Anbamed, notizie dal Sud Est del Mediterraneo
(testata giornalistica online fondata da Farid Adly.
Direttore responsabile Federico Pedrocchi)
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Rassegna anno V/n. 052 (1303)
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Appello 1
Tutti i giorni arrivano nuove adesioni all’appello che abbiamo lanciato ad ottobre per un cessate il fuoco permanente e per il rilascio dei prigionieri civili.
Potete aderire, scrivendo alla redazione. Diffondete, per favore!
L’elenco dei sottoscrittori dell’appello lo trovate sul sito, in questa pagina: qui.
Appello 2
Mai Indifferenti. Voci ebraiche per la PACE leggi tutto
Per seguire tutte le manifestazioni in solidarietà con Assange e la libertà di stampa
Le notizie
Genocidio a Gaza
112 civili uccisi e 253 feriti nei bombardamenti israeliani nella giornata di ieri in tutta la striscia di Gaza. A queste vittime si aggiungono quelle dei bombardamenti di questa notte. Infatti, l’esercito israeliano ha lanciato, all’alba di stamattina, nuovi attacchi aerei contro Rafah, nel sud della Striscia di Gaza.
Secondo le Nazioni Unite 2,2 milioni di persone, la stragrande maggioranza della popolazione, sono minacciate di carestia a Gaza. Le organizzazioni umanitarie hanno denunciato attacchi sistematici contro le loro installazioni.
Il vice segretario dell’ONU, Griffith, nel suo discorso rivolto al G20 riunito in Brasile ha denunciato che è estremamente urgente un cassate il fuoco per salvare la popolazione di Gaza. “Le privazioni sistematiche alle quali sono sottoposti gli abitanti di Gaza sono feroci e avranno effetti drammatici e profondi. Abbiamo chiesto a Israele, la forza occupante, di ammettere il passaggio in sicurezza gli aiuti, ma invano”.
Morire per fame
La Mezzaluna rossa palestinese ha registrato ieri 20 persone morte per fame, nel nord della Striscia. Il portavoce ha denunciato che in 10 giorni sono entrati dal valico di Rafah soltanto 9 camion di aiuti a causa delle restrizioni israeliane, con bombardamenti contro i convogli internazionali e contro i luoghi di distribuzione. “Non c’è nulla da consumare, anche i mangimi per gli animali, usati nei giorni scorsi per alimentare la popolazione, sono esauriti. L’esercito ha distrutto i terreni agricoli con i bulldozer. È una pianificazione criminale”. Il relatore ONU per il diritto al cibo, Mikael Fakhri, ha accusato Israele di “usare la fame come un’arma di guerra per uccidere la popolazione di Gaza”.
Torture israeliane
Un caso di tortura compiuto dall’esercito israeliano contro un giovane palestinese arrestato durante l’invasione di terra nel centro della striscia. È la storia di Ramdan Shamlakh, catturato nel quartiere Zaitoun, e portato nudo in una zona desertica nel Negev, in Israele. Ha subito torture per costringerlo a confessare di appartenere alle Brigate Qassam. Colpito con sbarre di ferro sulla testa e calci con gli scarboni militari, rinforzati di ferro, sugli occhi. Poi è stato rilasciato e costretto a tornare a piedi fino a Gaza, sotto scorta con i mitra addosso. Vedi il video del suo racconto con la faccia ancora tumefatta (Fonte: Motaz Azaiza)
Cisgiordania e Gerusalemme Est
Stamattina, un attacco armato palestinese contro un gruppo di soldati israeliani in un posto di blocco, nei pressi della colonia Adomim, a Gerusalemme est occupata. Un soldato ucciso e altri otto feriti tra i quali 3 in gravi condizioni. I tre attentatori sono stati uccisi da altri soldati presenti in zona. Il governo Netanyahu aveva approvato nei giorni scorsi una restrizione all’ingresso dei palestinesi nelle aree delle moschee di Al-Aqsa, nel prossimo periodo del mese del digiuno islamico Ramadan.
I rastrellamenti dell’esercito israeliano sono all’ordine del giorno in tutte le città della Cisgiordania. Anche gli attacchi armati dei coloni sono incessanti. Nella notte, un gruppo di coloni ebrei israeliani ha attaccato il villaggio di Ta’armsia, nel distretto di Nablus. Hanno distrutto i raccolti e divelto alberi, sotto gli occhi dei soldati che hanno protetto la loro ritirata.
Ieri, il bambino Fadi Soleiman, 14 anni, è stato assassinato dai soldati israeliani nel villaggio di Azzoun, nei pressi di Qalqilia. I soldati israeliani hanno sparato contro i manifestanti che si opponevano ad un rastrellamento. Fadi è stato colpito alla testa ed è morto all’istante. Altri feriti gravi sono stati ricoverati in ospedale. Altre incursioni israeliane sono avvenute a Nablus e Tulkarem.
Corte Int. di Giustizia
Proseguono le sedute della Corte per l’ascolto delle testimonianze dei 52 paesi sullo status dell’occupazione israeliana dei territori palestinesi dal 1967. Due interventi significativi ieri, quelli di USA e Egitto. Washington ha chiesto di “non intraprendere nessuna misura contro Israele, perché indebolirebbe le trattative tra le due parti per una soluzione negoziale; e soprattutto di non chiedere il ritiro dell’esercito israeliano”. Diametralmente opposto l’intervento egiziano. Il Cairo ha elencato i crimini compiuti dall’esercito israeliano contro la popolazione, descritto la colonizzazione ebraica come una sostituzione etnica e definito gli attacchi armati dei coloni come azioni terroristiche citando il caso di Hawwara, il villaggio incendiato dai coloni, che non hanno mai subito un processo vero. La delegata egiziana ha chiesto di dichiarare illegale l’occupazione militare israeliana dei territori palestinesi e di ordinare il ritiro delle forze di occupazione.
