Per ascoltare l’audio di oggi, 09 marzo 2025:

Anbamed, notizie dal Sud Est del Mediterraneo

(testata giornalistica online fondata da Farid Adly.

Direttore responsabile Federico Pedrocchi)

Rassegna anno VI/067 (1669)

Per info e contatti, manda un messaggio:  anbamedaps@gmail.com 

Le vignette sono QUI  

Sostieni l’informazione libera e indipendente!  

Per farlo basta un click: QUI il conto PayPal,

Inquadra il QR:  

Oppure bonifico: IBAN: IT33U0891382490000000500793

Appello:

Il tuo 5×1000 all’associazione “Anbamed, aps per la multiculturalità”.

codice fiscale: 95030850838.

Avviso:

I donatori che hanno versato somme a nostro favore nel 2024, per avere la certificazione della donazione fatta è sufficiente mandare un’email a: mailto:anbamedaps@gmaIl.com , con codice fiscale e indirizzo di residenza del donatore.

A febbraio c’è stato un ulteriore calo delle donazioni. È il secondo mese consecutivo con il segno meno. Torniamo a preoccuparci. Infatti, i contributi volontari dei nostri lettori e ascoltatori sono stati 7. Il valore complessivo del mese scorso è stato di 555,00 € (- 495,00 € rispetto al precedente mese di gennaio).

Grazie a chi ha contribuito e chiediamo a tutti e tutte di seguire il loro esempio, nel sostegno economico dell’impresa giornalistica senza padroni e senza pubblicità. La libertà non ha prezzo!

Le indicazioni per farlo agevolmente sono presenti nel sito e nella newsletter.

Le notizie:

Genocidio a Gaza

Negli ospedali di Gaza sono arrivati ieri, fino a mezzogiorno, 7 corpi, 1 estratto da sotto le macerie e 6 uccisi negli attacchi con cecchini, droni e colpi di carri armati. 8 i feriti. Nel pomeriggio sono stati uccisi in un solo attacco ad est di Rafah altre 3 persone.

Il numero totale delle vittime dell’aggressione israeliana contro la popolazione di Gaza è di 48.453 uccisi e 111.860 feriti.

Il nostro commento quotidiano fisso: Ci sono ancora coloro che obiettano che non si tratti di genocidio, basandosi su congetture

storiche e non guardando la realtà delle cifre e delle intenzioni, dicono: “Dire che Israele commette genocidio è una bestemmia”.

Pronunciare una frase simile è la vera bestemmia nei confronti della memoria dei sei milioni di ebrei assassinati dal nazismo tedesco.

Se questo è un uomo.

Solidarietà

Il direttivo di ACM ha deciso di donare agli affidatari due libri, pubblicati per promuovere l’attività di sostegno ai bambini/e: “Artisti per Gaza” (un catalogo di opere d’arte) e “Al di là di sé. Le opere di Vincenzo Dazzi per i bambini di Gaza” – Mesogea editore (catalogo e raccolta di scritti).

Mandateci gli indirizzi postali. Grazie!

Anbamed e Associazione Culturale Mediterraneo hanno lanciato un appello per il finanziamento di un progetto di adozioni a distanza di bambini palestinesi. Un’iniziativa realizzata con l’associazione di donne di sinistra palestinesi, Al-Najdah (Soccorso sociale).

Abbiamo registrato la prima adozione a distanza di Liane Abu Mussa, 6 anni, orfana che ha perso il padre in un bombardamento israeliano lo scorso luglio 2024.

Due giorni fa, 6 marzo, è arrivata la seconda adozione per 2 anni + 4 mesi di pasti caldi alla famiglia di un/a bambino/a.

Ieri 7 marzo, è arrivata una terza adozione. È una mobilitazione solidale che ci riempie di orgoglio per l’impegno dei nostri lettori e ascoltatori.

Per partecipare al progetto: clicca

Situazione umanitaria a Gaza

9 giorni senza l’ingresso di cibo, acqua, medicinali e carburanti. L’esercito criminale di Netanyahu blocca tutti i camion ai valichi di frontiera e ieri ha bombardato di nuovo il valico di Rafah.

Gli ospedali hanno lanciato appelli per la mancanza di carburante, ossigeno e medicinali, ma nessuna cancelleria dei paesi complici del genocidio ha mosso un dito per far pressione su Tel Aviv, ravvisando il crimine di guerra e contro l’umanità che sta compiendo. Invece foraggiano di armi Israele.

