Per ascoltare l’audio di oggi, 04 dicembre 2024:

Anbamed, notizie dal Sud Est del Mediterraneo

(testata giornalistica online fondata da Farid Adly.

Direttore responsabile Federico Pedrocchi)

Rassegna anno V/n. 326 (1577)

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Le notizie:

Mandato cattura Netanyahu

Parla uno di loro. “Il cammino in cui siamo trascinati è quello dell’occupazione, dell’annessione e della pulizia etnica della Striscia di Gaza”. Sono le parole pronunciate sabato scorso a Democracy Tv dall’ex ministro della Difesa ed ex capo di stato maggiore israeliano Moshe Ya’alon, secondo cui il Paese ha portato avanti una “pulizia etnica” nel nord della Striscia di Gaza, respingendo inoltre la definizione dell’esercito israeliano come “il più morale del mondo”. I fatti che sono emersi anche dalle stesse ammissioni dei soldati sui social, con video e commenti, avvalorano il decadimento dei valori. Yaalon, intervistato da Channel 12 ha detto che non si scuserà per i suoi commenti e anzi ha rincarato: “La mia valutazione di pulizia etnica è accurata, dato che i ministri del governo parlano di come la Striscia sarà ripulita dagli arabi“. Channel 12 ha chiesto a Ya’alon se si rendesse conto che l’uso dell’espressione “pulizia etnica” porterà le persone ad associare l’esercito a “ciò che accadde in Germania negli anni ’30”, l’ex capo di stato maggiore ha ribattuto: “Non accuso solo l’esercito di pulizia etnica, ma soprattutto ipolitici, in particolare quelli all’estrema destra della coalizione guidata da Netanyahu”.

Genocidio a Gaza

Bombardamenti israeliani sui campi di sfollati all’alba di oggi hanno causato – secondo rapporti giornalistici – 10 uccisi.

Il ministero della sanità ha pubblicato ieri il suo rapporto giornaliero: 36 civili uccisi 96 feriti.  

Il nostro commento quotidiano fisso: Ci sono ancora coloro che obiettano che non si tratti di genocidio, basandosi su congetture

storiche e non guardando la realtà delle cifre e delle intenzioni dichiarate dai politici e generali israeliani. Chiudono gli occhi e dicono: “Dire che Israele commette genocidio è una bestemmia”.

Pronunciare una frase simile è la vera bestemmia nei confronti della memoria dei sei milioni di ebrei assassinati dal nazismo tedesco.

Situazione umanitaria

La fame nel nord di Gaza è arrivata a livelli insopportabili e rende la vita della popolazione un inferno. L’esercito di occupazione usa la fame per creare una guerra civile tra poveri. La fame come strumento di guerra. Netanyahu si è rivolto alla popolazione sotto i bombardamenti: “dovete scegliere tra vivere o morire”. Un’arroganza di chi è soggetto alla paranoia di grandezza, come lo ha definito un’analista politico israeliano. La CNN ha trasmesso immagini terribili di migliaia di persone affamate che si azzuffavano davanti ad un forno, per conquistare un’agognata borsa di pane. Clicca

Libano

Israele è tornato a bombardare il Libano, in violazione permanente della tregua. In sud Libano, le violazioni hanno riguardato bombardamenti con l’artiglieria, con caccia e con droni. Oltre ad avanzamenti delle truppe in territorio libanese, invece di ritirarle come prevede l’accordo. I carri armati israeliani hanno sparato obici e mitragliato in diversi villaggi. Beirut è stata sorvolata costantemente dai droni di Tel Aviv. Secondo il governo di Beirut sono state 57 le violazioni israeliane dalla firma dell’accordo di tregua. Netanyahu ha ripetuto che il cessate-il-fuoco non significa la fine della guerra. “Continueremo a colpire e duramente ogni volta che sarà necessario”.

Hezbollah ha lanciato ieri due missili contro colonie israeliane situate in territorio libanese occupato, le Fattorie di Shaba’a.

Siria

Si intensifica l’offensiva dell’opposizione armata nel nord ovest della Siria e l’obiettivo adesso è Hama. Secondo i comunicati del movimento jihadista Tahrir Sham, formato anche da miliziani mercenari dalla Tunisia, Algeria, Mongolia, Cecenia ed europei, sarebbero stati conquistati 21 villaggi. Nelle mani dell’opposizione sono già caduti 5 aeroporti militari.

Nella provincia di Alppo, la furia assassina dei jihadisti si è scatenata contro i civili curdi, braccati, umiliati, torturati e poi uccisi o deportati. L’osservatorio siriano ha parlato ieri dello sgozzamento sadico in pubblico di 11 civili, compresa una donna, a Tal Rifaat. Gli stessi jihadisti hanno postato su account social scene terrificanti di sgozzamento di combattenti curdi e soldati governativi dopo la loro resa. Anbamed non ha potuto accertare la veridicità e la localizzazione, territoriale e temporale, dei video.

La debacle delle truppe di Assad stanno preoccupando i suoi sostenitori, dalla Russia all’Iran, passando per l’Iraq. Teheran minaccia di intervenire con una spedizione militare, “se il governo di Damasco lo chiede”. Il ministro degli esteri russo Lavrov ha telefonato agli omologhi iraniano  turco, per rimettere in piedi i negoziati di Astana, per un accordo politico tra governo di Damasco e opposizione. La stampa di Teheran accusa Ankara di essere uno strumento in mano di USA e Israele per il suo sostegno all’offensiva.  

