Per ascoltare l’audio di oggi, 05 gennaio 2025:

Anbamed, notizie dal Sud Est del Mediterraneo

(testata giornalistica online fondata da Farid Adly.

Direttore responsabile Federico Pedrocchi)

Rassegna anno VI/n. 004 (1606)

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Grazie a chi ha contribuito e chiediamo a tutti e tutte di seguire il loro esempio, nel sostegno economico dell’impresa giornalistica senza padroni e senza pubblicità. La libertà non ha prezzo!

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Le notizie:

Genocidio a Gaza

Il macabro bollettino giornaliero ha riferito ieri che il numero delle persone assassinate dai generali israeliani a Gaza ha raggiunto la cifra spaventosa di 45.717. Le persone ferite invece sono 108.856. Sono numeri per difetto, perché conteggiano soltanto i corpi giunti negli ospedali.

Se questo è un uomo.

Il nostro commento quotidiano fisso: Ci sono ancora coloro che obiettano che non si tratti di genocidio, basandosi su congetture

storiche e non guardando la realtà delle cifre e delle intenzioni, dicono: “Dire che Israele commette genocidio è una bestemmia”.

Pronunciare una frase simile è la vera bestemmia nei confronti della memoria dei sei milioni di ebrei assassinati dal nazismo tedesco.

Situazione umanitaria a Gaza

Le organizzazioni umanitarie internazionali hanno denunciato che nei primi 4 giorni del 2025, l’esercito israeliano ha respinto 150 richieste di forniture di cibo e acqua alla striscia di Gaza. Affamare per uccidere.

Il ministero della sanità palestinese ha denunciato che Israele ha completato la distruzione di tutti gli ospedali nel nord di Gaza. I malati e i feriti sono stati trasferiti a piedi – con l’assistenza dell’OMS – all’ospedale Al-Ahli, nel capoluogo. La popolazione del nord non ha attualmente nessuna copertura sanitaria e necessita di ospedali da campo. Un pressante appello è stato rivolto alle autorità sanitarie internazionali di garantire il minimo di assistenza sanitaria, per impedire la deportazione sistematica che l’esercito occupante intende mettere in pratica.

Appello

L’esercito israeliano ha respinto la richiesta degli avvocati della famiglia Abu Safia di visitare il dott. Hussam. L’esercito israeliano, dopo una serie di falsità che negavano l’arresto del direttore dell’ospedale Kamal Adwan, ha dovuto ammettere il suo crimine e rivelare il luogo di detenzione nel campo di concentramento di Sde Tieman, in mezzo al deserto del Negev.

  1. Appello urgente per il Dott. Hussam Abu Safia, direttore dell’ospedale Kamal Adwan clicca.
  2.  

Cisgiordania

Rastrellamenti, arresti e uccisioni in molte città e villaggi palestinesi della

Cisgiordania. Nel campo profughi di Balata è stato ucciso un giovane di 19 anni e ferito gravemente alla testa un bambino di 11. Nella sola giornata di ieri 59 arresti amministrativi, senza accusa e senza processi. Sono state eseguite 13 demolizioni di case, 6 a Gerusalemme est.

I coloni hanno devastato terreni agricoli nella provincia di Nablus, tagliando ulivi secolari, risalenti a prima della nascita di Israele.

Anp/Jenin

La polizia palestinese ha arrestato il medico Qassem Abu-Ghorra, capo del reparto pronto soccorso dell’ospedale di Jenin. Sono 6 giorni che i familiari e la struttura sanitaria non ricevono notizie sul suo caso. Nei suoi confronti non ci sono accuse. Si sa solo che è imprigionato nel carcere di Nablus.

Anche l’esponente del FDLP, Nasr el-Mallah, è ancora in carcere per aver organizzato una manifestazione a Ramallah che chiedeva un accordo onorevole per Jenin, che salvi l’unità nazionale e metta fine allo spargimento di sangue tra palestinesi.

Si inasprisce lo scontro a Jenin tra la polizia dell’Anp e i combattenti della Brigata Jenin. Tre uccisi in un giorno: due civili (un padre e suo figlio) e un agente. Una ragazza è ferita gravemente con una pallottola nel torace. Le due parti si accusano a vicenda di responsabilità nell’accaduto, ma i familiari delle tre vittime civili accusano la polizia di aver colpito i due uomini mentre erano sul tetto della loro casa nel tentativo di aggiustare il serbatoio dell’acqua. Il campo profughi è da 30 giorni senza acqua, per un blocco imposto dalla polizia. Lo stesso metodo dell’esercito israeliano a Gaza.

Per ridurre la diffusione delle notizie sulla condotta nefasta, l’Anp ha chiuso gli uffici dell’emittente Al-Jazeera, azione di repressione della libertà di stampa e di espressione.

