Per ascoltare l’audio di oggi, 28 febbraio 2025:

Anbamed, notizie dal Sud Est del Mediterraneo

(testata giornalistica online fondata da Farid Adly.

Direttore responsabile Federico Pedrocchi)

Rassegna anno VI/058 (1660)

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(- 1.250,00 € rispetto al precedente mese di dicembre).

È un risultato soddisfacente, che ci avvia sulla giusta carreggiata, per andare avanti con forza e tranquillità.

Grazie a chi ha contribuito e chiediamo a tutti e tutte di seguire il loro esempio, nel sostegno economico dell’impresa giornalistica senza padroni e senza pubblicità. La libertà non ha prezzo!

Le indicazioni per farlo agevolmente sono presenti nel sito e nella newsletter.

Le notizie:

Genocidio a Gaza

I bombardamenti israeliani hanno causato altre stragi malgrado la tregua. Negli spedali sono arrivati 17 civili uccisi e 19 feriti.

Il numero totale delle vittime dell’aggressione israeliana contro la popolazione di Gaza è arrivato a 48.365 uccisi e 111.780 feriti.

Il nostro commento quotidiano fisso: Ci sono ancora coloro che obiettano che non si tratti di genocidio, basandosi su congetture

storiche e non guardando la realtà delle cifre e delle intenzioni, dicono: “Dire che Israele commette genocidio è una bestemmia”.

Pronunciare una frase simile è la vera bestemmia nei confronti della memoria dei sei milioni di ebrei assassinati dal nazismo tedesco.

Se questo è un uomo.

Ocalan

Un accorato appello di Ocalan ai dirigenti del PKK di deporre le armi e sciogliere la formazione, in cambio del riconoscimento dei diritti del popolo curdo in Turchia e pacificare la società. L’atteggiamento delle autorità turche non è stato collaborativo. Il messaggio è soltanto scritto e letto da un esponente del partito Dem. Il ministero di giustizia turco aveva respinto la richiesta di un video registrato.

È una partita difficile ed un processo lungo che richiede lungimiranza e determinazione. 26 anni di isolamento in prigione non sono bastate ad Erdogan. Per i curdi, però, c’è un momento storico per affermare i loro diritti all’uguaglianza: il neo sultano intende ricandidarsi per l’ennesima volta alla presidenza turca. Per ottenerlo deve cambiare la costituzione. Ha bisogno del voto curdo in parlamento.

Non sarà un processo facile. Già all’alba di oggi, l’esercito turco nel nord dell’Irak ha attaccato le basi del PKK nelle montagne di Dahouk.

Per leggere il testo del messaggio del leader curdo: clicca

Situazione umanitaria a Gaza

Negli ospedali mancano le bombole di ossigeno. L’esercito israeliano ha bloccato ai valichi di frontiera le centrali di produzione, donate dalle organizzazioni internazionali. Sono state bloccate anche le bombole di ossigeno donate dagli ospedali egiziani. La situazione è estremamente drammatica, soprattutto nei reparti dei neonati prematuri e nelle sale operatorie. Migliaia di persone rischiano di morire per la mancanza di ossigeno.

L’OMS ha comunicato che la campagna di vaccinazione contro la polio a Gaza si è conclusa con successo raggiungendo 600 mila bambini.

Cisgiordania

Due giovani palestinesi uccisi negli attacchi dell’esercito israeliano. L’offensiva contro Jenin dura da 40 giorni e contro Tulkarem da 34 giorni, senza interruzioni. Demolizioni di case e devastazione delle infrastrutture urbane sono all’ordine del giorno. Alcune case sono state incendiate, per impedire il ritorno degli abitanti. Sono oltre 40 mila i deportati dai campii profughi rasi al suolo quasi totalmente.

Trattative e scambio prigionieri

La prima fase del cessate il fuoco si è conclusa con il rilascio di 642 prigionieri politici palestinesi. Sono stati rilasciate anche le 46 donne detenute, insieme ad un numero di minori. Israele aveva ritardato la loro liberazione con motivazioni insulse.

Al Cairo dove c’è già una delegazione di Hamas, sono giunti i negoziatori israeliani. Si dovrebbe concordare il proseguimento del cessate il fuoco in attesa del raggiungimento di un accordo per la seconda fase che prevedrà lo scambio di ostaggi militari israeliani nelle mani di Hamas con detenuti palestinesi. Un portavoce di Hamas ha dichiarato che il movimento è disposto al rilascio dii tutti i militari israeliani nelle loro mani in cambio del rilascio di tutti i detenuti palestinesi nelle carceri israeliane e la fine dell’aggressione su Gaza e Cisgiordania.

Israele

Un palestinese cittadino israeliano, di 24 anni, ha compiuto a Haifa un investimento intenzionale con la sua auto. Ha accoltellato due soldati e poi è stato ucciso. Ci sono 10 persone ferite, alcune gravemente.

Appello per il dott. Hussam Abu Safiya

Un altro detenuto palestinese rilasciato ieri, un infermiere, ha raccontato le sevizie compiute dagli israeliani nei confronti del dott. Abu Safiya. “Lo picchiavano davanti a noi per umiliarlo, lo apostrofavano con male parole offensive dell’onore di sua madre, fame e sete per tutti e soprattutto nessuna possibilità di lavarsi per giorni e giorni. È stato un inferno”.

Firmate l’appello per chiedere la liberazione del direttore dell’ospedale Kamal Adwan,preso in ostaggio dall’esercito israeliano il 27 dicembre 2024, poi dopo 10 giorni annunciata la sua detenzione. Contro di lui non ci sono accuse. Il coraggioso medico è reo di non aver abbandonato il posto di lavoro, malgrado l’assassinio di suo figlio primogenito, Ibrahim, e le gravi ferite da lui stesso subite. clicca  per aderire.

Rojava

Non cessano gli attacchi dell’esercito turco contro le zone dell’autonomia curda nel nord della Siria. Droni, artiglieria e lancia missili sono stati attivati in diverse località delle province di Aleppo e Raqqa. In particolare è stata presa di mira la zona rurale di Kobane.

Silenzio per lutto

I fratellini Bibas sono stati assassinati da un bombardamento dell’esercito israeliano su Gaza. È giusto fare un minuto di silenzio in loro ricordo. Ma non ricordare con un minuto di silenzio gli oltre 18 mila bambini palestinesi uccisi, sempre dallo stesso esercito israeliano, è una forma palese di razzismo e discriminazione.

Anche la copertura mediatica di questo squallido evento ci deve far fare un ragionamento sulla libertà d’informazione in Italia.

Notizie dal mondo 

Sono passati tre anni e tre giorni dall’inizio dell’invasione russa dell’Ucraina. Zelensky alla corte di Trump. Si firma lo scippo del secolo delle terre rare, a danno dell’Ucraina e dell’Ue.

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