Per ascoltare l’audio di oggi, 22 marzo 2024:

Anbamed, notizie dal Sud Est del Mediterraneo

(testata giornalistica online fondata da Farid Adly.

Direttore responsabile Federico Pedrocchi)

Rassegna anno V/n. 080 (1331)

Per informazioni e contatti, manda un messaggio:   

anbamedaps@gmail.com

Le vignette sono QUI 

Sostieni l’informazione indipendente,

per farlo basta un click: QUI il conto PayPal (Dal 6 marzo il conto PayPal di Anbamed è tornato operativo)

Nella dichiarazione dei redditi, devolvi il 5xmille ad “ANBAMED,”. Nell’apposito riquadro scrivi: il codice fiscale dell’associazione: 95030850838.

Le donazioni nel mese di febbraio 2024 sono state 5, per un valore di 320 € (- 410 € rispetto al mese di gennaio 2024). Un calo drastico che ci preoccupa. Datevi una mossa, cari lettori/ascoltatori!

Chiediamo ai donatori del 2023 di mandare un messaggio email con nome, cognome, città di residenza e CF, per ricevere il certificato e ottenere così le detrazioni fiscali. A questo indirizzo.

Tutte le indicazioni per versare un contributo si trovano in fondo a questa newsletter e nel sito (ecco il link).

Appello 1

Tutti i giorni arrivano nuove adesioni all’appello che abbiamo lanciato ad ottobre per un cessate il fuoco permanente e per il rilascio dei prigionieri civili.

Potete aderire, scrivendo alla redazione. Diffondete, per favore!

L’elenco dei sottoscrittori dell’appello lo trovate sul sito, in questa pagina: qui.

Appello 2

Mai Indifferenti. Voci ebraiche per la PACE leggi tutto

Le notizie

Genocidio a Gaza

Le truppe d’invasione israeliane hanno compiuto ieri 7 stragi contro case di civili a Rafah, Khan Younis e Gaza città. 65 uccisi e 92 feriti.

Ospedali nel mirino

Nell’ospedale Shifà continua la mattanza dei civili. Sono stati uccisi secondo un comunicato dell’esercito di occupazione 160 persone e arrestati 600, nei 4 giorni di occupazione della struttura. Gli arrestati sono stati deportati nei campi di concentramento nel deserto del Negev, in territorio israeliano.

L’OMS ha informato “di aver perso i contatti con l’equipe sanitaria dell’ospedale Shifà dall’inizio delle operazioni militari israeliane”. L’esercito israeliano ha rifiutato di dare l’autorizzazione ad una visita di una delegazione dell’ente internazionale per la salute, senza motivare tale rifiuto. “Abbiamo notizie sull’arresto di equipe mediche, impedendo loro di svolgere il loro lavoro umanitario per salvare vite umane. Gli ospedali non sono un campo di battaglia e vanno protetti per la legge internazionale”, sottolinea l’organizzazione ONU per la sanità.

Uccidere per fame

La Commissione ONU per i diritti del fanciullo ha messo in guardia dalla morte sicura per i neonati nel nord di Gaza. “Ogni minuto che passa un bambino rischia la morte per fame, mentre il mondo guarda. L’unico modo per salvare i fanciulli e neonati a Gaza è quello di imporre il cessate il fuoco e far giungere gli aiuti alla popolazione stremata”.

CPI

A quattro mesi dal primo dossier sui crimini israeliani a Gaza, presentato a novembre da un gruppo di associazioni giuridiche, organizzazioni per i diritti umani e ordini di avvocati di diversi paesi del mondo, il procuratore generale della CPI, il britannico Khan, non ha aperto una sola pagina di quel dossier. Il pretesto è che lui non ha potuto visitare Gaza per motivi di sicurezza. Ha avuto invece il tempo per andare a visitare le colonie ebraiche nella cintura di Gaza e le famiglie degli ostaggi e Tel Aviv. La posizione del doppio standard. Per superare questo ostacolo, sono stati presentati ieri all’Aja due altri dossier, per aggiungere ulteriori considerazioni giuridiche, informazione e testimonianze sul genocidio in corso a Gaza; con l’invito al Procuratore di visitare Gaza nella prima occasione possibile, quando sarà raggiunto un accordo per il cessate il fuoco.

