Per ascoltare l’audio di oggi, 24 agosto 2024:

Anbamed, notizie dal Sud Est del Mediterraneo

(testata giornalistica online fondata da Farid Adly.

Direttore responsabile Federico Pedrocchi)

Rassegna anno V/n. 229 (1480)

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Le notizie:

Genocidio a Gaza

La Russia ha chiesto al Consiglio di Sicurezza di adottare una nuova risoluzione per il cessate il fuoco. Lo scorso 10 luglio una risoluzione in tal senso presentata da Washington è stata approvata, ma Israele non ha voluto attuarla. Netanyahu non obbedisce e nessuna sanzione viene messa in campo.

Dall’alba di stamattina sono 37 i civili uccisi dai bombardamenti israeliani indiscriminati contro i centri di accoglienza per gli sfollati.

Il nostro commento quotidiano fisso: Ci sono ancora coloro che obiettano che non si tratti di genocidio, basandosi su congetture storiche e non guardando la realtà delle cifre e delle intenzioni dichiarate dai politici e generali israeliani. Chiudono gli occhi e dicono: “Dire che Israele commette genocidio è una bestemmia”.

Pronunciare una frase simile è la vera bestemmia nei confronti della memoria dei sei milioni di ebrei assassinati dal nazismo tedesco. 

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Situazione umanitaria

L’organizzazione umanitaria britannica “Save the Children” ha rivolto un appello al governo di Londra di bloccare tutte le esportazioni di armi verso Israele. “Bisogna mettere fine alla carneficina di bambini che queste armi compiono ogni giorno. Proprio la scorsa settimana (il 17 agosto. NdR) i caccia di Tel Aviv hanno ucciso un’intera famiglia con 6 bambini al di sotto di 10 anni d’età”, ha scritto Save the Children. I bambini ed i ragazzi di Gaza sono le principali vittime di questa guerra. Sia per il numero degli uccisi e feriti, sia per la privazione del diritto allo studio”.

Il commissario dell’UNRWA, Lazzarini, ha sottolineato in una sua relazione che l’esercito israeliano ha preso di mira, nel mese di agosto, 7 scuole utilizzate come centri per sfollati con un devastante bilancio di morti e feriti. In uno di questi attacchi sulla scuola di El-Tabi’in sono stati uccisi 170 persone in maggioranza bambini.

Il ministero della sanità palestinese da Ramallah ha confermato l’individuazione del caso di un bambino di 10 mesi colpito dal virus di polio, perché non era vaccinato. “È il primo caso da 25 anni”, annota il ministero. Unicef e OMS hanno preparato un piano d’emergenza per vaccinare 640 mila bambini palestinesi di Gaza contro la polio. Hanno denunciato però che l’esercito israeliano non fa passare le dosi e impedisce l’introduzione del carburante e delle attrezzature atta a conservare il vaccino.  

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Cisgiordania e Gerusalemme est

Rastrellamenti a Qalqilia da parte di reparti dell’esercito israeliano. La città e diversi villaggi attorno sono stati invasi da veicoli militari, accompagnati come al solito da bulldozer. I soldati hanno fatto irruzione in diverse case di militanti della resistenza palestinese contro l’occupazione e hanno portato con loro 17 giovani, alcuni di loro minorenni. Una donna ha denunciato che i soldati hanno portato via suo marito per costringere il figlio a consegnarsi.

Proseguono gli scontri armati a Nablus e Tulkarem tra le truppe di occupazione e i giovani della resistenza palestinese. La tattica usata dall’esercito, per ridurre le sue perdite, è quella di attaccare di notte e ritirarsi di giorno.

Un episodio molto grave è avvenuto invece a sud di El-Khalil. Due giovani palestinesi, Udai Najjar e Ramadan Nassar, sono stati rapiti da una banda armata di coloni. Vicino al campo profughi di Al-Ghawwar, i coloni hanno bloccato con il lancio di sassi un’auto palestinese e con le armi puntate hanno costretto i due giovani a bordo a scendere e li hanno caricati su un’auto senza targa e portati via. La famiglia ha denunciato l’accaduto alle autorità di occupazione, ma a distanza di 48 ore non si sa nulla della sorte dei due giovani.