Gli israeliani non solo vietano l’ingresso del cibo, ma distruggono anche i depositi dove le organizzazioni umanitarie lo immagazzinano, per programmare la distribuzione. Ieri bombe incendiarie lanciate da droni hanno provocato un enorme incendio in un deposito ad ovest di Gaza città, che gli unici due automezzi dei vigili del fuoco non sono riusciti a domare. Il campo profughi adiacente è stato sfollato in urgenza.

Cisgiordania

A Jenin, le truppe di occupazione hanno fatto irruzione nell’ospedale pubblico, lanciando lacrimogeni in mezzo ai corridoi. Gli ingressi dell’ospedale sono occupati da mezzi militari per impedire l’ingresso delle autoambulanze. La città martoriata vive il 48esimo giorno di assedio. Le scuole sono chiuse e 503 case sono state distrutte o bruciate. È deportazione.

Un’altra zona disastrata dagli interventi di odio razziale e di pulizia etnica è Massafer Yatta. Dopo le incursioni dei coloni, l’esercito ha compiuto ieri un rastrellamento ed arrestato tre attivisti palestinesi.

Pulizia etnica

A Nab’ Al-Auja, a nord di Ariha (Gerico), ieri le pecore non hanno pascolato. Le due famiglie Rashayda e ‘Abieyat all’alba, quando sono tornate nella comunità, hanno trovato nelle stalle 100 pecore sgozzate e oltre 1500 sparite. Daoud Rashayda, 47 anni, ha raccontato – a Wafa – che la sera prima 150 coloni armati di mitra e scortati dall’esercito hanno attaccato la loro comunità. “Ci hanno costretto ad allontanarci. Uomini, donne e bambini, tutti siamo stati costretti a sfollare con la minaccia delle armi. Hanno distrutto le nostre baracche, le tende e tutte le suppellettili. Ma non pensavamo ad una vendetta contro il bestiame. Vogliono toglierci l’unico nostro mezzo di sussistenza, la pastorizia. Hanno confiscato le sorgenti dell’acqua e la maggior parte delle terre. Ci dicevano che dobbiamo andarcene se teniamo alla nostra pelle. Vogliono deportarci, ma noi non ce ne andremo. La nostra vita è qui. Mio bisnonno è nato in questa terra. Loro, soldati e coloni, provengono chissà da dove e vogliono impossessarsi di tutto con le armi”.

Trattative

Le trattative dirette tra Stati Uniti e Hamas si sono svolte su 4 round a Doha. L’amministrazione Trump chiedeva al movimento palestinese una mossa di buona volontà, per smuovere le acque, con il rilascio di un soldato israeliano, portatore anche di passaporto statunitense, e di 4 corpi di altri soldati ostaggi uccisi dai bombardamenti israeliani. Ma né il pietismo della diplomazia, né le minacce hanno funzionato. “Sono soldati che hanno servito nell’esercito israeliano e sono prigionieri nelle nostre mani. Israele per averli indietro deve liberare i nostri detenuti”, ha risposto il negoziatore Al-Hayya. Le richieste di Hamas era il rilascio di 150 detenuti. Netanyahu non ha acconsentito alle richieste di Trump e la trattativa è naufragata.

Appello per il dott. Hussam Abu Safiya

Elias Abu Safiya, figlio del dott. Hussam, ha denunciato che suo padre è imprigionato in condizioni di isolamento nei lager israeliani. “Non ci permettono di visitarlo e all’avvocato non hanno mai concesso l’autorizzazione di incontrarlo. Nessun’accusa è stata rivolta a lui”.

Firmate l’appello per chiedere la liberazione del direttore dell’ospedale Kamal Adwan,preso in ostaggio dall’esercito israeliano il 27 dicembre 2024, poi dopo 10 giorni annunciata la sua detenzione. Contro di lui non ci sono accuse. Il coraggioso medico è reo di non aver abbandonato il posto di lavoro, malgrado l’assassinio di suo figlio primogenito, Ibrahim, e le gravi ferite da lui stesso subite. clicca  per aderire.

Siria

In tre giorni, più di mille persone, fra cui 745 civili, sono state uccise negli scontri fra le forze di sicurezza siriane e le milizie leali a Bashar Assad nella regione di Latakia. I civili sono stati uccisi in esecuzioni sommarie. Sui social sono state pubblicate foto di decine di corpi per terra in una pozzanghera di sangue. Vi erano anche bambini sgozzati. Ritorna l’incubo dell’Isis e di Al-Qaeda. Secondo l’Osservatorio Siriano, le perdite fra le nuove forze siriane sono 125 morti e fra i lealisti di Assad sono 148.

