Per ascoltare l’audio di oggi, 30 luglio 2024:

Anbamed, notizie dal Sud Est del Mediterraneo

(testata giornalistica online fondata da Farid Adly.

Direttore responsabile Federico Pedrocchi)

Rassegna anno V/n. 204 (1455)

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Le notizie:

Genocidio a Gaza

Ancora stragi su stragi e nessuno ferma le mani del criminale Netanyahu. Anzi era stato applaudito al Congresso USA quando diceva, contro ogni evidenza, che nessun morto civile è caduto a Gaza.

Ieri, i nuovi nazisti di Israele hanno compiuto tre stragi con 39 uccisi e 93 feriti. Si sta giungendo alla cifra mostruosa di 40 mila uccisi (39.363) ed è stato superato il numero di 90 mila feriti (90.923).

Se ce la fate, guardate questo video di un bombardamento israeliano del primo luglio a Gaza

Il nostro commento quotidiano fisso: Ci sono ancora coloro che obiettano che non si tratti di genocidio, basandosi su congetture storiche e non guardando la realtà delle cifre e delle intenzioni dichiarate dai politici e generali israeliani. Chiudono gli occhi e dicono: “Dire che Israele commette genocidio è una bestemmia”.

Pronunciare una frase simile è la vera bestemmia nei confronti della memoria dei sei milioni di ebrei assassinati dal nazismo tedesco.

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Situazione umanitaria

Il bambino Anas Alì El-Tatar, 5 anni, è morto per fame dopo diversi giorni di ricovero in ospedale a Gaza.

Gli ordini quotidiani di evacuazione stanno rendendo la vita della popolazione civile gazzawi un inferno. La gente corre di qui e di là trascinando le poche cose in possesso, materassi, pentole e taniche d’acqua, in una fuga permanente. “Fuggiamo dalla morte per andare ad incontrare la morte”, ha detto una signora ad una tv araba.

Il ministero della sanità palestinese ha dichiarato Gaza “zona di diffusione del virus del polio”. “La malattia è stata riscontrata a Khan Younis (sud) e Deir Balah (centro). È la conseguenza delle condizioni igieniche misere a causa dell’aggressione israeliana. Distruzione dei pozzi d’acqua potabile e delle fognature e l’impedimento al trasferimento dei rifiuti solidi urbani hanno provocato questo risultato catastrofico, non solo per Gaza ma anche per i paesi vicini”, si legge nel comunicato palestinese.

Video dell’UNRWA sulla fuga della popolazione dai bombardamenti israeliani a Khan Younis.

Per tutti i dettagli del comportamento nazista dei soldati israeliani, leggete il nostro articolo: (QUI)  www.anbamed.it 

Libano

Si intensifica lo scambio di bombardamenti tra Israele e Libano, ma non è ancora lo scontro finale. Esponenti politici e militari israeliani minacciano un attacco su larga scala, ma fonti diplomatiche USA e francesi hanno informato il governo di Beirut che l’attacco israeliano sarà “circoscritto”. Nel frattempo le linee aeree libanesi hanno ridotto i voli nel timore di bombardamenti sullo scalo. Le ambasciate di diversi paesi hanno invitato i loro concittadini di lasciare il Libano.

Le vittime di Majdal Shams vengono sbandierate dal governo israeliano per distogliere l’attenzione su Gaza e aprire un nuovo fronte a nord. Diversi analisti della stampa di Tel Aviv mettono in guardia da un’avventura dai contorni foschi: “A 100 giorni dalle elezioni presidenziali, Washington non vuole che si allarghi il conflitto all’Iran. Israele dipende nelle forniture militari, soprattutto per le munizioni dagli USA. Le pressioni statunitensi potrebbero arrivare a non usare più il veto per salvare Netanyahu”. Ma i politici israeliani non si ritireranno indietro e un attacco sul Libano avverrà nei pochi giorni a venire. “Potrebbe essere un bombardamento intenso sui quartieri sud della capitale Beirut, che sono la roccaforte di Hezbollah”, ha detto un commentatore di canale 12 televisivo israeliano.

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Prigionieri

Si è svelato il volto nazista di Israele. Nel campo di concentramento di Sde Tieman. Dieci soldati guidati da un ufficiale hanno torturato un detenuto palestinese giungendo ad introdurre un bastone nell’ano. Il malcapitato che non viene pubblicato il suo nome è stato ricoverato d’urgenza nell’ospedale militare. I dieci SS sono stati fermati e sottoposti ad interrogatorio. Questo è un caso che si è scoperto, in mezzo ad altre migliaia di atti di tortura, che non sapremo mai perché le vittime sono morte nei campi di concentramento in mezzo al deserto.

