Per ascoltare l’audio di oggi, 23 marzo 2025:
Anbamed, notizie dal Sud Est del Mediterraneo
(testata giornalistica online fondata da Farid Adly.
Direttore responsabile Federico Pedrocchi)
Rassegna anno VI/081 (1683)
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A febbraio c’è stato un ulteriore calo delle donazioni. È il secondo mese consecutivo con il segno meno. Torniamo a preoccuparci. Infatti, i contributi volontari dei nostri lettori e ascoltatori sono stati 7. Il valore complessivo del mese scorso è stato di 555,00 € (- 495,00 € rispetto al precedente mese di gennaio).
Grazie a chi ha contribuito e chiediamo a tutti e tutte di seguire il loro esempio, nel sostegno economico dell’impresa giornalistica senza padroni e senza pubblicità. La libertà non ha prezzo!
Le indicazioni per farlo agevolmente sono presenti nel sito e nella newsletter.
Le notizie:
Genocidio a Gaza
Negli ospedali sono arrivati ieri 130 corpi di civili uccisi dalle bombe israeliane fabbricate in USA e Europa. La “civiltà” coloniale è morte per i popoli.
L’esercito israeliano prosegue la sua campagna di terra per l’occupazione totale della Striscia, bombardando a tappeto i quartieri di Rafah e Khan Younis. A Rafah, i soldati hanno sparato contro un’equipe di soccorso della Mezzaluna rossa, ferendo due infermieri.
Il nostro commento quotidiano fisso: Ci sono ancora coloro che obiettano che non si tratti di genocidio, basandosi su congetture
storiche e non guardando la realtà delle cifre e delle intenzioni, dicono: “Dire che Israele commette genocidio è una bestemmia”.
Pronunciare una frase simile è la vera bestemmia nei confronti della memoria dei sei milioni di ebrei assassinati dal nazismo tedesco.
Se questo è un uomo.
Situazione umanitaria
Nel nord della Striscia, soprattutto a Beit Lahia è carestia. La gente non ha nulla da mangiare e i gruppi di soccorso alimentare fanno fatica a colmare i bisogni. L’esercito israeliano nelle sue ripetute passate incursioni e occupazioni del territorio ha sempre devastato le zone agricole, le serre e gli orti familiari, arandole con i bulldozer. Con l’ultima rioccupazione del corridoio del Wadi, i generali israeliani non fanno passare i camion degli aiuti umanitari, soprattutto dopo il loro bombardamento sulla sede dell’ONU a Deir Balah. Nei punti di distribuzione dei pasti caldi, la gente si accalca nella speranza di avere un piatto di riso o un sacchetto di pane.
(Il video dell’agenzia Wafa è in arabo, ma le immagini sono eloquenti: clicca)
Cisgiordania: è pulizia etnica e deportazione
Si intensifica l’aggressione a Jenin e Tulkarem con demolizione di case e cacciata di altre famiglie. L’offensiva dell’esercito israeliano è generalizzata e copre tutto il territorio della Cisgiordania, in una guerra non dichiarata. I rastrellamenti di ieri hanno portato all’arresto di 29 militanti palestinesi, tra i quali 7 minorenni lanciatori di pietre.
A sud di Nablus, i coloni ebrei hanno tagliato con la motosega 80 olivi in un terreo di proprietà di una famiglia palestinese. Il gruppo di 10 aggressori ha agito sotto la protezione dei soldati che hanno tenuto a bada la famiglia e gli altri abitanti del villaggio, sotto la minaccia delle armi. Obiettivo è prendere possesso delle terre dei nativi, per allargare le colonie. A Massafer Yatta, un gruppo di 20 coloni ha cacciato i pastori palestinesi dalle loro terre con la minaccia delle armi. Poi sono penetrati con i loro greggi nei terreni agricoli di un contadino devastando tutto il raccolto.
L’unica democrazia del MO?
L’attivista progressista israeliano Allon Lee Green ha scritto sul proprio account: “Ieri a Tulkarem, in Cisgiordania, i soldati israeliani sono entrati in un ristorante, appena prima del pasto iftar, hanno creato scompiglio e compiuto atti vandalici nel locale, hanno aggredito e poi arrestato uno dei dipendenti del ristorante. Qualcuno può sostenere che questa sia la sicurezza o che sia correlata alla protezione dei cittadini israeliani? La risposta è che questo è ciò che significa controllo militare su milioni di persone”. Apartheid coloniale. (clicca per guardare il video)
Libano
6 civili libanesi uccisi nell’offensiva militare israeliana di ieri. Caccia, droni, artiglieria e sparatorie contro villaggi e città del sud Libano. Non sono sporadiche violazioni della tregua delimitate nel tempo e nello spazio, ma un’offensiva generale col pretesto di rispondere al lancio di 3 razzi, due giorni fa, verso il territorio israeliana. Hezbollah ha dichiarato di non aver lanciato i razzi e di rispettare la tregua. L’esercito libanese ha aperto un’inchiesta sul caso e il presidente Aoun ha messo in guardia dalle provocazioni, chiedendo alla comunità internazionale ed ai due paesi patrocinanti della mediazione, USA e Francia, di intervenire per mettere fine alla nuova aggressione israeliana e di imporre il completamento del ritiro. L’attacco israeliano ha colpito anche la città di Sour (Tiro) e continua anche stamattina, dove un drone ha lanciato un razzo contro un’auto.
