Per ascoltare l’audio di oggi, 20 agosto 2024:

Anbamed, notizie dal Sud Est del Mediterraneo

(testata giornalistica online fondata da Farid Adly.

Direttore responsabile Federico Pedrocchi)

Rassegna anno V/n. 225 (1476)

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Le notizie:

Genocidio a Gaza

Una guerra di sterminio. Nella giornata di ieri sono stati uccisi 40 civili e feriti altri 134. L’esercito israeliano si vendica bombardando la popolazione civile. Netanyahu parla di annientare Hamas, ma gli stessi analisti del suo esercito ammettono che non è stata fiaccata l’organizzazione di resistenza palestinese in 10 mesi e mezzo di guerra. “L’obiettivo è irrealistico – dicono – e la continuazione delle operazioni militari provocherà la morte di tutti gli ostaggi”.  

Il nostro commento quotidiano fisso: Ci sono ancora coloro che obiettano che non si tratti di genocidio, basandosi su congetture storiche e non guardando la realtà delle cifre e delle intenzioni dichiarate dai politici e generali israeliani. Chiudono gli occhi e dicono: “Dire che Israele commette genocidio è una bestemmia”.

Pronunciare una frase simile è la vera bestemmia nei confronti della memoria dei sei milioni di ebrei assassinati dal nazismo tedesco. 

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Situazione umanitaria

Il 19 agosto di ogni anno si celebra la Giornata Mondiale dell’Aiuto Umanitario dedicata agli operatori e operatrici che ogni giorno lavorano sul campo e che a volte rischiano la vita per aiutare. Da Gaza ci arriva la toccante testimonianza di un medico, Jamal Imam, tornato a Gaza nel 2010 dopo averla lasciata da bambino e in seguito a un’esperienza in Sudan e negli Emirati Arabi. 
Ogni giorno e ancor di più in occasione della Giornata Mondiale dell’aiuto umanitario, è importante ricordare il coraggio e la dedizione di tutte le operatrici e gli operatori umanitari nel mondo. (leggi l’intervista, in Italiano)

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Cisgiordania e Gerusalemme est

Un ragazzo palestinese è stato ucciso dalle pallottole dei soldati israeliani a Dora, a sud di El-Khalil. In una lotta impari, i giovani hanno risposto all’incursione dei soldati con il lancio di pietre. Mahmoud Jroub, 18 anni, è stato colpito in testa ed è morto immediatamente. Altri tre sono rimasti feriti, uno dei quali versa in gravi condizioni perché la pallottola ha colpito l’occhio.

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Colonialismo israeliano

Demolizioni degli edifici e deportazione della popolazione. Sono i due assi su cui opera l’occupazione militare israeliana per la definitiva colonizzazione e annessione delle terre palestinesi della Cisgiordania e Gerusalemme est. Dall’inizio di ottobre 2023, sono 1380 le costruzioni palestinesi demolite in attacchi militari o con il pretesto di mancata autorizzazione. È il doppio rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.

Il numero dei palestinesi deportati verso altre zone è di 3100, dei quali 1375 sono bambini. Le zone prese di mira sono quelle ricadenti nella classificazione “C” negli accordi di Oslo (il 60% della Cisgiordania), territori che Israele intende annettere in violazione di tutte le risoluzioni internazionali e accordi bilaterali.

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Israele

Dopo la rivendicazione congiunta di Hamas e Jihad islamica, la polizia e i servizi di sicurezza israeliani hanno chiarito che l’esplosione avvenuta ieri vicino ad un camion, a Tel Aviv, era un attentato palestinese. Non è stato fornito il nome dell’attentatore. Si sostiene che sia di Nablus, di non aver avuto in passato nessuna segnalazione sul suo conto.

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Trattative

Nessun accordo al Cairo. La delegazione israeliana è tornata ieri a Tel Aviv, dopo una trattativa con le autorità egiziane per il corridoio di confine e il valico di Rafah. Netanyahu intende mantenere il controllo militare del corridoio Salahuudine e impedire la riapertura del valico di Rafah. Una posizione che ha fatto infuriare gli egiziani. Per gli accordi di Camp David e Oslo, quel corridoio di terra palestinese, largo 100 metri e lungo 14 km, è assegnato al controllo egiziano, ma l’esercito israeliano ne ha preso possesso militare il 6 maggio 2024, il giorno stesso nel quale Hamas aveva accettato la proposta di cessate il fuoco. Occupazione che ha fatto saltare l’accordo.

Le trattative per il cessate il fuoco le sta tenendo il segretario di Stato USA Blinken, che ieri ha avuto un incontro durato 4 ore con Netanyahu. Nella conferenza stampa, Blinken ha detto dii aver strappato un sì al premier israeliano sulla nuova proposta. Una versione riveduta che non prevede il ritiro dell’esercito di Gaza. La stampa di Tel Aviv sostiene che Netanyahu ha detto di sì perché era certo che Hamas l’avrebbe respinta. Ipocritamente Blinken ha affermato che adesso la palla è nelle mani di Hamas e deve decidere se intende attenuare le sofferenze della gente di Gaza. Cinismo fiancheggiatore del terrorismo militare di Tel Aviv che capovolge le responsabilità del genocidio in corso con le armi USA.

