Anbamed, notizie dal Sud Est del Mediterraneo

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Direttore responsabile Federico Pedrocchi)

Rassegna anno V/n. 195 (1446)

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Le notizie:

Genocidio a Gaza

La dura aggressione militare israeliana sulla popolazione di Gaza è senza precedenti e non ha freni. Dall’alba di oggi i caccia e l’artiglieria di Tel Aviv hanno bombardato selvaggiamente tutte le zone abitate di Gaza, con particolare recrudescenza su Rafah. Secondo fonti media, più di 25 morti in questa mattina e decine e decine di feriti. Nei bombardamenti sulle zone urbane di Rafah sono state usate bombe incendiarie al fosforo bianco, vietate internazionalmente in zone abitate.    

Se ce la fate, guardate questo video di un bombardamento israeliano del primo luglio a Gaza

Il nostro commento quotidiano fisso: Ci sono ancora coloro che obiettano che non si tratti di genocidio, basandosi su congetture storiche e non guardando la realtà delle cifre e delle intenzioni dichiarate dai politici e generali israeliani. Chiudono gli occhi e dicono: “Dire che Israele commette genocidio è una bestemmia”.

Pronunciare una frase simile è la vera bestemmia nei confronti della memoria dei sei milioni di ebrei assassinati dal nazismo tedesco.

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Situazione umanitaria

La diffusione del polio. L’OMS ha ribadito la gravità della situazione sanitaria in tutte le zone della Striscia a causa della distruzione premeditata delle fognature da parte dell’esercito israeliano, arrivando all’uso dei bulldozer, dopo quello delle bombe. “Il virus del polio è stato trovato in diversi campioni analizzati da equipe internazionali. I risultati sono stati trasmessi all’esercito israeliano”. Il medico dell’ospedale “Kamal Adwan” di Beit Lahia, dott. Hossam Abu Safie, accusa senza mezzi termini l’esercito israeliano di responsabilità nell’eventuale diffusione dell’epidemia. “Hanno impedito l’ingresso delle vaccinazioni spedite dall’Egitto e hanno sequestrato i disinfettanti ambientali spediti dall’OMS. Hanno bombardato i pozzi di acqua e negato il carburante alle centrali di potabilizzazione. L’intento dell’esercito di occupazione è quello di annientare il popolo palestinese. Una guerra dii sterminio”.

In mezzo a tante notizie tragiche, ce n’è una di speranza. Un neonato è stato estratto vivo dal corpo della madre uccisa da un bombardamento israeliano.

Per tutti i dettagli del comportamento nazista dei soldati israeliani, leggete il nostro articolo: (QUI) www.anbamed.it  

Cisgiordania e Gerusalemme est

Un giovane palestinese assassinato dall’esercito israeliano a El-Khalil (Hebron). È stato colpito in testa da una pallottola sparata durante lo scontro tra i giovani delle pietre e i soldati col mitra. Nella zona si sono ripetuti gli attacchi dei coloni contro i contadini palestinesi, per cacciarli dalle loro terre da annettere alle colonie ebraiche realizzate illegalmente nella zona. Gli attivisti palestinesi si sono organizzati per difendere i villaggi dalle aggressioni oramai quotidiane e nel momento in cui i coloni sono in difficoltà di fronte al lancio di sassi, interviene l’esercito con i mitra. Apartheid e sostituzione etnica.

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Corte di Giustizia Int.

Un pronunciamento storico. L’occupazione israeliana dei territori palestinesi è illegale e ogni modifica geografica o demografica è contro le leggi internazionali. “LoStato di Israele ha l’obbligo di porre fine alla sua presenza illegale nei Territori palestinesi occupati il più rapidamente possibile, di cessare immediatamente tutte le nuove attività di insediamento, di evacuare tutti i coloni e di risarcire i danni arrecati”. Ci sono voluti 18 mesi e oltre 50 sedute di audizioni di altrettanti paesi e organizzazioni internazionali per arrivare ad un giudizio netto e senza fronzoli.

