Per ascoltare l’audio di oggi, 28 agosto 2024

Anbamed, notizie dal Sud Est del Mediterraneo

(testata giornalistica online fondata da Farid Adly.

Direttore responsabile Federico Pedrocchi):

Rassegna anno V/n. 233 (1484)

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Le notizie:

Genocidio a Gaza

Quattordicesimo ordine di evacuazione dell’esercito israeliano alla popolazione di Gaza, nel mese di agosto. Uno ogni due giorni. Da rendere la vita impossibile. E giù bombe, missili e droni.

Ieri, fino a mezzogiorno, gli invasori israeliani hanno compiuto tre stragi con 41 uccisi e 113 feriti. Il numero totale degli uccisi civili è di 40.476 e i feriti 93.647.

Dall’alba di oggi, sono state sganciate altre bombe. Secondo i rapporti giornalistici sul campo, sono stati uccisi almeno 27 persone.

Il nostro commento quotidiano fisso: Ci sono ancora coloro che obiettano che non si tratti di genocidio, basandosi su congetture storiche e non guardando la realtà delle cifre e delle intenzioni dichiarate dai politici e generali israeliani. Chiudono gli occhi e dicono: “Dire che Israele commette genocidio è una bestemmia”.

Pronunciare una frase simile è la vera bestemmia nei confronti della memoria dei sei milioni di ebrei assassinati dal nazismo tedesco. 

Situazione umanitaria

L’ospedale di Shuhadaa Al-Aqsa si è svuotato di malati, feriti e sfollati in seguito all’ordine di evacuazione imposto dall’esercito di occupazione. Sono rimasti soltanto i malati delle terapie intensive e i bambini prematuri. Il personale medico e infermieristico ha respinto l’ordine di evacuazione. “Seguiamo le cure di dialisi per 480 malati. Che fine faranno se chiudiamo?”, ha detto il dott. Khalil Daqran. “Questa decisione delle forze di occupazione equivale ad una condanna a morte per questi malati. L’ospedale è l’unico che fornisce servizi nel centro di Gaza, dove sono attualmente presenti oltre un milione di abitanti. La minaccia fa parte del piano israeliano di distruggere il sistema sanitario palestinese nella Striscia per deportarne la popolazione”.

L’UNRWA ha dichiarato l’impossibilità di fornire assistenza umanitaria a Gaza e ha chiuso tutti i suoi servizi a Gaza. “I continui ordini di sfollamento e i bombardamenti impediscono al nostro personale di operare. È necessario urgentemente un cessate il fuoco”, ha dichiarato un responsabile ONU. Non è una decisione ufficiale, ma di fatto. L’ONU aveva predisposto un piano per la vaccinazione contro la poliomielite, ma i divieti israeliani all’ingresso dei vaccini e il blocco di accesso di camion di carburanti rendono impossibile gestire una campagna di vaccinazione necessaria e urgente.  

Cisgiordania e Gerusalemme est

È offensiva militare israeliana nel nord della Cisgiordania. Sono state assediate Jenin, Tulkarem e Toubas. Oltre ai droni sono stati usati caccia e elicotteri nei bombardamenti sui campi profughi. Assassinati 18 militanti in diverse operazioni dall’alba di oggi. Tutte le strade di accesso sono state chiuse con montagne di sabbia e ingenti truppe su carri armati e veicoli militari corazzati hanno occupato le tre città con i relativi campi profughi. Accerchiati tutti gli ospedali e vietata la circolazione delle ambulanze. La Mezzaluna rossa palestinese ha denunciato che un’ambulanza è stata sequestrata dall’esercito di occupazione e il personale sanitario arrestato.

Prigionieri

Un ostaggio israeliano di origine palestinese è riuscito a scappare dai suoi custodi delle Brigate Qassam ed è riuscito a raggiungere i soldati, che lo hanno tratto in salvo. Qaid Farhan Al-Qadi era in servizio come guardia privata, quando il 7 ottobre 2023 era stato preso come ostaggio dai militanti di Hamas. Al-Qadi subito dopo la sua liberazione è stato portato in elicottero in ospedale per i necessari controlli. Sul caso è stato imposto il divieto di pubblicare informazioni, tranne i comunicati ufficiali dell’esercito e le dichiarazioni di Netanyahu, Gallant e Herzog. La versione ufficiale è: “l’esercito con un’operazione di intelligence complessa è riuscito a liberare l’ostaggio dai tunnel di Hamas”. Alla famiglia è stato vietato rilasciare dichiarazioni, oltre alle espressioni di felicità e di ringraziamenti all’esercito. La verità è stata rivelata dal quotidiano Haaretz, riferendo informazioni da fonti dei servizi in condizioni di anonimato.