Il capo di stato autonominato Ahmed al-Sharaa ha chiesto al paese pace e unità nazionale. “Dobbiamo fare di tutto per mantenere l’unità nazionale e la pace. Dio volendo, riusciremo a vivere insieme in questo Paese”, ha affermato, in un discorso pronunciato alla moschea omayyade di Damasco.

Gli scontri sono iniziati giovedì, dopo una imboscata su vasta scala a Jableh, a opera delle milizie filo Assad contro i gruppi guidati da Tahir al-Sham. Subito dopo è iniziata la pulizia etnica contro gli alawiti.

Un residente della cittadina di Snobar ha denunciato che uomini armati hanno ucciso almeno 14 dei suoi vicini, tutti della stessa famiglia, incluso un uomo di 75 anni e i suoi tre figli, di fronte alla moglie. “Dopo hanno chiesto alla donna di consegnare l’oro che indossava per non essere uccisa anche lei”. La regione è senza elettricità e acqua. I cadaveri sono impilati nelle strade, ha testimoniato un altro.

Libano

Israele ha bombardato con un drone nel sud Libano. Caccia di Tel Aviv hanno sorvolato Nabatie e Iqlim Tuffah. Nel villaggio di Kharba Salam è stata colpita un’auto con un missile, distruggendola completamente. Tutti i passeggeri sono stati uccisi sul colpo, inceneriti. Come al solito il portavoce israeliano parla di un agguato contro un alto capo di Hezbollah.

Notizie dal mondo 

Sono passati tre anni e 9 giorni dall’inizio dell’invasione russa dell’Ucraina. Le truppe ucraine nel territorio russo di Kursk sono assediate e non hanno linee di rifornimento. Gli attacchi russi al sistema energetico ucraino sono aumentati. Le difese ucraine sono indebolite dopo la negazione di Trump dell’assistenza dell’intelligence USA. In settimana l’incontro a Riad tra una delegazione di Kiev e della Casa Bianca.

Sostienici!

Per farlo basta un click: QUI il conto PayPal

Oppure bonifico: IBAN: IT33U0891382490000000500793

+

Fate conoscere Anbamed ai vostri amici e contatti, per aumentare le iscrizioni alla newsletter. L’iscrizione è gratuita e chi può e vuole ha la facoltà di sostenere la redazione con una donazione volontaria, deducibile dalle tasse.

Dal 2 febbraio 2023, infatti, l’associazione “Anbamed, aps per la Multiculturalità” è registrata nel RUNTS (Registro Unico Nazionale del Terzo Settore) nell’elenco delle associazioni di promozione sociale. Questo significa che tutte le donazioni versate sui conti correnti di Anbamed saranno deducibili dalle tasse dei donatori nella dichiarazione dei redditi dell’anno successivo) e si potrà destinare il 5 per mille (sempre nella dichiarazione dei redditi).

Questa maratona dell’informazione quotidiana sul Grande Vicino Oriente continua “puntuale, completa e senza interruzioni”, come l’ha definita un collega e, quindi, merita il vostro sostegno.

Questa rassegna sopravvive grazie ai contributi dei suoi lettori e ascoltatori

Ecco i dati per il versamento:

Associazione Anbamed, aps per la Multiculturalità

Iban: IT33U0891382490000000500793

Oppure: tramite PayPal

Se continuiamo a tenere vivo questo spazio è merito tuo/vostro. Anche un piccolo contributo per noi significa molto.

Voi che non avete donato nulla in passato, e siete in tanti, potete redimervi e farlo adesso: https://www.anbamed.it/sostienici/

1 commento

  1. […] [Anbamed] 1669 – 09 marzo 2025 [Anbamed] 1668 – 08 marzo 2025 [Anbamed] 1666 – 06 marzo 2025 [Anbamed] 1665 – 05 marzo 2025 [Anbamed] 1664 – 04 marzo 2025 [Anbamed] 1663 – 03 marzo 2025 [Anbamed] 1662 – 02 marzo 2025 [Anbamed] 1661 – 1° marzo 2025 ANBAMED Tag articolo: #Anbamed#MEDIO ORIENTE#MEDITERRANEO#Palestina […]

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *