Per ascoltare l’audio di oggi, 29 agosto 2024:

Anbamed, notizie dal Sud Est del Mediterraneo

(testata giornalistica online fondata da Farid Adly.

Direttore responsabile Federico Pedrocchi)

Rassegna anno V/n. 234 (1485)

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Le notizie:

Genocidio a Gaza

Nessun cessate il fuoco umanitario. A smentire le dichiarazioni interessate della Casa Bianca è lo stesso ufficio del premier israeliano. “Non ci sarà nessun cessate il fuoco a Gaza, ma soltanto destinare alcune zone dedicate alle vaccinazioni, che saranno esenti da bombardamenti, per un breve periodo”. La smentita è arrivata dopo che i media di Tel Aviv avevano parlato di una tregua a Gaza decisa da Netanyahu senza informare i ministri del consiglio ristretto di governo.

Nel frattempo i generali israeliani continuano ad uccidere civili. Ieri, hanno compiuto 4 stragi con 58 assassinati e 131 feriti.

Il nostro commento quotidiano fisso: Ci sono ancora coloro che obiettano che non si tratti di genocidio, basandosi su congetture storiche e non guardando la realtà delle cifre e delle intenzioni dichiarate dai politici e generali israeliani. Chiudono gli occhi e dicono: “Dire che Israele commette genocidio è una bestemmia”.

Pronunciare una frase simile è la vera bestemmia nei confronti della memoria dei sei milioni di ebrei assassinati dal nazismo tedesco. 

Situazione umanitaria

Il Consiglio di Sicurezza dell’ONU si riunisce oggi giovedì a New York, su richiesta di GB e Svizzera, per discutere della situazione umanitaria a Gaza. Le due diplomazie sono preoccupate per il pericolo che corre il personale dell’Onu durante le operazioni umanitarie nella Striscia. I due milioni di palestinesi sarebbero soltanto un dettaglio. Le cancellerie complici del genocidio cercano una cura placebo per salvarsi l’anima. Ordinare il cessate il fuoco è così difficile? Parlare di sanzioni, come ai tempi dell’invasione del Kuwait da parte dell’Iraq, non è ammissibile?

Cisgiordania e Gerusalemme est

Esercito contro civili. È questa la guerra di Israele in Cisgiordania. Rastrellamenti, bombardamenti e ordini di deportazione. Città assediate da giorni senza la possibilità di movimento per la popolazione. Le politiche dell’esercito israeliano in Cisgiordania sono sintetizzate nelle dichiarazioni del ministro degli esteri Katz: “La Cisgiordania deve diventare come Gaza. Bisogna ordinare alla popolazione di sfollare”. In effetti, l’esercito israeliano con messaggi sms e annunci dai megafoni, ha ordinato ieri ai 10 mila abitanti del campo profughi di Nour Shams di evacuare entro 4 ore. Ha installato posti di blocco per il controllo dei documenti degli sfollati. Un’azione punitiva, come ai tempi delle vendette naziste contro la popolazione civile, nella seconda guerra mondiale.

Il governo israeliano nega che ci sia un ordine obbligatorio di evacuazione, ma solo un consiglio alla popolazione per evitare di sottoporre la loro vita al pericolo. In ebraico si chiama Hasbarà, cioè come dribblare le notizie scomode con una valanga di spiegazioni fuori contesto e devianti.

Il campo profughi Nour Shams, nei pressi di Tulkarem, è tuttora assediato. L’esercito ha tolto le forniture elettriche, idriche e la telefonia fissa e cellulare.  

Ipocritamente l’UE condanna a parole queste dichiarazioni e minacce ma non fa nulla per impedirle. Il rappresentante europeo per la politica estera ha dichiarato che “queste parole di Katz minacciano ogni possibile composizione pacifica futura della questione mediorientale”.

No, signor Borrell, queste parole sono una dichiarazione di guerra contro la popolazione civile palestinesi e un incitamento alla deportazione di massa, un crimine di guerra. https://www.anbamed.it         

Libano-Siria

Un bombardamento israeliano contro un’auto sull’autostrada Beirut-Damasco ha causato 4 uccisi e diversi feriti. Secondo testimoni oculari, l’attacco mirato è stato effettuato con un drone. Nell’auto vi erano 3 militanti di Jihad Islamica e uno di Hezbollah, ma nessuno era armato.  

