Anbamed, notizie dal Sud Est del Mediterraneo

(testata giornalistica. Direttore responsabile: Federico Pedrocchi)

21 marzo 2023.

Rassegna anno IV/n. 079

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I titoli:

Yemen: Accordo a Ginevra tra governo e Houthi per lo scambio di prigionieri.

Palestina Occupata: I detenuti politici palestinesi entreranno in sciopero della fame giovedì.

Israele: Il ministro estremista Smotrich vuole annettersi la Giordania. Il governo costretto da Amman a smentire.

Terremoto Turchia-Siria: La conferenza dei donatori promette 7 miliardi di euro per la ricostruzione.

Somalia: La siccità minaccia di morte 135 persone al giorno.

Egitto: In arrivo una nuova legge di famiglia che garantisce maggiori diritti alle donne.

Le notizie

Yemen

Le delegazioni yemenite, quella governativa e quella degli Houthi, riunite da sabato a Ginevra, hanno raggiunto ieri un accordo per lo scambio di prigionieri di guerra. 887 detenuti saranno liberi con l’inizio del mese di ramadan (giovedì). Gli Houthi libereranno 181 prigionieri, comprendenti alti ufficiali dell’esercito governativo catturati in campo di battaglia e il fratello dell’ex presidente Radi, arrestato soltanto per la sua relazione di parentela con l’ex capo dello Stato. Tra di loro ci sono anche ufficiali sauditi e soldati sudanesi. Il governo libererà 706 miliziani houthi catturati in azioni di guerra.

L’inviato dell’ONU, Hans Grundberg ha annunciato che le delegazioni torneranno a riunirsi a maggio, per concludere l’impegno a rilasciare tutti i prigionieri di guerra ed avviare le trattative per il negoziato di pace.

Questi risultati positivi sono il frutto dell’accordo tra Riad e Teheran per la ripresa delle normali relazioni diplomatiche. Accordo raggiunto all’inizio di marzo a Pechino, dopo il successo della mediazione cinese.

Palestina Occupata

I prigionieri politici palestinesi nelle carceri israeliane entreranno in sciopero della fame giovedì, con l’inizio del mese di ramadan. La protesta è per chiedere la fine delle misure coercitive vessatorie e discriminatorie, introdotte dal neo ministro Ben Gvir, nel trattamento carcerario riservate ai palestinesi. Una delle misure è stata quella del trasferimento di massa di detenuti palestinesi verso le carceri nel deserto del Negev, rendendo ardue le visite mensili dei familiari. Da metà febbraio era in corso un’azione di protesta graduale, che comprendeva azioni di disobbedienza civile, come il ritardo del ritorno nelle celle dopo l’ora d’aria.   

Israele

Il ministero degli esteri israeliano ha espresso il suo impegno per gli accordi di pace con la Giordania del1994. La dichiarazione si è resa necessaria dopo le proteste di Amman per le insensate e pericolose dichiarazioni del ministro delle Finanze Smotrich. Per l’uomo politico israeliano di estrema destra fascista, la terra di Israele comprende non soltanto le terre palestinesi occupate, ma anche la Giordania. Dal palco dove svolgeva il suo intervento era esposta una cartina geografica di Israele, comprendente i territori ad est del Giordano. Amman ha convocato l’ambasciatore per una vibrata protesta.   

Terremoto Turchia-Siria

La conferenza dei paesi donatori, riunita ieri a Brxelles. ha deciso di fornire alle popolazioni turca e siriana colpite dal terremoto un aiuto per 7 miliardi di euro. Alla conferenza organizzata dal Consiglio d’Europa è stato invitato Erdogan (in video conferenza), ma non Assad per la repressione sanguinaria della rivolta. Erdogan ha valutato i danni subiti dalla Turchia in 104 miliardi di euro.

Somalia

Uno studio sulla siccità in Corno d’Africa mette in allarme dal rischio di decesso di 135 persone al giorno, nella fase fino a giugno. Lo studio realizzato dal ministero della salute somalo, dall’OMS  dall’Unicef rivela che almeno 100 mila persone sono a rischio fame a causa della straordinaria stagione di siccità, la più grave dal 2017. Metà delle vittime saranno bambini al di sotto di 5 anni d’età.

