di Farid Adly 20 gennaio 2024
Come oggi, 20 anni fa, ci lasciava l’amico e compagno Massimo Gorla.
L’ho conosciuto nel luglio 1971, in via Vetere n° 3 a Milano, dove aveva sede Avanguardia Operaia, l’organizzazione della quale era allora uno dei fondatori e dirigenti. L’occasione era stata un incontro politico sulla Palestina, tra AO e una delegazione del FDLP (Fronte Democratico per la Liberazione della Palestina). Tra gli altri esponenti di AO che vi partecipavano – scrivo a memoria, sperando che non mi tradisca – c’erano Luigi Vinci e Emilio Molinari. Di Massimo mi avevano colpito, allora, la sua capacità di ascolto, la puntuale curiosità espressa in domande pertinenti e la profondità delle argomentazioni. Le lingue usate in quell’incontro erano state il francese, l’arabo e l’italiano; vi lascio immaginare quanto sia durato il dibattito.
La nostra conoscenza e amicizia si è rafforzata con la pubblicazione di Al-Sharara, un periodico in Italiano, organo dei Comitati di sostegno in Italia al FDLP, che io dirigevo con un gruppo di compagni palestinesi e arabi. Massimo, insieme ad altri della rivista Avanguardia Operaia (tra i quali ricordo Mario Gamba) rendevano gli articoli in un italiano scorrevole e comprensibile. Quante nottate fino alle tre del mattino abbiamo passato insieme nei giorni della chiusura e poi, la mattina presto, di corsa alla tipografia a Rozzano per la correzione delle bozze.
Ma non c’era soltanto l’impegno politico. Massimo aveva questa capacità di tessere relazioni anche conviviali. Mi ricordo di un pranzo da lui organizzato nella casa di una compagna di Città Studi, dove aveva partecipato alla preparazione dei piatti. Spiegava le ricette con passione e verve, tanto da sembrare un cuoco professionista. Chiedeva a me le ricette culinarie arabe, era curioso e voleva capire e apprezzare le culture di altri popoli.
Vogliamo ricordare Massimo e il suo impegno politico ed umano, pubblicando una serie di articoli e interviste di suoi compagni e amici di allora. Cominciamo domani con la sua compagna di vita, Joan Haim.
Qui di seguito, trovate una biografia, ripresa dal libro: “Massimo Gorla, un gentiluomo comunista” (SINNOS edizioni) – Per le foto, si ringrazia la collaborazione di Guglielmo Spettante.
Massimo Gorla: le date di una vita
1933 Massimo Gorla nasce il 4 febbraio 1933 a Milano. La madre, Ines Rizzoli, muore 5 mesi dopo la sua nascita. Il padre, Alberto, titolare di un’azienda di arredamenti, muore nel 1971.
1953 Si iscrive al Partito Socialista ltaliano a Milano. Partecipa alla segreteria della commissione giovanile ed è delegato nel direttivo delle Consulte Popolari cittadine e delle Cooperative Edificatrici della provincia di Milano.
1956 Si laurea in Architettura al Politecnico di Milano. Con gli architetti Mario Moioli e Giuliano Guiducci costituisce lo studio Architetti Riuniti a Milano e comincia ad esercitare la libera professione nel campo dell’edilizia, dell’arredamento e del l’urbanistica. É tra i firmatari delle tesi di Lelio Basso e dopo il Congresso di Venezia abbandona il Psi.
1957 Entra a far parte del Partito Comunista Italiano dove ricopre diverse responsabilità dirigenti, nonostante, fin da subito, si sia attestato su posizioni critiche di tendenza trotzkista. Nasce Silvia, la prima figlia.
Inizio anni ’60 È tra i promotori del gruppo milanese dei «Quaderni Rossi», diretti da Raniero Panzieri.
1966 Con l’architetto Novella Sansoni firma il piano di sviluppo della scuola secondaria superiore per la provincia di Reggio Emilia. Successivamente collabora a quello per la provincia di Modena. È tra i promotori e redattori della rivista «La Sinistra», diretta da Lucio Colletti.
1967 Diviene responsabile della pianificazione scolastica ed in seguito coordinatore della pianificazione locale nel Centro studi del Piano Intercomunale Milanese (Pim). Esce dal Pci.
1968 È tra i fondatori di Avanguardia Operaia: fa parte del gruppo dirigente centrale ed è responsabile della Commissione Internazionale. È tra i promotori e redattori della nuova versione della rivista “La Sinistra”, diretta da Silverio Corvisieri ed edita da Giangiacomo Feltrinelli.
1970 Nasce Ernesto, il secondo figlio.
1972 Si dimette dal Pim per dedicarsi a tempo pieno al lavoro politico.
1974 È capo-servizio esteri al debutto del «Quotidiano dei Lavoratori», giornale di cui diverrà successivamente condirettore.
1975 Si iscrive all’albo dei giornalisti.
1976 Lascia il «Quotidiano dei Lavoratori» e, capolista di Democrazia proletaria (Dp) nella circoscrizione Milano-Pavia, viene eletto per la prima volta alla Camera dei Deputati. Successivamente verrà eletto Presidente del gruppo parlamentare di Dp. È membro della Commissione Esteri della Camera e del Direttivo della Sezione italiana dell’Unione Interparlamentare.
1983 Viene nuovamente eletto per Dp alla Camera dei Deputati e ricopre gli stessi incarichi della precedente legislatura. Viene designato dalla Camera a far parte della delegazione dei suoi rappresentanti nel Consiglio d’Europa e nell’Assemblea della Ueo, Unione europea occidentale.
1987 A seguito di un importante intervento chirurgico al cuore, decide di non ripresentarsi alle elezioni. Rimane comunque membro della Segreteria Nazionale di Dp e responsabile del dipartimento Esteri-Pace.
1989 Esce da Dp a seguito del Congresso nazionale che porterà alla confluenza nel progetto di Rifondazione Comunista.
1990 Entra a far parte dell’Associazione per la Pace, animando diverse iniziative del movimento pacifista, in particolare a Milano.
1991 Diviene membro del Consiglio nazionale dell’Associazione per la Pace.
1992 È direttore responsabile della rivista «Senzaconfine», fondata da Eugenio Melandri.
1993 È tra i promotori della Convenzione per l’alternativa e collabora alla rivista «Il ponte di Lombardia».
In ricordo di Massimo Gorla; gli altri articoli:
Introduzione di Farid Adly: https://www.anbamed.it/2024/01/19/in-ricordo-di-massimo-gorla/
Intervista con Joan Haim: https://www.anbamed.it/2024/01/22/in-ricordo-di-massimo-gorla-intervista-joan-haim/
Le parole di Mario Gamba: https://www.anbamed.it/2024/01/22/in-ricordo-di-massimo-gorla-le-parole-di-mario-gamba/
Contributo di Giorgio Riolo: https://www.anbamed.it/2024/01/22/in-ricordo-di-massimo-gorla-un-contributo-di-giorgio-riolo/
Intervento di Sabino Di Donato: https://www.anbamed.it/2024/01/22/in-ricordo-di-massimo-gorla-un-riferimento-per-i-movimenti-di-liberazione/