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CPI

Il procuratore generale della Corte penale internazionale ha chiesto l’accelerazione dell’emissione dei mandati di cattura nei confronti di Netanyahu, Gallant, Halevi e Senwar. In un comunicato pubblicato ieri venerdì, Karim Khan ha affermato che la CPI ha competenza a giudicare cittadini israeliani che hanno compiuto crimini nei territori palestinesi occupati (Israele non ha aderito al trattato di Roma, invece l’ANP sì. NdR). “Mi rivolgo ai giudici chiedendo di affrettare la decisione, perché ogni ritardo è un danno nei confronti dei diritti delle vittime ad avere giustizia”. Ed ha anche chiesto di respingere tutte le obiezioni avanzate dai governi della Nato sostenitori del genocidio che hanno avanzato pretese di non competenza.

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Prigionieri

Due casi a confronto di persone liberate dopo un ingiusto periodo di prigionia, quello del palestinese Sayyaf Salma e dell’israeliana Noa Arghamini:

Il palestinese Sayyaf Salma è stato arrestato amministrativamente per oltre 7 mesi, senza accuse e senza processo e poi recentemente rilasciato. Ha varcato le porte del carcere con 30 kili di meno. Alla sua famiglia che lo ha accolto è apparso magro, debole, camminava a malapena, ma soprattutto con tutta la pelle piena di verruche e pus. La loro casa è diventata un ambulatorio e con regole rigide regole di comportamento per non diffondere la malattia della pelle a tutta famiglia. Una strana malattia che i medici non sono riusciti ancora a diagnosticare e che si è diffusa in tutto il corpo e in profondità della pelle e non è stato possibile ancora, ad un mese del rilascio, bloccarne lo sviluppo.

Noa Arghamini invece ha smentito le ricostruzioni della stampa israeliana attorno il periodo della sua detenzione nelle mani di Hamas. Su Instagram ha negato di aver parlato di torture o maltrattamenti subiti e che le ferite sul suo corpo sono il risultato dei bombardamenti dell’esercito israeliano su una casa dove lei era trattenuta. ecco il suo account

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Trattative

Malgrado le dichiarazioni ottimistiche, ma false, di Biden e Blinken, le trattative per il cessate il fuoco e lo scambio di prigionieri sono fallite. Il rifiuto di Netanyahu di ritirarsi da Gaza è l’ostacolo al raggiungimento dell’obiettivo dichiarato dai negoziatori. Il movimento Hamas ha dichiarato che senza il ritiro dell’esercito di occupazione e la fine della guerra, non ci sarà nessuno scambio di prigionieri. I dirigenti di Hamas all’estero hanno chiuso ieri tutti i canali di contatto con i governi di Qatar e Il Cairo, per l’impossibilità di raggiungere la guida politica e militare all’interno della Striscia. La delegazione del Qatar infatti non ha partecipato ieri agli incontri in Egitto e soltanto stamattina, dopo forti pressioni USA (telefonata ieri di Biden all’emiro Tamim), la delegazione è partita stamattina per il Cairo accompagnata da una delegazione di Hamas.

Biden ha bisogno di un risultato da vendere all’opinione pubblica statunitense come un successo personale alla fine del suo mandato. In una telefonata di ieri ha supplicato Netanyahu di annunciare un ritiro parziale dal corridoio di confine con l’Egitto, ma il premier israeliano ha rifiutato.