UNFPA

Il Fondo ONU per la popolazione respinge le idee avanzate dal governo e esercito israeliani di deportare i palestinesi di Rafah in ‘isole umanitarie’. “Un attacco israeliano su Rafah significa una strage. Non ci sono luoghi sicuri nella striscia di Gaza”. Una rappresentante dell’organismo internazionale ha confermato che l’ONU non collaborerà con la deportazione forzata dei palestinesi.

Lega araba

In contemporanea con la visita di Blinken al Cairo, alcuni ministri degli esteri di paesi arabi hanno svolto una riunione consultiva sul tema del cessate il fuoco a Gaza, alla presenza del segretario di Stato USA. Una riunione inutile vista l’impotenza di questi paesi ad assumersi le loro responsabilità politiche di fronte al genocidio perpetrato da 6 mesi a Gaza dall’esercito israeliano con armi statunitensi. La diplomazia araba si è consegnata mani e piedi alle scelte e strategie di Washington. Alla riunione hanno partecipato i ministri degli esteri di Egitto, Arabia Saudita, Qatar, Emirati arabi Uniti, Giordania e il segretario alla presidenza dell’ANP, Sheikh. Non è stato pubblicato nessun comunicato sui lavori dell’incontro. Il ministro egiziano, Shokri ha affermato che è stato concordato di lavorare per un cessate il fuoco, per il passaggio degli aiuti, il rifiuto di un attacco su Rafah e della deportazione dei palestinesi fuori dalla loro terra. Non è mancato un accenno alla necessità della costituzione dello stato palestinese. Parole vuote eternamente rimasticate, senza una briciola di concretezza.

ONU

Gli Stati Uniti hanno chiesto alla presidenza del Consiglio di Sicurezza di effettuare oggi, venerdì, la votazione sulla propria bozza di risoluzione, per un cessate il fuoco “immediato e sostenibile”, cioè temporaneo e limitato; una risoluzione fatta su misura per permettere a Netanyahu di riprendere la sua guerra contro Rafah, subito dopo la liberazione degli ostaggi.

 

Cisgiordania e Gerusalemme est

Un palestinese è stato assassinato ad Aqabat Jabr, nei pressi di Ariha (Gerico), durante l’incursione delle truppe israeliane. Un altro ferito e due fratelli arrestati. Il rastrellamento è durato 24 ore, dopo il quale i soldati si sono ritirati lasciando dietro loro distruzioni deliberate nelle infrastrutture.

All’alba di oggi due piccole cittadine ad est di Qalqilia sono state invase dalle truppe israeliane di occupazione.

La storia di Kamel, il collaborazionista

Non conosciamo il suo cognome. Da una dichiarazione del fratello ad una tv araba sappiamo che si chiamava Kamel. Era presente sulla scena del massacro dei tre combattenti di Birgate Jenin, martedì scorso, uccisi con un missile israeliano lanciato da un drone. Si era addirittura finto ferito durante l’attacco ed era stato ricoverato in ospedale. “Una veloce inchiesta del reparto sicurezza delle Brigate Jenin – racconta in anonimato un membro del gruppo – ha individuato l’uomo che si aggirava sul luogo del delitto in un modo sospetto ed aveva puntato l’auto delle tre vittime con una penna laser, indicandola alle telecamere del drone”. Lo hanno incastrato – secondo questo racconto – le immagini video dei negozi che si affacciano sulla strada teatro dell’attacco israeliano. Era un collaborazionista del nemico e andava punito. All’arresto e interrogatorio ha partecipato anche suo fratello, membro di Brigate Jenin. Di fronte alle evidenze, compreso il ritrovamento nella sua camera della penna laser usata per la delazione, ha confessato e subito è scattata la terribile vendetta “rivoluzionaria”. Un’esecuzione in pubblico immediata, con colpi di pistola alla testa. La sua famiglia lo ha misconosciuto ed ha benedetto il suo assassinio esemplare.

