Per ascoltare l’audio di oggi, 26 luglio 2024:
Anbamed, notizie dal Sud Est del Mediterraneo
(testata giornalistica online fondata da Farid Adly.
Direttore responsabile Federico Pedrocchi
Rassegna anno V/n. 200 (1451)
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Le notizie:
Genocidio a Gaza
Ieri, 293esimo giorno di aggressione israeliana sulla popolazione di Gaza, i generali di Netanyahu hanno ucciso 30 persone e ferito altre 146. Dopo questa mattanza, in serata, altre 31 persone sono state uccise nel bombardamento su Khan Younis.
Se ce la fate, guardate questo video di un bombardamento israeliano del primo luglio a Gaza
Il nostro commento quotidiano fisso: Ci sono ancora coloro che obiettano che non si tratti di genocidio, basandosi su congetture storiche e non guardando la realtà delle cifre e delle intenzioni dichiarate dai politici e generali israeliani. Chiudono gli occhi e dicono: “Dire che Israele commette genocidio è una bestemmia”.
Pronunciare una frase simile è la vera bestemmia nei confronti della memoria dei sei milioni di ebrei assassinati dal nazismo tedesco.
Situazione umanitaria
Uno dei drammi della popolazione di Gaza è quello dei dispersi. Quelli registrati presso le autorità di Gaza e presso le organizzazioni umanitarie internazionali superano le 17 mila persone. Con nome e cognome. Persone inghiottite dalle macerie delle loro case distrutte dalle bombe israeliane. Il sito israeliano di citizen-journalism e media indipendente, di orientamento di sinistra, Sikha Mekomit, ha riportato la testimonianza di Anas Hajja, un palestinese di Gaza che è alla ricerca dei suoi parenti dallo scorso 6 dicembre, data del bombardamento del palazzo di famiglia. “Mi sono salvato perché ero in visita ad altri parenti. Quando ho sentito l’esplosione sono andato di corsa a vedere cos’era successo. La nostra casa di 6 piani era stata rasa al suolo. La mia preoccupazione era quella si salvare i vivi sotto le macerie. Abbiamo recuperato i corpi di 57 martiri. Nella casa c’erano 140 persone. I feriti che siamo riusciti a salvare sono stati 32, che abbiamo trasportato sulle spalle all’ospedale, perché le ambulanze non potevano arrivare a causa dei detriti che bloccavano le strade. Da quel giorno sto girando per tutta Gaza alla ricerca dei dispersi della mia famiglia, e non mi rassegno che siano finiti tutti sotto le macerie”.
Il sito Sikha Mekomit valuta che il numero totale delle vittime uccise in questa guerra siano oltre 100 mila persone, perché oltre ai caduti per le bombe, andrebbero aggiunti quelli morti per gli effetti del conflitto: fame e malattie, che non rientrano nelle statistiche.
Video dell’UNRWA sulla fuga della popolazione dai bombardamenti israeliani a Khan Younis.
Per tutti i dettagli del comportamento nazista dei soldati israeliani, leggete il nostro articolo: (QUI) www.anbamed.it
Cisgiordania e Gerusalemme est
Rastrellamenti israeliani a Jenin e nel campo profughi di Askar, a Nablus. Nella giornata di ieri sono 50 i giovani palestinesi arrestati.
Nella provincia di Qalqilia, azioni di resistenza contro l’occupazione con agguati, sparatorie e lanci di bottiglie molotov contro i veicoli militari che irrompono negli agglomerati urbani. L’esercito parla di tre soldati feriti. Dall’inizio dell’aggressione a Gaza, coloni ebrei israeliani provenienti da ogni dove hanno impiantato nuove 25 colonie, occupando terreni agricoli palestinesi con la forza delle armi, sostenuti dai soldati. Malgrado la sentenza della Corte di Giustizia Int., Israele continua la sua politica di annessione per impedire la nascita di uno Stato palestinese e occupare tutti i territori della Palestina storica dal fiume al mare, come ha detto lo stesso Netanyahu all’assemblea generale dell’ONU nel settembre 2023.
OLP
In Cisgiordania è nato un comando unificato delle forze politiche palestinesi, come primo passo sulla scia della Dichiarazione di Pechino. “La nuova struttura ha il compito di coordinare la rivolta popolare contro l’occupazione militare e contro la colonizzazione strisciante, per non lasciare Gaza da sola”, ha detto un esponente palestinese.
Ecco il testo integrale della Dichiarazione di Pechino (traduzione Anbamed): qui
Prigionieri
Un detenuto politico palestinese, Mustafà Abu ‘Arra, è deceduto nel carcere israeliano di Rimona. L’agenzia Wafa scrive che “la morte di Abu ‘Arra è il risultato di una condanna a morte lenta, compiuta dalle autorità carcerarie israeliane sulla base di un orientamento politico estremista che ha vietato le cure mediche e ridotto il cibo e l’acqua ai detenuti”. Con questo caso, dall’inizio dell’aggressione a Gaza, sono 19 i detenuti palestinesi morti nelle carceri israeliane. A questo numero vanno aggiunti i morti nei campi di concentramento del deserto del Negev, che sono secretati.