Israele non lo rispetterà come aveva ignorato il precedente pronunciamento sul muro della vergogna e dell’Apartheid.

Dichiarazioni positive di tanti capitali e soprattutto dell’autorità nazionale palestinese. “è ora che le cancellerie del mondo e il Consiglio di Sicurezza prendano atto di questa sentenza e agiscano di conseguenza per garantire i diritti del popolo palestinese alla libertà e all’indipendenza”.

Soddisfazione di Amnesty International. “Si tratta di una rivincita storica per i diritti dei palestinesi, vittime di decenni di crudeltà e di sistematiche violazioni dei diritti umani derivanti dall’illegale occupazione israeliana”.

“L’occupazione è un elemento fondamentale del sistema di apartheid con cui Israele domina e opprime i palestinesi e che causa sofferenze su scala di massa. I palestinesi devono assistere alla demolizione delle loro case così come all’esproprio delle loro terre per la costruzione e l’espansione degli insediamenti e subiscono soffocanti restrizioni che interferiscono in ogni aspetto della loro vita quotidiana, dalla separazione dei nuclei familiari alla limitazione della libertà di movimento fino al diniego dell’accesso alla terra, all’acqua e alle risorse naturali”.

“L’opinione della Corte internazionale di giustizia arriva mentre da nove mesiIsraele sta clamorosamente violando il diritto internazionale umanitario in modo cataclismatico, portando avanti attacchi mortali e illegali nel suo assalto alla Striscia di Gaza che hanno causato un numero senza precedenti di perdite civili. Israele ha anche aumentato gli espropri illegali di terre nella Cisgiordania occupata e autorizzato la costruzione di ulteriori insediamenti a Gerusalemme Est, occupata e annessa illegalmente, non facendo altro che rafforzare e perpetuare l’occupazione illegale. Le autorità israeliane, inoltre, non stanno dando seguito alle misure cautelari ordinate dalla Corte internazionale di giustizia per evitare il genocidio nella Striscia di Gaza. A Israele non dev’essere consentito ulteriormente di aggirare il diritto internazionale”.

L’associazione israeliana B’tselem ha chiesto alla comunità internazionale di imporre al governo israeliano l’applicazione ed il rispetto di questa sentenza.

Rabbia e convulse reazioni da parte del governo israeliano e dello stesso premier Netanyahu.

Si attende adesso il responso della Corte dell’Aja sul quesito posto dal Sud Africa, e sostenuto da decine di altri paesi e organizzazioni internazionali, sulla natura genocidaria dell’aggressione israeliana sulla popolazione civile di Gaza.

Chi è interessato al testo della sentenza in italiano, contatti la redazione Anbamed al seguente indirizzo email: anbamedaps@gmail.com

(Ecco il testo integrale della sentenza in file .pdf, in lingua inglese)

(E qui in lingua francese)

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Prigionieri

Qaddura Fares, responsabile del “dipartimento prigionieri politici” dell’ANP ha commentato le rivelazioni della stampa sulle atrocità e torture compiute contro i detenuti palestinesi nelle carceri israeliane. “Il governo e l’esercito israeliani stanno compiendo crimini contro l’umanità. Quello rivelato dalla stampa di Tel Aviv, ed in particolare dal quotidiano di sinistra Haaretz, dimostra lo stato di pazzia e confusione mentale nei quali è caduto il sistema di occupazione. Il sadismo dei soldati e dei secondini è documentato dalle testimonianze dei detenuti rilasciati e dalle stesse dichiarazioni dei politici della destra estrema sionista. Stiamo preparando i dossier su tutti questi casi di torture e di morti in carcere, per una denuncia davanti ai tribunali internazionali”.

