Per ascoltare l’audio di oggi, 23 luglio 2024:  

Anbamed, notizie dal Sud Est del Mediterraneo

(testata giornalistica online fondata da Farid Adly.

Direttore responsabile Federico Pedrocchi)

Rassegna anno V/n. 197 (1448)

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Le notizie:

Genocidio a Gaza

Oltre 70 civili uccisi ieri nei bombardamenti su Khan Younis. Più di 200 i feriti e migliaia di persone in fuga.

Il numero totale degli uccisi a Gaza dall’inizio dell’aggressione ha superato i 39 mila civili.

Se ce la fate, guardate questo video di un bombardamento israeliano del primo luglio a Gaza

Il nostro commento quotidiano fisso: Ci sono ancora coloro che obiettano che non si tratti di genocidio, basandosi su congetture storiche e non guardando la realtà delle cifre e delle intenzioni dichiarate dai politici e generali israeliani. Chiudono gli occhi e dicono: “Dire che Israele commette genocidio è una bestemmia”.

Pronunciare una frase simile è la vera bestemmia nei confronti della memoria dei sei milioni di ebrei assassinati dal nazismo tedesco.

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Situazione umanitaria

La gente sfollata da Khan Younis, a suon di bombe e missili, non sa dove trovare rifugio. L’UNRWA scrive: “I nuovi ordini di evacuazione oggi a Khan Younis significano più sofferenze e sfollamenti. Le famiglie hanno dovuto mettere in valigia ciò che restava delle loro cose e scappare, in mezzo ai bombardamenti e senza un posto sicuro dove andare. Le persone in Gaza sono esauste, vivono in condizioni disumane e senza alcuna sicurezza”. Video dell’UNRWA.

Per tutti i dettagli del comportamento nazista dei soldati israeliani, leggete il nostro articolo: (QUI)  www.anbamed.it  

Cisgiordania e Gerusalemme est

In corso dall’alba di stamattina un’operazione militare israeliana a Tulkarem. Un drone ha lanciato missili uccidendo 5 giovani. Tra i feriti, uno è grave per un colpo di pallottola in testa. La Mezzaluna rossa palestinese denuncia che l’esercito ha impedito alle ambulanze di soccorrere i feriti e per fermarle, i soldati hanno sparato alle ruote, mettendole fuori servizio.

Ieri a Gerusalemme est e nei villaggi vicini le truppe di occupazione hanno svolto demolizioni di case e attività commerciali e anche un pozzo e baracche per animali di pastori palestinesi. La motivazione questa volta è “la vicinanza stretta con il muro della vergogna e dell’Apartheid. Secondo Mohammed Hussein, vice sindaco di Anata, ii danni ammontano a 5 milioni di dollari. Alle operazioni di demolizione hanno partecipato anche coloni ebrei che hanno lasciato scritte razziste contro la popolazione palestinese.

L’Unicef ha pubblicato un rapporto sulla repressione israeliana contro i minori palestinesi: “Israele uccide due bambini palestinesi ogni tre giorni”. Dall’inizio dell’anno, sono stati uccisi 143 minori e feriti 440. Nei primi 9 mesi del 2023 erano stati uccisi 41 minori. www.anbamed.it

Corte di Giustizia Int.

Ecco il testo integrale del comunicato delle associazioni italiane di solidarietà (ARCI, Assopace Palestinese e AOI): QUI

Testo della sentenza Corte Int. di Giustizia dell’Aja, in italiano: qui

(Ecco il testo integrale della sentenza in file .pdf, in lingua inglese)

(E qui in lingua francese)

