Anbamed, notizie dal Sud Est del Mediterraneo
(testata giornalistica online fondata da Farid Adly.
Direttore responsabile Federico Pedrocchi)
Per ascoltare l’audio di oggi, 16 dicembre 2023:
Rassegna anno IV/n. 349 (1236)
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Appello
Tutti i giorni arrivano altre adesioni all’appello che abbiamo lanciato per un cessate il fuoco permanente e per il rilascio dei prigionieri civili.
Potete aderire, scrivendo alla redazione. Diffondete, per favore!
L’elenco dei sottoscrittori dell’appello lo trovate sul sito, in questa pagina: qui.
Le notizie:
Genocidio a Gaza
Il cameraman di Aljazeera, Samer Abu Doqqa, ucciso e il giornalista Wael Dahdouh ferito. Sono stati presi di mira da un bombardamento israeliano mentre stavano visitando, insieme ad un gruppo di soccorso su un’ambulanza, la scuola Farhana a Khan Younis, colpita precedentemente. Abuu Doqqa è rimasto sanguinante per 6 ore, perché i soccorritori sono stati impediti dal fuoco israeliano ad arrivare a prelevarlo. Nell’attacco sono stati uccisi altri 3 soccorritori. Il figlio del cameraman ha detto che suo padre non aveva in mano un fucile, ma soltanto una videocamera; “è quello che temono gli occupanti israeliani, perché i giornalisti scoprono i loro crimini e li fanno vedere al mondo intero. La CPI deve impegnarsi a portare in tribunale i responsabili”.
Diversi bombardamenti su scuole e case, tutti obiettivi civili. Il numero delle vittime complessivo non è stato possibile determinarlo a causa delle grandi distruzioni compiute. Molti morti sono rimasti sepolti sotto le macerie.
L’ospedale di Kamal Adwan, a Beit Lahia, nel nord della Striscia, è stato messo fuori uso da parte delle forze di occupazione israeliane. Dopo un assedio durato settimane, l’ospedale è stato bombardato distruggendo un reparto. Secondo fonti palestinesi, 12 bambini neonati sono all’interno della struttura nelle incubatrici senza acqua e senza latte.
L’attacco criminale contro le strutture sanitarie, nel nord come nel sud della Striscia, è sistematico e viene usato per aumentare il numero dei morti tra i feriti e per costringere la popolazione verso la deportazione in Sinai.
L’esercito israeliano ha creato un campo di concentramento sulla costa di Gaza, nella sede dell’ex campo profughi di Shati. Migliaia di civili sono stati arrestati in seguito alle operazioni militari e occupazione dei territori nel nord della Striscia. Foto fornite dallo stesso esercito di occupazione hanno mostrato i prigionieri denudati, bendati e con le mani legate dietro la schiena. Alcuni degli arrestati rilasciati hanno raccontato di essere stati arrestati nelle loro case e venivano interrogati per ottenere confessioni di essere combattenti di Hamas. Di essere stati maltrattati, fisicamente e psicologicamente, lasciati per intere notti all’aperto sulla sabbia senza acqua e senza cibo per giorni. Un rapporto sul tema è stato pubblicato dall’agenzia stampa AP (Qui), ma non ha avuto la giusta copertura mediatica.
Decine di donne del campo Sheja’ie, nella parte est di Gaza city, hanno denunciato di essere state usate come scudi umani da parte dei soldati israeliani, per evitare gli attacchi della resistenza nei confronti delle truppe di occupazione.
Prigionieri
L’esercito israeliano ha annunciato che 3 prigionieri sono rimasti uccisi durante un tentativo di liberarli. Il portavoce ha affermato che sono stati uccisi da fuoco amico, perché i soldati hanno sospettato che fossero combattenti di Hamas ed hanno sparato contro di loro
Manifestazione dei parenti davanti al ministero della guerra a Tel Aviv. Chiedono una trattativa immediata per la liberazione di “tutti contro tutti” e poi “ci sarà tempo per continuare la guerra”, hanno gridato.
Cisgiordania e Gerusalemme est
È un secondo fronte di guerra contro la popolazione civile palestinese quella in corso in tutte le città della Cisgiordania.
Rastrellamenti sono in corso da ieri a Shiu’fat, a nord di Gerusalemme.
Colpito con un colpo di arma da fuoco un giovane a Hawwara mentre stava tornando a casa dal lavoro.
Nel campo profughi di Balata le truppe di occupazione sono penetrate con decine di mezzi corazzati, nel tentativo di arrestare attivisti e insorgenti. Hanno fatto esplodere gli ingressi di case e i cecchini dai tetti hanno sparato contro qualsiasi cosa si muoveva.
Un’offensiva su larga scala sta avvenendo a Nablus con centinaia di mezzi corazzati e in particolare i bulldozer per la demolizione di case e infrastrutture.
Lo stesso sta avvenendo nei villaggi di Somou’ e Dhahiria vicino El-Khalil.
Solidarietà internazionale
Diverse manifestazioni a favore della Palestina e per un cessate il fuoco immediato in paesi arabi e musulmani. Negli USA, attivisti di ebrei per la pace hanno bloccato l’aeroporto di Los Angeles per diverse ore, in protesta contro l’invio di armi verso Israele.
In tutto il mondo sono programmate manifestazioni di mobilitazione globale programmata per il 18 dicembre. In Italia sono state indette mobilitazioni nella quasi totalità delle grandi città. qui il comunicato.
Yemen
Due navi colpite da razzi degli Houthi e una terza è dispersa. Secondo il portavoce yemenita, le due portacontainer erano dirette a Israele e non avendo rispettato l’ordine di cambiare rotta, sono state colpite con droni. Della terza nave scomparsa non si conosce la parte che l’ha attaccata e si teme che siano armati somali che per anni hanno operato con atti di pirateria nelle coste del corno d’Africa.
Secondo la stampa israeliana, il porto di Eilat è praticamente fuori uso. Il colosso danese del trasporto marittimo in container, Maersk, ha annunciato di abbandonare il traffico nel Mar Rosso.
Iraq
Due basi USA in Iraq sono state colpite da razzi durante la visita di un alto comandante militare. La situazione militare in Iraq è al limite di una guerra contro la presenza dei soldati statunitense. Le forze armate irachene, per evitare questa deriva, hanno dichiarato la mobilitazione generale straordinaria.
Migranti
La nave Ocean Viking ha salvato la vita di un gruppo di migranti che intendevano raggiungere l’Italia. Erano stati individuati nelle acque internazionali di spettanza della zona SAR libica. A bordo vi sono 26 persone in condizioni di salute precaria, dopo diversi giorni in avaria senza acqua e cibo.
Notizie dal Mondo
Sono passati 21 mesi e 22 giorni dall’inizio dell’invasione russa dell’Ucraina.
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