Per ascoltare l’audio di oggi, 11 dicembre 2024:
Anbamed, notizie dal Sud Est del Mediterraneo
(testata giornalistica online fondata da Farid Adly.
Direttore responsabile Federico Pedrocchi)
Rassegna anno V/n. 333 (1584)
Per informazioni e contatti, manda un messaggio:
Le vignette sono QUI
Sostieni l’informazione libera e indipendente!
Per farlo basta un click: QUI il conto PayPal,
Inquadra il QR:
Oppure bonifico: IBAN: IT33U0891382490000000500793
A novembre c’è stata una flessione nelle donazioni a favore di Anbamed.
Infatti i contributi volontari dei nostri lettori e ascoltatori sono stati 18. Il valore complessivo del mese scorso è stato di 331,00 € (- 614 € rispetto al precedente mese di ottobre). È un risultato al di sotto delle aspettative, che ci mette di nuovo in difficoltà.
Grazie a chi ha contribuito e lanciamo un appello urgente e pressante a tutti e tutte per il sostegno economico dell’impresa giornalistica senza padroni e senza pubblicità. La libertà non ha prezzo!
Iban: IT33U0891382490000000500793
Le notizie:
Siria
Oltre la facciata di moderazione, quello che sta succedendo nelle città, villaggi e periferie è una carneficina brutale. I jihadisti stanno compiendo esecuzioni con mitragliate e sgozzamenti di prigionieri di uomini del regime o di cittadini di altre etnie e confessioni diverse dalla sunnita. Girano sugli account della galassia jihadista foto e video di assassinii a sangue freddo di uomini ammanettati. Altri jihadisti di Homs si vantano in video di aver violentato le mogli o le figlie di personaggi del partito Baath locale. Una pratica che la legge islamica considera peccato mortale. L’ubriacatura della vittoria ha svelato la vera natura criminale dei tagliagole. Nella provincia di Homs, 50 soldati e ufficiali sono stati assassinati dopo la loro resa. Lo raccontano in un video raccapricciante gli stessi miliziani assassini.
La caduta del regime della famiglia Assad è stata accolta con gioia dai milioni di profughi all’estero. In Turchia, in Libano e in Giordania, migliaia di famiglie hanno intrapreso la strada del ritorno. Anche nelle comunità lontane, come in Germania, si registra una forte volontà di ritorno, anche se non manca l’apprensione per il futuro del paese.
Espansionismo israeliano
L’esercito israeliano è arrivato a 20 km da Damasco. L’aeronautica di Tel Aviv in 48 ore ha compiuto 480 raids. Un’aggressione per dimostrare la propria supremazia militare. L’alleanza USA-Israele ha messo in evidenza un piano di dominio per annichilire non le milizie siriane, ma tutti i paesi arabi della regione.
L’Onu ha risposto all’occupazione militare israeliana della fascia di separazione nel Golan siriano condannando l’azione come violazione degli accordi di tregua e sottolineando che il Golan è un territorio siriano occupato da Israele nel 1967 e che la sua annessione è illegale.
Mandato cattura Netanyahu
Il prof. Vittorio Emanuele Parsi, in un’intervista televisiva, ha chiarito che le dichiarazioni politiche sui mandati di cattura per Netanyahu, Gallant e Dief sono fallaci. “Non è vero che la Corte ha messo sullo stesso piano Israele con Hamas. La Corte valuta le condotte non le natura degli indagati. La Corte ha valutato le azioni dei governanti israeliani su due capi di imputazione passibili di un ordine di arresto: crimini contro l’umanità, per l’impedimento dell’ingresso delle medicine, ci sono stati interventi chirurgici senza anestesia in seguito agli ordini israeliani e crimini di guerra, per gli ostacoli all’ingresso del cibo ed aiuti umanitari. Sono comportamenti specifici. Lo stesso va detto per il mandato di arresto del leader di Hamas. È sotto accusa per crimini contro l’umanità per l’attacco del 7 ottobre. Dal punto di vista giuridico, la vicenda è ineccepibile, perché i fatti sono accaduti a Gaza, territorio dello Stato di Palestina, aderente al trattato di Roma”. Una risposta autorevole di un professore che è anche consulente della presidenza del Consiglio dei ministri. Ha smontato con competenza giuridica le fandonie propagandistiche che servivano per nascondere le vergogne dei politicanti imboccati di veline fabbricate a Tel Aviv.
