Si svolgeranno in tutto il mondo manifestazioni a sostegno della lotta del popolo palestinese per la libertà e indipedenza e contro i massacri odierni a Gaza, nel giorno della Memoria.

Queste sono le due principali iniziative in Italia, ma in giro per il paese ce ne sono molte altre.

A Milano:

E a Roma.

Il Movimento studenti palestinesi in Italia, UDAP-Unione Democratica Arabo Palestinese, Api-Associazione dei Palestinesi in Italia e la Comunità palestinese di Roma vi invitano a partecipare al corteo a

📍Roma, partenza Piazza Vittorio arrivo Piazza San Giovanni

🗓 Sabato 27

🕦 15.00

“Tutti coloro che dimenticano il loro passato, sono condannati a riviverlo.”
(Primo Levi)

Il genocidio che sta subendo il Popolo Palestinese è ormai sotto gli occhi di tutti, e non basta più la semplice solidarietà.
Dichiararsi solidali a parole, senza mostrarsi tali nei gesti, è solo un espediente ipocrita per salvare le apparenze della nostra dignità.

Richiamiamo a gran voce tutti gli amici, le sorelle e i fratelli della Causa Palestinese per la Giornata della Memoria: è nostra intenzione smascherare tutte le incoerenze e le ipocrisie di un sistema colluso che impiega due pesi e due misure, a spese dei cadaveri di oltre 25.000 vite bruciate e oltre 62.000 feriti, battendosi il petto per le vittime di un genocidio già avvenuto mentre volta lo sguardo indifferente e complice di un genocidio in corso.

Rispettiamo profondamente le vittime della Shoa, ma il 27 gennaio, così come è strutturato, è la tomba della verità, della giustizia, della coerenza.

Se permetteremo al sionismo di continuare il suo massacro e la pulizia etnica perpetrata in Palestina, svuoteremo di significato questa data a detrimento delle vittime che furono e di quelle che saranno.
E allora, all’umanità indifferente non sarà più concesso di guardare in faccia se stessa.

-Contro ogni sionismo e fascismo
-Contro la pulizia etnica dei Palestinesi
-Per la fine immediata del genocidio e dell’occupazione
-Per la fine dell’assedio imposto a Gaza
-Per la fine della complicità e del sostegno al sionismo del nostro governo

“Se comprendere è impossibile, conoscere è necessario, perché ciò che è accaduto può ritornare, le coscienze possono nuovamente essere sedotte ed oscurate: anche le nostre.”
(Primo Levi)

ADERISCONO

-Assopace Palestina ed altre centinaia di organizzazioni

La comunità ebraica di Roma ha chiesto il divieto della manifestazione pro Palestina. Maurizio Acerbo (Rifondazione Comunista) ha risposto per le rime:

M.O., Prc: inaccettabile richiesta divieto manifestazione palestinese (ASKANEWS)

Acerbo: presidente Comunità ebraica di Roma rilegga Costituzione

Roma, 24 gen. (askanews) –

“La richiesta di vietare la manifestazione indetta da comunità palestinese è inaccettabile. Il presidente della Comunità ebraica di Roma dovrebbe rileggere la nostra Costituzione e riflettere sul fatto che va a braccetto con gli eredi non molto pentiti di chi fu complice e corresponsabile della discriminazione, dei rastrellamenti, delle deportazioni e dello sterminio del suo popolo”. Lo dichiara in una nota Maurizio Acerbo, segretario del Partito della Rifondazione comunista. “Non sono stati i palestinesi – osserva – a sterminare il popolo ebraico e non può essere confusa la loro resistenza con il progetto di sterminio razzista del fascismo tedesco. Noi di Rifondazione comunista e Unione popolare manifesteremo con i palestinesi per il cessate il fuoco a Gaza, per dire no al genocidio in corso a Gaza e alla pulizia etnica in Cisgiordania, per il riconoscimento dello Stato di Palestina, per il ritiro di Israele e lo smantellamento delle colonie dai territori occupati, per una soluzione di pace nel rispetto dei diritti del popolo palestinese. La condanna degli atti terroristici contro civili non legittima il massacro in corso a Gaza”. “Dispiace che l’identificazione con Israele porti la maggioranza della comunità ebraica a difendere persino l’operato criminale di Netanyahu. I principi in nome dei quali manifesteremo con i palestinesi sono gli stessi che sono alla base della nostra condanna dell’antisemitismo. Non sarebbe il caso di lavorare per il dialogo e la pace?”, conclude Acerbo. Pol/Bar 20240124T220934Z

Ricordiamo anche che la Giornata della Memoria serve anche per evitare che ri ripetano altri massacri simili a quelli nazisti. Ecco un testo preso dal sito ufficiale dell’ONU:

La Risoluzione ha dichiarato che le Nazioni Unite avrebbero designato il 27 gennaio – anniversario della liberazione del campo di sterminio di Auschwitz – come Giornata internazionale di commemorazione in memoria delle vittime dell’Olocausto, e ha esortato gli Stati Membri a sviluppare programmi educativi per infondere la memoria della tragedia nelle generazioni future e impedire che il genocidio si ripeta.

Attraverso la Risoluzione viene chiesto al Segretario Generale alle Nazioni Unite di istituire un programma di sensibilizzazione sull’Olocausto, nonché misure volte a mobilitare la società civile per ricordare l’Olocausto e prevenire futuri atti di genocidio.

Richiamando la Dichiarazione Universale dei Diritti Umani, l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite ribadisce che “l’Olocausto, che provocò l’uccisione di un terzo del popolo ebraico e di innumerevoli membri di altre minoranze, sarà per sempre un monito per tutti i popoli sui pericoli causati dall’odio, dal fanatismo, dal razzismo e dal pregiudizio”.

Inoltre, la Risoluzione 60/7 riconosce il contributo degli Stati che si sono impegnati nella conservazione della memoria dei siti che fungevano da campi di sterminio nazisti, campi di concentramento e lavoro forzato o prigioni durante l’Olocausto.

L’Olocausto è stato un punto di svolta nella storia, che ha spinto il mondo a dire “mai più”. Il significato della Risoluzione è quella di far in modo di ricordare i crimini del passato per impedire che si ripetano nel futuro”.

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