Per ascoltare l’audio di oggi, 31 agosto 2024:

Anbamed, notizie dal Sud Est del Mediterraneo

(testata giornalistica online fondata da Farid Adly.

Direttore responsabile Federico Pedrocchi)

Rassegna anno V/n. 236 (1487)

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Le notizie:

Genocidio a Gaza

Secondo fonti mediche palestinesi, sono stati estratti i corpi di 29 uccisi da sotto le macerie in conseguenza ai bombardamenti di stamattina a Rafah, Khan Younis e Gaza città. Ieri pomeriggio, gli uccisi sono stati 31 civili.

Questa guerra è sostenuta dagli USA che hanno fornito ad Israele – secondo i dati del ministero della guerra di Tel Aviv – 50 mila tonnellate di armamenti e munizioni, soprattutto missili, in 127 spedizioni marittime dallo scorso ottobre 2023.

l nostro commento quotidiano fisso: Ci sono ancora coloro che obiettano che non si tratti di genocidio, basandosi su congetture storiche e non guardando la realtà delle cifre e delle intenzioni dichiarate dai politici e generali israeliani. Chiudono gli occhi e dicono: “Dire che Israele commette genocidio è una bestemmia”.

Pronunciare una frase simile è la vera bestemmia nei confronti della memoria dei sei milioni di ebrei assassinati dal nazismo tedesco. 

Situazione umanitaria

I bambini di Gaza hanno perso un anno scolastico e stanno per perderne un altro. Oltre 19 mila i bambini e ragazzi in età scolastica uccisi e 650 tra gli insegnanti. 290 scuole di un totale di 309 sono state rase al suolo. L’UNRWA sta lanciando un progetto per un’istruzione online, ma le difficoltà sono enormi e non tutti sono in grado di seguirli, a causa delle continue evacuazioni imposte dall’esercito invasore.

A Jebalia è partita a luglio un’iniziativa dal basso. Un gruppo di educatrici volontarie ha aperto delle classi scolastiche in baracche di plastica senza libri e senza banchi. I bambini per terra, con in mano un quaderno e una matita e l’insegnante a piedi davanti ad una lavagna improvvisata. Si impara l’alfabeto e far di conto. “Soprattutto lo stare insieme e distrarsi in un’attività di apprendimento li distolgono dal peso psicologico della guerra e dall’enorme responsabilità che assumono nell’organizzazione della famiglia”, dice la “direttrice” Amani Abu Rayya. “All’inizio del corso, questi bambini avevano reazioni convulse e dure a causa della pressione e privazioni subite, ma a due mesi dall’avvio del progetto abbiamo notato un miglioramento anche nelle relazioni con gli altri, malgrado le difficoltà oggettive della situazione di guerra”. Per vincere la paura dei rombi dei caccia e del ronzio dei droni israeliani, i bambini alzano la voce in canti e filastrocche ritmate per imparare l’arabo o per ripetere le tabelle delle moltiplicazioni.

Un bambino di 11 anni, Khaled, che segue un corso più avanzato è arrivato alla “scuola” di plastica, come la chiamano, con una tanica e una pentola. “Dopo il corso devo correre a fare la fila per l’acqua e quella per il riso e portare da mangiare a mia madre ed ai fratelli piccoli”, ha detto all’intervistatore.   

Giornalisti nel mirino

Reporters sans frontiere ha rivendicato un’inchiesta indipendente per l’assassinio del giornalista di Al-Jazeera, Isamil El-Ghol, avvenuto lo scorso 31 luglio a Jebalia. L’esercito israeliano ha ammesso indirettamente la premeditazione dell’assassinio parlando di appartenenza di El-Ghol all’organizzazione Hamas. La questione è stata categoricamente respinta dall’emittente di Qatar e adesso RSF sostiene che le accuse dell’esercito sono prive di prove, ci sono evidenti contraddizioni nelle affermazioni dell’esercito israeliano e le accuse sono un pretesto che si era ripetuto continuamente anche per altri casi. RSF si è rivolta alla CPI chiedendo di agire su questi casi eclatanti di assassinii mirati, che hanno l’unico obiettivo di occultare la verità dei crimini compiuti.