Libano

Gli attacchi dell’esercito israeliano in Libano prendono di mira le basi dei caschi blu dell’Unifil. Continuano le violazioni della tregua da parte di Israele in sud Libano. L’esercito libanese ha denunciato che i bombardamenti dell’artiglieria israeliana hanno riguardato tre villaggi nella provincia di Nabatie, seguiti da avanzamenti di truppe, con occupazione di villaggi e interruzione di strade con filo spinato.

L’Unifil ha denunciato che Israele ha distrutto con i bulldozer basi militari dell’esercito libanese e altre della stessa forza militare internazionale di interposizione. “è una chiara violazione delle norme internazionali”.

Siria

Continuano le operazioni di rastrellamento contro seguaci del vecchio regime nelle province di Homs e Aleppo. Sono state registrate azioni di esecuzioni sommarie e di vendette personali, documentate da video postati dagli autori sugli account social. Una deriva che rischia di vanificare gli sforzi, dei nuovi padroni del poter a Damasco, di presentare una facciata di moderazione e di uno stato di diritto. Le rassicurazioni di Shara’ alle comunità alawite e cristiane non sono sufficienti a garantire sonni tranquilli alle popolazioni delle minoranze.

Si scoprono ogni giorno nuove fosse comuni in tutte le province. A Daraa, nel sud, è stata registrata l’ultima macabra scoperta: una fossa comune vicino ad una caserma dell’esercito, con 5 corpi non identificati. Secondo i medici dell’ospedale la morte risale ad almeno 10 anni. È la 4° fossa comune scoperta nella provincia meridionale, con un totale di 163 corpi estratti.

Rojava

Proseguono senza sosta i combattimenti nella provincia di Aleppo tra i combattenti curdi delle FDS e le milizie filo turche. Le truppe di Ankara intervengono con artiglieria e attacchi di droni. L’obiettivo dei miliziani è di impadronirsi della diga Tichreen, principale fonte idrica per l’agricoltura della zona. La diga è anche un centro di produzione elettrica che alimenta la rete della regione autonoma.

Libia

Nell’ovest libico è in corso un’operazione militare di vaste dimensioni, con l’impiego anche dell’aeronautica e di droni. Le operazioni sono iniziate a Zaouia, ma toccheranno anche tutte le altre località ad ovest della capitae fino al confine con la Tunisia. L’obiettivo dichiarato dal governo Dbaiba è quello di colpire il traffico di petrolio, di droga e di esseri umani. Il vero obiettivo – secondo alcuni testimoni locali – è di colpire le milizie alleate con Haftar, che si oppongono al governo di unità nazionale.

L’attacco è portato avanti da un’unità militare della regione occidentale sotto le direttive del ministro della difesa (retto ad interim dallo stesso premier). Dbaiba ha diramato un’ordinanza, con destinatario il suo ministro dell’Interno, Tarabulsi, per tenere le milizie dipendenti dal ministro dell’interno nelle loro caserme e di non partecipare alle operazioni. L’ordinanza serve ad evitare una guerra tre milizie, che porterebbe a perpetuare lo stesso dilemma del contrabbando. 

L’esercito ha utilizzato consulenti militari turchi e formazioni di mercenari siriani. La battaglia più difficile sarà a Zuwara, dove l’Eni ha gli impianti del gas e dove sono presenti milizie di Zentan, fortemente equipaggiate.

Etiopia

Un terremoto di magnitudo 5,8. Le zone colpite sono le regioni settentrionali prevalentemente rurali di Afar, Oromia e Amhara. Al momento non risultano vittime, ma le autorità hanno provveduto a farevacuare alcuni residenti- nell’area vivono 80.000 persone -per il timore di una possibile eruzione vulcanica del Monte Dofan. I terremoti sono comuni in Etiopia a causa della sua posizione lungo laGreat Rift Valley, una delle aree più attive al mondo dal punto di vista sismico. 

Notizie dal mondo

Sono passati due anni, 10 mesi e 11 giorni dall’inizio dell’invasione russa dell’Ucraina. Mosca dice di aver intercettato sul territorio russo 10 missili di lunga gettata di fabbricazione statunitense, lanciati da Kiev. “Non rimarrà senza un’adeguata risposta”, dice il portavoce del Cremlino.

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APPROFONDIMENTI:

  • – Il discorso di Susan Abulhawa al dibattito dell’Oxford Union: “La nostra resilienza fa infuriare i sionisti” clicca.
  • – Appello urgente per il Dott. Hussam Abu Safia, direttore dell’ospedale Kamal Adwan clicca.
  • – Il nuovo nazismo si svela all’ospedal Kamal Adouan nel nord di Gaza

clicca.

  • – Immaginate di dover tenere in braccio il cadavere del vostro bambino che non poteva scaldarsi clicca.
  • – Per Peltier: dateci una mano, mancano 3 settimane all’ultimo giorno del mandato di Biden clicca.
  • – Dossier su prigioniere politiche curde condannate a morte in Iran
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1 commento

  1. […] [Anbamed] 1606 – 05 gennaio 2025 ANBAMED Tag articolo: #Anbamed#GUERRA#MEDIO ORIENTE#MEDITERRANEO#Palestina […]

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