Per ascoltare l’audio di oggi, 25 agosto 2024:
Anbamed, notizie dal Sud Est del Mediterraneo
(testata giornalistica online fondata da Farid Adly.
Direttore responsabile Federico Pedrocchi)
Rassegna anno V/n. 230 (1481)
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Le notizie:
Invitiamo i lettori a seguire l’ultimo aggiornamento sull’attacco israeliano contro il territorio libanese.https://www.anbamed.it/2024/08/25/ultimora-attacco-israeliano-in-territorio-libanese/
Genocidio a Gaza
Dall’alba di oggi, gli ospedali della zona settentrionale di Gaza hanno ricevuto 60 corpi di persone uccise durante i bombardamenti israeliani. All’ospedale Al-Awda sono arrivati i corpi di una bambina di 10 mesi e sua madre, uccise dai colpi dell’artiglieria terrestre israeliana.
Il rapporto quotidiano del ministero della sanità palestinese, riferito alla giornata di ieri, parla di 5 stragi con 69 uccisi e 212 feriti.
Il totale delle vittime dall’inizio dell’aggressione è di 40.334 uccisi e 93.356 feriti. I nazisti si erano vendicati con l’esecuzione di 10 civili per ogni tedesco ucciso dai partigiani. L’esercito israeliano è andato oltre.
Il nostro commento quotidiano fisso: Ci sono ancora coloro che obiettano che non si tratti di genocidio, basandosi su congetture storiche e non guardando la realtà delle cifre e delle intenzioni dichiarate dai politici e generali israeliani. Chiudono gli occhi e dicono: “Dire che Israele commette genocidio è una bestemmia”.
Pronunciare una frase simile è la vera bestemmia nei confronti della memoria dei sei milioni di ebrei assassinati dal nazismo tedesco.
Situazione umanitaria
Un rapporto dell’OMS ha denunciato che le equipe mediche internazionali hanno individuato 15 mila casi di bambini in fase critica di malnutrizione acuta. “I nostri centri hanno visitato 240 mila bambini nel nord di Gaza, all’ospedale Kamal Adwan di Beit Lahia, ed hanno constatato una situazione drammatica di malnutrizione generalizzata. I 15 mila rischiano di morire se non avranno una cura adeguata, ma non ci sono né le strutture né le attrezzature mediche e le medicine per far fronte a questo alto numero di bambini malati”. Il rapporto conclude che “senza un cessate il fuoco e l’ingresso di medicine e carburanti, questi bambini sono condannati a morire”.
Gli ospedali di Gaza sono al buio a causa della mancanza di carburanti. “Tutti gli interventi programmati sono stati rinviati”, dice il dott Mahmoud Abu Amsha, “per mancanza dell’elettricità”. L’arrivo continuo di decine di feriti al giorno aggrava il lavoro dei sanitari, ma molti casi vengono affrontati con solo medicazioni semplici. “Come disinfettante usiamo l’acqua di mare bollita”, ha detto un altro medico del pronto soccorso dell’ospedale Kamal Adwan.
Cisgiordania e Gerusalemme est
La città di Qalqilia è stata messa a ferro e fuoco a causa di due coloni dispersi. Centinaia di soldati sono stati sguinzagliati per le vie della città alla ricerca di due coloni che sono entrati erroneamente nel centro palestinese. Dopo ore di scontri con i giovani delle pietre, l’esercito ha ritrovato i due all’interno di un’officina meccanica, mentre il proprietario palestinese stava tentando di aggiustare la loro auto guasta. Nell’operazione, un palestinese è rimasto gravemente ferito da una pallottola sparata da un cecchino.
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Prigionieri
Il detenuto politico Rashid Rishq, di Gerusalemme, ha presentato al tribunale tre domande per ottenere il ricevimento dai familiari della maglieria intima e non ha ottenuto giustizia. Lo ha dichiarato l’avvocata, Nadine Abu Arafa. “Le condizioni dei detenuti politici palestinesi nelle carceri israeliane sono l’emblema del sadismo dei secondini. Anche i medici del carcere non sono esenti di questo sadismo. Ad un detenuto malato che richiedeva un intervento, il medico gli ha risposto: ‘ti opereremo dopo la morte’.”
Trattative
Una delegazione di Hamas alla fine è stata accompagnata dal primo ministro del Qatar nel viaggio fino al Cairo. “Questa tornata delle trattative andrà a vuoto, la delegazione palestinese ascolterà la risposta di Netanyahu e poi fornirà la sua posizione”, afferma un analista di Doha a conoscenza delle trattative. Il ritiro dell’esercito israeliano da Gaza è la condizione per poter avanzare nel negoziato, ma Netanyahu non vuole arrivare alla fine della guerra, perché avvicinerebbe la fine del suo governo.
