Anbamed, notizie dal Sud Est del Mediterraneo

(testata giornalistica. Direttore responsabile: Federico Pedrocchi)

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09 aprile 2023.

Rassegna anno IV/n. 098

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I titoli:

Palestina Occupata/Israele: Alta tensione in Israele e nei territori occupati. Posti di blocco e chiusura dei valichi dopo gli attentati.  Missili israeliani sulla Siria.

Iraq-Turchia: Baghdad chiede le scuse ufficiali di Ankara per l’attacco con drone sull’aeroporto di Suleimanie.

Migranti: Morti e dispersi al largo di Sfax in due naufragi.

Yemen: Sono in corso le trattative dell’ultimo miglio verso la fine del conflitto.

Arabia Saudita: Un ex colonnello della polizia rifugiato in GB è minacciato di morte.

Militarismo nel Mediterraneo: Washington manda nel Golfo un sommergibile nucleare. Una minaccia contro l’Iran?

Le notizie

Palestina Occupata/Israele

Ancora alta tensione in Israele e nei territori palestinesi occupati.

Nelle prime ore di oggi domenica, l’aeronautica israeliana ha bombardato la Siria, dopo che ci sono stati lanci di razzi sul Golan occupato, provenienti dal territorio siriano.

L’esercito israeliano ha richiamato i riservisti per rafforzare il controllo militare sulla popolazione in Cisgiordania e Gerusalemme est occupate. Posti di blocco e chiusura dei valichi sono stati predisposti alla ricerca degli attentatori della valle del Giordano, dove sono rimaste uccise due donne e ferita una terza. Arresti e ferimenti con pallottole sono avvenute a Gerusalemme e d a Jenin. Un giovane palestinese di 17 anni è stato colpito al torace da un proiettile di guerra ed è ricoverato in gravi condizioni nell’ospedale di Nablus.

La famiglia Al-Jabber e la stampa palestinese accusano la polizia israeliana di aver compiuto un’esecuzione di piazza a Tel Aviv uccidendo quello che viene presentato l’autore di un’operazione di investimento intenzionale dei turisti. “è stato un incidente stradale e nostro figlio è stato freddato, per uccidere la verità. Fa comodo alla propaganda israeliana presentare un incidente come un’operazione, per aumentare la paura nella società. Dai video trasmessi non si vede nessun’arma nelle mani di Yussuf mentre veniva ucciso dall’ufficiale di polizia. Chiediamo una commissione d’inchiesta sul caso. Non rimarremo in silenzio di fronte a questo crimine”.  

A Tel Aviv e in molte alte città israeliane si sono tenute grandi manifestazioni contro il governo Netanyahu. A Tel Aviv ci sono stati almeno dieci mila manifestanti che hanno gridato slogan in difesa della democrazia minacciata dalle proposte di modifica dei poteri dell’Alta corte. La proposta di legge è stata ritirata, ma non cancellata del tutto e l’estrema destra al governo intende ripresentarla nelle prossime settimane.  

Iraq-Turchia

La presidenza irachena ha chiesto ad Ankara le ufficiali scuse per il bombardamento sull’aeroporto di Sulaimanieh, nel Kurdistan Iracheno. Il presidente Rashid ha condannato l’attacco con drone turco sullo scalo aereo civile ed ha considerato questo attacco come violazione della sovranità irachena. Venerdì, un drone è esploso sul muro di cinta dell’aeroporto e secondo la maggior parte degli osservatori l’obiettivo dell’attacco era il comandante delle forze democratiche siriane, Madhloum Abdi, che per sua fortuna era in compagnia di 3 generali USA, e il drone è stato deviato all’ultimo momento.

Migranti

17 migranti dell’Africa subsahariana sono stati salvati in seguito al naufragio di due barconi che li trasportavano dalle coste tunisine verso l’Italia. Altri 24 sono stati considerati dispersi, ma non ci sono speranza di trovali vivi. Quattro i corpi senza vita riportati a terra. Il naufragio è avvenuto venerdì pomeriggio al largo di Sfax. Questo è il sesto naufragio dall’inizio di marzo con un totale delle vittime che supera il cento vite umane inghiottite dalle onde.

