Per ascoltare l’audio di oggi, 09 aprile 2025:
Anbamed, notizie dal Sud Est del Mediterraneo
(testata giornalistica online fondata da Farid Adly.
Direttore responsabile Federico Pedrocchi)
Rassegna anno VI/098 (1700)
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Grazie a chi ha contribuito e chiediamo a tutti e tutte di seguire il loro esempio, nel sostegno economico dell’impresa giornalistica senza padroni e senza pubblicità. La libertà non ha prezzo!
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Le notizie
Genocidio a Gaza
L’esercito israeliano ha comunicato di aver compiuto ieri 45 raids aerei su Gaza. Nella giornata di ieri sono stati accompagnati negli ospedali 58 uccisi e 213 feriti.
Dall’inizio dell’aggressione israeliana il numero degli assassinati dai generali israeliani è di 50.810 e il numero dei feriti di 115.688. Numeri per difetto perché comprendono soltanto gli arrivi nelle strutture mediche e non i dispersi sotto le macerie che non è stato possibile estrarre a causa anche degli intensi bombardamenti.
Il nostro commento quotidiano fisso: Ci sono ancora coloro che obiettano che non si tratti di genocidio, basandosi su congetture
storiche e non guardando la realtà delle cifre e delle intenzioni, dicono: “Dire che Israele commette genocidio è una bestemmia”.
Pronunciare una frase simile è la vera bestemmia nei confronti della memoria dei sei milioni di ebrei assassinati dal nazismo tedesco.
Se questo è un uomo.
Situazione umanitaria a Gaza
Il segretario generale dell’ONU Guterres ha respinto le proposte del governo israeliano di impossessarsi degli aiuti internazionali. “Non collaboreremo con il piano di distribuzione diretta da parte dell’esercito israeliano. È una nuova forzatura per deportare i palestinesi affamandoli. L’uso della fame come arma da guerra è un crimine per le norme internazionali”.
“Il mondo sta assistendo alla devastazione delle vite degli abitanti di Gaza a causa dei continui bombardamenti israeliani e della mancanza di mezzi di sopravvivenza, dimostrando un totale disprezzo per la vita umana”, hanno affermato gli esperti delle Nazioni Unite per i diritti umani in una dichiarazione congiunta.
Gli esperti hanno aggiunto che le Nazioni Unite non sono più in grado di garantire la sicurezza dei loro team sul campo a Gaza e che un numero senza precedenti di operatori umanitari è stato ucciso a causa del genocidio perpetrato da Israele nella Striscia.
Stéphane Dujarric, portavoce del Segretario generale delle Nazioni Unite, ha invitato i leader mondiali “ad agire per salvare gli oltre due milioni di palestinesi nella Striscia di Gaza, che rischiano la vita sotto i bombardamenti o per fame, a causa di un rigido blocco”.
Cisgiordania
L’offensiva militare israeliana in Cisgiordania è incessante. Ieri, truppe ingenti hanno invaso Qalqilia, Jenin, Tulkarem, Salfit e Nablus. Un ragazzo è stato colpito alla testa a Jenin e versa in gravi condizioni in ospedale. Altri due sono stati feriti a Shaqba, ad ovest di Ramallah. Una donna, Amana Yaaqoub (30 anni) è stata freddata ad un posto di blocco, con colpi di arma da fuoco alla testa. I soldati hanno impedito i soccorsi e poi hanno coperto il loro crimine parlando di lancio di pietre contro i loro veicoli.
Decine di case palestinesi, in diverse città e villaggi, sono state demolite con la dinamite o i bulldozer, per vendetta.
Prosegue anche l’offensiva dei coloni per impossessarsi delle terre agricole e di pascolo e deportarne la popolazione. Gli attacchi di ieri sono avvenuti nelle province di Betlemme, el-Khalil e Ariha. Tutte le operazioni sono state coordinate con l’esercito di occupazione.
Gerusalemme
Le forze di occupazione hanno ordinato la chiusura di 6 scuole gestite dall’Onu. Vogliono colpire il diritto allo studio per i palestinesi. Anche la stessa modalità di consegna delle ordinanze è violenta: ingenti forze di agenti e militari hanno fatto irruzione negli edifici scolastici per consegnare ai presidi l’ordine di chiudere entro un mese. Migliaia di studenti palestinesi saranno privati dell’istruzione. In risposta, la direttrice per il settore media dell’agenzia UNRWA, Abeer Ismail, ha dichiarato: “Questa misura è totalmente inaccettabile. Viola il diritto internazionale e costituisce una violazione del diritto dei bambini rifugiati palestinesi all’accesso all’istruzione. Minaccia di privare centinaia di bambini del loro diritto fondamentale all’istruzione nella propria città. Viola inoltre l’immunità delle strutture delle Nazioni Unite”.