Israele ha deciso di disertare questo procedimento, ma non ha potuto usare la solita accusa di antisemitismo contro la Corte, nata sulla scia del terrore per i crimini del nazismo durante la seconda guerra mondiale. Per rinverdire la propria immagine, il governo Israeliano ha scelto la pubblicità a pagamento sui giornali internazionali. Ieri sul Washington Post è uscita una pagina a pagamento con il tono vittimista: “Se Israele abbassa le armi. Israele non esiste più”.
Siria
Bombardamenti israeliani con missili su Damasco. Un palazzo di 8 piani è stato centrato da un missile lanciato dal Golan occupato. Due civili uccisi e un terzo ferito, secondo la radio pubblica siriana. La zona colpita è residenziale e non ci sono presenze militari. È il secondo attacco missilistico israeliano contro il territorio siriano, in poche ore nella giornata di ieri. Missili lanciati dal territorio israeliano hanno colpito, nella mattinata di ieri, diverse località nella provincia meridionale di Daraa.
Scambio Prigionieri
Malgrado l’irrigidimento del governo Netanyahu e l’acuirsi degli attacchi su Rafah, la trattativa segreta prosegue. L’amministrazione Biden è interessata a spendere un minimo di successo su questo punto per salvare la campagna elettorale delle prossime presidenziali. I paesi arabi cercano di calmare le proprie opinioni pubbliche alla vigilia del mese del digiuno islamico, Ramadan (inizia il 10 marzo). La tattica del premier israeliano, con bombardamenti, fame e ritiro dei negoziatori, mirava a fare maggiori pressioni sui leader di Hamas, ma non ha ottenuto i risultati sperati. Mentre attaccava il Qatar, dicendo che non fa sufficienti pressioni sui leader di Hamas, ha mandato una delegazione del Mossad a Doha. Quella di prolungare la guerra è una politica personale del premier Netanyahu, per tenere salda la propria poltrona e salvarsi dai processi per corruzione.
La proposta della CIA è quella di scambio prigionieri in cambio di bloccare l’offensiva israeliana di terra su Rafah. I leader di Hamas chiedono invece la fine della guerra e il ritiro delle truppe d’occupazione. Il divario è forte e le parti plitiche israeliane giocano propagandisticamente sulla pelle dei palestinesi. Gantz ha affermato, ieri sera, che “ci sono spiragli per un accordo, ma se non saranno liberai gli ostaggi l’esercito attaccherà Rafah anche a Ramadan”.
Israele
Il parlamento israeliano ha approvato, con una maggioranza bulgara, la proposta di Netanyahu di non ammettere l’esistenza di uno Stato palestinese. “Nessuno al mondo ci potrà mai imporre ciò che non vogliamo!”, ha tuonato il ministro fascista israeliano, Smotrich. Soltanto 9 deputati hanno votato contro e sono i deputati della lista arabo-ebraica progressista. È la risposta di Israele alle dichiarazioni sulle intenzioni dell’amministrazione Biden di aprire un “lungo processo” che porterà alla creazione di uno stato palestinese. Uno specchietto per le allodole che, né i palestinesi, né i paesi arabi affiliati agli USA, Arabia Saudita in primis, hanno bevuto. Il capo dell’opposizione in Israele, Lapid, ha detto che Netanyahu ha inventato questo pericolo inesistente (il riconoscimento dell’amministrazione Biden dello Stato di Palestina), per prolungare la guerra, ma poi il suo partito ha votato come il Likud di Netanyahu e i “sionisti religiosi”. Il più pulito ha la rogna.
Libano
Una donna e sua figlia bambina sono state uccise dai bombardamenti israeliani nel sud Libano. Lo scambio di bombe e missili sulla linea di demarcazione è continuato intensamente per tutta la giornata di ieri e durante questa notte. I caccia di Tel Aviv hanno bombardato le città di Khiam e Majdal Zoon. La risposta di Hezbollah ha toccato con razzi e missili teleguidati le colonie e le caserme dell’esercito.
Yemen
È guerra non dichiarata contro lo Yemen da parte degli Stati Uniti. Tre raids nella giornata di ieri contro zone residenziali ad est di Hodeida. Lo hanno denunciato gli Houthi e poi confermato dal Pentagono, che sostiene però di aver colpito rampe di lancio missilistiche e di droni. L’escalation è avvenuta dopo l’affondamento di una nave britannica nel golfo di Aden, colpita da un drone-sottomarino. I miliziani hanno detto che non si fermeranno.
Distrutto nei cieli di Eilat un missile balistico lanciato dal sud del mar Rosso, proveniente sicuramente dallo Yemen.
Notizie dal Mondo
Sono passati 23 mesi e 28 giorni dall’inizio dell’invasione russa dell’Ucraina. Centinaia di soldati di Kiev catturati o dispersi ad Avdiivka. Donetsk, missili ucraini sulla parata di soldati russi: «Almeno 67 morti e 300 feriti». Russi e ucraini si massacrano, mentre Nato, UE e USA si godono lo spettacolo e contano i profitti.
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Approfondimenti
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Ad un anno della strage di Cutro QUI
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