Per ascoltare l’audio di oggi, 20 febbraio 2025:

Anbamed, notizie dal Sud Est del Mediterraneo

(testata giornalistica online fondata da Farid Adly.

Direttore responsabile Federico Pedrocchi)

Rassegna anno VI/n. 050 (1652)

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(- 1.250,00 € rispetto al precedente mese di dicembre).

È un risultato soddisfacente, che ci avvia sulla giusta carreggiata, per andare avanti con forza e tranquillità.

Grazie a chi ha contribuito e chiediamo a tutti e tutte di seguire il loro esempio, nel sostegno economico dell’impresa giornalistica senza padroni e senza pubblicità. La libertà non ha prezzo!

Le indicazioni per farlo agevolmente sono presenti nel sito e nella newsletter.

Le notizie:

Genocidio a Gaza

L’esercito israeliano ha ucciso ieri 3 civili palestinesi. Un altro è deceduto in ospedale in seguito a ferite subite in attacchi precedenti. Due corpi sono stati estratti da sotto le macerie.

Ieri, i soldati hanno distrutto 6 quartieri di Rafah costringendo la popolazione a evacuare verso campi di sfollati. Il 70% delle costruzioni di Rafah è stato distrutto e il 90% è inabitabile.

Il nostro commento quotidiano fisso: Ci sono ancora coloro che obiettano che non si tratti di genocidio, basandosi su congetture

storiche e non guardando la realtà delle cifre e delle intenzioni, o

Pronunciare una frase simile è la vera bestemmia nei confronti della memoria dei sei milioni di ebrei assassinati dal nazismo tedesco.

Situazione umanitaria a Gaza

Il Direttore Generale del Ministero della Salute, il Dott. Munir Al-Barash, mette in guardia dalle tragiche condizioni in cui versano le famiglie palestinesi, i pazienti e i gruppi più vulnerabili alla luce delle ricorrenti ondate di freddo e gelo e della grave carenza di coperte e mezzi di riscaldamento. I neonati e i bambini fino a 3 mesi di età sono i gruppi più a rischio. Le ondate di freddo hanno causato la morte di molti bambini e pazienti cronici e gli ospedali hanno registrato complicazioni in particolare dovute a infezioni respiratorie.

L’occupazione militare, attraverso la distruzione di ospedali, in particolare quelli pediatrici, tra cui l’Al-Rantisi, Al-Nasr e Children’s Complex e la distruzione di unità di terapie intensive, ha reso impossibile per i team medici di portare cura e salvare la vita in particolare dei bambini. “Invitiamo la comunità internazionale e le istituzioni internazionali e delle Nazioni Unite a lavorare immediatamente per ricostruire e riabilitare gli ospedali pediatrici nella Striscia di Gaza, in particolare i reparti sensibili come le unità di terapia intensiva e reparti neonatali e a fornire le attrezzature necessarie per curare e salvare la vita dei bambini”, ha concluso il dott. Al-Barash.

L’Organizzazione Mondiale della Sanità annuncia che una campagna di vaccinazione di massa contro la poliomielite riprenderà a Gaza sabato prossimo, con l’obiettivo di raggiungere oltre mezzo milione di bambini.

L’OMS ha avvertito che le terribili condizioni di Gaza in cui è costretta a vivere la popolazione, rifugi sovraffollati e infrastrutture idriche, igienico-sanitarie gravemente danneggiate, rappresentano un alto rischio per lo sviluppo del poliovirus.

Cisgiordania

Nel campo di Al-Fariya, a Toubas, sono stati assediati 3 combattenti della resistenza anti-coloniale, che si sono rifiutati di arrendersi. Sono stati assassinati con il lancio di droni esplosivi e poi una volta colpiti è avvenuta l’irruzione, per finirli con raffiche di mitra. I corpi sono stati presi in ostaggio dall’esercito israeliano e non restituiti alle loro famiglie.

Rastrellamenti continui a Tulkarem e Jenin. Scontro impari in diverse località tra i ragazzi delle pietre e i soldati armati. A Tel sono stati feriti diversi giovani.   

