraiche per la PACE leggi tutto
APPROFONDIMENTI:
La storia di Muhammed Bhar, ovvero del nuovo nazismo incarnato da Israele. Di Farid Adly (BBC credits) (QUI)
[Echi della stampa araba] n°17: Il futuro incerto dei drusi di Israele
a cura diMargaret Petrarca (Leggi tutto).
[Finestra sulle Rive Arabe] “Il mare nella letteratura araba contemporanea”, di Antonino D’esposito. QUI
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