Per ascoltare l’audio di oggi, 17 gennaio 2025:

Anbamed, notizie dal Sud Est del Mediterraneo

(testata giornalistica online fondata da Farid Adly.

Direttore responsabile Federico Pedrocchi)

Rassegna anno VI/n. 016 (1618)

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Le notizie:

Genocidio a Gaza

Netanyahu ha messo la sorte del suo governo al primo posto rispetto alla vita della gente di Gaza e dei cittadini israeliani in ostaggio nelle mani di Hamas. Sono continuati i bombardamenti e le stragi in tutta la striscia anche dopo il raggiungimento dell’accordo. Fino a mezzogiorno di ieri, 81 uccisi e 188 feriti in 8 stragi. Il numero totale delle vittime dall’inizio dell’aggressione è di 46.788 uccisi e 110.453 feriti.

Il nostro commento quotidiano fisso: Ci sono ancora coloro che obiettano che non si tratti di genocidio, basandosi su congetture

storiche e non guardando la realtà delle cifre e delle intenzioni, dicono: “Dire che Israele commette genocidio è una bestemmia”.

Pronunciare una frase simile è la vera bestemmia nei confronti della memoria dei sei milioni di ebrei assassinati dal nazismo tedesco.

Se questo è un uomo.

Trattative

Il governo israeliano ha rinviato l’approvazione della tregua concordata a Doha. Per tutta la giornata di ieri, l’ufficio del premier ha rilasciato false accuse di fantomatici ripensamenti di Hamas. Il movimento palestinese ha ribadito invece il suo impegno per quanto firmato in Qatar.

Dagli Stati Uniti sono arrivati ammonimenti per il rispetto di quanto concordato nelle lunghe ed estenuanti trattative. Particolarmente puntuale la lettera dell’emissario di Trump a Netanyahu che – secondo la stampa israeliana – avrebbe messo il premier all’angolo. Anche la commissaria Ue per la gestione delle crisi ha criticato velatamente l’atteggiamento israeliano: “Abbiamo bisogno di fatti, non di parole: giudicheremo questo cessate il fuoco sulla base della sua attuazione sul campo”.

L’empasse di Netanyahu è insita nella minaccia dei suoi due ministri fascisti Smotrich e Ben Gvir di lasciare il governo e la maggioranza, in caso di cessate il fuoco a Gaza. Secondo i media di Tel Aviv, il governo chiarirà la sua posizione definitiva soltanto sabato sera e l’entrata in vigore slitterà a lunedì.

Situazione umanitaria a Gaza

Il ricatto del governo Netanyahu sulle forniture umanitarie alla popolazione intrappolata nel fazzoletto di terra preoccupa le istituzioni internazionali, a partire dalle stesse diplomazie amiche di Israele, come l’Unione europea. Da Bruxelles è arrivato un monito: “Speriamo che tutte le vie per fornire gli aiuti umanitari vengano riaperte: c’è l’Egitto e la Giordania, e saremo in grado di rispondere alla drammatica situazione in cui versano i palestinesi, soprattutto a Gaza” ha spiegato ancora, ricordando anche il “duplice obbligo di Israele, come potenza occupante e come parte in conflitto, di garantire la fornitura di aiuti umanitari alla popolazione”.

HRW

Nel rapporto annuale mondiale 2025 di HRW, uscito ieri, si legge: “L’esercito israeliano ha ucciso, ferito, fatto morire di fame e sfollato con la forza civili palestinesi a Gaza nel 2024, e ha distrutto le loro case, scuole, ospedali e infrastrutture su una scala senza precedenti nella storia recente. Decine di migliaia di civili a Gaza sono stati uccisi e feriti. I militari hanno sfollato con la forza i palestinesi dalle loro case, un crimine contro l’umanità, e le autorità israeliane hanno deliberatamente privato i civili di cibo, acqua e altri oggetti necessari per la sopravvivenza, compresi crimini atroci, atti di genocidio e prove crescenti di intenti genocidi”. Per leggere tutto il rapporto in inglese clicca

Appello per il dott. Abu Safiya

Elias Abu Safiya, figlio del Dr. Hussam Abu Safiya, Direttore dell’Ospedale Kamal Adwan, informa che la sua famiglia è estremamente ansiosa e profondamente rattristata per la sorte del padre, mentre afferma di non conoscere il motivo del suo arresto. Ha aggiunto che l’occupazione israeliana ha negato a suo padre le visite degli avvocati fino al 22 gennaio e che la sua detenzione è stata prolungata fino al 13 febbraio. Ha rivelato che il dott. Abu Safiya è stato detenuto per 10 giorni a Sdi Teiman, poi è stato trasferito al tribunale di Ashkelon, tre giorni fa. “Finora non ci sono accuse contro mio padre, che rimane sotto inchiesta”, ha sottolineato Elias Abu Safiya.