Le mire di Ankara sono state svelate dal capo di estrema destra, Bahceli. Durante una riunione del gruppo parlamentare del partito turco nazionalista di destra, il leader dell’MHP Devlet Bahceli ha affrontato temi di attualità nell’agenda politica turca, sottolineando l’innalzamento simbolico della bandiera turca sulla Cittadella di Aleppo, un’azione che è stata duramente criticata dai siriani. Bahçeli ha affermato: “Aleppo è turca e musulmana fino al midollo. Non siamo gli unici a dirlo; lo dice la storia, lo dice la geografia, lo dice la verità, lo dicono i nostri antenati e lo dice la bandiera turca issata sul castello di Aleppo”.

Venditori di morte

Un rapporto del SIPRI, l’istituto di Stoccolma per le ricerche sulla pace e il disarmo, ha rivelato che, lo scorso anno 2023, le vendite di armamenti delle prime 100 società produttrici nel mondo, sono state di 632 miliardi di dollari, metà delle quali sono state realizzate da società statunitensi (317 miliardi). La crescita del mercato della morte nel 2023 è stata di + 4,3% rispetto al 2022. Uno studio degli introiti di queste società, nel decennio 2014-2023, ci fornisce la cifra di 5,3 trilioni di dollari.(clicca per leggere tutto il rapporto in inglese oppure scaricare il pdf in francese o spagnolo).

Fatah-Hamas

Delegazioni dei due movimenti palestinesi si sono incontrate al Cairo ed hanno raggiunto un accordo per l’amministrazione di Gaza dopo il ritiro dell’esercito di occupazione. La struttura amministrativa si chiamerà “Commissione per il supporto sociale” formata da un gruppo di personalità indipendenti sotto la supervisione dell’ANP. (clicca per leggere il testo integrale in arabo). Il punto debole dell’accordo è che il governo e l’esercito israeliani non hanno nessuna intenzione di ritirare le truppe di occupazioni e stanno pianificando la colonizzazione permanente ed anche l’annessione del nord di Gaza ad Israele, come scrive il giornale di Tel Aviv, Yedioth Ahronoth Clicca (in inglese).

Cisgiordania

Il 7 novembre il parlamento israeliano ha approvato una legge per incarcerare palestinesi di meno di 14 anni. Ayham Al-Salaymeh ha 12 anni e dal 1° dicembre è in un carcere dove passerà un anno per aver lanciato pietre contro coloni israeliani che hanno sequestrato illegalmente case. La democrazia dell’Apartheid.

Offensiva dei coloni contro la popolazione palestinesi. In almeno due località della Cisgiordania, si sono svolte ieri attacchi incendiari contro auto e case. All’alba di oggi, a Hawwara, a sud di Nablus, una banda di coloni armati ha incendiato con taniche di benzina due auto ed una casa. A Beit Foreik, ad est di Nablus, un altro gruppo di piromani ebrei israeliani hanno incendiato una casa, un negozio ed un’auto. L truppe occupanti che presidiano massicciamente la zona non hanno visto niente e non hanno arrestato nessuno degli aggressori. Il loro compito è stato invece quello di ritardare l’arrivo delle autocisterne dei Vigili del Fuoco e le ambulanze palestinesi dal capoluogo Nablus con il pretesto di controllo di sicurezza.   

L’’ultimo rapporto di B’Tselem, pubblicato ieri 3 dicembre 2024, rivela ancora una volta una realtà insopportabile: gravi abusi di routine sui palestinesi da parte dei soldati israeliani nel centro della città di el- Khalil (Hebron). Il rapporto è intitolato “Unleashed” (scatenato, senza freni), perché l’ondata di violenza riversata sui palestinesi nell’ultimo anno ha cambiato le norme di comportamento nelle forze armate di occupazione.

Il rapporto si basa su oltre 20 testimonianze raccolte da B’Tselem di palestinesi che hanno subito abusi da parte di soldati israeliani tra maggio e agosto 2024. Le vittime descrivono di essere state catturate a caso dai soldati, per lo più mentre camminavano per le strade della città, svolgendo le loro attività quotidiane. Sono stati picchiati e sottoposti a gravi abusi da parte dei soldati, a volte per strada, altre volte all’interno dei posti di blocco militari dove sono stati portati. Qui potete leggere il report completo e vedere le testimonianze delle vittime (inglese)

CPI

Alla 23^ Assemblea degli Stati membri della Corte Penale Internazionale, la presidente Tomoko Akane ha denunciato pressioni, minacce e intimidazioni anche al personale della Corte.
Ha ricordato che adempiere ai mandati della Corte è un obbligo per gli Stati aderenti che, se hanno dubbi, possono (anzi, devono) rivolgersi alla stessa Corte per dirimerli.
Ha poi denunciato quegli Stati membri permanenti del Consiglio di Sicurezza dell’ONU (chiaro riferimento agli Stati Uniti) che minacciano sanzioni e intimidazioni di vario tipo.
Akane ha ricordato che, se cade la Corte Penale Internazionale, cade lo stesso Diritto Internazionale.
Infine ha avvertito che il diritto e la giustizia internazionali sono in pericolo e, quindi, lo è anche il futuro dell’umanità. (ascolta, con sottotitoli in italiano).

Notizie dal Mondo

Sono passati due anni, 9 mesi e 9 giorni dall’inizio dell’invasione russa dell’Ucraina. Orban va dal papa. Si parla di un piano di pace del leader europeo più vicino Trump e Putin. Manovre militari navali e aree russe nell’est del Mediterraneo. Lanciati missili ipersonici.

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