[Anbamed] 1650 – 18 febbraio 2025

Per ascoltare l’audio di oggi, 18 febbraio 2025:

Anbamed, notizie dal Sud Est del Mediterraneo

(testata giornalistica online fondata da Farid Adly.

Direttore responsabile Federico Pedrocchi)

Rassegna anno VI/n. 048 (1650)

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È un risultato soddisfacente, che ci avvia sulla giusta carreggiata, per andare avanti con forza e tranquillità.

Grazie a chi ha contribuito e chiediamo a tutti e tutte di seguire il loro esempio, nel sostegno economico dell’impresa giornalistica senza padroni e senza pubblicità. La libertà non ha prezzo!

Le indicazioni per farlo agevolmente sono presenti nel sito e nella newsletter.

Le notizie:

Genocidio a Gaza

L’esercito israeliano continua ad uccidere i palestinesi a Gaza anche durante la tregua. Ieri, sono stati assassinate dai cecchini 4 persone e ferite altre 16. Da sotto le macerie la protezione civile ha estratto 9 corpi.

Il nostro commento quotidiano fisso: Ci sono ancora coloro che obiettano che non si tratti di genocidio, basandosi su congetture

storiche e non guardando la realtà delle cifre e delle intenzioni, o

Pronunciare una frase simile è la vera bestemmia nei confronti della memoria dei sei milioni di ebrei assassinati dal nazismo tedesco.

Cisgiordania

Un bambino di 15 anni, Dhia-eddine Saba’neh, è stato ucciso in un attacco dei soldati israeliani, durante l’irruzione a Gabatneh, località a sud di Jenin. Un drone ha sparato un razzo contro l’auto guidata dal padre, rimasto ferito. Il ragazzo è stato portato d’urgenza in ospedale, ma è spirato prima dell’intervento dei medici.

L’operazione militare israeliana più cruenta si è svolta a Nablus, dove le truppe sono penetrate fino al centro città, causando danni alle infrastrutture ed agli edifici. Sono rimasti feriti 15 palestinesi per i colpi di arma da fuoco sparati dai soldati. Continua anche l’attacco contro Jenin e Tulkarem.

Una storia palestinese

Mohammed Zalabani è un bambino di 15 anni. È stato condannato a 18 anni di reclusione per colpe non sue. Il ragazzo si trovava su un bus a nord di Gerusalemme per raggiungere la sua scuola. Durante l’ispezione su un posto di blocco, è avvenuto un battibecco tra lui e uno dei due soldati saliti sull’autobus. Il secondo soldato ha sparato uccidendo il suo collega. Invece di processare l’assassino, Mohammed è diventato il capro espiatore: oltre alla pesante condanna contro un minorenne innocente, è stata demolita la casa della famiglia, arrestati genitori, fratelli e sorelle e imposta una multa di 250 mila shekel (70 mila euro circa). Il ragazzo si è sempre dichiarato innocente e al momento dell’arresto non possedeva nessuna arma. L’analisi della pallottola ha dimostrato che la vittima è morta per il colpo sparato dall’altro soldato.

Diplomazia araba

La riunione ristretta dei ministri arabi a Riad è stata rinviata di un giorno. Il motivo è l’impegno della diplomazia saudita negli incontri internazionali sull’Ucraina tra USA e Russia che inizieranno oggi nella capitale saudita.

Ieri, l’erede al trono Mohammad Ben Salman ha incontrato Marco Rubio, ministro degli esteri di Trump. Secondo la stampa saudita, Riad è contraria alla deportazione dei palestinesi da Gaza.  

Trumpiate

L’odio innescato dalla politica di Trump ha provocato un altro attentato antisemita contro i palestinesi. In Florida, un uomo armato ha sparato contro un’auto, credendo che i passeggeri fossero palestinesi. I due uomini feriti sono risultati invece turisti israeliani. Il terrorista è un camionista di 27 anni di fede ebraica.

Negli Stati Uniti sta crescendo l’odio antisemita contro i palestinesi, con attacchi armati contro persone che hanno l’aspetto arabo oppure si vestono con la kefieh.

Appello per il dott. Hussam Abu Safiya

A Londra, attivisti ed operatori sanitari hanno organizzato ieri un evento di piazza in solidarietà con il dott. Abu Safiya.  

Firmate l’appello per chiedere la liberazione del direttore dell’ospedale Kamal Adwan,preso in ostaggio dall’esercito israeliano il 27 dicembre 2024, poi dopo 10 giorni annunciata la sua detenzione. Contro di lui non ci sono accuse. Il coraggioso medico è reo di non aver abbandonato il posto di lavoro, malgrado l’assassinio di suo figlio primogenito, Ibrahim, e le gravi ferite da lui stesso subite.

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Libano

Oggi si dovrebbe concludere il ritiro israeliano dal sud Libano. Israele ha comunicato che manterrà suoi soldati in 5 postazioni sul confine in territorio libanese. Azione respinta dal governo libanese che ha sollecitato Stati Uniti e Francia, i due paesi mediatori, a far rispettare gli accordi e la sovranità del Libano.

In un attacco con drone a Saida, l’esercito israeliano ha ucciso un dirigente palestinese del movimento Hamas, Mohammed Shahin.

Il governo libanese ha prolungato il divieto agli aerei provenienti da Teheran di atterrare a Beirut. La misura si è resa obbligatoria dopo le minacce terroristiche israeliane di colpire lo scalo in caso di arrivo di velivoli iraniani.

Afghanistan-Pakistan

Tre milioni e mezzo di profughi afghani da decenni in Pakistan rischiano l’espulsione in massa. Il primo ministro di Islamabad ha approvato un piano per il rimpatrio di tutti i profughi afghani in diverse fasi. Il provvedimento riguarda i profughi regolari registrati nelle agenzie Onu, sia gli altri irregolari, che sono la maggioranza. Anche i 40 mila profughi registrati nei piani di ricollocamento in altri paesi saranno rimandati a Kabul, se entro il 31 marzo non saranno completate le operazioni di ricollocamento in paesi terzi.

Secondo gli analisti locali, la mossa pachistana è una ritorsione contro il governo di Kabul, perché ospita formazioni armate pakistane secessioniste, che compiono attacchi e poi rifuggono in territorio afghano. La tensione fra i due governi è al massimo e si è sfociata diverse volte in scontri di confine tra i due eserciti.

Notizie dal mondo

Sono passati due anni, 11 mesi e 24 giorni dall’inizio dell’invasione russa dell’Ucraina. Oggi a Riad incontro russo-statunitense a livello dei ministri degli esteri. Il tema è la resa dell’Ucraina e l’emarginazione dell’Ue, che si spacca sull’invio di truppe a Kiev.

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