Cinque stagioni di siccità consecutive hanno causato la morte di animali, distruzione dei raccolti e costretto un milione di contadini e pastori a trasferirsi alla ricerca di acqua e cibo. I meteorologi prevedono una sesta stagione di siccità e questo, secondo i calcoli dell’ONU, porterà la metà della popolazione somala ad essere bisognosa di aiuti internazionali per sopravvivere.    

Egitto

In Egitto, tra i problemi sociali familiari più impellenti sono i matrimoni “orfi”, cioè celebrati da un imam senza venir registrati nelle anagrafi e nei tribunali, e il ripudio verbale. Il governo ha preparato una proposta di riforma per “lo stato civile”, che cancella la validità del matrimonio “orfi” e rende obbligatoria la registrazione in tribunale delle dichiarazioni di divorzio (che in realtà è soltanto un ripudio maschile della coniuge). La vicenda è complessa a causa delle stratificazioni giuridiche tra la Sharia, la legge islamica farraginosa su questo punto, la tradizione consuetudinaria e le leggi dello Stato. In questo marasma, a pagare sono sempre le donne, che una volta abbandonate si trovano senza diritti e senza tutela giuridica. Già 5 anni fa, il presidente Al-Sissi si era espresso nella direzione di una necessaria riforma, ma le resistenze di Al-Azhar hanno frenato l’applicazione delle direttive. In un discorso pubblico, Al-Sissi ha denunciato, ieri, che “in 5 anni sono state emesse 300 “fatwa” a favore del divorzio verbale, una pratica che annulla i diritti delle donne e della prole, distrugge le famiglie e indebolisce il tessuto sociale. Si deve mettere fine a questo scempio”. La nuova proposta di legge tra l’altro prevede l’affido dei figli minori alla madre, contrariamente alla legge in vigore che assegna al padre l’affido dei figli minori, una volta compiuti i sette anni.     

Notizie dal mondo Sono passati un anno e 25 giorni dall’inizio dell’invasione russa dell’Ucraina. Putin riceve Xi Jinping: “Un piano meritevole di attenzione”, cioè non se ne fa nulla. Ucraina preoccupata per il piano cinese, dopo il siluramento  delle proposte di Pechino da parte de lla Casa Bianca.

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Qui le vignette dell’ottimo Mimmo Lombezzi).

Da oggi, 20 marzo, iniziano le presentazioni della rivista antirazzista dell’associazione “Razzismo Brutta Storia”. Il programma lo trovate QUI.

 C’è tempo fino al 31 marzo per partecipare a DIMMI – “Diari Multimediali Migranti”, il concorso nazionale che raccoglie e fa conoscere le storie di persone di origine o provenienza straniera che vivono o hanno vissuto in Italia.

AssoPacePalestina ha invitato in Italia una delegazione degli attivisti palestinesi di Masafer Yatta, l’area minacciata di sgombero per far posto ai coloni, nei pressi di El-Khalil (Hebron). Le iniziative si terrano fino al 22 marzo 2023. (Qui il sito)

A partire dal 14 marzo sono iniziate le proiezioni del documentario libico “’Aber Sabeel – Solo di passaggio”, sui campi di detenzione migranti, realizzato dall’associazione “Al-Marsad/Observatory on Gender In Crisis”. (Leggi la scheda sul film) Qui il programma di tutte le iniziative italiane.

Domani, 21 marzo, è il Nawruz dei popoli della Mesopotamia. In modo particolare, per il popolo curdo è anche un giorno di lotta e speranza. Ecco il calendario delle iniziative per festeggiare con un impegno preciso di solidarietà QUI.

Dal 18 al 26 marzo 2023 a Milano (in presenza) e in tutta Italia (online) si svolgerà il 32° Festival del cinema Africano, d’Asia e dell’America Latina (FESCAAAL) Tutte le info. Le trovate a questo link.

8 marzo: Il premio Inge Feltrinelli menzione speciale diritti violati al miglior progetto editoriale è stato assegnato al sito egiziano Mada Misr. La direttrice e cofondatrice Lina Atallah “ha spiegato le ragioni della nascita e della vita di Mada. Una lezione per tutte e per tutti, qui, da noi”, ha scritto la collega Paola Caridi, presentatrice della cerimonia.

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