Cisgiordania e Gerusalemme est

È una guerra contro la popolazione della Cisgiordania. Quarto giorno di devastazioni e uccisioni a Nour Shams, il campo profughi vicino a Tulkarem. Lo stesso sta avvenendo a Jenin e Toubas. Lo scenario è sempre lo stesso: cecchini sui palazzi alti, bulldozer in azione per distruggere edifici e infrastrutture urbanistiche (fognature, acquedotti, linee elettriche e telefoniche) e poi bombardamenti dove non arrivano i soldati. Regola fissa: impedire i soccorsi delle ambulanze e assediare gli ospedali per arrestare i feriti. Secondo fonti della Mezzaluna rossa palestinese sono stati uccisi 20 combattenti della resistenza all’occupazione, la maggior parte con missili lanciati da droni.

Le cronache di ieri ci parlano di un ragazzo e di un anziano uccisi dalle pallottole dei soldati e morti per mancanza di soccorso. L’anziano aveva nel corpo 9 pallottole e non c’era motivo di tanto accanimento perché non era armato e non lanciava pietre. Un medico e un operatore sanitario su un’ambulanza sono rimasti feriti.

In seguito a queste devastazioni, l’UNRWA ha sospeso i suoi servizi in Cisgiordania.

L’intento di Netanyahu è quello di annettere la Cisgiordania allargando le colonie e sottomettendo la popolazione. I palestinesi che non ci stanno o vanno uccisi o deportati.   

Trattative

Le trattative praticamente sono morte. Il governo e poi il parlamento israeliani hanno votato per il non ritiro dal corridoio di confine tra Gaza e Sinai (Philadelphia per gli israeliani e Salahuddine per gli egiziani).

La stampa israeliana rivela che all’interno del governo l’unico contrario era il ministro della guerra Gallant, che si è infuriato contro il premier.

Il comitato dei parenti degli ostaggi ha dichiarato che il governo e il parlamento hanno abbandonato le trattative.

Libia

Il governatore della Banca Centrale è scappato da Tripoli, insieme ad un gruppo di alti funzionari, per salvarsi dalle milizie affiliate al governo Dbeiba. Siddiq El-Kebir ha affermato in un’intervista di essere stato minacciato di morte da capi delle milizie, se non si fosse dimesso dall’incarico. Non si conosce il suo rifugio, ma alcuni siti di ‘informazione libici sostengono che sia fuggito su un aliscafo verso Malta, protetto da un paese Nato. La crisi tra il governatore e l’esecutivo di Tripoli era esplosa da doversi giorni e gli uomini al potere attualmente a Tripoli hanno nominato illegalmente un altro governatore, per mettere mano alle casse dello Stato. Il governo rivale di Bengasi ha proclamato la chiusura dei giacimenti petroliferi.   

Libano

Correntisti hanno incendiato per protesta le sedi di alcune banche. “Chiediamo la restituzione dei nostri soldi, bloccati da 5 anni nelle banche e contestiamo le spese bancarie esose, che vengono imposte per un servizio non fornito”, ha detto un responsabile del comitato “Correntisti arrabbiati”. Sono state devastate le macchinette bancomat e appiccato il fuoco in copertoni d’auto davanti agli ingressi di una decina di filiali nella capitale Beirut. https://www.anbamed.it

Notizie dal Mondo

Sono passati due anni, sei mesi e sei giorni dall’inizio dell’invasione russa dell’Ucraina. Bombe russe su Kharkiv e ucraine su Belgorod. Dopo la caduta del caccia F-16 e la morte del pilota, Zelensky licenzia il capo dell’aeronautica. Scontro nell’UE sulla limitazione dell’uso degli armamenti di fabbricazione europea forniti a Kiev.

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APPROFONDIMENTI:

Aya Ashor: Diario da Gaza (leggi tutto

Ilan Pappè: sradicare le radici della violenza leggi tutto

[Nativi] Free Leonard Peltier. di Andrea de Lotto. Leggi tutto

[Recensione] “Palestina-Israele, il lungo inganno; la soluzione imprescindibile”, di Mario Capanna e Luciano Neri di Farid Adly QUI

Appello per Gaza della rete italiana per la Pace e il disarmo Leggi tutto

La storia di Muhammed Bhar, ovvero del nuovo nazismo incarnato da Israele. Di Farid Adly (BBC credits) (QUI)

[Echi della stampa araba] n°18: Visto Schengen, un viaggio al limite dell’umiliazione. A cura di Margaret Petrarca (Leggi tutto)

[Finestra sulle Rive Arabe] “Il mare nella letteratura araba contemporanea”, di Antonino D’esposito. QUI

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1 commento

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