Una degenerazione giustizialista che non promette bene per il futuro della stessa lotta dei palestinesi. Non possiamo che esprimere il nostro dissenso.  

Trattative

Il governo israeliano ha deciso il ritorno a Doha del capo dei servizi di sicurezza, Barnea, per riprendere le trattative indirette con Hamas. Nella capitale del Qatar si trovano già il capo dei servizi egiziani, Kamel, e quello della CIA, Burns. Il governo Netanyahu è in subbuglio e non si accorda su una linea chiara di negoziato. Nella serata di ieri sono stati cancellati due incontri del Consiglio di guerra e del Comitato inter-ministeriale ristretto.   

Le indecisioni del governo stanno esasperando i parenti degli ostaggi, che hanno organizzato ieri un presidio davanti alla residenza di Netanyahu a Caesarea e sono stati sfollati dalla polizia con la forza.

Yemen

Secondo un’agenzia stampa economico-finanziaria statunitense, Cina e Russia hanno raggiunto un accordo con gli Houthi per lasciare libere di passare le loro navi nel mar Rosso. La trattativa sarebbe avvenuta in Oman in incontri diretti ed alla presenza di un membro del governo di Muscate. Non ci sono state né conferme né smentite da parte delle tre parti in causa. La stampa yemenita vicina agli houthi mette in dubbio la notizia e la bolla come propaganda politica. “Le navi russe e cinesi, come tutte le navi degli altri paesi del mondo non destinate a viaggi verso porti israeliani, non erano mai state nel mirino dei combattenti di Ansar Allah”.  

Afghanistan

Esplosione a Qandahar davanti ad una banca ha causato 20 uccisi e decine di feriti. Lo rivelano fonti ospedaliere. Il portavoce della polizia aveva dichiarato in precedenza che un attacco dell’Isis ha provocato l’uccisione dii tre civili che attendevano di riscuotere lo stipendio dalla banca. “Un attentatore suicida si era messo in fila e al momento dell’apertura si è fatto esplodere”, ha detto un testimone ad una radio locale. La banca si trova nel centro della città culla dei Talebani e sede del loro capo, Hibatullah Akhundzada. Non c’è stata finora nessuna rivendicazione.

Algeria

Il presidente Tabboune ha deciso di anticipare la data delle elezioni presidenziali al 7 settembre. Il suo incarico si concluderà nel dicembre 2024. Non ha chiarito se si candiderà per un secondo mandato, come prevede la nuova costituzione e come gli hanno chiesto molti parlamentari della maggioranza. Non sono stati chiariti i motivi dell’anticipazione.

Notizie dal Mondo

Sono passati due anni e 27 giorni dall’inizio dell’invasione russa dell’Ucraina. Con la mediazione del Qatar, 6 bambini ucraini sono stati riportati dalla Russia e consegnati alle loro famiglie.

Sostenete Anbamed

Nella tua dichiarazione dei redditi 2024, devolvi il 5xmille all’associazione “ANBAMED, aps per la Multiculturalità”. Nell’apposito riquadro scrivi: codice fiscale: 9503 0850838.

Fate conoscere Anbamed ai vostri amici e contatti, per aumentare le iscrizioni alla newsletter. L’iscrizione è gratuita e chi può e vuole ha la facoltà di sostenere la redazione con una donazione volontaria, deducibile dalle tasse.

Le donazioni sono deducibili dalle tasse.

