Per ascoltare l’audio di oggi, 08 gennaio 2025:
Anbamed, notizie dal Sud Est del Mediterraneo
(testata giornalistica online fondata da Farid Adly.
Direttore responsabile Federico Pedrocchi)
Rassegna anno VI/n. 007 (1609)
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Le notizie:
Genocidio a Gaza
Il rapporto giornaliero del ministero della sanità palestinese del 7 gennaio riporta che l’esercito israeliano ha ucciso 31 persone ed ha ferito altre 57.
I giornalisti sul campo hanno riferito di 28 civili uccisi dalla mezzanotte e fino all’alba di oggi. Nella notto, attacchi dell’artiglieria israeliana hanno colpito particolarmente nelle zone a nord di Rafah, ad est di Khan Younis e a Tall el-Hawa, vicino a Gaza city, provocando stragi tra gli sfollati.
Il nostro commento quotidiano fisso: Ci sono ancora coloro che obiettano che non si tratti di genocidio, basandosi su congetture
storiche e non guardando la realtà delle cifre e delle intenzioni, dicono: “Dire che Israele commette genocidio è una bestemmia”.
Pronunciare una frase simile è la vera bestemmia nei confronti della memoria dei sei milioni di ebrei assassinati dal nazismo tedesco.
Se questo è un uomo.
Libertà per Leonard Peltier
Si è tenuto ieri, 7 gennaio, un convegno online sulla campagna internazionale per la libertà di Leonard Peltier, nativo americano condannato ingiustamente all’ergastolo. All’età di 80 anni, ha passato 50 anni in carcere. È in corso da mesi una campagna mondiale per chiedere al presidente Biden un gesto di clemenza. Anbamed ogni giorno dedicherà una notizia, un appello, un annuncio o un pensiero a Peltier. Per guardare il video dell’iniziativa del 7 gennaio e seguire come procede la campagna, clicca.
Situazione umanitaria a Gaza
In un’intervista una funzionaria dell’UNRWA, Julliette Touma, ha dichiarato: “Immaginate di passare attraverso questo calvario come madre o padre. Guardare il vostro bambino morire di freddo davanti ai vostri occhi. Questo non dovrebbe accadere nel 21° secolo. Vedere il vostro bambino morire solo perché aveva bisogno di una coperta, di vestiti caldi o di scarpe”. Dopo la morte a Gaza di 9 neonati a causa del freddo, l’organismo ONU per i profughi palestinesi ha ricordato che “7.700 neonati a Gaza non dispongono di cure mediche salvavita alla luce del deterioramento della situazione umanitaria, che riflette la gravità della situazione e la necessità di un’azione urgente per soddisfare i bisogni umanitari di base delle persone colpite”.
Appello
L’arresto del dott. Hussam Abu Safiya ha scosso le coscienze del mondo civile. In tutto il mondo si stanno tenendo iniziativa di protesta contro il genocidio israeliano a Gaza, che mira alla cancellazione della vita dei palestinesi a partire dalla distruzione degli ospedali e l’assassinio o arresto del personale sanitario.
Anche nel cuore dell’impero, nelle capitali complici di Netanyahu, si è alzata la voce dei difensori dei diritti umani. A New York si è tenuta una manifestazione di centinaia di operatori della sanità, alcuni con i loro camici bianchi (clicca per guardare il video; e ancora un altro).
A Londra, davanti al parlamento, un gruppo di attivisti ha tenuto una manifestazione di protesta al grido “gli ospedali non sono target militari”, “libertà per i 350 sanitari palestinesi arrestati”, “l’assistenza sanitaria non è un crimine” e “Libertà per il dott. Abu Safiya”.
A Sidney, per iniziativa del gruppo “health workers 4 Palestine” si è tenuto un sit-in davanti all’ospedale centrale della città, innalzando cartelli con scritto “Libertà per il dott. Hussam Abu Safiya”. guarda
- Appello urgente per il Dott. Hussam Abu Safia, direttore dell’ospedale Kamal Adwan clicca.
- Leggete anche l’articolo di Paola Caridi sul caso clicca
I criminali di guerra scappano
In Cile, un gruppo di avvocati ha presentato una denuncia penale contro un soldato israeliano in vacanza in Cile, per crimini di guerra, allegando la documentazione raccolta sul suo caso dalla Fondazione Hind Rajab.
Anche in questo caso, la hasbara israeliana, invece di entrare nel merito delle accuse se la prende con la Fondazione utilizzandone l’acronimo FHR, senza però fare riferimento al nome della bambina che ha ispirato la creazione dell’associazione. Hind Rajab è la bambina di 6 anni assassinata dai soldati israeliani a sangue freddo nell’auto, insieme alla sua cuginetta e altri familiari. Stavano tentando di sfollare verso sud, ma sono stati bersagliati dai colpi lanciati dai soldati israeliani. La bimba era rimasta al cellulare per diverse ore in contatto con la mamma chiedendo di salvarla. Dopo accordi della Croce rossa internazionale con l’esercito israeliano, un’ambulanza era stata andata a salvarla, ma è stata bombardata e i due soccorritori sono stati assassinati anche loro a sangue freddo.