Le rivelazioni della stampa israeliana vanno tutte in questa direzione. “Netanyahu è in un continuo litigio con la sua delegazione tecnica (dei servizi di sicurezza) a causa della sua insistenza sul controllo dei corridoi di Gaza”, scrive Yedioth Ahronoth. Times of Israel arriva a sostenere che il premier si è rivolto ai capi della delegazione con questa frase: “Se non siete d’accordo, dimettetevi!”.
Si continua in queste finora inutili trattative soltanto per l’insistenza dell’amministrazione USA, che ha bisogno di un successo in politica estera prima della fine del mandato di Biden. Netanyahu intende invece continuare la guerra fino a novembre sperando che le elezioni presidenziali a Washington riportino alla Casa Bianca l’amico Trump.
Iran
Il governo del presidente Pezeshkian ha ottenuto la fiducia dal parlamento dominato da una maggioranza di ultraconservatori. Un risultato importante per il neo presidente moderato, che durante la presentazione dei suoi ministri ha sottolineato che ciascun nome è stato scelto in consultazione e dopo l’approvazione della guida della rivoluzione ayatollah Khaminai.
Le sfide del nuovo governo sono molteplici: a livello sociale ci sono le rivendicazioni di maggiori libertà e soprattutto di alleggerire l’oppressione contro le donne; a livello economico ci sono le rivendicazioni dei lavoratori di adeguamento dei salari al costo della vita; a livello di sicurezza regionale ci sono le sfide con le violazioni della sovranità territoriale da parte di Israele e la “necessaria risposta”, per salvaguardare l’onore dell’Iran, come scrive la stampa iraniana controllata dai conservatori.
Egitto
I Fratelli Musulmani chiedono un’amnistia in cambio del pentimento e l’abbandono della politica. Lo sostiene un giornalista egiziano della TV Shourouq che trasmette da Ankara e considerata vicina alla confraternita.
Il giornalista Majed Abdallah ha affermato durante una trasmissione tv che il vice della guida della Fratellanza Musulmana, Helmi Jazzar gli ha chiesto di trasmettere questo messaggio. Per il momento è soltanto una rivelazione stampa e non una dichiarazione diretta. In passato sono state rese note le domande di grazia rivolte al presidente Al-Sisi da parte di migliaia di detenuti politici egiziani accusati di appartenenza al movimento islamista e condannati a decine di anni di carcere solo per le loro opinioni politiche. Le missive dei detenuti esprimevano il loro pentimento e l’impegno a non operare politicamente in futuro e di seguire programmi di riabilitazione.
Cultura
In Arabia Saudita è in preparazione l’apertura di un museo Louvre-Riad con al centro l’opera “Salvador Mundi”, riferita a Leonardo Da Vinci e acquistata con 450 milioni di dollari in un’asta del 2017 a New York. Secondo la stampa USA, l’acquirente del quadro era l’allora ministro della cultura saudita, per ordine diretto dell’emiro Mohammed Bin Salman.
Nella regione del Golfo c’è già un altro esempio di collaborazione culturale con la Francia; quello del Louvre-Abu Dhabi, che ha dimostrato l’efficacia di investire nel campo culturale per attirare turismo internazionale e locale. https://www.anbamed.it
Notizie dal Mondo
Sono passati due anni e sei mesi dall’inizio dell’invasione russa dell’Ucraina. L’ISIS ha rivendicato l’attacco al carcere di Novograd, finito in carneficina di jihadisti e ostaggi.
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APPROFONDIMENTI:
Ilan Pappè: sradicare le radici della violenza leggi tutto
[Nativi] Free Leonard Peltier. di Andrea de Lotto. Leggi tutto
[Recensione] “Palestina-Israele, il lungo inganno; la soluzione imprescindibile”, di Mario Capanna e Luciano Neri di Farid Adly QUI
Appello per Gaza della rete italiana per la Pace e il disarmo Leggi tutto
La storia di Muhammed Bhar, ovvero del nuovo nazismo incarnato da Israele. Di Farid Adly (BBC credits) (QUI)
[Echi della stampa araba] n°18: Visto Schengen, un viaggio al limite dell’umiliazione. A cura di Margaret Petrarca (Leggi tutto)
[Finestra sulle Rive Arabe] “Il mare nella letteratura araba contemporanea”, di Antonino D’esposito. QUI
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