Per ascoltare l’audio di oggi, 16 agosto 2024:

Anbamed, notizie dal Sud Est del Mediterraneo

(testata giornalistica online fondata da Farid Adly.

Direttore responsabile Federico Pedrocchi)

Rassegna anno V/n. 221 (1472)

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Le notizie:

Genocidio a Gaza

È stata superata la soglia dei 40 mila assassinati accertati a Gaza. La conta degli ospedali ci parla di 40.005 uccisi e 92.401 feriti dall’inizio dell’invasione. Nella sola giornata di ieri, negli ospedali sono arrivati 40 corpi senza vita uccisi dalle bombe israeliane e 107 feriti.

Sono cifre per difetto, perché non comprendono i dispersi e le persone rimaste sepolte sotto le macerie delle case rase al suolo.

Il nostro commento quotidiano fisso: Ci sono ancora coloro che obiettano che non si tratti di genocidio, basandosi su congetture storiche e non guardando la realtà delle cifre e delle intenzioni dichiarate dai politici e generali israeliani. Chiudono gli occhi e dicono: “Dire che Israele commette genocidio è una bestemmia”.

Pronunciare una frase simile è la vera bestemmia nei confronti della memoria dei sei milioni di ebrei assassinati dal nazismo tedesco. 

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Situazione umanitaria

Storie palestinesi.

  • Sono diventate madri dopo l’inseminazione artificiale, costata anni e sofferenze. Le bombe statunitensi sganciate dai caccia israeliani hanno distrutto i loro sogni uccidendo i nascituri. Amal racconta che ha fatto analisi e prove per 10 anni, prima di riuscire ad aver un figlio, Khaled. “Era nato prematuro e ho sofferto negli ospedali per poterlo salvare. Aveva 7 anni quando ad aprile una bomba è caduta sulla nostra casa a Rafah. Mi sono svegliata in ospedale ferita. Mio figlio non c’era tra i sopravvissuti. Ho fatto una corsa alla nostra casa distrutta. Ho scavato con le mie mani per cercare di trovare il corpo di mio figlio, almeno per dargli una degna sepoltura. Ma invano”.
  • Una bomba israeliana gli ha tagliato le gambe lo scorso aprile nel campo di Maghazi. Ha aspettato per mesi due gambe artificiali. L’embargo ha allungato a dismisura la sua attesa, ma non ha distrutto il suo morale e la sua volontà di farcela a camminare di nuovo. Nazar Al-Mansy (17 anni) ce l’ha fatta ad andare in Egitto, per iniziativa umanitaria spagnola, e da lì è stato ricoverato a Madrid dove sta ricevendo le cure insieme ad altri 14 minori con le arti amputate. A El Pais ha detto che vorrebbe tornare a Gaza e praticare di nuovo il suo sport preferito: il nuoto.

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Cisgiordania

Un gruppo di oltre 100 coloni ebrei israeliani ha attaccato il villaggio di Geit, ad est di Qalqilia. Dopo aver distrutto auto, sparato contro le finestre delle case e lanciato pietre contro gli abitanti, gli aggressori hanno appiccato il fuoco in diverse case. Rashid Sidda (23 anni) è rimasto ucciso da una pallottola e un altro palestinese ha riportato ustioni sulla maggior parte del corpo. L’esercito israeliano è intervenuto dopo che la popolazione si è radunata per cacciare gli aggressori e tentare di spegnere il fuoco. I soldati hanno protetto la ritirata degli aggressori ed hanno sparato contro i palestinesi. Un altro abitante di Geit è ricoverato in gravi condizioni dopo essere stato colpito dalle pallottole dei soldati. https://www.anbamed.it

OLP

Il presidente Abbas ha dichiarato davanti al parlamento, durante la sua visita in Turchia, che lui e tutta la direzione dell’OLP hanno deciso di andare in visita a Gaza e Gerusalemme est occupate. “Fermeremo il genocidio con la nostra sfida disarmata. Impediremo la cacciata della nostra gente dalla sua terra. Non si ripeterà la Nakba del 1948. Il silenzio delle cancellerie internazionali di fronte ai massacri quotidiani di centinaia di civili è una vergogna. L’aggressione finirà e ricostruiremo Gaza, che farà parte del futuro Stato di Palestina”.

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Prigionieri

Il portavoce mascherato di Brigate Qassam ha chiarito i contorni della morte di un ostaggio israeliano sotto i colpi di mitra di uno dei custodi. “L’inchiesta interna ha appurato che il nostro soldato ha agito per rabbia, in seguito all’arrivo della notizia della morte dei suoi due figli in un bombardamento israeliano. Non fa parte della nostra etica organizzativa e non è consono con le tradizioni islamiche. Subirà un processo del quale forniremo l’esito”. Non ha fornito il nome della vittima e non ha dato altri particolari sul caso delle due donne israeliane ferite, in un altro incidente. Il comunicato è accompagnato di un video nel quale appare un uomo morto avvolto in un lenzuolo bianco. Secondo l’esercito israeliano, l’immagine è di un soldato israeliano morto e recuperato durante un blitz dello scorso novembre 2023. La comunicazione di Brigate Qassam potrebbe essere anche una provocazione per far pressioni sui negoziatori a Doha per un cessate il fuoco. Una guerra di propaganda.

