Cari e care donatori,

riceviamo dal nostro partner di Gaza il “Palestinian  Medical Relief Society” questo report relativo alle attività del mese di luglio del progetto di assistenza e cura ai feriti nella striscia di Gaza. In allegato un sunto.

Mentre scriviamo i civili di Gaza sono sotto continui attacchi, obbligati a sfollare sotto le bombe  e noi tutti aspettiamo che i negoziati di Pace arrivino per  fermare il genocidio in corso.

Grazie all informazione continua dei giornalisti, che piangono 167 colleghi di diverse testate, ci arrivano  le testimonianze di crimini difficili perfino da descrivere.

L’orribile massacro israeliano alla scuola di Al-Tabi’in della settimana scorsa  dove sotto  attacchi aerei israeliani, sono state sganciate tre bombe ciascuna del peso di 2.000 libbre (907kg.)  sono morti oltre  100 palestinesi, tra cui donne e bambini.

Il direttore del Baptist Hospital ha riferito  ad Al-Araby TV: “La maggior parte delle ferite che abbiamo ricevuto erano gravi ustioni e amputazioni. Alcuni pazienti sono morti sui tavoli operatori a causa della carenza di attrezzature mediche”.

Cosa fa il diritto internazionale?

La richiesta di arresto di Netanyahu e Gallant  della Corte Penale Internazionale pende in attesa di decisione dopo le pressioni e le minacce ai magistrati.


Di recente la Corte Internazionale di Giustizia, con un parere consultivo, ha ritenuto illegale  l’occupazione israeliana sia in Westbank, Gerusalemme e Gaza.

Parliamo però di parere consultivo e non di sentenza e quindi non vincolante. Tuttavia questo parere favorisce le azioni giudiziarie e allora chiediamo SANZIONI economiche, diplomatiche per Israele.  

 Chiediamolo  al nostro Governo e all’Europa, che vergognosamente  lo scorso 9 Agosto hanno  disertano l ‘ iniziativa del sindaco di Nagasaki in ricordo dello sterminio della bomba atomica Usa, perché non invitato il rappresentante dello stato nazione ebraica Israele.

Noi proseguiamo a sostenere la popolazione di Gaza, il loro diritto all’autodeterminazione.

Fai una donazione per aiutarci a portare cibo, acqua, medicinali.

IBAN IT45N0103001656000002624683

Causale:  Emergenza Gaza

 FONTI DI PACE ODV

Ecco il rapporto:

Avanzamento del progetto
Questo rapporto copre il secondo mese dal 1 al 31 luglio 2024.
Il team, composto dal medico generico, infermiera, psicologo e tecnico della riabilitazione,
ha continuato a visitare e fornire servizi a 295 feriti di cui 126 maschi e 82 femmine sotto i
18 anni; 59 maschi e 28 donne di età superiore a 18 anni per un totale di 545 prestazioni: assistenza sanitaria e preventiva, assistenza infermieristica, supporto psicologico e
servizi di riabilitazione. Alcune situazioni sulla base alla valutazione della loro salute e
delle necessità hanno ricevuto diverse prestazioni. Il sostegno psicologico è rivolto anche
agli operatori sanitari.

Tipologia prestazione Numero assistiti Totale prestazioni
Prestazioni medico generico 82 130
Prestazioni Infermieristiche 88 210
Supporto Psicologico 72 110
Prestazioni riabilitative 53 95
Totale numero prestazioni Prestazioni meno 18 anni Prestazioni sopra 18 anni
545 220 M 134 F 150 M 41 F

Il primo luglio sono stati aperti 39 nuovi casi, così classificati: pazienti di età inferiore a 18
anni: 18 maschi e 9 femmine; pazienti di età superiore a 18 anni: 10 maschi e 5 femmine
E’ stata condotta una valutazione di questi casi, esaminando la natura e la qualità dei
servizi di cui avevano bisogno, nonché il numero di prestazioni necessarie per ciascun
caso specifico.
Nel corso del mese di luglio S.M. T. una ragazza di18 anni, già ferita, è mancata in
conseguenza delle ferite riportate dai bombardamenti israeliani, mentre sfollava dalla
città di Khan Yunis. Di conseguenza, il numero di fascicoli attivi è stato ora ridotto a 294
fascicoli.
Alcuni casi richiedono servizi quotidiani, come la medicazione delle ferite. Dove possibile
anche affrontando i rischi dei continui bombardamenti siamo stati presenti e in taluni casi
abbiamo fornito garze, disinfettanti e materiali sanitari per il trattamento. Abbiamo istruito i
feriti e le loro famiglie sul trattamento delle ferite assicurando comunque l’assistenza
continua.
Sfide affrontate:

Difficoltà nel raggiungere i casi a causa della distruzione delle reti di trasporto e delle
strade che collegano i governatorati; il Team ha dovuto affrontare sfide significative per
raggiungere i pazienti anche a causa dei ripetuti ordini di evacuazione da parte
dell’esercito israeliano con trasferimenti di famiglie e rapidi sfollamenti causati dai ripetuti
bombardamenti di scuole, tende e ospedali. I civili sopravvivono nella paura e nell’ansia,
confusione e instabilità, a maggior ragione che non possono rimanere nello stesso posto
e costretti a continui spostamenti.
Il team ha fornito la necessaria presenza garantendo consultazione e prestazioni
adeguate. E’ stata offerta consulenza e orientamento medico sia ai pazienti inseriti nel
progetto che alle loro famiglie, con un follow-up continuo e una valutazione del recupero e
dell’evolversi dei singoli casi.
Le visite includono la valutazioni delle lesioni, la prescrizione e fornitura di farmaci
adeguati, trattamenti basati sulle esigenze specifiche di ciascun paziente. Sono stati
osservati miglioramenti in diversi pazienti,
attribuibile alla costante e meticolosa assistenza.
Lo psicologo ha lavorato per trasmettere tecniche di rilassamento e per facilitare il sollievo
emotivo
Tra i casi in evidenza c’è quello di S. Al O. una bambina di sette anni. S. ha subito una
ferita da arma da fuoco alla testa mentre era in fuga da Rafah e ora vive sfollata in una
casa parzialmente distrutta a Khan Younis con la sua famiglia, sette persone. La ferita
riportata l’ha resa profondamente depressa e affetta da debolezza generale. Grazie agli
sforzi coordinati con il nostro team e la famiglia di S. ci sono stati miglioramenti sia per
superare le difficoltà di movimento, ma anche sotto l’aspetto emotivo. Nelle sessioni si
sono applicate tecniche di rilassamento muscolare per migliorare la sua concentrazione e
abbiamo fornito un libro da colorare e dei palloncini per aiutarla ad alleviare lo stress
psicologico. E’ stato fornito a S. anche un deambulatore.
Appena ci sarà la disponibilità sul mercato acquisteremo dispositivi per i casi con
disabilità permanenti o temporanee, pannoloni e kit igienici e torneremo a fornire latte in
polvere in particolare per i bambini con problemi alimentari.
Un grazie ai donatori e al finanziamento della Chiesa Valdese che permettono al nostro
partner Palestinian Medical Relief Society di portare assistenza e supporto ai feriti e ai
loro famigliari.

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