Per ascoltare l’audio di oggi, 14 agosto 2024:

Anbamed, notizie dal Sud Est del Mediterraneo

(testata giornalistica online fondata da Farid Adly.

Direttore responsabile Federico Pedrocchi)

Rassegna anno V/n. 219 (1470)

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Le notizie:

Genocidio a Gaza

Ieri, i generali israeliani hanno compiuto altre due stragi a Gaza. Negli ospedali sono arrivati 32 corpi e 88 feriti. Una mattanza quotidiana che nessuna delle potenze complici nel genocidio vuole fermare.

La riunione del Consiglio di sicurezza, su invito dell’Algeria, ha analizzato la situazione a Gaza. I delegati hanno sottolineato la gravità della situazione e hanno invitato all’applicazione delle risoluzioni per il cessate il fuoco. Il rappresentante palestinese, Riad Mansour, ha denunciato l’accanimento israeliano contri i civili, ogniqualvolta la comunità internazionale si adoperi per un cessate il fuoco. “è una strategia per far fallire ogni negoziato, con spargimento di sangue palestinese”. L’unica voce stonata è quella della delegata statunitense che ha difeso a spada tratta, contro ogni evidenza, la versione falsa di Tel Aviv sull’attacco contro una base del comando di Hamas.

In un’inchiesta, il quotidiano israeliano Haaretz ha documentato che l’esercito invasore usa a Gaza i civili palestinesi arrestati come scudi umani, quando opera rastrellamenti negli appartamenti o nei tunnel. È Un crimine di guerra.

Il nostro commento quotidiano fisso: Ci sono ancora coloro che obiettano che non si tratti di genocidio, basandosi su congetture storiche e non guardando la realtà delle cifre e delle intenzioni dichiarate dai politici e generali israeliani. Chiudono gli occhi e dicono: “Dire che Israele commette genocidio è una bestemmia”.

Pronunciare una frase simile è la vera bestemmia nei confronti della memoria dei sei milioni di ebrei assassinati dal nazismo tedesco.

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Situazione umanitaria

L’esercito israeliano continua l’opera di devastazione dei terreni agricoli con i bulldozer, sradicando alberi e distruggendo orti. La distruzione dell’agricoltura di Gaza ha un obiettivo chiaro: provocare la carestia. L’esercito vieta l’ingresso nella Striscia di qualsiasi tipo di materiale necessario per l’agricoltura. Secondo un comunicato del ministero palestinese, le terre coltivate attualmente a Gaza sono 500 donum (un donum è 1000 mq), un’area equivalente al 2% dei terreni coltivati precedentemente all’invasione. www.anbamed.it

Cisgiordania

Rastrellamento israeliano nel campo profughi di Shu’fat, a nord di Gerusalemme est.

Un ragazzo assassinato da un cecchino israeliano a Anata, una cittadina a nord di Gerusalemme est. Shadi Wissam Shiha era all’interno del negozio di famiglia quando una pallottola lo ha colpito nel petto, ferendolo gravemente. Le forze di occupazione, che stavano devastando le infrastrutture urbane, hanno circondato il quartiere per evitare qualsiasi reazione della popolazione all’eccidio a sangue freddo di un giovane che stava svolgendo la sua attività lavorativa. Sono state chiusi tutti i posti di blocco e il ricovero del giovane è stato ritardato per oltre due ore, causando la sua morte durante il trasporto.

Nel centro di El-Khalil, un gruppo di coloni ebrei israeliani hanno compiuto una “passeggiata” sotto la protezione dei soldati di occupazione. Ai commercianti palestinesi è stato imposto di chiudere le loro attività sotto la minaccia delle armi.   

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Gerusalemme est

Il ministro estremista Ben Gvir ha guidato un gruppo di oltre 3000 coloni ebrei israeliani, protetto da un ingente servizio di sicurezza, per profanare la spianata delle moschee di Al-Aqsa. È una provocazione per trascinare il conflitto israelo-palestinese da una lotta di liberazione nazionale in una guerra di religione. Il precursore di queste provocazioni era stato Sharon nel 2000, allora capo dell’opposizione likudista, una passeggiata nella spianata delle moschee che gli aveva garantito la vittoria nelle elezioni dii quell’anno ed avevano innescato la seconda intifada palestinese.

Reazioni di condanna persino di Washington, Londra e Parigi, oltre a quelle dell’ONU e dei paesi arabi e islamici.