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Prigionieri

In Israele esiste una legge sui “combattenti illegali”, che permette l’incarcerazione e la tortura di quelli che i servizi di sicurezza considerano persone pericolose per il regime di occupazione, cioè i combattenti per la libertà. È una legge in continuazione con quelle naziste e fasciste, che consideravano banditi i partigiani.  Una ricerca di Amnesty International ha indagato questi crimini israeliani. “Inizialmente, l’esercito israeliano aveva chiesto l’applicazione della normativa per arrestare persone sospettate di aver preso parte agli attacchi del 7 ottobre, ma in breve tempo ne ha ampliato l’uso per effettuare arresti di massa di palestinesi della Striscia di Gaza e trattenerli, senza contatti col mondo esterno, a tempo indeterminato senza accusa né processo”. Il rapporto sottolinea anche che: “I detenuti sono stati presi all’interno di scuole adibite a rifugi per sfollati interni, nel corso di irruzioni in abitazioni e ospedali e durante i controlli ai posti di blocco. Tra loro, medici arrestati negli ospedali per aver rifiutato di abbandonare i loro pazienti, madri separate dai loro figli mentre cercavano di fuggire attraverso i cosiddetti “corridoi sicuri” da nord a sud della Striscia di Gaza, difensori dei diritti umani, operatori delle Nazioni Unite, giornalisti e ulteriori civili”. AI denuncia che: “Le prove su cui si basa la detenzione non sono rese note ai detenuti (né ai loro avvocati), che dunque per mesi non hanno la minima idea dei motivi della detenzione, in violazione del diritto internazionale, completamente isolati dalle loro famiglie e dai loro cari e nell’impossibilità di contestare l’ordinanza di detenzione”. Democrazia dell’Apartheid, come in Sud Africa ai tempi del regime dei colonialisti bianchi.

Una testimonianza di un medico israeliano dal campo di concentramento di Sde Tieman, la Abu Ghraib di Netanyahu

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Trattative

Il premier israeliano è partito alla volta di Washington senza avviare le trattative, ma le ha soltanto annunciate per il giorno del suo ritorno, giovedì. È stato un modo per calmare le proteste dei familiari e mandare un messaggio per depotenziare il dissenso.

Fonti dell’esercito e dei servizi di sicurezza sostengono che questa è l’ultima occasione per riportare a casa vivi gli ostaggi. Il ministro della guerra ha affermato che “Salvare i nostri uomini e donne ostaggi a Gaza è possibile”, senza specificare se per via del negoziato e lo scambio di prigionieri oppure per via militare. Netanyahu prima di partire ha dato ordine di avviare l’offensiva su Khan Younis, già trasformata precedentemente in ruderi. “Le operazioni militari continueranno per altri 2-3 settimane”, ha dichiarato un alto responsabile governativo, cioè lo stesso Netanyahu visto che la velina era partita dal suo ufficio di segreteria. www.anbamed.it

Israele

Il parlamento israeliano ha approvato in prima lettura tre proposte di legge che definiscono l’UNRWA come organizzazione terroristica. L’accanimento contro l’organizzazione dell’ONU per i rifugiati ha una motivazione nella stessa origine dell’UNRWA. È nata infatti subito dopo la Nakba del 1948 e nella sua fondazione il Palazzo di Vetro aveva scritto il diritto di profughi palestinesi al ritorno nelle loro case usurpate da Israele. Questa delle ultime proposte di legge israeliane è una sfida al mondo intero, come quella di rifiutare la creazione di uno Stato palestinese a fianco di Israele, una soluzione approvata in diverse risoluzioni internazionali e recentemente oggetto di una sentenza della Corte Internazionale di Giustizia. I politici israeliani si sentono i padroni del mondo e della verità. Sono pericolosi e bisognerebbe fermarli.

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Migranti

Il movimento “Refugees in Libia” ha documentato in video due episodi di repressione dei rifugiati catturati in mare dalla guardia costiera tunisina e deportati verso il deserto algerino. I due episodi risalgono al 9 e 17 luglio. Sull’account social (   ), l’organizzazione scrive: “IL 9 LUGLIO 2024, 52 persone, tra cui 3 bambini e 4 donne, sono state catturate in mare dalla Guardia Nazionale tunisina. Le persone catturate sono state riportate al porto di Sfax, picchiate, ammanettate e derubate dei telefoni e degli effetti personali. Hanno trascorso l’intera giornata al porto di Sfax, ciascuno in manette. La sera furono portati in un campo di concentramento circondato da filo spinato. Successivamente furono caricati su grandi autobus e gettati nel deserto algerino senza cibo, acqua o riparo. Il 12 luglio abbiamo avuto notizie di 25 di loro che, con prove visive, ci hanno contattato chiedendo di essere soccorsi ma sono rimasti presto senza batteria e fino ad oggi, 19 luglio, non abbiamo più avuto loro notizie o ricevuto alcuna informazione su di loro”.  

