Anbamed, 16.01.2025

Sull’accordo per Gaza, ciascuno ha la sua narrazione. Netanyahu, temendo per il suo governo, continua a ripetere che “si sta proseguendo le trattative per i dettagli”. Un sponenente di Hamas, Hamasani, ha affermato a sproposito che “il risultato raggiunto è stato ottenuto grazie alla resistenza del nostro popolo”. Un accordo che ricalca le stesse calusole e condizioni di ullo proposto da Bidvn nello scorso maggio 2024 e dettagliato dagli egiziani, ma Netanyahu ha mandato a gambe in aria appena Hamas aveva espresso il suo consenso: l’esercito israeliano ha occupato il corridoio Salahuddine (nella denominazione israliana Filadelfia) tra Gaza e Egitto. Sette mesi di guerra che hanno provocato ulteriori lutti e sofferenze per palestinesi e israeliani.

Ciascuno ha la sua narrazione, dicevamo. In migliaia in festa a Gaza per l’annuncio della tregua. “Gli ostaggi di Hamas saranno rilasciati tra poco”. Lo ha detto Donald Trump su Truth annunciando in anticipo su Biden la tregua a Gaza tra Israele e Hamas. “Hamas ha confermato l’accordo per iscritto”, hanno riferito fonti israeliane citate dai media. “Il cessate il fuoco a Gaza entrerà in vigore immediatamente”, ha detto un funzionario della Casa Bianca.

“La tregua a Gaza inizia domenica”. Lo ha annunciato il primo ministro del Qatar Mohammed Al Thani, confermando il rilascio di 33 ostaggi israeliani nella prima fase della tregua, formata di 42 giorni (sei settimane) in cambio di 1650 prigionieri politici palestinesi detenuti nelle carceri israeliane. Per Israele vi sarebbero però ancora questioni dell’accordo su Gaza che rimangono “irrisolte” e spera di “finalizzare questa notte”. Lo ha riferito l’ufficio di Netanyahu per ritardare ventuali fuoruscite dal governo dei ministri fascisti Smotrich e Ben Gvir, che hanno ostacolato in ogni modo il raggiungimento di una tregua. “Sarabbe una catastrofe per Israele ritirarsi da Gaza, senza raggiungere gli obiettivi prefisati”.

Joe Biden alla Casa Bianca si è dichiarato “completamente fiducioso” che l’accordo su Gaza reggerà. “È stato uno degli accordi più difficili della mia carriera, fine guerra permanente nella seconda fase”. “Gli Usa parteciperanno alla prima fase del rilascio degli ostaggi nelle mani di Hamas a Gaza”, dimenticando a proposito di citare lo scambio di prigionieri palestinesi detenuti nelle carceri israeliane. Poi ha aggiunto, spiegando che l’accordo concluso contiene “esattamente” tutti gli elementi dell’intesa da lui presentata a maggio 2024. Ha perfettamente ragione, ma l’uscente presidente USA dimentica di denunciare chi aveva fatto deragliare tale accordo, pochi minuti dopo la risposta positiva di Hamas, mandando l’esercito israeliano ad occupare corridoio Salahuddine e a chiudere il valico di Rafah.

“Questo epico accordo avrebbe potuto realizzarsi solo in seguito alla nostra storica vittoria di novembre”, ha detto Trump. “Con questo accordo in atto, il mio team per la sicurezza nazionale continuerà a lavorare a stretto contatto con Israele e i nostri alleati per garantire che Gaza non diventi mai più un rifugio sicuro per i terroristi. Continueremo a promuovere la pace attraverso la forza in tutta la regione, mentre sfruttiamo lo slancio di questo cessate il fuoco per espandere ulteriormente gli storici accordi di Abramo. Questo è solo l’inizio di grandi cose a venire per l’America e, in effetti, per il mondo!”. Un linguaggio di dominio e di cancellazione dell’Altro.

Opposta la narrazione palestinese: “A nome di tutte le vittime, di ogni goccia di sangue versata e di ogni lacrima di dolore e oppressione, diciamo: non dimenticheremo e non perdoneremo” le sofferenze inflitte alla popolazione di Gaza durante la guerra. Lo ha detto da Doha il capo negoziatore di Hamas, Khalil al-Hayya, dopo l’accordo sulla tregua con Israele.

La televisione pubblica egiziana Al Qahera, citando proprie fonti, scrive su X che  “l’accordo pone l’accento sulla ricostruzione della Striscia di Gaza, sull’apertura dei valichi di frontiera e sull’autorizzazione alla circolazione di persone e beni”. L’intesa “sottolinea il ritorno di una calma duratura nella Striscia di Gaza al fine di raggiungere un cessate il fuoco permanente e il ritiro delle forze dell’esercito di occupazione”.

La bozza d’accordo prevede tre fasi, con una prima tregua di 42 giorni durante i quali sono previsti il graduale rilascio dei primi 33 ostaggi e l’inizio del ritiro delle forze israeliane. Oltre al rilascio contemporaneo di 1650 prigionieiri politicii palestinesii dalle carceri israliane, E già si pensa già al dopoguerra: Blinken parla di un piano per affidarne la gestione all’Anp affiancata dall’Onu, fino alla nascita di uno Stato palestinese che comprenda Gaza e Cisgiordania. Fumo negli occhi per avvalorare il piano di “normalizzazione dei rapporti diplomatici” tra Riad e Tel Aviv.

Intanto, sono continuati senza sosta nella notte e questa mattina i raid dell’aviazione israeliana su Gaza. Secondo fonti giornalistiche palestinesi, sono almeno 33 le vittime degli attacchi ma il bilancio potrebbe salire.

Israele nel processo di espansionismo coloniale, ha condotto un attacco aereo contro la Siria. Ha colpito per la prima volta un obiettivo delle forze di sicurezza del nuovo regime siriano, provocando  la morte di tre persone: lo hanno riferito fonti mediche e l’ong  Osservatorio siriano per i diritti umani.

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