  • Appello urgente per il Dott. Hussam Abu Safiya, direttore dell’ospedale Kamal Adwan clicca

Siria/Rojava

La situazione militare nel nord est della Siria è molto grave. Oltre agli attacchi orchestrati da Ankara nella provincia di Aleppo, soprattutto attorno alla diga strategica di Tichreen, si aggiungono gli attacchi ed agguati di Daiesh nelle province orientali di Hasaka e Deir Azzour.  I combattenti curdi hanno abbattuto 3 droni turchi sulla diga Tichreen. Negli scontri tra milizie filo turche e FDS curde sono caduti ieri 5 uccisi e 400 feriti, dalle due parti.

La situazione generale nel paese è ancora in subbuglio. Malgrado i segnali di moderazione lanciati dai capi el nuovo potere, si stanno svolgendo diverse atrocità contro coloro che sarebbero considerati legati al vecchio regime. L’Osservatorio siriano per i diritti umani ha denunciato diverse esecuzioni di piazza nella zona rurale di Damasco.

Libano

L’inchiesta sull’esplosione nel porto di Beirut ha ripreso il suo cammino dopo due anni di congelamento. Il giudice Tariq Bitar ha ripreso le indagini emettendo 10 ordinanze di convocazione ad altrettanti funzionari, tra i quali 7 militari ed agenti dei servizi di sicurezza, che saranno interrogati il prossimo mese. A marzo riprenderanno gli interrogatori degli ex ministri e deputati. L’esplosione nel porto di Beirut è avvenuta il 4 agosto 2000 ed ha causato la morte di circa 218 persone, 7000 feriti, 300 mila sfollati e la distruzione di 50 mila case. È stata considerata la strage più grande causata da un’esplosione non nucleare. Le indagini hanno scoperto lo stoccaggio di enormi quantità di nitrati di ammonio senza le necessarie precauzioni.

BDS

6.600 accademici belgi hanno scritto al governo per bloccare le esportazioni di armi verso Israele. I professori hanno chiesto alle università di bloccare le collaborazioni con gli istituti israeliani fino alla conclusione del genocidio in corso a Gaza.

Studenti universitari in GB sono entrati sciopero della fame in solidarietà con la Palestina.

Università britanniche escludono funzionari di società di armamenti israeliane da borse di studio di ricerche.

Migranti

Almeno 50 migranti in maggioranza pachistani sono morti in un naufragio nell’Atlantico, durante il tentativo di raggiungere le isole Canarie. Lo ha comunicato l’Ong spagnola Caminando Fronteras. Il barcone è partito da un porto della Mauritania con a bordo 86 persone e naufragato di fronte alle coste marocchine. Le autorità di Rabat sono riuscite a portar in salvo soltanto 36 migranti. La portavoce dell’Ong, Helena Maleno ha denunciato che per lunghi 13 giorni il barcone ha navigato in difficoltà senza che nessun’autorità lo soccorra. Secondo i dati di Caminando Fronteras, nel 2024, sono scomparsi nell’oceano Atlantico 10.457 persone nel tentativo di raggiungere le coste spagnole.

Libertà per Leonard Peltier

La campagna per la liberazione di Leonard, dopo 49 anni di reclusione, non cessa. Sono gli ultimi 3 giorni per un atto di clemenza da parte del presidente Biden.

A Genova, la Consigliera comunale, Francesca Ghio (Lista Rosso-Verde) ha chiesto che si discuta sulla executive clemency a Leonard Peltier e si solleciti Biden affinché la firmi!

Ecco com’è andato il sit-in di solidarietà davanti al consolato USA di Milano: clicca

Un articolo su “il manifesto”: clicca

Gli aggiornamenti sulla pagina FB: clicca.

Per approfondire la vicenda terribile dell’ingiusta incriminazione di Leonard Peltier e prendere contatti con il comitato: clicca qui.

Notizie dal mondo

Sono passati due anni, 10 mesi e 22 giorni dall’inizio dell’invasione russa dell’Ucraina.

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