Una testimonianza di un medico israeliano dal campo di concentramento di Sde Tieman, la Abu Ghraib di Netanyahu

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Trattative

Blinken blatera su un imminente accordo per il cessate il fuoco a Gaza, lo scambio di prigionieri tra Hamas e Israele e l’introduzione di aiuti internazionale alla popolazione stremata dalle bombe di fabbricazione USA. Omette però la cosa più importante: Quando? La nostra ipotesi è che tutto sia stato concordato tra Washington e Tel Aviv di annunciare questo accordo durante la visita di Netanyahu alla Casa Bianca. Blinken, per distrarre l’attenzione dal genocidio che si sta perpetrando a Gaza e dalla pronuncia della Corte di Giustizia, ha infarcito la sua dichiarazione con la notizia sul pericolo del nucleare iraniano: “Iran può già da adesso costruire, entro una o due settimane, la sua prima bomba nucleare. Dipende da una decisione di Khaminei”. Bum!

I mediatori egiziani e qatarioti hanno consigliato i capi di Hamas di non emettere comunicati di risposta alle dichiarazioni belliciste di Netanyahu e di attendere il lavoro diplomatico in corso. “Gli alti responsabili della sicurezza israeliani sono favorevoli alla necessità di un accordo negoziale per lo scambio di prigionieri, il ritiro dell’esercito dal corridoio di confine tra Gaza e Egitto e da quello che spezza la Striscia in due zone non comunicanti, ma attendono il consenso politico che ritarda ad arrivare per questioni di opportunità politiche interne israeliane”.  

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Israele

Il drone lanciato dagli houthi su Tel Aviv, che ha percorso 2000 km e ha colpito vicino ad una sede diplomatica USA, con una persona uccisa e tre feriti, è oggetto di polemica politica. “Errori umani hanno impedito di intercettare il drone in cielo”, ha detto un portavoce militare, per nascondere lo smacco subito dal tanto decantato sistema di difesa antiaerea israeliano, denominato pomposamente con appellativi altisonanti come “Cupola d’acciaio” e altre amenità. Dagli attacchi di Hezbollah e quest’ultimo dallo Yemen, questo sistema si è dimostrato un colabrodo. La definizione non è nostra, ma di un deputato di estrema destra israeliano con l’intento di accusare i capi militari.  

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Tunisia

Il presidente tunisino Saied ha annunciato la propria candidatura alle elezioni del 6 ottobre 2024. Quasi contemporaneamente i giudici politicamente teleguidati hanno condannato un oppositore, Lutfi Marayhi, al carcere ed al divieto perpetuo per tutta la vita dal candidarsi alle elezioni. Il presidente del partito Repubblicano, Issam Shabbi, ha ritirato la sua candidatura. È stato annunciato dal partito, perché Shabbi è in carcere dal febbraio 2023, per accuse pretestuose e inesistenti. Il suo avvocato ha chiarito che gli ostacoli illegali posti dalla commissione elettorale hanno impedito di procedere nella pratica. Praticamente Le prossime elezioni presidenziali tunisine si terrano con di fatto un candidato unico. L’altro candidato annunciato e non ancora silurato è l’ex direttore del protocollo del palazzo presidenziale, Imad Dayimi, che viene considerato un candidato di comodo senza una storia politica alle spalle, una controfigura per fornire alle elezioni, praticamente a candidato unico, una parvenza di democrazia.  

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Notizie dal Mondo

Sono passati due anni, quattro mesi e 26 giorni dall’inizio dell’invasione russa dell’Ucraina.

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Mai Indifferenti. Voci ebraiche per la PACE leggi tutto

APPROFONDIMENTI:

La storia di Muhammed Bhar, ovvero del nuovo nazismo incarnato da Israele. Di Farid Adly (BBC credits) (QUI)

[Echi della stampa araba] n°17: Il futuro incerto dei drusi di Israele

a cura diMargaret Petrarca (Leggi tutto).

[Finestra sulle Rive Arabe] “Il mare nella letteratura araba contemporanea”, di Antonino D’esposito. QUI

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1 commento

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