Per ascoltare l’audio di oggi, 11 febbraio 2025:
Anbamed, notizie dal Sud Est del Mediterraneo
(testata giornalistica online fondata da Farid Adly.
Direttore responsabile Federico Pedrocchi)
Rassegna anno VI/n. 041 (1643)
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Le notizie:
Genocidio a Gaza
A tre settimane dal cessate-il-fuoco si continua a estrarre corpi di vittime dei precedenti bombardamenti criminali israeliani sui civili. Ieri sono stati recuperati 14 corpi. Altre due persone sono morte in ospedale per effetto di ferite precedenti e tre sono state uccise ieri dalle pallottole dei soldati, che continuano a violare la tregua per impedire ai palestinesi di tornare nel nord della Striscia. Sono 15 i feriti.
Il nostro commento quotidiano fisso: Ci sono ancora coloro che obiettano che non si tratti di genocidio, basandosi su congetture
storiche e non guardando la realtà delle cifre e delle intenzioni, dicono: “Dire che Israele commette genocidio è una bestemmia”.
Pronunciare una frase simile è la vera bestemmia nei confronti della memoria dei sei milioni di ebrei assassinati dal nazismo tedesco.
Cisgiordania
Morte, ferimenti, arresti, devastazioni e deportazioni: è la sorte che tocca alla popolazione palestinese della Cisgiordania e Gerusalemme est occupate. L’esercito ha fatto affluire altre truppe e sta conducendo un’offensiva senza precedenti in tutte le province. Da Jenin e Tulkarem sono state deportate con la forza dei fucili spianati 40 mila persone. Il campo di Jenin è stato completamente svuotato.
4 morti, oltre cento feriti e 34 arrestati in un giorno. Secondo la Commissione palestinese per la tutela dei detenuti, il numero degli arrestati dal 19 gennaio, data dell’entrata in vigore della tregua, è stato il doppio rispetto ai detenuti rilasciati per lo scambio di prigionieri.
Trattative
Netanyahu ha mandato a Doha una delegazione tecnica che non poteva decidere sulla seconda fase del cessate-il-fuoco e ha consegnato una serie di desiderata del ricercato dalla CPI: la fine di Hamas a Gaza con l’uscita dei capi, il disarmo dei miliziani e il rilascio di tutti gli ostaggi. La delegazione è tornata a casa a mani vuote, perché i mediatori arabi accusano Netanyahu di voler sabotare la tregua.
Israele, inoltre, ha violato gli accordi con il mancato accesso degli aiuti umanitari come concordato e per il ritardo nell’avvio delle trattative per la seconda fase. Il governo Netanyahu intende rinviare l’inizio delle trattative, per garantire il rilascio del maggior numero di israeliani catturati il 7 ottobre 2023.
Il portavoce di Brigate Qassam, Abu Obeida, ha annunciato in un video che il rilascio sarà sospeso fino a quando il governo israeliano non adempierà agli impegni presi.
Appello per il dott. Hussam Abu Safiya
Ancora nessuna notizia sul caso del direttore dell’ospedale Kamal Adouan, arrestato a dicembre. Ad un mese e mezzo dall’arresto, il suo avvocato Nasser Odeh non ha potuto incontrarlo ed accertarsi del suo stato di salute fisica e psicologica. La famiglia teme seriamente che sia avvenuto qualcosa di grave e che i militari israeliani vogliono ritardare al massimo la diffusione della verità sul loro crimine.
Firmate l’appello per chiedere la liberazione del direttore dell’ospedale Kamal Adwan,preso in ostaggio dall’esercito israeliano il 27 dicembre 2024, poi dopo 10 giorni annunciata la sua detenzione. Fino ad oggi non si è saputo nulla delle reali condizioni di prigionia del coraggioso medico, che non ha abbandonato il posto di lavoro, malgrado l’assassinio di suo figlio primogenito, Ibrahim, e le gravi ferite da lui stesso subite.
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Il duo Trump-Netanyahu
Il ricercato per crimini di guerra e per crimini contro l’umanità, Netanyahu, ha dichiarato, per l’ennesima volta in un’intervista, che non ci sarà uno stato palestinese. Al giornalista che gli ricordava che gli accordi di Abramo subiranno una battuta di arresto, ha risposto disprezzante: “Ne faremo a meno”.
Il suo compare Trump non è stato di meno. “I palestinesi non avranno nessun diritto al ritorno a Gaza, dopo la loro dipartita”. Un giorno dice una cosa e il giorno dopo dice il contrario, per confondere le acque e distrarre il dibattito politico e diplomatico dal nucleo centrale della questione: i diritti nazionali palestinesi e la nascita dello Stato di Palestina.
Libia
L’OIM ha annunciato il ritrovamento di altre due fosse comuni in Libia. Non sono stati specificati i luoghi e se si sia trattato di libici o di migranti. Il particolare raccapricciante è che molte delle vittime sono state uccise con un colpo alla nuca. Il particolare fa propendere per l’ipotesi che la vicenda riguardi vendette tra milizie libiche rivali, finite con la carneficina dei perdenti. Simili fatti sono già stati scoperti a Tarhouna, a sud di Tripoli. Il caso è allo studio della corte penale internazionale.
In ricordo del prof. Guido Valabrega
Sono passati 25 anni dalla scomparsa del prof. Guido Valabrega. Un affettuoso abbraccio ai suoi figli e nipoti. Un grande storico del Vicino Oriente ed un maestro di vita. È stato fondatore del GRMOC (Gruppo di Ricerca sul Medio Oriente Contemporaneo). Lo ricordiamo con un articolo che ripercorre la sua attività accademica ed il suo impegno di militante comunista. clicca.
Notizie dal mondo
Sono passati due anni, 11 mesi e 17 giorni dall’inizio dell’invasione russa dell’Ucraina.
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