Il campo di concentramento Sde Tieman

Cinque soldati e tre ufficiali israeliani hanno ammesso le torture che avevano commesso nei confronti di un prigioniero palestinese nel campo di concentramento di Sde Tieman. I fatti risalgono allo scorso luglio. Le torture subite dal detenuto palestinese sono atroci: ammanettato e con gli occhi bendati, viene colpito con uno strumento appuntito, rompendogli le costole e perforando un polmone. Con un bastone è stato sodomizzato. Sono stati incastrati da un film registrato dalle videocamere di sorveglianza. I nuovi nazisti non sono in carcere e, anche in caso di condanna, non saranno mai rinchiusi in una prigione, ma saranno messi agli arresti in una caserma militare a svolgere attività manuali.

Diplomazia araba

Il sultano del Qatar, Tamim, è volato a Teheran per incontrare il presidente Pezeshkian e l’ayatollah Khaminei. Il tema dei colloqui è quello di ridurre la tensione nella regione con particolare attenzione all’Irak, Siria e Libano.

Il presidente egiziano Al-Sisi è stato in visita a Madrid. Ha ripetuto insieme al premier Sanchez che la ricostruzione di Gaza deve avvenire senza la deportazione della popolazione.

Domani a Riad si terrà la riunione dei 5 paesi arabi amici degli USA: oltre ad Arabia Saudita vi parteciperanno Qatar e Emirati arabi uniti ed i due paesi minacciati di un’ondata di profughi palestinesi per la deportazione proposta da Trump, cioè Egitto e Giordania.

Il 4 marzo, in pieno ramadan, mese del digiuno islamico, si terrà al Cairo un vertice straordinario della Lega araba.

Appello per il dott. Hussam Abu Safiya

L’esercito israeliano ha pubblicato un video dove si vede, per la prima volta dal suo arresto, il 27 dicembre 2024, il dott. Abu Safyia mentre usciva da un’aula di un carcere ammanettato. guarda

Firmate l’appello per chiedere la liberazione del direttore dell’ospedale Kamal Adwan,preso in ostaggio dall’esercito israeliano il 27 dicembre 2024, poi dopo 10 giorni annunciata la sua detenzione. Contro di lui non ci sono accuse. Il coraggioso medico è reo di non aver abbandonato il posto di lavoro, malgrado l’assassinio di suo figlio primogenito, Ibrahim, e le gravi ferite da lui stesso subite. clicca  per aderire.

Scambio prigionieri

Oggi avviene la consegna di 4 corpi di ostaggi israeliani uccisi in bombardamenti su Gaza. Sabato avverrà lo scambio di ostaggi vivi con prigionieri palestinesi nelle carceri israeliane. Secondo le dichiarazioni del portavoce mascherato di Brigate Qassam, Abu Obeida, saranno 6 e non tre gli ostaggi liberati il prossimo sabato, accelerando così lo scambio di prigionieri.

Va ricordato che Israele tiene in ostaggio i corpi di 665 palestinesi uccisi in scontri con l’esercito. Alcuni di loro risalgono agli anni Settanta e gli ultimi 3 risalgono a ieri, assassinati ad Al-Fariya.

Oggi, Israele dovrebbe ammettere l’ingresso a Gaza di tende, caravan, mezzi di movimenti terra, generatori elettrici e unità di produzione di bombole di ossigeno per gli ospedali.

La trattativa per la seconda fase viene ostacolata da Netanyahu che intende riprendere gli attacchi su Gaza una volta ottenuta la liberazione degli ostaggi. L’obiettivo è la deportazione della popolazione secondo il piano di Trump e salvare così il suo governo dall’abbandono dei partiti ultra estremisti del sionismo religioso.

Hamas ha annunciato in un documento consegnato ai mediatori la disponibilità al rilascio, nella seconda fase dell’accordo di tregua, di tutti gli ostaggi tutti insieme in unica operazione di scambio.

