Anbamed, notizie dal Sud Est del Mediterraneo

(testata giornalistica. Direttore responsabile: Federico Pedrocchi)

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08 giugno 2023

Rassegna anno IV/n. 158 (1045)

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 I Titoli:

Sudan: Infuria la battaglia per il controllo dell’industria militare a sud della capitale. Un colossale incendio in un deposito di carburanti.

Palestina Occupata: 22 mila case palestinesi di Gerusalemme minacciate di demolizione. Attacco israeliano a Ramallah, sede del governo ANP.

Libano: I bulldozer dell’esercito israeliano hanno tentato di seppellire vivo un contadino libanese nel suo terreno. Salvato dai caschi blu.

Iraq: Ucciso in uno scontro a fuoco un pericoloso emiro di Daiesh a nord di Baghdad.

Turchia: Clamoroso calo della lira turca nei confronti del dollaro, per il mancato sostegno della Banca centrale.

Kuwait: Nelle recenti elezioni ha vinto l’opposizione. Una sola donna eletta.

Le notizie:

Sudan

Dopo una notte di relativa calma a Khartoum e Omdorman, si sono inaspriti gli scontri a sud della capitale in una zona denominata Al-Giabra, dove si trova un’industria militare e un deposito di gas e carburanti. Sono stati osservati enormi incendi e le due parti si accusano a vicenda degli attacchi e annunciano il controllo del complesso industriale.

La situazione rimane drammatica nella regione di Darfur, dove non è possibile far giungere gli aiuti umanitari e la popolazione è allo stremo.

Palestina Occupata

22 mila case palestinesi sono minacciate di demolizione da parte delle forze di occupazione israeliane. Il piano edilizio “E1” è posto all’ordine del giorno nella riunione di lunedì prossimo del governo Netanyahu e prevede la costruzione di 3412 unità abitative per accogliere circa 15 mila coloni nell’area ad est di Gerusalemme, collegando la città con il complesso di insediamenti di Ma’alle Adummin. Questo progetto, contrastato internazionalmente, taglierà la Cisgiordania in due zone non comunicanti territorialmente.

Il piano israeliano della colonizzazione selvaggia è di antica data e non è solo dell’attuale governo e mira a cacciare i palestinesi, musulmani e cristiani, da Gerusalemme ed impedire la nascita di uno Stato palestinese. Il piano è contrastato oltre che dai palestinesi, anche dall’amministrazione Biden e dall’UE, ma non hanno mai compiuto un passo serio che costringa i governi israeliani a desistere dai loro piani. Anche il movimento Israeliano “Peace Now” è contro questa annessione strisciante delle terre del futuro Stato di Palestina, “perché è un impedimento alla pace”.

Nel frattempo continuano le operazioni di rastrellamento dell’esercito israeliano nelle città e villaggi palestinesi della Cisgiordania. Nel campo di Aqabat Jaber, a sud di Gerico, 6 giovani palestinesi sono rimasti feriti dalle pallottole delle truppe di occupazione. La stessa città di Ramallah, sede del governo dell’ANP (Autorità nazionale palestinese), non è esente dalle incursioni dell’esercito di occupazione. All’alba di oggi, giovedì, centinaia di soldati sono penetrati nella città vecchia per la demolizione di una casa della famiglia di un detenuto palestinese. Sono stati affrontati dal lancio di pietre. Decine di feriti e 16 arresti tra i giovani palestinesi.

Libano

A Kafrchouba, nel sud Libano, le truppe israeliane hanno tentato di seppellire vivo il contadino Ismail Nasser, mentre cercava di impedire i lavori di movimenti terra, dei bulldozer dell’esercito israeliano, nel suo terreno agricolo. Soltanto l’intervento dei caschi blu dell’Unifil lo ha salvato da morte certa ( Il video ). L’esercito israeliano ha occupato il Libano meridionale fino al 2000, quando è stato costretto a ritirarsi a causa della resistenza armata libanese, guidata da Hezbollah. La linea di demarcazione segnata dall’Unifil non è riconosciuta dalle due parti in alcuni punti ed è oggetto di tensione per i tentativi dell’esercito israeliano di impossessarsi di alcuni terreni per fini militari o di insediamento di coloni.

Il ministro israeliano Galant ha minacciato il Libano di essere ridotto all’età della pietra.

Iraq

Le forze di sicurezza irachene hanno ucciso uno dei più pericolosi capi di Daiesh, Alluhaiby, che copriva l’incarico organizzativo di emiro della regione nord della capitale. Insieme a lui sono morti tre miliziani che lo accompagnavano come guardie del corpo. È la seconda operazione anti terrorismo compiuta a Baghdad in questa settimana. La scorsa domenica era stata annunciata la cattura di 49 elementi pericolosi della rete jihadista.

Turchia

La lira turca ha subito ieri un calo del 7% nel cambio con il dollaro, rispetto al giorno precedente. È il calo più alto in assoluto, portando il cambio a 22,80 per un dollaro. La causa del crollo è spiegata dal mancato sostegno della Banca centrale turca, che nella fase preelettorale, dall’Ottobre 2022 al maggio ’23, ha immesso nel mercato valutario oltre 30 miliardi di dollari per sostenere la lira. Subito dopo la vittoria di Erdogan è cessata questa iniezione artificiale del mercato e la lira è crollata, provocando di conseguenza innalzamento dei prezzi.

Kuwait

I risultati delle elezioni in Kuwait hanno rafforzato le file dell’opposizione, che passa a 29 seggi su 50. In questa legislatura è stata eletta una sola donna. La crisi istituzionale in Kuwait è diventata acuta e cronica: queste sono le settime votazioni in 10 anni. L’unica monarchia costituzionale parlamentare nella regione del Golfo non prevede un governo distaccato dalla famiglia reale. La guida del governo è sempre nelle mani di uno dei principi e questo riduce di fatto il ruolo del Parlamento. La crisi economica e la diffusa corruzione hanno rafforzato l’opposizione e il sistema è diventato ingovernabile senza una riforma costituzionale, che dia centralità al parlamento nella formazione del governo.

Notizie dal mondo Sono passati 15 mesi e 13 giorni dall’inizio dell’invasione russa dell’Ucraina. Kherson allagata dopo il bombardamento della diga di Nova Kakhovka. In pericolo il sistema di raffreddamento della centrale nucleare di Zaporozhya. Mosca accusa Kiev di terrorismo nucleare. Per Zelensky è una bomba ambientale. Per la stampa USA, il gasdotto Nord Stream è stato sabotato dai servizi ucraini.

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