La polizia tunisina ha informato che dall’inizio dell’anno sono stati bloccati 14 mila e 406 migranti, cinque volte tanto quelli respinti nello stesso periodo del 2022.

Yemen-Oman

Una delegazione dell’Oman è arrivata a Sanaa, capitale dello Yemen, controllata dal 2014 dai ribelli houthi. La visita è il coronamento di una trattativa indiretta tra i sauditi e gli houthi a Mascate. Il riavvicinamento tra Teheran e Riad, con la mediazione cinese e la prossima ripresa delle relazioni diplomatiche, ha aperto la strada per un accordo in Yemen. Le idee saudite, che la delegazione omanita discuterà con i capi houthi, si basano su 4 tappe: una tregua di 6 mesi, scambio di tutti i prigionieri di guerra, riapertura di tutte le vie di comunicazioni e ripresa delle esportazioni di petrolio ed infine una trattativa politica per la formazione di un governo transitorio della durata di 2 anni.

Arabia Saudita

Un colonnello della polizia saudita, Rabih Al-Enezi, ha disertato e si è rifugiato in Gran Bretagna. Ha postato su Tik Tok dei video di denuncia della repressione nel suo paese, raccontando truci episodi ai quali ha assistito. È inseguito dai servizi di sicurezza e teme per la sua vita. I suoi account social sono stati hackerati ed un certo Fahed Bin Sitam, nome di copertura sicuramente, lo sta perseguitando, localizzando le posizioni dalle quali trasmetteva, arrivando fino all’identificazione dell’albergo dove abitava. “Uccidete questo traditore, non merita di vivere”, hanno commentato altri. Una vicenda inquietante che denota la determinazione del regime saudita di cancellare ogni spazio di espressione.

Militarismo nel Mediterraneo

La marina statunitense ha informato di aver spedito nella regione del Medio Oriente un sommergibile nucleare carico di missili, in supporto alla quinta flotta con sede in Bahrein. Il sommergibile ha attraversato il canale di Suez giovedì. Il comunicato di Washington afferma paradossalmente che questo invio servirà a mantenere la stabilità della regione. La minaccia del terrore, esattamente come la stabilità dell’Iraq e dell’Afghanistan. Il nemico oggi è l’Iran.

Notizie dal mondo Sono passati 13 mesi e 14 giorni dall’inizio dell’invasione russa dell’Ucraina.

Approfondimenti

  • In ricordo del grande Gianni Minà

di Amerigo Kashbur vai all’articolo

  • “Eurocentrismo” di Samir Amin

di Giorgio Riolo QUI

  • [Finestra sulle Rive Arabe] Alla scoperta del romanzo kuwaitiano

di Federica Pistono qui

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Qui le vignette dell’ottimo Mimmo Lombezzi).

Campagna Amnesty International per la chiusura di Guantanamo. Da 21 anni il centro di detenzione di Guantánamo è una vergogna per i diritti umani. La maggior parte dei detenuti non è mai stata accusata di nessun reato. Troppi hanno subito feroci torture e maltrattamenti.

Il centro di Guantánamo deve chiudere!

Firma ora l’appello di Amnesty International.

Pubblicato il numero 1/2023 della Rivista “Diritto, Immigrazione e Cittadinanza” promossa da ASGI e Magistratura Democratica dal 1999.
Dal 2017 la Rivista è passata dal formato cartaceo al sito internet dove pubblica i suoi contenuti gratuitamente online.

Si è tenuta il 30 marzo, presso la Fondazione Lelio e Lisli Basso ONLUS, la presentazione volume “Disinformazione democrazia. Populismo, rete e regolazione”. Per seguire la registrazione video, clicca qui.

Il premio Inge Feltrinelli menzione speciale diritti violati al miglior progetto editoriale è stato assegnato al sito egiziano Mada Misr. La direttrice e cofondatrice Lina Atallah “ha spiegato le ragioni della nascita e della vita di Mada. Una lezione per tutte e per tutti, qui, da noi”, ha scritto la collega Paola Caridi, presentatrice della cerimonia.

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1 commento

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