Trattative
Netanyahu ha informato i familiari degli ostaggi presenti a Washington che le trattative saranno riprese tra due giorni. La stampa israeliana parla di una nuova proposta del governo che cambia tutti i risultati precedentemente raggiunti, senza entrare però nei dettagli. La stampa egiziana vicina alle trattative scrive che Netanyahu intende prolungare la guerra, rallentando le trattative e avanzando nuove condizioni che sa di essere impossibili da accettare per la controparte palestinese. I servizi di sicurezza egiziani e qatarioti hanno consigliato i dirigenti di Hamas di non commentare le rivelazioni della stampa israeliana, perché il piano di Tel Aviv è quello di far ricadere la colpa del fallimento dei negoziati su di loro.
Fonti della Casa Bianca sostengono che Burns, il capo della Cia, svolgerà questa settimana un giro di visite nelle capitali mediorientali, ma il negoziato avverrà in una capitale europea, che probabilmente sarà Parigi, come avvenne nelle tappe precedenti. Israele vuole mantenere il controllo militare sul corridoio al confine con l’Egitto e su quello centrale del Wadi, che divide Gaza in due zone non collegate, sia durante che dopo il cessate il fuoco e lo scambi di prigionieri; condizione questa che non sarà accettata dalla parte palestinese.
Israele-USA
Manifestazioni di protesta in Israele contro Netanyahu durante la visita alla Casa Bianca. Migliaia di israeliani, ebrei e arabi, hanno manifestato insieme a Tel Aviv, Haifa e Gerusalemme contro la guerra di Netanyahu ed hanno rivendicato lo scambio di prigionieri e l’avvio di negoziati veri per la fine dell’occupazione e per una soluzione politica basata sui due Stati. Una manifestazione della sinistra israeliana che probabilmente non troverà la copertura mediatica necessaria e doverosa.
Anche a Washington, durante l’incontro di Netanyahu e Biden alla Casa Bianca, si sono svolte grandi manifestazioni di protesta che hanno chiesto il cessate il fuoco immediato e la fine della carneficina a Gaza e nella Cisgiordania.
Siria
Visita di Assad a Mosca per discutere della normalizzazione dei rapporti con Ankara. La visita, come al solito, non era stata annunciato. Il Cremlino vuole che tra Siria e Turchia si raggiunga un accordo per la ripresa delle relazioni diplomatiche, per ridurre la tensione e alleggerire l’impegno militare russo nel conflitto siriano. Secondo fonti saudite, Putin ha proposto a Assad di riprendere i rapporti diplomatici con Ankara, prima ancora del ritiro totale dell’esercito turco dal territorio siriano nel nord del paese, con la promessa di un graduale disimpegno militare turco. Questo passo sarà accompagnato da un avanzamento nelle trattative di Astana per una nuova Costituzione e un accordo politico tra l’opposizione e il governo di Damasco, per isolare i gruppi jihadisti. Vittime di un simile accordo saranno i curdi, che vedranno sacrificata la loro autonomia per metter d’accordo il neo sultano e il dittatore.
Giordania
Re Abdallah II ha sciolto il parlamento dopo la scadenza naturale di 4 anni e indetto elezioni per il giorno 10 settembre. Il nuovo parlamento sarà eletto sulla base di una nuova legge elettorale maggioritaria approvata nel 2022, che ha previsto l’aumento dei seggi da 130 a 138. La nuova leggere elettorale prevede l’elezione su base proporzionale di 41 deputati in liste di partiti. Gli elettori in questa tornata saranno 5,1 milioni. Nel 2020, aveva partecipato al voto soltanto 1,4 milioni, poco meno del 30%, a causa del Covid.
Notizie dal Mondo
Sono passati due anni, cinque mesi e due giorni dall’inizio dell’invasione russa dell’Ucraina. Sparatoria tra soldati ucraini a Kharkov. Tre morti.
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Appello 2
Mai Indifferenti. Voci ebraiche per la PACE leggi tutto
APPROFONDIMENTI:
[Recensione] “Palestina-Israele, il lungo inganno; la soluzione imprescindibile”, di Mario Capanna e Luciano Neri di Farid Adly QUI
La storia di Muhammed Bhar, ovvero del nuovo nazismo incarnato da Israele. Di Farid Adly (BBC credits) (QUI)
[Echi della stampa araba] n°17: Il futuro incerto dei drusi di Israele
a cura diMargaret Petrarca (Leggi tutto).
[Finestra sulle Rive Arabe] “Il mare nella letteratura araba contemporanea”, di Antonino D’esposito. QUI
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