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Trattative

Sono iniziate ieri, e proseguiranno anche oggi venerdì, a Doha le consultazioni tra Egitto e Qatar con Israele e USA per un cessate il fuoco a Gaza. Al tavolo delle trattative indirette non ci sono i palestinesi. Le dichiarazioni dei portavoce di Washington sono improntate all’ottimismo, ma non si capisce su quale base. Si parla della necessità della massima segretezza per garantire il successo del negoziato sbilenco. “Hamas non c’è, ma viene rappresentata da Qatar e Egitto”, ha detto il portavoce per gli affari strategici della Casa Bianca, Kirby. E poi, con una logica capovolta, ha accusato Senwar di non voler il cessate il fuoco, coprendo in questo modo le azioni del premier israeliano che sta sabotando ogni passaggio delle trattative con nuove richieste, bombardamenti e assassini mirati di dirigenti e con l’irrigidimento delle prese di posizione.

Fonti degli ambienti del Cairo, in relazione con le trattative, hanno sbugiardato il portavoce statunitense senza nominarlo. “Nel primo giorno delle trattative, le cose non sono andate bene. Le distanze tra le due posizioni sono lontane. Hamas non è presente al negoziato indiretto, ma i suoi leader sono informati passo dopo passo dei risultati. Una loro risposta verrà, ma tutto dipende dal governo israeliano”.

Un analista di Al-Ahram, prestigioso quotidiano del Cairo, ha scritto che “questa tornata di trattative non porterà al cessate il fuoco, perché i delegati israeliani non hanno l’autorizzazione a firmare nulla, ma soltanto di riferire a Netanyahu le discussioni a Doha. Visto che Hamas non è presente e chiede di applicare le risultanze del negoziato espresse nel piano del 2 luglio, questo viaggio degli esperti israeliani è solo di facciata. Non sono portatori di una risposta, ma vorrebbero averne una dall’altra parte. Una posizione attendista, mentre le bombe cadono sulla testa della gente innocente. Netanyahu vuole prolungare il conflitto per suoi calcoli personali”.

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Corte Penale Int.

Netanyahu è preoccupato per l’eventuale ordine di cattura della CPI dell’Aja. Ha convocato ieri una riunione ristretta dei ministri competenti (esteri, giustizia, guerra) con la consigliera per gli affari giuridici. Questa ha suggerito la costituzione di una commissione d’inchiesta sulla situazione umanitaria della popolazione di Gaza. “Questa mossa potrebbe convincere le diplomazie amiche a convincere la CPI a desistere dall’emissione degli ordini di cattura o almeno rinviarli nel tempo. Un trucco per dribblare la giustizia internazionale. È lo stesso schema fraudolento che è stato usato per far rinunciare l’amministrazione Biden dal prendere sanzioni nei confronti della brigata dell’esercito israeliano responsabile dell’uccisione di un palestinese di nazionalità statunitense dopo il suo arresto, in un’esecuzione extragiudiziale. I fatti erano documentati dagli stessi video postati dai soldati israeliani che si vantavano della loro bravata sadista. Il dipartimento di Stato ha annunciato la scorsa settimana di aver deciso di annullare le sanzioni, “perché l’esercito ha aperto un’inchiesta interna sul caso”. Di fatto nessuno dei soldati assassini è stato arrestato o processato. Il procedimento, a quanto risulta alla stessa stampa israeliana, è senza capi d’accusa. Una finta per prendere in giro i fessi che vogliono credere alla propaganda dei criminali. In lingua ebraica si chiama Hasbarà.

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Notizie dal Mondo

Sono passati due anni, cinque mesi e 23 giorni dall’inizio dell’invasione russa dell’Ucraina. Un’inchiesta del Wall Street Journal rivela che l’esplosione del gasdotto Nordstream è stata compiuta da un’unità dell’esercito ucraino; il presidente Zelenski era a conoscenza dell’operazioni. L’UE che finanziava la guerra di Kiev è stata danneggiata nelle sue forniture energetiche dal governo ucraino.

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Mai Indifferenti. Voci ebraiche per la PACE leggi tutto

APPROFONDIMENTI:

[Nativi] Free Leonard Peltier. di Andrea de Lotto. Leggi tutto

[Recensione] “Palestina-Israele, il lungo inganno; la soluzione imprescindibile”, di Mario Capanna e Luciano Neri di Farid Adly QUI

Appello per Gaza della rete italiana per la Pace e il disarmo Leggi tutto

La storia di Muhammed Bhar, ovvero del nuovo nazismo incarnato da Israele. Di Farid Adly (BBC credits) (QUI)

[Echi della stampa araba] n°18: Visto Schengen, un viaggio al limite dell’umiliazione. A cura di Margaret Petrarca (Leggi tutto)

[Finestra sulle Rive Arabe] “Il mare nella letteratura araba contemporanea”, di Antonino D’esposito. QUI

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