Turchia
Una campagna di repressione sta sconvolgendo la Turchia, dopo l’arresto del sindaco di Istanbul. 343 arrestati nelle 12 grandi città dove si sono tenute le proteste contro l’operazione giudiziaria, messa in atto per impedire la candidatura di un futuro sfidante di Erdogan nelle prossime elezioni presidenziali. Le manifestazioni si sono svolte in 43 città turche, dove la gente chiedeva esplicitamente le dimissioni del governo. L’opposizione ha accusato la polizia di usare le pallottole di gomma contro i manifestanti disarmati.
L’offensiva giudiziaria di Erdogan contro Kerim Imamuglo è iniziata, tramite il ritiro della laurea prima e la procura poi, in seguito alla pubblicazione dei primi sondaggi che danno per vincente il candidato dell’opposizione. Il neo sultano ha già coperto due mandati e secondo la costituzione non potrebbe ricandidarsi, ma per dribblare l’ostacolo potrebbe sciogliere il Parlamento e indire elezioni anticipate. Una clausola che aveva introdotto lui stesso nell’ultima modifica della Costituzione.
BDS
È in corso e fino al 28 marzo la campagna SPLAI “Spazi liberi dall’apartheid israeliana”. La campagna SPLAI – Spazi Liberi dall’Apartheid Israeliana, è promossa dal movimento BDS (Boicottaggio, Disinvestimento e Sanzioni), che si batte per la libertà, la giustizia e l’uguaglianza del popolo palestinese.
Sono quasi 400 le realtà italiane che hanno aderito: associazioni, sindacati, movimenti, attività produttive e commerciali, centri sociali e culturali, squadre di sport popolare e altri spazi (vedi l’elenco completo qui).
(Per saperne di più ed aderire: clicca).
Appello per il dott. Hussam Abu Safiya
Firmate l’appello per chiedere la liberazione del direttore dell’ospedale Kamal Adwan,preso in ostaggio dall’esercito israeliano il 27 dicembre 2024, poi dopo 10 giorni annunciata la sua detenzione. Contro di lui non ci sono accuse. Il coraggioso medico è reo di non aver abbandonato il posto di lavoro, malgrado l’assassinio di suo figlio primogenito, Ibrahim, e le gravi ferite da lui stesso subite. clicca per aderire. Stiamo traducendo l’appello in italiano, su richiesta di molti lettori.
Solidarietà
Altre due adozioni di bambini/e di Gaza sono arrivate ieri. Un gruppo di solidarietà con sede in Piemonte ci ha comunicato di aver provveduto al versamento delle somme. Siamo arrivati così a 13 adozioni a distanza in meno di tre settimane. Un risultato eccellente. Grazie a voi cari lettori di Anbamed.
Ci arrivano diverse proposte di gruppi di amici che si mettono insieme, per raccogliere i fondi necessari per coprire la spesa di un anno: 600 euro. Altre due adozioni sono in arrivo e 3 in gestazione.
Tutti i giorni arrivano altri messaggi di lettori di Anbamed esprimendo interesse al progetto e richieste di approfondimento. “Ore Felici per i Bambini di Gaza, adozioni a distanza e pasti caldi” è la cosa giusta.
Il sito IdeeInFormazione ha pubblicato in Homepage il nostro appello alle adozioni a distanza per i bambini/e di Gaza. Guarda!
Il direttivo di ACM ha deciso di donare agli affidatari due libri, pubblicati per promuovere l’attività di sostegno ai bambini/e: “Artisti per Gaza” (un catalogo di opere d’arte) e “Al di là di sé. Le opere di Vincenzo Dazzi per i bambini di Gaza” – Mesogea editore (catalogo e raccolta di scritti).
Mandateci gli indirizzi postali. Grazie!
Anbamed e Associazione Culturale Mediterraneo hanno lanciato un appello per il finanziamento di un progetto di adozioni a distanza di bambini e bambine palestinesi. Un’iniziativa realizzata con l’associazione di donne di sinistra, Al-Najdah (Soccorso sociale). clicca
Continuano ad arrivare richieste di informazioni più dettagliate, alle quali oltre al messaggio diretto, risponderemo anche con un articolo specifico pubblico. Per partecipare al progetto: clicca
Notizie dal mondo
Sono passati tre anni e 26 giorni dall’inizio dell’invasione russa dell’Ucraina. Una raffica di droni russi su Kiev, alla vigilia delle trattative in Arabia saudita.
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