Per ascoltare l’audio di oggi, 09 gennaio 2025:

Anbamed, notizie dal Sud Est del Mediterraneo

(testata giornalistica online fondata da Farid Adly.

Direttore responsabile Federico Pedrocchi)

Rassegna anno VI/n. 008 (1610)

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Le notizie:

Genocidio a Gaza

50 civili sono stati assassinati a Gaza dalla mezzanotte. Lo riferisce l’agenzia stampa palestinese Wafa, con il dettaglio di tutte le località bombardate ed il numero dei caduti in ciascun caso.

Il rapporto del ministero della sanità del giorno 8 gennaio riferisce che il numero totale delle vittime del genocidio in corso è salito a 45.936 uccisi e 109.274 feriti.

Il nostro commento quotidiano fisso: Ci sono ancora coloro che obiettano che non si tratti di genocidio, basandosi su congetture

storiche e non guardando la realtà delle cifre e delle intenzioni, dicono: “Dire che Israele commette genocidio è una bestemmia”.

Pronunciare una frase simile è la vera bestemmia nei confronti della memoria dei sei milioni di ebrei assassinati dal nazismo tedesco.

Se questo è un uomo.

Libertà per Leonard Peltier

Del caso umano di Peltier in Italia sui media si è parlato poco.

Il 20 gennaio ci sarà il cambio alla Casa Bianca ed è – secondo molti osservatori – l’ultima occasione per una clemenza presidenziale.

Il Guardian, del 7 gennaio ha dedicato al caso un lungo articolo: clicca qui.

Per approfondire: clicca qui.

Situazione umanitaria a Gaza

Adesso tocca all’ospedale Al-Awda ricevere le attenzioni genocidarie dell’esercito israeliano. Tutta la zona attorno all’ospedale è stata bombardata con obici incendiari. Lo stesso scenario degli altri tre ospedali: assediati, distrutti e incendiati. Tra la popolazione palestinese, chi non è stato ucciso, ferito o arrestato ha dovuto sfollare.  

Appello per il dott. Abu Safiya

La madre del dott. Abu Safiya non ha retto alla catastrofe che ha subito la famiglia. Un arresto cardiaco ha stroncato la sua vita, prima di poter vedere suo figlio libero. Ha già sofferto di problemi di cuore quando le era stato annunciato l’assassinio del nipote, davanti agli occhi del padre, due mesi fa.

Della sorte del direttore dell’ospedale Kamal Adwan. L’OMS ha denunciato, ieri in un nuovo comunicato, che dal 27 dicembre 2024 non ci sono notizie certe sulle condizioni di vita del dott. Abu Safiya e ha fatto appello al governo israeliano di liberarlo.

  • Appello urgente per il Dott. Hussam Abu Safia, direttore dell’ospedale Kamal Adwan clicca.
  • Leggete  anche l’articolo di Paola Caridi sul caso clicca

I criminali di guerra scappano

Le famiglie dei soldati israeliani sono spaventate dalle ripetute notizie di incriminazione, all’estero, di militari che avevano partecipato all’invasione di Gaza. Accusano il governo Netanyahu di aver lasciato loro senza una protezione giuridica. Secondo la stampa di Tel Aviv sono 15 i casi di soldati israeliani accusati di crimini di guerra, ma sono riusciti a sfuggire all’arresto. I casi più eclatanti sono avvenuti in Sud America.  

L’esercito israeliano ha diramato un ordine che vieta la pubblicazione di nomi e foto di militari israeliani operanti a Gaza. Il ministero degli esteri ha messo a disposizione dei soldati una linea telefonica rossa d’emergenza per ricevere assistenza in caso di azioni giudiziarie nei loro confronti all’estero. Il governo ha deciso anche di impegnare il Mossad contro le associazioni pvr i diritti umani che operano nel lavoro di documentazione e denuncia contro i crimini di guerra israeliani. Soprattutto la Fondazione Hind Rajab, contro la quale è stata avviata una campagna denigratoria.

Come al solito, la hasbara israeliana, invece di entrare nel merito delle accuse se la prende con la Fondazione utilizzandone l’acronimo FHR, senza però fare riferimento al nome della bambina che ha ispirato la creazione dell’associazione. Hind Rajab è la bambina di 6 anni assassinata dai soldati israeliani a sangue freddo nell’auto, insieme alla sua cuginetta e altri familiari. Stavano tentando di sfollare verso sud, ma sono stati bersagliati dai colpi lanciati dai soldati israeliani. La bimba era rimasta al cellulare per diverse ore in contatto con la mamma chiedendo di salvarla. Dopo accordi della Croce rossa internazionale con l’esercito israeliano, un’ambulanza era stata andata a salvarla, ma è stata bombardata e i due soccorritori sono stati assassinati anche loro a sangue freddo.

