Per ascoltare l’audio di oggi, 16 gennaio 2025:

Anbamed, notizie dal Sud Est del Mediterraneo

(testata giornalistica online fondata da Farid Adly.

Direttore responsabile Federico Pedrocchi)

Rassegna anno VI/n. 015 (1617)

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Le notizie:

Genocidio a Gaza

È stato annunciato l’accordo di cessate-il-fuoco, ma non è ancora pace per la gente di Gaza. Dopo l’annuncio sono continuati i bombardamenti israeliani e sono state uccise 20 persone.

Il nostro commento quotidiano fisso: Ci sono ancora coloro che obiettano che non si tratti di genocidio, basandosi su congetture

storiche e non guardando la realtà delle cifre e delle intenzioni, dicono: “Dire che Israele commette genocidio è una bestemmia”.

Pronunciare una frase simile è la vera bestemmia nei confronti della memoria dei sei milioni di ebrei assassinati dal nazismo tedesco.

Se questo è un uomo.

Trattative

L’annuncio dell’accordo, con i termini e le clausole, è stato dato dal primo ministro del Qatar, Mohammed Al-Thany, ma abbiamo assistito ad una patetica e vergognosa gara tra Biden e Trump ad intestarsi il merito. La gente di Gaza è scesa a festeggiare già dal primo pomeriggio di ieri, ancora prima dell’annuncio ufficiale. Mentre il macellaio di Gaza Netanyahu, nel timore di ripercussioni negative nella sua maggioranza, continua a parlare di “continue trattative per i particolari”. Un portavoce di Hamas, Hamadan, ha sostenuto a sproposito che “il risultato è stato raggiunto grazie all’eroica resistenza del nostro popolo”.

I termini dell’accordo

In sintesi: il cessate il fuoco inizia domenica 19 gennaio. Ci saranno tre fasi di 6 settimane ciascuna. Nella prima fase saranno rilasciati 33 ostaggi israeliani in cambio di circa 1650 prigionieri palestinesi detenuti in Israele. Fonti stampa di Tel Aviv escludono che Marwan Barghouti possa rientrare nella lista di scambio prigionieri. Ritiro graduale dell’esercito di occupazione da Gaza e ritorno libero della popolazione alle proprie case, con controllo affidato a tecnici egiziani e qatarioti su auto e camion. L’esercito israeliano mantiene un controllo parziale sul corridoio Salahuddine-Filadelfia e una striscia di sicurezza di 700 m lungo i confini di Gaza. Sulla seconda e terza fase si riprenderanno le trattative a partire dal 16° giorno dell’entrata in vigore dell’accordo. Da subito cesserà il criminale blocco degli aiuti che ha provocato la carestia e morte per fame; sarà ammesso l’ingresso degli aiuti umanitari alla popolazione con 600 camion al giorno.

Sono gli stessi punti e dettagli dell’accordo di maggio 2024, proposto da Biden e dettagliato dagli egiziani, ma che allora fu respinto da Netanyahu, che ha occupato il corridoio di confine tra Gaza e Egitto, facendo saltare la trattativa di allora. Sette mesi di ritardo, che hanno causato altri lutti in Palestina e Israele, ma hanno aiutato Netanyahu a rimanere a sella e Trump a vincere.  

Situazione umanitaria a Gaza

Un rapporto dell’Onu valuta in 80 anni il periodo necessario alla ricostruzione di Gaza. “Il 70% delle costruzioni sono state distrutte e nel nord la percentuale arriva fino al 100% in alcune zone. Le infrastrutture urbane sono state sistematicamente cancellate. I detriti e le munizioni non esplose rappresentano un pericolo ed un ostacolo al ritorno alla normalità”.

46 mila uccisi, 120 mila feriti e 20 mila dispersi sono cifre di un disastro compiuto per mano criminale.

Appello per il dott. Abu Safiya

L’Osservatorio euro-mediterraneo, con sede a Ginevra, ha espresso “preoccupazione per la vita del dott. Abu Safiya, detenuto dall’esercito israeliano in un campo di concentramento nel Negev, in totale isolamento e senza poter ottenere un incontro con il proprio avvocato”.  

  • Appello urgente per il Dott. Hussam Abu Safiya, direttore dell’ospedale Kamal Adwan clicca.

Cisgiordania

Altri 6 palestinesi assassinati ieri a Jenin in seguito al lancio di un missile israeliano sul campo profughi. Il giorno prima erano stati uccisi 6 civili, tra i quali un bambino di 15 anni e tre membri della stessa famiglia. La furia assassina delle forze di occupazione si è scatenata appena la polizia dell’Anp ha allentato la sua azione repressiva contro i resistenti nel campo.

Siria

Caccia israeliani hanno bombardato Quneitra, la città capoluogo del Golan siriano. La città è in parte occupata dalle truppe israeliane che alla caduta del regime sono penetrate in territorio siriano di confine occupando villaggio e città e impartendo ordini di evacuazione come aveva fatto in Libano. L’opera di espansione territoriale israeliana si annuncia di lunga durata, con l’occupazione dei monti Gebel Sheikh, denominato Monte Hermon. Con l’ultima avanzata dell’esercito, Israele praticamente domina militarmente la capitale siriana Damasco.

Libertà per Leonard Peltier

La campagna per la liberazione di Leonard, dopo 49 anni di reclusione, non cessa. Sono gli ultimi 6 giorni per un atto di clemenza da parte del presidente Biden.

Ieri a Milano, il Comitato organizzatore ha svolto un sit-in di solidarietà davanti al consolato USA, per chiedere con forza: “Free Leonard Peltier!”.

Gli aggiornamenti sulla pagina FB: clicca.

Per approfondire la vicenda terribile dell’ingiusta incriminazione di Leonard Peltier e prendere contatti con il comitato: clicca qui.

Notizie dal mondo

Sono passati due anni, 10 mesi e 22 giorni dall’inizio dell’invasione russa dell’Ucraina.

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APPROFONDIMENTI:

  • Israele assalta l’ultimo ospedale del nord di Gaza clicca

Vijay Prahad: “Le lacrime dei nostri bambini” clicca

  • – Il discorso di Susan Abulhawa al dibattito dell’Oxford Union: “La nostra resilienza fa infuriare i sionisti” clicca.
  • – Appello urgente per il Dott. Hussam Abu Safia, direttore dell’ospedale Kamal Adwan clicca.
  • – Il nuovo nazismo si svela all’ospedal Kamal Adouan nel nord di Gaza

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  • – Immaginate di dover tenere in braccio il cadavere del vostro bambino che non poteva scaldarsi clicca.
  • – Per Peltier: dateci una mano, mancano 3 settimane all’ultimo giorno del mandato di Biden clicca.
  • – Dossier su prigioniere politiche curde condannate a morte in Iran
  • clicca

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