Per ascoltare l’audio di oggi, 29 marzo 2025:
Anbamed, notizie dal Sud Est del Mediterraneo
(testata giornalistica online fondata da Farid Adly.
Direttore responsabile Federico Pedrocchi)
Rassegna anno VI/087 (1689)
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A febbraio c’è stato un ulteriore calo delle donazioni. È il secondo mese consecutivo con il segno meno. Torniamo a preoccuparci. Infatti, i contributi volontari dei nostri lettori e ascoltatori sono stati 7. Il valore complessivo del mese scorso è stato di 555,00 € (- 495,00 € rispetto al precedente mese di gennaio).
Grazie a chi ha contribuito e chiediamo a tutti e tutte di seguire il loro esempio, nel sostegno economico dell’impresa giornalistica senza padroni e senza pubblicità. La libertà non ha prezzo!
Le indicazioni per farlo agevolmente sono presenti nel sito e nella newsletter.
Le notizie:
Genocidio a Gaza
Sono arrivati negli ospedali, durante la giornata di ieri, 43 corpi e 115 feriti.
Dall’alba di oggi, fonti giornalistiche hanno riferito di altri 22 uccisi in diverse stragi, nel centro e sud della Striscia.
A Beit Lahia continua l’opera di demolizione dei ruderi, ancora in piedi, con dinamite e bulldozer, per impedire il ritorno delle famiglie deportate.
Il nostro commento quotidiano fisso: Ci sono ancora coloro che obiettano che non si tratti di genocidio, basandosi su congetture
storiche e non guardando la realtà delle cifre e delle intenzioni, dicono: “Dire che Israele commette genocidio è una bestemmia”.
Pronunciare una frase simile è la vera bestemmia nei confronti della memoria dei sei milioni di ebrei assassinati dal nazismo tedesco.
Se questo è un uomo.
Situazione umanitaria
Il Programma alimentare mondiale (PAM) ha avvertito che “migliaia di palestinesi nella Striscia di Gaza si trovano ancora una volta ad affrontare la minaccia di fame acuta e malnutrizione, con le scorte alimentari in diminuzione e i valichi chiusi al passaggio degli aiuti”. È una parte della politica di uso della fame come arma di guerra, perseguita da Israele nel suo genocidio messo in atto da 18 mesi nella Striscia.
Il PAM ha ribadito che dal 2 marzo non è entrato a Gaza neanche un camion di merci, sia come aiuti umanitari, sia come prodotti commerciali.
“Le nostre scorte bastano per meno di due settimane”, hanno dichiarato, “mentre ci sono 85 mila tonnellate di aiuti internazionali immagazzinati fuori dai contini della Striscia.
L’Ufficio delle Nazioni Unite per il coordinamento degli affari umanitari ha affermato da Ginevra, ieri, che le azioni israeliane a Gaza portano i tratti distintivi di crimini brutali. Jens Laerke, portavoce dell’ufficio di Ginevra, ha aggiunto che ciò che sta accadendo riflette “un palese disprezzo per la vita e la dignità umana”.
Cisgiordania
A Gasra, dopo l’ingresso dei militari israeliani e la distruzione di esercizi commerciali e abitazioni, è arrivato il turno delle ronde dei coloni che minacciano di occupare le case e svaligiano negozi, sotto la protezione dei soldati.
A Massafer Yatta un’altra aggressione contro un pastore palestinese che dopo essere stato picchiato e ridotto in fin di vita, è stato derubato del gregge.
Libano
Israele è tornata a colpire Beirut. L’attacco era duplice, prima un lancio di tre missili da droni contro una costruzione nella zona di Hadath, nella parte meridionale della capitale. Poi è intervenuta l’aeronautica con i caccia che hanno bombardato con missili da una tonnellata.
Yemen
È gu erra di Trump contro lo Yemen. 70 raids in 24 ore, ieri. Gli Houthi hanno dichiarato che i caccia USA hanno colpito nella capitale Sanaa, a Saada, nel Nord e attorno a Hodeida, il porto principale nelle mani delle milizie. Non sono state fornite informazioni sulle vittime o sui danni.
Rojava
A Hasaka nel nord est della Siria, amministrato dai curdi delle Forze Democratiche siriane (FDS), è stato catturato un capo di Daiesh (ISIS) responsabile delle operazioni di liberazione delle donne straniere mogli di jihadisti e contrabbandarle verso la Turchia. Il personaggio ha una grande capacità economica e riusciva a far arrivare soldi alle donne dei jihadisti incarcerati, che sono trattenute nel campo di el-Hol. secondo l’Osservatorio Siriano per i diritti umani, l’uomo si chiama Dhaher el-Kaied el-Fayyan, di nazionalità irachena.