La bambina non è “morta a Gaza”, come ha raccontato il presidente Mattarella nel suo discorso di fine anno, ma è stata assassinata dai soldati di Netanyahu. La sua storia l’avevamo raccontata qui (clicca) e qui (clicca).

Cisgiordania

È una guerra aperta dell’esercito di occupazione e delle bande di coloni inferociti contro la popolazione palestinese nativa. Un lunghissimo elenco delle località della Cisgiordania attaccate con vere e proprie operazioni di guerra. Tulkarem, Betlemme, Nablus, Jenin, Salfit e Qalqilia sono i casi più violenti. Rastrellamenti a tappeto con oltre 60 arresti nella sola giornata di ieri e nella notte appena trascorsa.

Libano

Elezione del presidente nel parlamento libanese, convocato oggi. L’incarico è scoperto dalla conclusione del mandato del precedente Michel Aoun, il 31 ottobre 2022. Il premier Miqati è apparso ieri ottimista: “Dopo due anni di stallo, siamo alla vigilia dell’elezione di un nuovo presidente, colmando così un vuoto che dura da oltre due anni”. Nel parlamento libanese, il primo gruppo è di Hezbollah, ma il presidente per consuetudine costituzionale deve essere cristiano-maronita. La destra ha tentato, forte di sostegni esterni, statunitensi e sauditi soprattutto, ha tentato di imporre un presidente non condiviso. È stata avanzata l’elezione del capo del partito Forze libanesi, Jaajaa, fortemente contrastata dal gruppo di maggioranza relativa. L’ottimismo del premier è stato originato proprio dall’annuncio del ritiro della candidatura del personaggio compromesso. Il candidato che gode di una maggioranza qualificata e, forse dal primo turno, è il generale Josef Aoun.

Siria

Continuano i bombardamenti israeliani su diverse località militari siriane. Ieri è stato bombardato l’aeroporto di Suwedaa. Le truppe israeliane avanzano nel Golan occupando diversi villaggi attorno al capoluogo Quneitra. Questa occupzione si annuncia permanente. La cosa è dichiarata negli annunci di militari e politici di Tel Aviv, ma viene esplicitata in modo più netto dalla pubblicità di una società turistica israeliana che sta organizzando settimane bianche sulle innevate cime del Jebel Sheikh, denominato nelle cartine israeliane Monte Hermon.

Libia

Immagini terribili di tortura, maltrattamenti, stupri e ricatti. I trafficanti di esseri umani hanno preso in ostaggio migranti di origine etiopica e ricattato i familiari di pagare un riscatto di 6 mila euro, per poter riavere le figlie o i figli. Utilizzano i cellulari degli stessi migranti per mandare i video dei maltrattamenti e torture ai familiari. Decine di donne e uomini, soprattutto giovani, sono trattenuti in centri di detenzione gestiti dalle organizzazioni criminali della tratta di migranti. Le immagini – secondo l’associazione Refugees in Libya (clicca)– sono state scattate a Kufra. In uno dei video si vede una donna di circa 20 anni sospesa al soffitto bastonata dagli aguzzini davanti ad altri che attendono il loro turno.

Amnesty int. Italia

L’olocausto palestinese va nascosto, minimizzato e negato. E se la hasbara non funziona, si ricorre alle pressioni. L’Ateneo Veneto, la prestigiosa istituzione culturale veneziana, ha annullato la concessione di una sala ad Amnesty International per la presentazione del dossier che denuncia il genocidio nella Striscia di Gaza da parte dello Stato di Israele. La decisione è stata presa a due giorni dall’evento, programmato per oggi 9 gennaio, a seguito di non meglio precisati “interventi esterni che potrebbero turbarne il sereno e corretto svolgimento”. Per saperne di più clicca

Notizie dal mondo

Sono passati due anni, 10 mesi e 15 giorni dall’inizio dell’invasione russa dell’Ucraina.

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APPROFONDIMENTI:

  • Israele assalta l’ultimo ospedale del nord di Gaza clicca

Vijay Prahad: “Le lacrime dei nostri bambini” clicca

  • – Il discorso di Susan Abulhawa al dibattito dell’Oxford Union: “La nostra resilienza fa infuriare i sionisti” clicca.
  • – Appello urgente per il Dott. Hussam Abu Safia, direttore dell’ospedale Kamal Adwan clicca.
  • – Il nuovo nazismo si svela all’ospedal Kamal Adouan nel nord di Gaza

clicca.

  • – Immaginate di dover tenere in braccio il cadavere del vostro bambino che non poteva scaldarsi clicca.
  • – Per Peltier: dateci una mano, mancano 3 settimane all’ultimo giorno del mandato di Biden clicca.
  • – Dossier su prigioniere politiche curde condannate a morte in Iran
  • clicca

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