Contro questi interrogatori si è scatenata la rabbia cieca della destra estrema israeliana. Oltre 1500 scalmanati guidati da deputati e politici hanno assaltato il campo di concentramento per tentare di liberare i soldati torturatori fermati. Poi si sono diretti verso la base di Beit Lid. La polizia di Ben Gvir non li ha fermati e ha lasciato fare. II video pubblicati sui social media dagli stessi estremisti danno la misura del grado di fascismo raggiunto nella società israeliana. Molti commentatori politici hanno messo in guardia da questa deriva e il capo di Stato maggiore Halevi ha interrotto una importante riunione militare sull’offensiva in Libano, per visitare il campo di concentramento e valutare i danni subiti. Il capo dell’opposizione Lapid ha parlato senza mezzi termini di fascismo.

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Trattative

I negoziati di Roma sono falliti. Le nuove richieste di Netanyahu chiudono la strada ad ogni soluzione. “Il governo israeliano temporeggia”, ha detto un dirigente di Hamas alla stampa egiziana. “Questa trattativa armata è sghemba e Netanyahu crede di poter dettare le condizioni, ma non è così. Sta mettendo in pericolo la vita dei suoi cittadini nelle nostre mani. Nei bombardamenti israeliani incessanti sui quartieri residenziali di Gaza, oltre alle vittime palestinesi, sono stati già uccisi molti di loro”. Il membro dell’ufficio politico di Hamas, Mahmoud Mardawi, ha detto a Sada Balad, quotidiano online egiziano, che “tra i punti controversi della risposta israeliana vi è il rifiuto di liberare alcuni prigionieri palestinesi di peso”.

Un responsabile dei servizi di sicurezza egiziani a conoscenza delle trattative ha dichiarato in anonimato che “il negoziato gira a vuoto”. Lo stesso governo egiziano non è d’accordo con il permanere dell’occupazione israeliana del corridoio di confine e del valico dii Rafah.

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Israele

Netanyahu è andato a Majdal Shams per fare le condoglianze ai drusi. È stato accolto da una manifestazione ostile. La gente gli gridava: “vergogna!”, “criminale di guerra”, “Libertà, libertà!”. Con il megafono gli hanno ricordato in ebraico che Majdal Shams è una città siriani occupata militarmente dall’esercito israeliano. Il premier israeliano si è ritirato prima di raggiungere lo stadio, luogo della carneficina causata dalla caduta di un missile sulla folla di tifosi sportivi. Israele ha accusato Hezbollah di aver lanciato il missile, mentre diversi testimoni sostengono che il missile è partito dalla contraerea israeliana ed è caduto per errore sulla cittadina drusa. Gli abitanti di Majdal Shams hanno ricordato ai politici israeliani arrivati in visita in città, che dovrebbero astenersi da queste lacrimi di coccodrillo, perché le condizioni di vita della comunità drusa sotto l’occupazione israeliana è evidente. “Ci sono quartieri che non hanno l’elettricità, a Majdal Shams non ci sono né rifugi di guerra né una difesa antiaerea, diversamente dalle colonie ebraiche israeliane. Noi siamo popolazione occupata”.

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Freedom Flotillia

La nave Handala di Freedom Flottilla Coalition (FFC) è in viaggio verso la Sicilia per fare tappa a Messina. La FFC è un movimento di solidarietà popolare internazionale, nato nel 2010, composto da organizzazioni della società civile che supporta e sostiene iniziative provenienti da molti paesi con l’obiettivo di sfidare e porre fine all’assedio, al blocco e all’embargo attuato da Israele su Gaza e adesso al cessate il fuoco. A Messina è in arrivo questi giorni l’imbarcazione Handala con il proprio equipaggio internazionale.

È stata convocata una conferenza stampa, il 1 agosto alle 11:30 alla passeggiata a mare,  per illustrare le campagne della Freedom, quella legata agli aiuti umanitari e quella legata a contrastare la disumanizzazione delle bambine e dei bambini di Gaza.

Nello stesso giorno alle ore 18:00 nel parco del locale Ricrio a mare si terrà un incontro pubblico con l’equipaggio.

È prevista una raccolta di medicinali, garze e presidi sanitari.

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Notizie dal Mondo

Sono passati due anni, cinque mesi e 6 giorni dall’inizio dell’invasione russa dell’Ucraina.

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Appello 2

Mai Indifferenti. Voci ebraiche per la PACE leggi tutto

APPROFONDIMENTI:

[Recensione] “Palestina-Israele, il lungo inganno; la soluzione imprescindibile”, di Mario Capanna e Luciano Neri di Farid Adly QUI

La storia di Muhammed Bhar, ovvero del nuovo nazismo incarnato da Israele. Di Farid Adly (BBC credits) (QUI)

[Echi della stampa araba] n°17: Il futuro incerto dei drusi di Israele

a cura diMargaret Petrarca (Leggi tutto).

[Finestra sulle Rive Arabe] “Il mare nella letteratura araba contemporanea”, di Antonino D’esposito. QUI

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1 commento

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