Durante la perquisizione della sua casa, nel villaggio di Tueimin, a sud del capoluogo Hasaka, sono state trovate armi ed esplosivi.
L’ISIS nel nord est della Siria è molto attivo. Durante il mese di marzo ha compiuto 18 attacchi con armi ed esplosivi, agguati contro le ronde delle forze di sicurezza curde, attacchi contro caserme curde e imposizione armata del pagamento della zakat, la tassa che ogni musulmano deve elargire ai poveri volontariamente per completare la sua fede (è uno dei 5 pilastri dell’Islam)
Contro il genocidio
In occasione della Giornata della Terra palestinese (30 marzo), in tutta Italia si terranno in questi giorni manifestazioni e mobilitazioni contro il genocidio in corso. clicca.
In molte città del mondo sono state organizzate iniziative per il cessate il fuoco: Guarda Oslo
Appello per il dott. Hussam Abu Safiya
Firmate l’appello per chiedere la liberazione del direttore dell’ospedale Kamal Adwan,preso in ostaggio dall’esercito israeliano il 27 dicembre 2024, poi dopo 10 giorni annunciata la sua detenzione. Contro di lui non ci sono accuse. Il coraggioso medico è reo di non aver abbandonato il posto di lavoro, malgrado l’assassinio di suo figlio primogenito, Ibrahim, e le gravi ferite da lui stesso subite. clicca per aderire. Stiamo traducendo l’appello in italiano, su richiesta di molti lettori.
Solidarietà
Il “Coro Resistente” del Tigullio si è aggiunto alla grande famiglia degli affidatari. È arrivata ieri la loro adesione al progetto “Ore Felici per i Bambini di Gaza”. È la 15° adesione, in meno di un mese. Il Coro Resistente è nato circa un anno fa ed è composto da iscritti o simpatizzanti ANPI del Tigullio (Liguria). Sarebbe bello mandare una registrazione di “Bella Ciao”, eseguita dal Coro Resistente, da far ascoltare ai bambini del giardino d’infanzia di Al-Najdah.
Sono arrivate altre schede di bambini e bambine di Gaza. Malgrado le difficoltà operative, le amiche e compagne del Najdah stanno cercando di mantenere aperto il canale di comunicazione, per farci giungere notizie e aggiornamenti.
È in arrivo la 16° adozione di un/a bambino/a di Gaza. Siamo arrivati a 15 adozioni in meno di tre settimane. Un risultato eccellente. Grazie a voi, cari lettori di Anbamed, adesso siamo in grado di trasferire le somme raccolte al conto corrente dell’associazione delle donne di sinistra di Gaza, Al-Najdah (Soccorso sociale). Ve ne daremo conto documentale, appena le operazioni saranno andate a termine.
Ci arrivano ancora diverse proposte di gruppi di amici che si mettono insieme, per raccogliere i fondi necessari per coprire la spesa di un anno: 600 euro. Altre due adozioni sono in arrivo e 3 in gestazione.
Tutti i giorni arrivano altri messaggi di lettori di Anbamed esprimendo interesse al progetto e richieste di approfondimento. “Ore Felici per i Bambini di Gaza, adozioni a distanza e pasti caldi” è la cosa giusta.
Il sito IdeeInFormazione ha pubblicato in Homepage il nostro appello alle adozioni a distanza per i bambini/e di Gaza. Guarda!
Il direttivo di ACM ha deciso di donare agli affidatari due libri, pubblicati per promuovere l’attività di sostegno ai bambini/e: “Artisti per Gaza” (un catalogo di opere d’arte) e “Al di là di sé. Le opere di Vincenzo Dazzi per i bambini di Gaza” – Mesogea editore (catalogo e raccolta di scritti).
Mandateci gli indirizzi postali. Grazie!
Anbamed e Associazione Culturale Mediterraneo hanno lanciato un appello per il finanziamento di un progetto di adozioni a distanza di bambini e bambine palestinesi. Un’iniziativa realizzata con l’associazione di donne di sinistra, Al-Najdah (Soccorso sociale). clicca
Continuano ad arrivare richieste di informazioni più dettagliate, alle quali oltre al messaggio diretto, risponderemo anche con un articolo specifico pubblico.
Per partecipare al progetto: clicca
Notizie dal mondo
Sono passati tre anni, un mese e 4 giorno dall’inizio dell’invasione russa dell’Ucraina.
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