Anbamed, notizie dal Sud Est del Mediterraneo
(testata giornalistica. Direttore responsabile: Federico Pedrocchi)
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03 aprile 2023.
Rassegna anno IV/n. 092
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I titoli:
Siria: Nuova aggressione israeliana. Missili su Homs. A Damasco esplode un’autobomba contro un ristorante frequentato da militari iraniani.
Palestina occupata: tensione a Gerusalemme per i riti religiosi sulla spianata delle Moschee.
Algeria: Condannato a 5 anni di reclusione il giornalista El-Kadi, direttore di Radio Maghreb.
Petrolio: Opec riduce la produzione per mantenere le quotazioni del prezzo di petrolio.
Israele: Il governo israeliano approva la formazione della “Guardia Nazionale”, una formazione militare voluta dall’estrema destra.
Arabia Saudita/Siria: Assad sarà invitato al vertice arabo di Riad a maggio.
Le notizie
Siria
Cinque aggressioni israeliane sulla Siria in tre giorni. Un’escalation per coprire la crisi del governo Netanyahu. Per la prima volta il premier israeliano rivendica empiricamente l’attacco, affermando che “coloro che minacciano Israele saranno colpiti ovunque”, un chiaro riferimento alla presenza militare iraniana in Siria. L’agenzia Sana ha pubblicato un comunicato nel quale si afferma il lancio di missili israeliani contro Homs, provocando il ferimento di 5 persone. Teheran ha ammesso l’uccisione di un secondo ufficiale iraniano nell’attacco contro Homs.
A Damasco, nel quartiere residenziale di lusso El-Mizza, un’autobomba è esplosa nei pressi di un ristorante frequentato da iraniani. Secondo la stampa siriana ci sarebbero stati soltanto due feriti. I media di Tel Aviv escludono che vi siano relazioni con un ruolo israeliano nell’attentato terroristico.
L’esercito israeliano ha intercettato un drone proveniente dal territorio siriano e lo ha distrutto in cielo.
Palestina occupata
L forze di occupazione israeliane hanno avviato le operazioni di svuotamento coercitivo delle spianate delle moschee dai fedeli musulmani, per fare spazio ai coloni ebrei di compiere le loro irruzioni all’interno dell’area di culto islamica. Già ieri sera, coloni estremisti, in segno di sfida, hanno cominciato le prove di macellazione dell’agnello nelle zone adiacenti la moschea. La coincidenza della Pasqua ebraica con il Ramadan potrebbe innescare la scintilla di uno scontro su base religiosa.
Algeria
Il tribunale di Algeri ha condannato il giornalista El-Kadi a 5 anni di reclusione, per l’accusa di aver ricevuto “finanziamenti dall’estero”. El-Kadi è il direttore di radio M e della testata giornalistica online “Maghreb emergent” (QUI). È stato arrestato il 29 dicembre scorso e sequestrate le sedi delle redazioni. Il collegio di difesa ha disertato la seduta, “per la mancanza delle condizioni di una giustizia giusta”, ha detto uno degli avvocati, anticipando che verrà avanzato un ricorso contro questa repressione inaudita della libertà d’espressione. Il finanziamento dall’estero è infatti una raccolta fondi tra le comunità algerine in Francia.
Petrolio
I paesi dell’OPEC hanno deciso una riduzione della produzione di circa 1,6 milioni di barili al giorno. “A causa della crisi economica e le previsioni di riduzione della richiesta, si è resa necessaria questa riduzione per la stabilità del mercato”, scrive il cartello dei produttori di petrolio, guidato da Arabia Saudita ed Emirati. Anche la Russia ha aderito all’iniziativa dell’Opec.
Israele
Il governo israeliano ha approvato la creazione di una “Guardia Nazionale”, sotto il comando del ministero della sicurezza interna, guidato dall’estremista Itamar Ben Gvir. La nuova formazione militare sarà costituita da volontari e da ex militari in congedo e verrà finanziata tagliando i bilanci degli altri ministeri del 1,5%. L’ex premier Lapid ha definito la nuova forza “un agglomerato di teppisti”. La creazione di questo corpo militare sotto la sua direzione è stata la condizione di Ben Gvir per approvare il congelamento della riforma della giustizia, che aveva portato ad una rivolta dell’opinione pubblica israeliana, portando in piazza centinaia di migliaia di manifestanti.
Arabia Saudita/Siria
Fonti governative di Riad hanno affermato che re Salman intende invitare il presidente Assad al vertice arabo del prossimo maggio, che si terrà in Arabia Saudita. La prossima settimana il ministro degli esteri Farhan sarà in visita a Damasco per consegnare l’invito. Se venisse confermato questo passo, la Siria degli Assad tornerebbe a pieno titolo nella comunità araba, dalla quale era stata espulsa nel 2011, dopo la feroce repressione della rivolta popolare contro la dittatura.
Anche l’Egitto ha aperto al regime siriano e dopo la visita del ministro degli esteri di Damasco, Miqdad, al Cairo si parla di un imminente incontro tra Al-Sissi e Assad, alla fine di aprile. Tra dittatori, si comprendono e non si sporcheranno le mani, perché sono già grondanti di sangue.
Notizie dal mondo Sono passati 13 mesi e 9 giorno dall’inizio dell’invasione russa dell’Ucraina. Finlandia entra nella Nato ed è subito vittoria delle destre. Nelle elezioni i socialdemocratici arrivano terzi, dopo l’Alleanza Nazionale e l’estrema destra.
Approfondimenti
- In ricordo del grande Gianni Minà
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Qui le vignette dell’ottimo Mimmo Lombezzi).
Campagna Amnesty International per la chiusura di Guantanamo. Da 21 anni il centro di detenzione di Guantánamo è una vergogna per i diritti umani. La maggior parte dei detenuti non è mai stata accusata di nessun reato. Troppi hanno subito feroci torture e maltrattamenti.
Il centro di Guantánamo deve chiudere!
Firma ora l’appello di Amnesty International.
Pubblicato il numero 1/2023 della Rivista “Diritto, Immigrazione e Cittadinanza” promossa da ASGI e Magistratura Democratica dal 1999.
Dal 2017 la Rivista è passata dal formato cartaceo al sito internet dove pubblica i suoi contenuti gratuitamente online.
Si è tenuta il 30 marzo, presso la Fondazione Lelio e Lisli Basso ONLUS, la presentazione volume “Disinformazione democrazia. Populismo, rete e regolazione”. Per seguire la registrazione video, clicca qui.
Il premio Inge Feltrinelli menzione speciale diritti violati al miglior progetto editoriale è stato assegnato al sito egiziano Mada Misr. La direttrice e cofondatrice Lina Atallah “ha spiegato le ragioni della nascita e della vita di Mada. Una lezione per tutte e per tutti, qui, da noi”, ha scritto la collega Paola Caridi, presentatrice della cerimonia.
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