Genocidio a Gaza
Nei bombardamenti israeliani di ieri sono stati uccisi 51 civili, 25 dei quali in un attacco contro l’abitazione di una famiglia di Beit Hanoun. Un altro numero di vittime che dovrebbe allertare il sistema mediatico e le diplomazie, ma nulla succede, per una sorta di egemonia del militarismo della Nato & soci.
Il nostro commento quotidiano fisso: Ci sono ancora coloro che obiettano che non si tratti di genocidio, basandosi su congetture
storiche e non guardando la realtà delle cifre e delle intenzioni dicono: “Dire che Israele commette genocidio è una bestemmia”.
Pronunciare una frase simile è la vera bestemmia nei confronti della memoria dei sei milioni di ebrei assassinati dal nazismo tedesco.
Situazione umanitaria a Gaza
60 malati nell’ospedale indonesiano nel nord di Gaza rischiano la morte per mancanza di cibo. Lo ha annunciato il direttore della struttura. Oltre alle bombe e le deportazioni forzate, i generali israeliani impediscono l’ingresso di cibo e medicinali a tutta la popolazione e le persone più vulnerabili sono i malati.
Libano
Un altro civile ucciso e tre feriti nel sud Libano. L’esercito di occupazione continua le violazioni quotidiane della tregua. Ieri, l’artiglieria israeliana ha preso di mira una pattuglia mista dell’esercito libanese e i caschi blu dell’Unifil.
La popolazione di 72 villaggi libanesi è ancora in ostaggio della tracotanza dei generali israeliani, che impediscono il ritorno della gente nei propri villaggi. In particolare nella città di Khayyam, l’esercito occupante sta sistematicamente demolendo interi quartieri con dinamite e bulldozer, per cancellare ogni forma di vita. Caccia israeliani hanno sorvolato la capitale Beirut.
La commissione militare di supervisione sulla tregua ha svolto ieri la sua prima riunione con la presenza di militari israeliani e libanesi. Il comunicato congiunto di Unifil, Francia e USA non fornisce dettagli sul piano di ritiro delle truppe di occupazione.
Cisgiordania e Gerusalemme est
Rastrellamenti con 40 arresti in diverse province palestinesi. Stamattina l truppe israeliane sono entrate a Ramallah e hanno devastato esercizi commerciali, con il pretesto di presenza di ricercati.
Confisca militare di centinaia di donum dii terreni agricoli palestinesi nella zona rurale di Betlemme, per la costruzione di una strada segregazionista di collegamento delle colonie ebraiche in Cisgiordania con Israele in modo esclusivo. Strade vietate ai palestinesi, anche se costruite sulle loro terre.
A sud di Nablus, un bambino delle scuole elementari è stato investito deliberatamente da un colono all’uscita da scuola. Ibrahim Samara è stato ricoverato in ospedale con diverse costole rotte. I soldati accorsi sul luogo non hanno arrestato il colpevole ma ostacolato i soccorsi.
ANP
Comunicato di Fatah in sostegno alla polizia dell’ANP che aveva attaccato i resistenti, definiti fuori legge. È una frattura pericolosa nel movimento palestinese. Nei giorni scorsi, la polizia palestinese aveva sparato contro gruppi di resistenti nelle province di Jenin e Tulkarem. Su questi fatti, Hamas ed altre organizzazioni hanno condannato lo spargimento di sangue tra palestinesi, sostituendosi alle forze di occupazione.
Israele
Processo Netanyahu. Ieri, per la prima volta, il premier israeliano si è presentato in tribunale istituito un bunker sotterraneo, come misura di sicurezza, per rispondere alle domande dei giudici su tre dossier con accuse di corruzione e malversazione di denaro pubblico. Uno dei casi riguarda una tangente di due milioni di dollari sulla commessa dei sommergibili nucleari tedeschi.
Rojava
Bombardamenti turchi su Kobane e Ain Issa. Nella zona rurale di Kobane un drone turco ha colpito con un missile una casa uccidendo una donna e suo figlio e ferendo altri due bambini. Ad Ain Issa, nella provincia di Raqqa, 8 civili sono stati uccisi dal lancio di un missile contro una palazzina. È il 200esimo attacco turco contro la regione autonoma curda nel nord est della Siria.
