Abbiamo ricevuto il seguente appello promosso e firmato da un gruppo di intelletuali e attivisti italiani appartenenti al gruppo “Napoli per la Palestina libera”, per la libertà di stampa in Palestina. Lo condividiamo appieno e lo rilanciamo.
La redazione
Siamo un gruppo di giornalisti, avvocati, docenti, sindacalisti, artisti, registi e professionisti vari, che alcuni mesi fa hanno dato vita al gruppo “Napoli per la Palestina libera”, per denunciare l’indifferenza nella quale si sta consumando un atroce genocidio e per sostenere nei modi più incisivi possibili la causa della libertà palestinese. Negli ultimi mesi, oltre che indignati di fronte agli efferati episodi quotidiani di guerra e di distruzione sistematica delle condizioni materiali minime di sopravvivenza del popolo di Gaza, da parte israeliana (favorito e appoggiato dai paesi occidentali a guida statunitense), assistiamo alla repressione nelle città della Cisgiordania occupata, a cominciare da Jenin, dei resistenti palestinesi a opera delle milizie dell’Autorità nazionale palestinese. A questo proposito, ci sembra molto grave che I’Anp abbia silenziato una delle poche fonti d’informazione che riuscivano ad aggirare la censura imposta da Israele e dai paesi occidentali, impedendo ai giornalisti di Al Jazeera di svolgere il rischioso lavoro di libera testimonianza e informazione.
Siamo consapevoli che le guerre, e in questo caso il genocidio, si facciano sia con le armi che col controllo dell’informazione, fino a trasformarla in propaganda. Da qui la richiesta di chiarimento e un’eventuale e augurabile dissociazione da parte della rappresentanza diplomatica palestinese in Italia, rispetto ad azioni e comportamenti dell’Anp che aggravano il genocidio perpetuando lo stato di sofferenza e martirio dei palestinesi.
I firmatari:
Adele Arciello, docente;
Alex Zanotelli, missionario comboniano;
Annalisa De Lorenzo, architetta;
Annamaria Lenzi, assistente sociale;
Anna Motta, fisioterapista;
Carlo Cerciello, regista e formatore teatrale;
Carlo Luglio, regista e docente;
Dalal Suleiman, attrice;
Diana Nunziante, docente universitaria;
Enrico De Notaris, psichiatra;
Felicetta Parisi, medico pediatra;
Francesco Romanetti, giornalista;
Giuseppe Marziale, avvocato;
Giusy De Simone, docente;
Guido Piccoli, giornalista e sceneggiatore;
Lino Musella, attore e regista;
Mariagrazia Gravina, docente;
Mario Martone, docente e filmmaker;
Marisa Savoia, dirigente biologa;
Massimo Ferrante, cantante;
Michael Leonardi, docente scrittore;
Nicola Angrisano, filmmaker attivista;
Philip Rushton, collaboratore linguistico;
Renzo Carlini, docente;
Rossana Spatola, medico;
Salvatore Minolfi, docente e saggista