Un esponente di Hamas ha dichiarato, in condizioni di anonimato, che il movimento non è a conoscenza della nuova proposta. “Abbiamo informato i mediatori (Egitto e Qatar) che noi chiediamo la fine dell’occupazione, il ritiro dell’esercito israeliano, la libertà di movimento per i gazzawi, la ricostruzione e lo scambio di prigionieri. Il problema non sono i particolari, ma i concetti di base. Israele non potrà ottenere con le trattative ciò che non è riuscita ad ottenere con le armi; e nello stesso tempo continuare il genocidio della nostra gente, che è sotto gli occhi di tutti quelli che vogliono vedere”.  

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Libano

Oltre alla guerra, il Libano è colpito dalla crisi economico-finanziaria. Da tre giorni il paese è sotto un blackout elettrico. La società energetica libanese non ha petrolio e gas per far funzionare le centrali elettriche. Ospedali, banche e enti statali sono costretti all’uso di generatori privati e rifornimenti di carburanti dal settore privato, prevalentemente frutto di operazioni di contrabbando dalla Siria.  

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Regno Unito

Il precedente governo di destra di Londra ha partecipato direttamente al genocidio compiuto dall’esercito israeliano a Gaza. È la conclusione espressa in un’analisi riferita a un centro di ricerca palestinese, basata sulle notizie di voli di ricognizione degli aerei militari britannici partiti dalle basi in Cipro.

Una rivista britannica di giornalismo investigativo, “Declassified UK” aveva scritto a gennaio 2024, che aerei e droni britannici hanno sorvolato i cieli di Gaza per 50 giorni, con l’obiettivo di raccogliere informazioni da condividere con l’esercito israeliano. La stampa USA ha affermato, più di una volta, l’esistenza di analisti militari statunitensi e britannici in Israele per fornire assistenza nell’individuazione dei luoghi dove sono nascosti gli ostaggi.

Secondo l’analisi, agenti britannici si sono infiltrati anche nelle organizzazioni umanitarie, con compiti di monitorare la situazione sul terreno, sfruttando una copertura sicura. https://www.anbamed.it

Yemen

Le piogge torrenziali in Yemen hanno causato finora 60 morti e 286 mila sfollati. Dalla fine di luglio, in tre settimane, le piogge incessanti hanno causato alluvioni che hanno raggiunto le zone urbane, con distruzioni di case, abbattimento di alberi e trascinamento di auto. Negli ospedali ci sono 600 feriti e secondo la protezione civile sono 13 le persone disperse. Le unità della Mezzaluna rossa e della protezione civile stanno lavorando per il recupero dei corpi delle vittime e nel fornire assistenza e sostegno alle famiglie sfollate. Le previsioni meteorologiche prevedono piogge fino alla fine di settembre e gli organismi dell’ONU sono in allerta per far fronte all’emergenza del cambiamento climatico che si aggiunge al dramma della guerra e della povertà.

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Infanzia in M.O

Il Fondo delle Nazioni Unite per l’infanzia (Unicef) ha confermato che un terzo dei bambini in Medio Oriente e Nord Africa soffre di malnutrizione, avvertendo di un “peggioramento della crisi” nel contesto dei conflitti e dei cambiamenti climatici. Secondo l’UNICEF, 55 milioni di bambini in 20 paesi della regione sono in sovrappeso o obesi, e altri 24 milioni di bambini soffrono di “malnutrizione, compreso arresto della crescita, deperimento e magrezza”. La regione è ricca di risorse, ma le popolazioni sono povere a causa delle politiche delle élite al potere asservite agli ex colonialisti, con programmi di armamenti e instabilità permanente. https://www.anbamed.it

Notizie dal Mondo

Sono passati due anni, cinque mesi e 27 giorni dall’inizio dell’invasione russa dell’Ucraina.

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APPROFONDIMENTI:

Ilan Pappè: sradicare le radici della violenza leggi tutto

[Nativi] Free Leonard Peltier. di Andrea de Lotto. Leggi tutto

[Recensione] “Palestina-Israele, il lungo inganno; la soluzione imprescindibile”, di Mario Capanna e Luciano Neri di Farid Adly QUI

Appello per Gaza della rete italiana per la Pace e il disarmo Leggi tutto

La storia di Muhammed Bhar, ovvero del nuovo nazismo incarnato da Israele. Di Farid Adly (BBC credits) (QUI)

[Echi della stampa araba] n°18: Visto Schengen, un viaggio al limite dell’umiliazione. A cura di Margaret Petrarca (Leggi tutto)

[Finestra sulle Rive Arabe] “Il mare nella letteratura araba contemporanea”, di Antonino D’esposito. QUI

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