Tunisia

Il tribunale ha deciso la liberazione dell’oppositrice del regime dittatoriale di Ben Alì, Siham Bin-Sidreen, ma con la clausola di non lasciare il paese. Bin-Sidreen è stata accusata falsamente di aver falsificato una relazione della commissione per la verità e dignità, istituita ai tempi della presidenza di Caed Essebsi. È in carcere ingiustamente dall’agosto 2024. È stato un arresto preventivo, per impedire alla militante di candidarsi alle elezioni presidenziali dell’ottobre 2024, come sfidante di Saied. La coraggiosa oppositrice, 74 anni, ha compiuto lo scorso gennaio uno sciopero della fame, a causa del quale è stata ricoverata in ospedale.                                    

Siria/Rojava

Due jihadisti dell’ISIS hanno attaccato una base delle FSD a sud di Hasaka, ma sono stati freddati dai combattenti curdi. Le unità di difesa del popolo avevano osservato i loro movimenti e li hanno attesi al momento di entrare in azione, colpendoli a morte.

L’esercito turco ha bombardato di nuovo la zona rurale di Kobane e le FSD hanno risposto bombardando con l’artiglieria una base turca a Jarabulus, nella provincia di Aleppo, ad ovest dall’Eufrate.

Iran-Irak

Teheran ha minacciato Baghdad di colpire le basi dei curdi iraniani nel Kurdistan iracheno. È un dossier di vecchia data che non è stato mai risolto e che aveva provocato nel 2022 bombardamenti iraniani con missili sul territorio vicino a Soulaimaniya. Allora la vicenda era stata risolta con la firma di un accordo di sicurezza, che prevedeva l’allontanamento dei profughi curdi iraniani dalla zona di confine. A far infuriare Teheran è stata una parata militare dell’opposizione curdo-iraniana ad Erbil.

Sudan

Dal campo profughi Zamzam, a sud di el-Fasher, sono fuggite oltre 10 mila persone in due giorni. Il campo profughi, che raccoglie circa 500 mila persone, è stato attaccato dalle milizie e sono in corso dall’11 febbraio scontri durissimi con l’esercito ed i suoi alleati. Secondo l’OIM, la situazione è molto più grave di quanto sembri, perché non ci sono più informazioni dal 12 febbraio, secondo giorno di combattimenti.

 Le milizie Pronto intervento hanno svolto in Kenya una conferenza per annunciare la costituzione di un governo parallelo sudanese. Il governo di Khartoum ha accusato Nairobi di interferenza negli affari interni e annuncia una crisi diplomatica tra i due paesi. La stampa keniota critica la scelta del governo: “giocare col fuoco”; “un errore diplomatico”. Pressioni internazionali e africane sul presidente keniano, Ruto sembra abbiano un effetto sui risultati della conferenza. È stato rinviato l’annuncio della costituzione di un governo nelle zone sotto il controllo militare delle milizie di Hamidati.

Il generale Burhan ha annunciato dal canto suo l’imminente formazione di un governo civile di tecnici non appartenenti ai partiti politici.  

No armi a Israele

Più di 230 organizzazioni mondiali hanno fatto appello ai governi complici di Israele di bloccare le esportazioni di armi all’esercito di Tel Aviv. In particolare chiedono ai paesi produttori di pezzi di ricambio dei caccia F-35 di smettere di fornire ad Israele le macchine di morte. Francesco Vignarca, Coordinatore Campagne della Rete Italiana Pace Disarmo, ha dichiarato: “C’è quindi il rischio che l’Italia svolga un ruolo di complicità o di facilitazione nei confronti di Israele e delle sue strutture militari rispetto alle gravi violazioni del diritto internazionale umanitario in atto a Gaza e in Cisgiordania. Inoltre, ciò smentirebbe e vanificherebbe la decisione presa dal Governo italiano nell’ottobre 2023 di interrompere le forniture militari a Israele.” clicca per leggere l’appello ed i nomi di tutte organizzazioni firmatarie.

Notizie dal mondo

Sono passati due anni, 11 mesi e 26 giorni dall’inizio dell’invasione russa dell’Ucraina. Trump scarica Zelensky: “attore di scarsa qualità e un dittatore senza elezioni”.

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