Altro episodio è il violento sgombero contro i profughi avvenuto nelle campagne attorno a Sfax il 17 luglio. Donne incinte ferite dalle bastonate, famiglie con bambini colpite violentemente e costrette a fuggire nel tentativo di sottrarsi alla furia dei militari, che hanno anche incendiato i rifugi di fortuna.

La documentazione video è stata spedita all’ONU e al presidente Mattarella per denunciare la complicità del governo italiano e dell’UE con la repressione dei migranti.

Alcuni giornali hanno pubblicato questa notizia con questo titolo: “Violenze e deportazioni in Libia”, paese in realtà estraneo ai fatti raccontati. Come dice il proverbio: “A muro basso ognuno ci si appoggia”.

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Iraq

Eseguite ieri 10 condanne a morte ad appartenenti di Daiesh (Isis). È avvenuto nel famigerato carcere di El-Hout (La Balena), a Nassyirie. Lo hanno rivelato fonti sanitarie e poi è arrivata anche la conferma del ministero dell’Interno. L’esecuzione è avvenuta con impiccagione.  

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Sudan

Mentre la guerra tra l’esercito e le milizie si inasprisce e si allarga a nuove province, l’organizzazione “Medici senza Frontiere” ha pubblicato un rapporto sulla drammatica situazione della popolazione civile. “Gli armati uccidono, affamano e violentano sessualmente la popolazione civile. Le denunce ricevute sono innumerevoli e riguardano il comportamento sia dei soldati sia dei miliziani”. Una denuncia particolare è rivolta alle milizie di Hamidati, per gli attacchi contro gli ospedali, che in molti casi sono stati trasformati in basi militari, dalle quali sparare con l’artiglieria al riparo dai bombardamenti aerei dell’esercito.

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Solidarietà del mondo della Cultura

Jennifer Lopez ha donato 4,5 milioni di dollari alla popolazione di Gaza, che saranno destinati a cibo e medicinali. Già dall’inizio dell’aggressione israeliana, l’artista aveva partecipazione alla lettera di “Artists4Ceasefire”, indirizzata al presidente Biden, per chiedere il cessate il fuoco: “Esortiamo la sua amministrazione e tutti i leader mondiali a onorare tutte le vite. E a chiedere e facilitare un cessate il fuoco senza indugio, la fine dei bombardamenti su Gaza e il rilascio sicuro degli ostaggi”. E poi gli artisti ribadiscono nella loro lettera, firmata di centinaia di nomi: Crediamo che tutta la vita sia sacra, indipendentemente dalla fede o dall’etnia. E condanniamo l’uccisione di civili palestinesi e israeliani. Metà dei due milioni di abitanti di Gaza sono bambini. E più di due terzi sono rifugiati e loro discendenti costretti a fuggire dalle loro case. Bisogna permettere agli aiuti umanitari di raggiungerli”. www.anbamed.it

Notizie dal Mondo

Sono passati due anni, quattro mesi e 29 giorni dall’inizio dell’invasione russa dell’Ucraina.

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Mai Indifferenti. Voci ebraiche per la PACE leggi tutto

APPROFONDIMENTI:

[Recensione] “Palestina-Israele, il lungo inganno; la soluzione imprescindibile”, di Mario Capanna e Luciano Neri di Farid Adly QUI

La storia di Muhammed Bhar, ovvero del nuovo nazismo incarnato da Israele. Di Farid Adly (BBC credits) (QUI)

[Echi della stampa araba] n°17: Il futuro incerto dei drusi di Israele

a cura diMargaret Petrarca (Leggi tutto).

[Finestra sulle Rive Arabe] “Il mare nella letteratura araba contemporanea”, di Antonino D’esposito. QUI

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1 commento

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