Oggi, 20 novembre, è la giornata mondiale dei diritti del fanciullo.
A Gaza, dall’inizio dell’aggressione israeliana sono stati assassinati 5.500 bambini e altri 2400 sono dispersi.
La radio e tv israeliane pubbliche hanno prodotto e trasmesso questa canzone eseguita da un gruppo di bambini (cantata in ebraico e con sottotitoli in arabo; la traduzione in italiano subito sotto)
Canzone dei bambini israeliani trasmessa dalla radio e tv nazionale pubblica in occasione della giornata internazionale dei bambini, il 20 novembre. Il titolo è “amicizia”. Le parole sono atroci. La tv nazionale dopo le forti critiche ha dovuto cancellare il post sui propri account social e lo ha rimosso dal proprio sito Kan news e canale You Tube.
Attualmente il video si trova sul canale You Tube di un’associazione razzista che incita al genocidio degli arabi (il video l’abbaimo tratto da lì perché nel sito ufficiale della radio pubblica israeliana era stato già rimosso). Il fondatore di questa associazione (che non citiamo per non farle pubblicità) aveva promosso in passato una campagna di cartelloni pubblicitari a Tel Aviv dove si vedevano i leaders palestinesi inginocchiati a terra con gli occhi bendati. Sotto era scritto lo slogan “La pace si fa solo con i nemici sconfitti”.
Ecco le parole che tradiscono il vero sentimento dei sionisti estremisti, che inculcano nella testa dei bambini concetti di distruzione e annientamento dell’altro. È da sottolineare la ripetizione di uno slogan caro a Netanyahu: “Un solo popolo” per respingere le critiche che lo avevano sommerso per la sua politica interna, prima dell’attacco di Hamas e dell’aggressione a Gaza, della riforma “ammazza-giustizia”:
“Siamo la generazione della vittoria,
Sulla spiaggia di Gaza scende una notte autunnale.
Viene squarciata dai nostri caccia e ridotta a brandelli.
Ecco il nostro esercito attraversa i confini
Per annientarli tutti.
L’anno prossimo, lì non lasceremo nulla in piedi
E torneremo salvi e in sicurezza alle nostre case.
Entro un anno li annienteremo tutti.
E ritorneremo ad arare i nostri campi.
Ci ricorderemo dei nostri valorosi soldati
Dalle belle e pure qualità
Perché un’amicizia come questa è per l’eternità
I nostri cuori non dimenticheranno un amore santificato col sangue
I nostri figli rinasceranno di nuovo.
Il tempo delle parole è finito
È rimasto solo il grido delle nostre anime
Ma esse non gridano e basta, combattono con noi.
Un solo popolo.
Un popolo eterno.
Non ci fermeremo un istante dal salvaguardare la nostra casa
Non rimarremo in silenzio e faremo vedere al mondo
Come annienteremo oggi stesso i nostri nemici.
E faremo ricordare a tutti
I nostri caduti dalle belle e pure qualità.
Perché un’amicizia come questa è per l’eternità.
Non lasceremo che i nostri cuori dimentichino.
Un amore santificato col sangue” .
La traduzione in italiano è stata eseguita dal testo arabo, a sua volta tradotto dall’ebraico grazie al lavoro dell’attivista Ahmad Abu Ghosh. Sono gradite correzioni o suggerimenti da amici che conoscono e parlano l’ebraico.
Un invito a confrontare questa barbarie educativa con le parole di Mahmoud Darwish e l’esecuzione del coro palestinese di Al-Aqsa della canzone Kufia, canto per la Palestina:
Sogno dei gigli bianchi
strade di canto
e una casa di luce
Voglio un cuore buono
e non voglio il fucile
Voglio un giorno intero di sole
e non un attimo di una folle vittoria razzista
Voglio un giorno intero di sole
e non strumenti di guerra
Le mie non sono lacrime di paura
sono lacrime per la mia terra
Sono nato per il sole
che sorge non per quello che tramonta
Ricordiamo che il testo è tratto da “O notte lascia che il prigioniero finisca il suo canto” (anonimo) e da “Io sogno dei gigli bianchi” di Mahmoud Darwish.
Musica di Rocco De Rosa, Canio Loguercio, Rocco Petruzzi Dal 45 giri Kufia, canto per la Palestina (il manifesto, 1990) http://www.roccoderosa.com/discografi…
Palestina libera sotto al sole. Senza più guerre. Che le armi tacciano per sempre e anche il più malvagio e senza cuore taccia per sempre.
Avanti i cuori pieni di amore. Che l’odio resti nell’animo di chi lo prova, impotente e solo .
Parole molto belle, utopiche ,danno un messaggio di speranza
In una situazione tanto drammatica ritengo un errore pubblicare notizie non confermate da fonti indipendenti (sui siti arabi si dice espressamente che il video non è prodotto dalla TV pubblica israeliana) che in ogni caso incitano all’odio e producono antisemitismo.
Gentile collega, cos’è che non è confermato da fonti indipendenti in questo nostro articolo?
Non ci siamo riferiti a siti arabi, ma alla fonte che ha prodotto e trasmesso il video e la canzone, cioè la Radio Televisione pubblica israeliana. La KAN radio news lo ha pubblicato sui propri account social e poi, dopo le proteste delle persone perbene, anche tra gli stessi israeliani e ebrei nel mondo, lo ha dovuto cancellare senza spiegare il motivo. Il video è stato trasmesso dalla Tv pubblica e la canzone dalla radio pubblica. Accusarci di produrre antisemitismo denota la non conoscenza del nostro lavoro e impegno. Se il governo e l’esercito israeliani si comportano come hanno fatto i nazisti nella seconda guerra mondiale, è Israele che deve essere giudicata, non gli ebrei. Moltissimi ebrei sono in prima fila nella lotta contro questa barbarie israeliana. Non si può zittire la critica al comportamento del governo israeliano con il pretesto che altrimenti si alimenta il senso antiebraico nelle società cristiane. Sono problemi della politica israeliana e delle società cristiane, non certo della redazione di Anbamed che racconta la verità e diffonde il seme della pace e della convivenza tra popoli. Nessun’inibizione della verità, perché è sempre rivoluzionaria. Il governo israeliano ed i suoi sostenitori si nascondono dietro l’accusa di antisemitismo e poi vanno a compiere stragi e diffondere odio. Noi non ci stiamo.