Trattative

Malgrado l’ottimismo interessato dell’amministrazione Biden, tutto è fermo sul fronte trattative per il cessate il fuoco e lo scambio prigionieri. Il Cairo ha respinto categoricamente la proposta di un ritiro parziale dell’esercito israeliano dal corridoio di confine e chiede il ritiro totale dei soldati di Tel Aviv e il ritorno di questo lembo di terra palestinese sotto il controllo egiziano, secondo gli accordi di Camp David e Oslo e la riapertura del valico di Rafah sotto controllo palestinese. Netanyahu invece continua a ripetere che l’esercito israeliano non si ritirerà da Gaza prima del “raggiungimento degli obiettivi”. Immagini satellitari hanno mostrato che l’esercito israeliano ha allargata la fascia del corridoio centrale del Wadi, che divide la Striscia di Gaza in due zone non collegate. Sono in corso costruzioni di strutture militari permanenti e non provvisorie, segno che il governo della destra in Israele intende rioccupare Gaza permanentemente.

Subordinare il cessate il fuoco ai risultati di queste trattative comincia a preoccupare la comunità internazionale. Nel silenzio complice dell’UE, adesso Cina e Russia ed altre cancellerie dei paesi del sud del mondo chiedono che si arrivi ad un cessate il fuoco immediato, slegato dall’andamento delle trattative.

Yemen

Il Colera si sta diffondendo in Yemen in forma di epidemia. Oltre 172 mila casi di contagiati e 668 decessi. Secondo i dati Unicef, nelle ultime settimane sono stati segnalati più di 1500 casi al giorno. Secondo gli esperti dell’Unicef, le forti piogge e le alluvioni torrenziali stanno aggravando la situazione sanitaria a causa della mancanza di acque potabili e il consumo di acque dei torrenti fortemente inquinate.

Iraq

La rapina del secolo è senza giustizia. I due principali accusati, un imprenditore e un consulente dell’ex primo ministro sono fuggiti all’estero e in carcere da presentare ai tribunali sono rimasti soltanto i pesci piccoli. Un colpo da 2,5 miliardi di dollari sottratti al fondo di pensioni con circa 247 assegni intestati a società di comodo, riscossi e poi immediatamente ritirati in contanti in valuta estera e trasferiti all’estero. L’imprenditore Nour Zuhair è apparso recentemente in un’intervista rilasciata ad un canale tv iracehno dal suo nascondiglio all’estero, probabilmente a Beirut. Era in carcere fino al settembre del 2023, quando aveva ottenuto la libertà provvisoria su cauzione dopo aver versato alle casse dello stato 125 milioni di dollari e poi è scappato all’estero. Di Haitham Jabbouri, ex consigliere del precedente primo ministro, si sono perse le tracce dopo essere stato rilasciato anche lui su cauzione e dopo un accordo di pagamenti a rate delle somme a lui imputate. Ha pagato la prima rata e poi si è dato alla fuga. La convinzione generale è che a tramare il colpo siano alti capi politici che sono rimasti dietro le quinte e nelle maglie della giustizia sono rimasti imbrigliati soltanto protagonisti di piccolo calibro.  

Notizie dal Mondo

Sono passati due anni e sei mesi e tre giorni dall’inizio dell’invasione russa dell’Ucraina. Timori dell’AIEA per la centrale nucleare di Kursk. Mosca accusa Washington e Nato e mette in guardia da una possibile terza guerra mondiale.

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APPROFONDIMENTI:

Aya Ashor: Diario da Gaza (leggi tutto

Ilan Pappè: sradicare le radici della violenza leggi tutto

[Nativi] Free Leonard Peltier. di Andrea de Lotto. Leggi tutto

[Recensione] “Palestina-Israele, il lungo inganno; la soluzione imprescindibile”, di Mario Capanna e Luciano Neri di Farid Adly QUI

Appello per Gaza della rete italiana per la Pace e il disarmo Leggi tutto

La storia di Muhammed Bhar, ovvero del nuovo nazismo incarnato da Israele. Di Farid Adly (BBC credits) (QUI)

[Echi della stampa araba] n°18: Visto Schengen, un viaggio al limite dell’umiliazione. A cura di Margaret Petrarca (Leggi tutto)

[Finestra sulle Rive Arabe] “Il mare nella letteratura araba contemporanea”, di Antonino D’esposito. QUI

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1 commento

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