Iran/Usa
Sabato a Mascate in Oman si terranno gli incontri tra l’amministrazione Trump e il governo di Teheran. Gli USA dicono che saranno trattative dirette, gli iraniani negano. A guidare le rispettive delegazioni sono attesi l’inviato statunitense per il Medio Oriente, Steve Witkoff, e il ministro degli Esteri iraniano. Nel ruolo di mediatore, il capo della diplomazia omanita. L’annuncio roboante e falso fatto ieri da Trump, al termine dell’incontro con il premier israeliano ricercato dalla Corte Penale Int. per crimini di guerra, Benjamin Netanyahu, è stato così commentato dall’agenzia iraniana Nournews: «Un’operazione psicologica complessa e deliberata, per influenzare l’opinione pubblica interna e internazionale».
Le delegazioni di Teheran e di Washington siederanno in stanze separate e i diplomatici omaniti faranno la spola, come avviene in tutti i negoziati indiretti. L’Iran non esclude colloqui diretti con gli Stati Uniti, a un cambio di posizione, se i negoziati indiretti andranno bene, cioè cancellazione delle sanzioni.
Appello per il dott. Hussam Abu Safiya
Firmate l’appello per chiedere la liberazione del direttore dell’ospedale Kamal Adwan,preso in ostaggio dall’esercito israeliano il 27 dicembre 2024, poi dopo 10 giorni annunciata la sua detenzione. Contro di lui non ci sono accuse. Il coraggioso medico è reo di non aver abbandonato il posto di lavoro, malgrado l’assassinio di suo figlio primogenito, Ibrahim, e le gravi ferite da lui stesso subite. clicca per aderire. Stiamo traducendo l’appello in italiano, su richiesta di molti lettori.
Solidarietà/Al-Najdah
Un appello della direttrice del Najdah, da Gaza: “Vi chiediamo di fare rumore, per smuovere le coscienze dei potenti della terra, per far pressioni sul governo occupante. Sapere che ci siete è un supporto enorme per i nostri bimbi. I disegni che ci avete mandato sono stati un motivo di gioia. Dal punto di vista psicologico è importantissimo. Grazie per tutto quel che state facendo”.
Siamo a 21 adozioni a distanza in un mese esatto dall’inizio della campagna. Molte anche le quote una tantum per i pasti caldi alle famiglie con bambini/e orfani/e. Un risultato eccellente. Grazie a voi, cari lettori di Anbamed, adesso siamo in grado di trasferire le somme raccolte al conto corrente dell’associazione delle donne di sinistra di Gaza, Al-Najdah (Soccorso sociale). Il totale delle donazioni ricevute in un mese, dal 3 al 31 marzo 2025, è di 8.050 euro.
Vi daremo conto documentale del trasferimento bancario, appena le operazioni saranno andate a termine.
Ci sono arrivati in banca dei contributi per adozioni, ma non abbiamo ricevuto comunicazioni dagli affidatari, che non riusciamo a contattare. Preghiamo i donatori di scriverci per avvisarci e fornirci i loro contatti email e telefonici, per semplificare le comunicazioni.
Ci arrivano ancora diverse proposte di gruppi di amici che si mettono insieme, per raccogliere i fondi necessari per coprire la spesa di un anno: 600 euro.
Tutti i giorni arrivano altri messaggi di lettori di Anbamed esprimendo interesse al progetto e richieste di approfondimento. “Ore Felici per i Bambini di Gaza, adozioni a distanza e pasti caldi” è la cosa giusta.
Il sito IdeeInFormazione ha pubblicato in Homepage il nostro appello alle adozioni a distanza per i bambini/e di Gaza. Guarda!
Il direttivo di ACM ha deciso di donare agli affidatari due libri, pubblicati per promuovere l’attività di sostegno ai bambini/e: “Artisti per Gaza” (un catalogo di opere d’arte) e “Al di là di sé. Le opere di Vincenzo Dazzi per i bambini di Gaza” – Mesogea editore (catalogo e raccolta di scritti).
Mandateci gli indirizzi postali. Grazie!
Anbamed e Associazione Culturale Mediterraneo hanno lanciato un appello per il finanziamento di un progetto di adozioni a distanza di bambini e bambine palestinesi. Un’iniziativa realizzata con l’associazione di donne di sinistra, Al-Najdah (Soccorso sociale). clicca
Continuano ad arrivare richieste di informazioni più dettagliate, alle quali oltre al messaggio diretto, risponderemo anche con un articolo specifico pubblico.
Per partecipare al progetto: clicca
Notizie dal mondo
Sono passati tre anni, un mese e 15 giorni dall’inizio dell’invasione russa dell’Ucraina.
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Dal 2 febbraio 2023, infatti, l’associazione “Anbamed, aps per la Multiculturalità” è registrata nel RUNTS (Registro Unico Nazionale del Terzo Settore) nell’elenco delle associazioni di promozione sociale. Questo significa che tutte le donazioni versate sui conti correnti di Anbamed saranno deducibili dalle tasse dei donatori nella dichiarazione dei redditi dell’anno successivo) e si potrà destinare il 5 per mille (sempre nella dichiarazione dei redditi).
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