Dal 2 febbraio 2023, l’associazione “Anbamed, aps per la Multiculturalità” è registrata nel RUNTS (Registro Unico Nazionale del Terzo Settore) nell’elenco delle associazioni di promozione sociale. Questo significa che tutte le donazioni versate sui conti correnti di Anbamed nel 2023 saranno deducibili dalle tasse dei donatori (nella dichiarazione dei redditi 2024) e si potrà destinare il 5 per mille (sempre nella dichiarazione 2024).

Questa maratona dell’informazione quotidiana sul Grande Vicino Oriente continua “puntuale, completa e senza interruzioni”, come l’ha definita un collega e, quindi, merita il vostro sostegno.

Questa rassegna sopravvive grazie ai contributi dei suoi lettori e ascoltatori

Ecco i dati per il versamento:

Associazione Anbamed, aps per la Multiculturalità

Iban: IT33U0891382490000000500793               

Oppure: tramite PayPal

Se continuiamo a tenere vivo questo spazio è merito tuo/vostro. Anche un piccolo contributo per noi significa molto.

Torna/te presto a leggerci ed ascoltarci!

Annuncio

A tutti i donatori e donatrici del 2023: vi preghiamo di fornirci i vostri dati fiscali (Nome e cognome anagrafici, città di residenza e codice fiscale) per potere emettere a vostro favore il certificato di donazione, da detrarre dalle vostre tasse nella dichiarazione 2024 (redditi 2023).

Le informazioni vanno inviate a anbamedaps@gmail.com

Chi non ha donato nulla nel 2023, può redimersi e farlo adesso: https://www.anbamed.it/sostienici/

=====================================================

Approfondimenti

La Memoria come strumento di Pace

Domenica 28 gennaio, Anbamed ha partecipato ad una tavola rotonda, a Milano, in piazza Scala, organizzata dalla CGIL (leggi l’intervento di Farid Adly)

  • [Finestra sulle Rive Arabe] E se Orwell fosse palestinese? di Antonino D’esposito. QUI

In ricordo di Massimo Gorla QUI

Ad un anno della strage di Cutro QUI

Contro la scorta mediatica di Netanyahu Leggi tutto

La resistenza del popolo curdo contro il genocidio  QUI

In ricordo di John Pilger, un maestro di giornalismo. leggi.

Un nostro ascoltatore invita i suoi amici ad iscriversi alla newsletter quotidiana di ANBAMED, “Quel silente Occidente siamo noi”: QUI

A proposito di foto di guerra e di confronti pertinenti: I prigionieri palestinesi denudati ed esposti al mondo cosa vi ricordano? Qui

I bambini di Gaza mandano un video per il compleanno di Papa Francesco: Il video

Guernica: Flash Mob in solidarietà con Gaza: QUI.

1 commento

  1. […] [Anbamed]1331-22 marzo ’24 [Anbamed]1330-21 marzo ’24 [Anbamed]1328-19 marzo ’24 [Anbamed]1317-18 marzo ’24 [Anbamed]1326-17 marzo ’24 [Anbamed]1325-16 marzo ’24 [Anbamed]1324-15 marzo ’24 [Anbamed]1323-14 marzo ’24 [Anbamed]1322-13 marzo ’24 [Anbamed]1321-12 marzo ’24 [Anbamed]1320-11 marzo ’24 [Anbamed]1319-10 marzo ’24 [Anbamed]1318-09 marzo ’24 [Anbamed]1317-08 marzo ’24 [Anbamed]1316-07 marzo ’24 [Anbamed]1315-06 febbraio ’24 [Anbamed]1314-05 marzo 2024 [Anbamed]1313-04 marzo ’24 Pietro Ingrao: Poesia “Per Gaza” [Anbamed]1312-02 marzo ’24 [Anbamed]1311-1° marzo ’24 ANBAMED Tag articolo: #Anbamed#GUERRA#MEDIO ORIENTE#MEDITERRANEO#PACIFISMO#Palestina […]

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *