lo scorso ottobre è stata lanciata la campagna globale “Libertà per Öcalan, una soluzione politica per la questione curda” con l’obiettivo di porre fine all’isolamento del presidente Abdullah Öcalan, consentendo ai suoi avvocati e alla sua famiglia di fargli visita e, infine, di garantirgli la libertà. Questa campagna mira a rendere possibile una soluzione politica giusta e democratica alla questione curda in Turchia.

Nel contesto di questa campagna, è stata lanciata una mobilitazione internazionale dal 1 al 12 ottobre, che coincide con il 26° anniversario del complotto internazionale che ha portato al rapimento di Abdullah Ocalan.

A questo proposito chiediamo a tutti e tutte di organizzare in questo periodo azioni e iniziative nei propri territori. Ogni tipo di iniziativa è benvenuta: Convegni, iniziative pubbliche, conferenze, cortei, presidi, letture, azioni simboliche e qualunque altra iniziativa.
Sono già state organizzate tre iniziative in collaborazione con comuni, movimenti, sindacati e i nodi di Retekurdistan locali: Il 10 Ottobre a Roma, 11 Ottobre a Milano e 12 Ottobre a Torino.
Inoltre dal momento che in molto comuni si sono recentemente tenute le elezioni amministrative, sarebbe ottimo ottenere nuove cittadinanze onorarie per Abdullah Ocalan come è stato già fatto in molti comuni e grandi città, per cui vi chiediamo di proporne il conferimento ai vostri comuni, in caso ce ne sia possibilità chiaramente aiuteremo con le procedure

Qui sotto pubblichiamo l’appello per queste giornate d’azione:

Cari amici e alleati,
A nome della campagna – Libertà per Abdullah Öcalan: Una soluzione politica alla questione
curda, vorremmo aggiornarvi sui progressi compiuti collettivamente nell’ultimo anno e lanciare un
accorato appello a proseguire i nostri sforzi. In primo luogo, è istruttivo riflettere sui risultati ottenuti
dal lancio della campagna il 10 ottobre 2023 a Strasburgo, in Francia. Il luogo è stato scelto
deliberatamente, poiché è la sede del Consiglio d’Europa (CoE) e del Comitato per la prevenzione
della tortura (CPT), le due istituzioni che hanno la chiave per garantire a Öcalan i diritti umani
previsti dal diritto internazionale.
Nell’ultimo anno abbiamo ottenuto una serie di risultati che vale la pena menzionare. Sul fronte
organizzativo abbiamo creato una vasta gamma di reti internazionali che coinvolgono avvocati,
sindacati, politici, attivisti, artisti, musicisti, organizzazioni femminili, gruppi giovanili e regioni
geografiche. Di conseguenza, abbiamo organizzato molte conferenze stampa, raduni, proteste, sit-in,
tavoli informativi e seminari per far conoscere la nostra causa.
Parallelamente, abbiamo organizzato giornate internazionali dei libri, concerti musicali e incontri di
dialogo in tutta Europa e in Kurdistan, per discutere di come le idee di Öcalan possano fungere da
modello per trasformare il nostro mondo verso la pace e la democrazia. Inoltre, abbiamo visto
migliaia di persone in tutto il mondo spedire cartoline all’isola di Imrali, in un tentativo simbolico di
rompere il suo isolamento disumano. Abbiamo anche inviato lettere al Presidente del CPT e ispirato
altri gruppi intellettuali a fare lo stesso, tra cui 69 premi Nobel che hanno firmato una recente lettera
per chiedere il rilascio di Abdullah Öcalan e una soluzione politica alla questione curda.
I nostri sforzi hanno raggiunto un livello tale che lo stesso CPT ha compiuto un passo senza
precedenti rispondendo alle nostre lettere e incontrandoci. Inoltre, la stampa internazionale ha
pubblicato diversi articoli sulla questione curda e sulla situazione disumana dei prigionieri in Turchia
e nel mondo. Tuttavia, nonostante tutti questi sforzi, purtroppo non siamo ancora riusciti a porre fine
all’isolamento del leader del Kurdistan Abdullah Öcalan, che rimane illegalmente isolato dallo Stato
turco da tre anni e mezzo. Pertanto, mentre ci avviciniamo all’anniversario di un anno, tra il 1° e il
12 ottobre 2024, vorremmo lanciare un appello affinché tutti noi facciamo ancora di più, poiché
crediamo di essere vicini a rompere finalmente la cospirazione internazionale per negare a Öcalan
la sua voce filosofica e al Medio Oriente il suo messaggio di riconciliazione.
Cari amici e colleghi,
Vorremmo invitare tutti voi ad accelerare i vostri sforzi, a pubblicare più editoriali e saggi, a condurre
più attività diplomatiche, a organizzare più festival e seminari, a organizzare più giornate di lettura
delle opere di Öcalan, a contattare i vostri parlamenti e rappresentanti e a realizzare più
manifestazioni e proteste per rompere finalmente l’isolamento. Questa è una battaglia intellettuale di
idee e confidiamo che tutti noi possiamo avere successo se ci rifiutiamo di arrenderci. Abdullah
Öcalan non ha abbandonato il popolo curdo o l’umanità nonostante un quarto di secolo di isolamento
su un’isola deserta, quindi non lo abbandoneremo.
Come sempre, la Rete di solidarietà internazionale Libertà per Abdullah Ocalan: Una soluzione
politica alla questione curda è pronta ad aiutarvi in tutti i vostri sforzi. Rivolgetevi a noi per qualsiasi
assistenza di cui abbiate bisogno. E ringraziamo sinceramente tutti voi per il vostro continuo impegno.

Fino alla vittoria, sempre.

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1 commento

  1. […] dal carcere: “Mi chiamo Maysoon Majidi” Libertà per Öcalan, una soluzione politica per la questione curda Il movimento per la pace contro la guerra. Un seminario di Rifondazione Comunista Diario da […]

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