È un nuovo atto che incendierà ulteriormente lo sconto alla linea di demarcazione in un crescendo di azioni e reazioni tra la resistenza islamica libanese e l’esercito israeliano. https://www.anbamed.it

Armamenti

AI ha contestato l’annuncio del governo danese che non avrebbe ammesso ai tribunali di condizionare la politica estera del paese in materia di esportazioni di armi. Quattro organizzazioni per i diritti umani hanno denunciato il governo di fronte alla magistratura per le esportazioni verso Israele di pezzi di ricambio dei caccia F-35. Lo scorso 16 agosto, il ministro degli esteri danese, Rasmussen, ha dichiarato che il governo non avrebbe permesso che i tribunali interferissero nella politica estera. Secondo Amnesty International, le leggi danesi vietano le esportazioni di armi ai paesi in guerra. “Gaza non può aspettare. Le esportazioni danesi di armi ad Israele sono complici del genocidio. In un paese democratico, la separazione dei poteri è fondamentale per difendere la libertà”, ha dichiarato un’esponente di AI. https://www.anbamed.it

Solidarietà Internazionale

La Namibia ha vietato ad una nave di attraccare nei porti del paese perché “trasporta armi ad Israele”.  Il divieto di approdo nel porto della città di Walvisbaai riguarda una nave cargo che, secondo un’indagine della polizia, trasporterebbe «materiale esplosivo destinato a Israele».

A chiedere alle autorità competenti il divieto di approdo era stata la ministra della Giustizia Yvonne Dausab, che ritiene la decisione un modo per rispettare gli obblighi internazionali della Namibia e per dimostrare sostegno al popolo palestinese. La Namibia è tra i paesi che hanno sostenuto la decisione del Sudafrica di intentare una causa per genocidio contro Israele per la guerra contro pa popolazione di Gaza, ed è anche uno dei paesi firmatari della convenzione sul genocidio, un trattato internazionale approvato dall’Assemblea generale dell’ONU nel 1948.

La nave si chiama Kathrin, era partita dal Vietnam ed era diretta verso il Mediterraneo attraverso lo stretto di Gibilterra.

Yemen

36 morti e decine di dispersi, ieri, per le alluvioni in seguito alle piogge torrenziali nella regione occidentale dello Yemen.  

Le piogge hanno causato anche smottamenti dei terreni nelle zone montagnose, provocando la distruzione di case e edifici, oltre all’interruzione delle strade di collegamento. Il governo degli Houthi a Sanaa ha annunciato che “sono stati organizzati i soccorsi, ma la situazione rimane difficile”.

Lo scorso luglio, in Yemen le alluvioni hanno ucciso 60 persone e causato lo sfollamento di 268 mila persone, secondo i dati forniti dall’ONU.

Profughi siriani

Human Rights Watch accusa le autorità di Beirut di compiere discriminazioni nei confronti dei bambini siriani profughi in Libano, escludendoli dai banchi di scuola. “Decine di migliaia di bambini siriani profughi in Libano rischiano di perdere il diritto allo studio a causa delle nuove condizioni imposte”. L’organizzazione per i diritti umani si appella al governo di rimuovere le nuove condizioni sullo status giuridico come catenaccio per l’accesso alle scuole.

Le nuove norme per l’iscrizione alla scuola dell’obbligo impongono che i bambini abbiano regolari premessi di soggiorno in Libano, che l’80% delle famiglie siriane profughe presenti sul territorio libanese non possiede.  

I profughi siriani in Libano sono circa 1,5 milioni di persone su un totale della popolazione di circa 6 milioni di abitanti. In passato ci sono state diverse campagne xenofobe che accusavano ingiustamente i profughi siriani di tutte le nefandezze avvenute nel paese e sono stati oggetto anche di violenze e di deportazioni di massa verso la Siria. (Leggi l’articolo in Inglese).  

Notizie dal Mondo

Sono passati due anni, sei mesi e quattro giorni dall’inizio dell’invasione russa dell’Ucraina. Sospetti che sia stata la CIA, tramite alti generali ucraini, ad architettare il sabotaggio del gasdotto russo Nord Stream. Altro che un gruppetto di amici ucraini patrioti e ubriachi.

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APPROFONDIMENTI:

Aya Ashor: Diario da Gaza (leggi tutto

Ilan Pappè: sradicare le radici della violenza leggi tutto

[Nativi] Free Leonard Peltier. di Andrea de Lotto. Leggi tutto

[Recensione] “Palestina-Israele, il lungo inganno; la soluzione imprescindibile”, di Mario Capanna e Luciano Neri di Farid Adly QUI

Appello per Gaza della rete italiana per la Pace e il disarmo Leggi tutto

La storia di Muhammed Bhar, ovvero del nuovo nazismo incarnato da Israele. Di Farid Adly (BBC credits) (QUI)

[Echi della stampa araba] n°18: Visto Schengen, un viaggio al limite dell’umiliazione. A cura di Margaret Petrarca (Leggi tutto)

[Finestra sulle Rive Arabe] “Il mare nella letteratura araba contemporanea”, di Antonino D’esposito. QUI

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1 commento

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