Un altro attacco con droni ha colpito una postazione delle forze democratiche siriane tra Manbij e Kobane. 11 combattenti curdi sono stati uccisi. Nella zona sono ancora in corso i combattimenti tra i militanti curdi e i miliziani islamisti filo turchi.
A Deir Azzour, un commando dell’ISIS ha attaccato un campo petrolifero uccidendo 6 impiegati e lavoratori. I jihadisti operano in modo complementare alle aggressioni turche, per indebolire l’amministrazione autonoma. Che ci sia o meno una regia occulta non ha importanza; è un dato di fatto che va denunciato.
Prigionieri in Siria
Le case degli orrori. La liberazione di migliaia di detenuti dalle carceri di Assad ha scoperchiato con elementi di prova inconfutabili i crimini del regime contro il suo popolo ed ha confermato ciò che si sapeva sui centri di tortura siriani. Il complesso carcerario di Saidanaya, nella zona rurale della capitale, ha svelato storie raccapriccianti di vite spezzate e di sofferenze indicibili. Macchine di tortura che denotano sadismo e mancanza di umanità in chi le ha concepite. I primi reportage giornalistici ci consegnano le testimonianze delle vittime, di quelle sopravvissute, oltre alle tracce lasciate sui muri delle celle di coloro che non ci sono più.
Migliaia di famiglie sono alla ricerca dei loro cari e si ammassano all’ingresso delle prigioni per tentare di aver notizie nei registri o dai racconti di altri detenuti usciti vivi. Una delle storie commoventi riguarda una donna che ha saputo dell’esistenza in vita del fratello creduto morto dopo il suo arresto 12 anni fa. In un video racconta che durante tutto quel tempo non avevano avuto nessuna notizia su di lui.
Notizie dal Mondo
Sono passati due anni, 9 mesi e 17 giorni dall’inizio dell’invasione russa dell’Ucraina. Zelensky chiede altri missili Patriot, per colpire il territorio russo in profondità.
Sostienici!
Per farlo basta un click: QUI il conto PayPal
Oppure bonifico: IBAN: IT33U0891382490000000500793
Fate conoscere Anbamed ai vostri amici e contatti, per aumentare le iscrizioni alla newsletter. L’iscrizione è gratuita e chi può e vuole ha la facoltà di sostenere la redazione con una donazione volontaria, deducibile dalle tasse.
Dal 2 febbraio 2023, infatti, l’associazione “Anbamed, aps per la Multiculturalità” è registrata nel RUNTS (Registro Unico Nazionale del Terzo Settore) nell’elenco delle associazioni di promozione sociale. Questo significa che tutte le donazioni versate sui conti correnti di Anbamed saranno deducibili dalle tasse dei donatori nella dichiarazione dei redditi dell’anno successivo) e si potrà destinare il 5 per mille (sempre nella dichiarazione dei redditi).
Questa maratona dell’informazione quotidiana sul Grande Vicino Oriente continua “puntuale, completa e senza interruzioni”, come l’ha definita un collega e, quindi, merita il vostro sostegno.
Questa rassegna sopravvive grazie ai contributi dei suoi lettori e ascoltatori
Ecco i dati per il versamento:
Associazione Anbamed, aps per la Multiculturalità
Iban: IT33U0891382490000000500793
Oppure: tramite PayPal
Se continuiamo a tenere vivo questo spazio è merito tuo/vostro. Anche un piccolo contributo per noi significa molto.
Voi che non avete donato nulla in passato, e siete in tanti, potete redimervi e farlo adesso: https://www.anbamed.it/sostienici/
====================================================
[…] [Anbamed]1584- 11 dicembre 2024 [Anbamed]1583- 10 dicembre 2024: [Anbamed]1582- 09 dicembre 2024 [Anbamed]1581- 08 dicembre 2024 [Anbamed]1579- 06 dicembre 2024 [Anbamed]1578- 05 dicembre 2024 [Anbamed]1577- 04 dicembre 2024 [Anbamed]1576- 02 dicembre 2024 [Anbamed]1575- 1° dicembre 2024 ANBAMED Tag articolo: #Anbamed#MEDIO ORIENTE#MEDITERRANEO#Palestina […]
[…] Sorgente: [Anbamed]1584- 11 dicembre 2024 – Anbamed […]