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Trattative

La situazione è in stallo. Blinken ha rinviato il suo viaggio in Israele, Egitto e Qatar, previsto ieri sera. Non sono chiarite le cause, ma il breve comunicato del dipartimento di Stato afferma che il viaggio è stato rinviato “a causa dell’incertezza che avvolge la situazione”. I motivi dell’incertezza possono essere il timore di un attacco iraniano contro Israele. Da Teheran non sono arrivati segnali di distensione: respinti gli inviti di Germani, GB e Francia a desistere dall’attacco e condannate le minacce degli USA di una guerra totale contro il territorio iraniano. Il portavoce del governo di Teheran ha risposto al comunicato delle tre potenze europee chiedendo loro di fare pressioni su Israele e di mettere fine alla politica del doppio standard. “La vostra difesa di Israele è una complicità nel genocidio in corso”. Ma il neo ministro degli esteri di Teheran ha detto che “l’attacco iraniano potrebbe essere annullato se si raggiungerà un cessate il fuoco a Gaza”.

L’empasse nelle trattative per il cessate il fuoco è causato dal continuo aggiungersi di richieste di Netanyahu e le ripetute stragi di civili. Dal canto suo il nuovo capo di Hamas, Yahia Senwar, non ha delegato nessuno a rappresentarlo negli incontri di domani a Doha. “Abbiamo già approvato le proposte avanzate dell’inizio luglio e chiediamo ai paesi mediatori di far applicare quelle proposte. Non ci stiamo a trattative infinite”, ha ripetuto un comunicato di Hamas. E alla vigilia del negoziato sono stati lanciati da Gaza razzi su Tel Aviv, senza causare vittime.

Netanyahu non vuole perdere la poltrona e quindi non intende fermare la guerra. Lo stesso suo ministro della guerra, Gallant, lo ha accusato di non voler raggiungere un accordo.

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Prigionieri

La giustizia militare israeliana ha rilasciato l’ultimo soldato ancora in stato di detenzione tra il gruppo degli stupratori. Nessuno ha pagato e nessuno pagherà per le violenze sessuali di gruppo inflitte ad un detenuto palestinese nel campo di concentramento del deserto del Negev, Sde Tieman. La tortura è un metodo collaudato nel sistema militare e carcerario israeliano ed i provvedimenti giudiziari, quando gli scandali scoppiano, servono per la propaganda all’estero ma non hanno mai punito nessun usurpatore.

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ANP

Il segretario di Al-Fatah ed ex responsabile dei servizi di sicurezza dell’ANP, Jibril Rajoub, è stato convocato dai servizi di sicurezza delle forze di occupazione israeliane, per interrogarlo. Rajoub è stato fermato al valico tra la Giordania e la Cisgiordania occupata. al suo ritorno da Amman e gli è stato chiesto di presentarsi giovedì al campo di concentramento di Ofer, ad ovest di Ramallah. Rajoub era di ritorno da Parigi, dove aveva guidato la delegazione sportiva palestinese alle Olimpiadi. Gli è stato confiscato il passaporto e perquisito. L’esponente palestinese ha dichiarato che “tutti i palestinesi sono presi di mira dagli occupanti che stanno compiendo un genocidio del nostro popolo e un’operazione di pulizia etnica strisciante. Non mi presenterò ai servizi di sicurezza degli occupanti. Che vengano ad arrestarmi”. Rajoub ricopre attualmente anche l’incarico di presidente del Comitato olimpico palestinese e ha chiesto più di una volta l’esclusione di Israele dalla Fifa. Il ministro degli esteri israeliani lo aveva minacciato di incarcerarlo.

Cultura

Il premio letterario Katara ha annunciato le opere scelte per gareggiare alla fase finale delle selezioni. La decima edizione del premio vede selezionate 36 opere in quattro settori della produzione letteraria, 9 per ciascuno: romanzi pubblicati; romanzi inediti; racconti per ragazzi inediti e saggi inediti. Le opere che sono state presentate al premio qatariota sono state 1697 lavori.

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Notizie dal Mondo

Sono passati due anni, cinque mesi e 21 giorni dall’inizio dell’invasione russa dell’Ucraina. L’avanzata ucraina in territorio russo continua. Dichiarato lo stato d’emergenza a Belgorod.

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Mai Indifferenti. Voci ebraiche per la PACE leggi tutto

APPROFONDIMENTI:

[Recensione] “Palestina-Israele, il lungo inganno; la soluzione imprescindibile”, di Mario Capanna e Luciano Neri di Farid Adly QUI

Appello per Gaza della rete italiana per la Pace e il disarmo Leggi tutto

La storia di Muhammed Bhar, ovvero del nuovo nazismo incarnato da Israele. Di Farid Adly (BBC credits) (QUI)

[Echi della stampa araba] n°18: Visto Schengen, un viaggio al limite dell’umiliazione. A cura di Margaret Petrarca (Leggi tutto)

[Finestra sulle Rive Arabe] “Il mare nella letteratura araba contemporanea”, di Antonino D’esposito. QUI

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