Anbamed, notizie dal Sud Est del Mediterraneo

(testata giornalistica. Direttore responsabile: Federico Pedrocchi)

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02 giugno 2023

Rassegna anno IV/n. 152 (1039)

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I titoli:

Sudan: Nessuna trattativa in corso. Gli scontri a Khartoum, ieri, hanno ucciso 18 civili e ferito altri 106.

Palestina occupata: 33 arrestati tra i militanti palestinesi in diverse operazioni di rastrellamento israeliane.

Tunisia: Manifestazione di protesta dei giudici contro le misure di Saied per il licenziamento, un anno fa, di 57 colleghi.

Libano: Tensione al confine con Israele per una tenda installata sulla liea di demarcazione.

Yemen: Tra due settimane cominciano le operazioni di salvataggio della nave Safer, dal 2015 attraccata al largo del porto di Hodeida.

Le notizie:

Sudan

I mediatori sauditi e statunitensi hanno dichiarato sospese le trattative di Gedda, in seguito al ritiro della delegazione dell’esercito sudanese. La battaglia a Khartoum si è intensificata e negli scontri, con bombardamenti aerei e artiglieria pesante in mezzo ai quartieri residenziale, si sono registrati 18 morti e 106 feriti tra i civili, secondo un comunicato del comitato dei medici.

L’empasse dell’ONU si aggrava in Sudan perché la missione UNITAMS si conclude domani e il capo dell’esercito sudanese, generale Burhan ha sfiduciato il rappresentante internazionale Parthes. Il segretario generale dell’ONU ha espresso davanti al Consiglio di sicurezza la fiducia nel suo inviato. Un braccio di ferro che la massima autorità decisionale dell’ONU dovrà sciogliere in tempi rapidi, sicuramente con il cambio al vertice della missione.

Un dirigente del PAM (programma alimentare mondiale) ha denunciato ieri che miliziani del pronto intervento si sono impossessati, con la forza militare, di 20 mila tonnellate di aiuti umanitari destinati alla popolazione della città di Al-Ubayyid.

Palestina occupata

In tutte le principali città della Cisgiordania, l’esercito di occupazione israeliano ha compiuto nella notte di ieri operazioni di rastrellamento con l’arresto di 33 militanti e attivisti palestinesi.  23 di questi arresti sono avvenuto nel villaggio di Tuqu’, a sud di Betlemme.

Nella regione di Nablus, i rastrellamenti sono avvenuti dopo il ferimento alla gamba di un colono dell’insediamento di Homesh, per gli spari lanciati da due palestinesi su un’auto, che è partita a grande velocità.  

Tunisia

Si è svolta a Tunisi ieri una manifestazione di protesta dei giudici contro le misure, di un anno fa, per l’esonero di 57 giudici dai loro incarichi con il blocco dello stipendio. I giudici sono stati accusati di “aver insabbiato procedimenti contro la corruzione e permesso con i loro provvedimenti la fuga di terroristi”. Nei confronti di alcuni di loro ci sono richieste di autorizzazione a procedere presso il Consiglio superiore della magistratura. I giudici criticano le misure di licenziamento considerandoli un’intromissione del potere esecutivo nella gestione giudiziaria.

Libano

Tensione al confine con Israele a causa di una tenda issata dall’esercito libanese in una zona che Tel Aviv considera territorio occupato. L’esercito libanese ha messo un allerta tutti i reparti a sud del fiume Litany. Anche dalla parte israeliana del confine sono state notate movimenti di truppe con carri armati e bulldozer.  Le unità dei caschi blu UNIFIL stanno mediando per risolvere il contenzioso. Gli ufficiali dell’ONU fanno la spola tra i due comandi per evitare il peggio. Il governo libanese ha presentato all’ONU centinaia di denunce per le violazioni israeliane dello spazio aereo e delle acque territoriali. Le fattorie di Cheba sono occupate da Israele dal 1967, ma dalle quali si è rifiutata di ritirarsi con il pretesto che siano territorio siriano e non libanese. Nel maggio 2000, la resistenza libanese condotta da Hezbollah ha costretto Israele a ritirarsi dopo 23 anni di occupazione militare.  

Yemen

L’ONU ha annunciato che entro due settimane inizieranno le operazioni di salvataggio della petroliera Safer, abbandonata dal 2015 al largo del porto di Hudaidah. L’organismo internazionale non ha ancora raccolto le somme necessarie a completare il lavoro, “ma non è possibile rinviare le operazioni perché la nave rappresenta una bomba ecologica”. Nella petroliera c’è un carico di oltre un milione e mezzo di barili di petrolio e la struttura della nave mostra segni di cedimento, che potrebbero far riversare in mare enormi quantità di greggio, inquinando l’ambiente sia marino che costiero.   

Notizie dal mondo Sono passati 15 mesi e 8 giorni dall’inizio dell’invasione russa dell’Ucraina. Droni russi su Kiev. Zelensky vuole accelerare l’ingresso dell’Ucraina nella Nato.

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1 commento

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