La bambina non è “morta a Gaza”, come ha raccontato il presidente Mattarella nel suo discorso di fine anno, ma è stata assassinata dai soldati di Netanyahu. La sua storia l’avevamo raccontata qui (clicca) e qui (clicca).
Cisgiordania
Il ministro fascista Smotrich ha incitato l’esercito a “passare in Cisgiordania dalla difesa all’attacco”. Il suo discorso lo ha tenuto davanti ai capi delle colonie ebraiche israeliane illegali costruite sulle terre palestinesi occupate nel 1967. La scorsa settimana aveva predicato la “cancellazione di Jenin e Nablus, com’è stato fatto a Jebalia”. Poi è passato all’attacco contro l’Anp, che – a suo dire – non starebbe svolgendo il necessario per mettere in pratica gli accordi sulla sicurezza. “Chi conterà su Abbas per garantire la nostra sicurezza, si sveglierà in un bagno di sangue”, ha affermato il ministro estremista promotore del piano di annessione della Cisgiordania a Israele.
Siria
Continuano i rastrellamenti contro i responsabili del vecchio regime. Le operazioni più dure si stanno svolgendo nelle zone rurali della capitale. È stato assassinato Jaber Issa, esponente dei Comitati di riconciliazione popolare, operanti durante il periodo del vecchio regime. È stato ucciso con una raffica di mitra insieme a due suoi collaboratori, secondo un rapporto dell’Osservatorio siriano. Il governo, nel dare la notizia e presentare le condoglianze ai familiari, ha parlato di morte e non ha svelato la verità sull’agguato mortale.
Il ministro degli esteri, Shibany, ha annunciato che la Conferenza del dialogo nazionale sarà rinviata ad un momento più consono.
Aeroporto di Damasco è stato riaperto ai voli internazionali.
Rojava
Dopo le dichiarazioni bellicose di Erdogan, il ministro degli esteri di Ankara, Fidan, ha ripetuto le minacce di intervento militare turco contro il Rojava. “Invaderemo le zone di confine che minacciano la nostra sicurezza”, ha detto scimmiottando le azioni di Israele nel sud della Siria.
I combattimenti per il controllo della diga Tichreen proseguono duramente. Tre miliziani filo turchi hanno tentato di infiltrarsi dietro le linee del fronte orientale della provincia di Aleppo, ma sono caduti in un agguato organizzato dalle FDS. Le unità curde hanno abbattuto anche un drone turco lanciato contro la provincia di Raqqa. È il secondo drone turco, di tipo sofisticato, abbattuto in Siria dall’inizio dell’anno.
Oman
Il Sultanato dell’Oman accoglierà 11 ex detenuti di Guantanamo di nazionalità yemenita, che in 23 anni di prigionia non avevano mai ricevuto accuse e neanche uno straccio di processo. Lo ha annunciato il dipartimento della Difesa statunitense, specificando che il trasferimento è stato concordato con il governo dell’Oman e ha l’obiettivo di ridurre le persone detenute a Guantanamo in vista di una sua futura chiusura. Al momento nel carcere restano imprigionate 15 persone.
Guantanamo è un campo di concentramento statunitense in territorio cubano occupato, istituito dall’amministrazione del presidente Repubblicano George W. Bush in seguito all’invasione dell’Afghanistan. Ci sono state imprigionate circa 800 persone sospettate di aver avuto a che fare con gli attentati dell’11 settembre, spesso senza un’incriminazione formale.
Cultura
Il film From Ground Zero è ufficialmente entrato nella shortlist dei candidati agli Oscar 2025. Questo lo pone tra le 15 opere selezionate per concorrere alla 97ª edizione degli Academy Awards, le cui nomination definitive saranno rese note venerdì 17 gennaio 2025. La cerimonia di premiazione si terrà domenica 2 marzo 2025 al Dolby Theatre di Los Angeles. Annunciata la partecipazione nella produzione del film palestinese di Michael Moore in qualità di produttore esecutivo. Il regista sosterrà la distribuzione del film nelle sale di Stati Uniti e Canada, oltre a curare la promozione presso la stampa nordamericana di settore, continuando, così, le attività di endorsement per il film girato nella Striscia di Gaza. clicca per saperne di più. Ecco il post di Moore.
Notizie dal mondo
Sono passati due anni, 10 mesi e 14 giorni dall’inizio dell’invasione russa dell’Ucraina.
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APPROFONDIMENTI:
- – Israele assalta l’ultimo ospedale del nord di Gaza clicca
–Vijay Prahad: “Le lacrime dei nostri bambini” clicca
- – Il discorso di Susan Abulhawa al dibattito dell’Oxford Union: “La nostra resilienza fa infuriare i sionisti” clicca.
- – Appello urgente per il Dott. Hussam Abu Safia, direttore dell’ospedale Kamal Adwan clicca.
- – Il nuovo nazismo si svela all’ospedal Kamal Adouan nel nord di Gaza
- – Immaginate di dover tenere in braccio il cadavere del vostro bambino che non poteva scaldarsi clicca.
- – Per Peltier: dateci una mano, mancano 3 settimane all’ultimo giorno del mandato di Biden clicca.
- – Dossier su prigioniere politiche curde condannate a morte in Iran
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