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Libano

Hezbollah ha annunciato la perdita di 7 combattenti nei bombardamenti israeliani di ieri. È il più alto numero di assassinati tra i militanti libanesi in questa guerra che dura dall’inizio di ottobre e rischia di trasformarsi in un’invasione israeliana del sud Libano e trascinare tutta la regione in una guerra generalizzata. La risposta dii Hazbollah non si è fatta attendere e oltre 100 razzi, missili e droni sono stati lanciati sulle colonie israeliane nei territori libanesi e siriani occupati nel 1967. Quelle di non colpire città israeliane sono regole d’ingaggio che non sempre sono state rispettate dalla resistenza libanese. I militari ed i politici israeliani hanno dichiarato ripetutamente che sono pronti ad invadere il Libano e trasformare Beirut come Gaza, ma non hanno ancora ottenuto il segnale verde dai loro padroni della Nato.

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Yemen

Gli Houthi hanno pubblicato le immagini della petroliera battente bandiera greca Sounion, colpita al largo di Hodeida. “La petroliera ha violato gli ordini di non attraccare nei porti israeliani e di conseguenza non ha il diritto di passare dallo stretto di Bab Mandab. Sarà la stessa sorte che toccherà alle navi delle società compromessi con il genocidio a Gaza”, hanno affermato nel comunicato video. (Ecco il video).

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Siria

Bombardamenti israeliani sulle province di Homs e Hama hanno causato 13 vittime tra uccisi e feriti. La stampa siriana riporta i comunicati dell’esercito che parlano semplicemente di tentativi di attacchi israeliani in prevalenza respinti, ma l’Osservatorio siriano per i diritti umani, con sede a Londra, ha fornito informazioni più dettagliate. Si sarebbe trattato di quattro raids di caccia provenienti dallo spazio aereo libanese che hanno preso di mire postazioni dell’esercito siriano e delle milizie iraniane filo-governative.

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Iraq

Due giornaliste sono state uccise da un drone turco nel Kurdistan iracheno. Un drone ha lanciato un missile contro la loro auto nella provincia di Soleymanieh. Le autorità che irachene e curde che hanno condannato la violazione turca, non hanno fornito i nomi delle due vittime. Le due giornaliste secondo il direttore dell’agenzia per la quale lavoravano ha affermato che stavano recandosi nei campi profughi per la realizzazione di un servizio sugli attacchi turchi dui civili.

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Cultura

Il premio EMMEYS (ecco il sito) ha rifiutato la protesta di cineasti e artisti di origine ebraica aderenti alla CCFP, che avevano preteso l’esclusione del film documentario di Bissan Atef Audeh, giornalista palestinese gazzawi di 25 anni, che ha prodotto un breve film sulle atrocità dell’esercito israeliano contro la popolazione civile palestinese ed in particolare sulle sofferenze dei bambini. Il comunicato dell’Accademia organizzatrice ha respinto le false accuse nei confronti della Audeh. Come al solito, i sionisti quando sono a corto di motivi tirano fuori le accuse di terrorismo e di antisemitismo. Accuse oramai spuntate e non fanno più breccia sulle coscienze pulite del mondo della cultura. Il film di Bissan Audeh parteciperà alla gara tra i brevi documentari di cronaca. (vedi il trailer)

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Notizie dal Mondo

Sono passati due anni, cinque mesi e 29 giorni dall’inizio dell’invasione russa dell’Ucraina. Un attacco jihadista in carcere russo a Volgograd. Uccisi tutti gli assalitori e alcuni degli ostaggi.

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APPROFONDIMENTI:

Ilan Pappè: sradicare le radici della violenza leggi tutto

[Nativi] Free Leonard Peltier. di Andrea de Lotto. Leggi tutto

[Recensione] “Palestina-Israele, il lungo inganno; la soluzione imprescindibile”, di Mario Capanna e Luciano Neri di Farid Adly QUI

Appello per Gaza della rete italiana per la Pace e il disarmo Leggi tutto

La storia di Muhammed Bhar, ovvero del nuovo nazismo incarnato da Israele. Di Farid Adly (BBC credits) (QUI)

[Echi della stampa araba] n°18: Visto Schengen, un viaggio al limite dell’umiliazione. A cura di Margaret Petrarca (Leggi tutto)

[Finestra sulle Rive Arabe] “Il mare nella letteratura araba contemporanea”, di Antonino D’esposito. QUI

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