Per ascoltare l’audio di oggi, 07 aprile 2024:
Anbamed, notizie dal Sud Est del Mediterraneo
(testata giornalistica online fondata da Farid Adly.
Direttore responsabile Federico Pedrocchi)
Rassegna anno V/n. 096 (1347)
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Appello 2
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Le notizie
Genocidio a Gaza
Nella giornata di ieri, l’esercito di occupazione ha compiuto 4 stragi contro case abitate e tende di campi profughi: 46 uccisi e 65 feriti.
Uccidere per fame
L’Organizzazione per l’Agricoltura e l’Alimentazione (FAO) rileva che il livello della malnutrizione e l’insicurezza alimentare a Gaza è arrivato ad una situazione acuta e ci sono preoccupanti indicatori sulla diffusione della carestia nel nord della Striscia.
Infanzia negata
L’ufficio di statistica del governo di Gaza ha affermato che Israele uccide 4 bambini palestinesi ogni ora. Tra gli oltre 33 mila uccisi a Gaza, sono 14.350 i bambini. Inoltre ci sono 43 mila bambini orfani di almeno uno dei genitori. Oltre 15 mila i bambini che hanno subito l’amputazione di un arto. Genocidio programmato per cancellare il futuro.
Trattative per lo scambio prigionieri
Oggi arriva al Cairo la delegazione di Hamas. Nella capitale israeliana si trova già il capo della CIA ed è attesa la delegazione israeliana. Non ci sono riavvicinamenti tra le posizioni delle due parti ed i mediatori faticano a trovare una convergenza. Il governo israeliano dilaniato dalle sue divisioni non ha fornito alla delegazione le necessarie autorizzazioni per una trattativa seria. Dovrebbe andare ad ascoltare e poi tornare a riferire. I ministri oltranzisti continuano a ripetere che “senza l’invasione di terra di Rafah, Hamas non cederà. Bisogna costringerli con la forza”. Una logica militarista distorta, perché sei mesi di operazioni militari non hanno liberato gli ostaggi e Israele è diventato agli occhi dell’opinione pubblica mondiale un paese canaglia, sorretto soltanto dai governi complici, che sono anche pronti a scaricarlo, se il costo politico e diplomatico del genocidio in atto diventa alto, come per la campagna elettorale di Biden o per gli interessi economici in Medio Oriente di Londra.
Ieri, il corpo di un ostaggio è stato recuperato dall’esercito israeliano da una tomba nel cimitero di Khan Younis. Il prigioniero nelle mani di Hamas aveva lanciato un appello video, a gennaio, nel quale ha chiesto a Netanyahu di adoperarsi per la liberazione degli ostaggi con la trattativa. “Non voglio morire sotto il bombardamento del nostro esercito”, aveva detto. Sua sorella, dopo l’annuncio del portavoce dell’esercito, ha rilasciato una dichiarazione nella quale accusa il capo del governo di essere la causa della morte del fratello.
Cisgiordania e Gerusalemme est
Colpiti dalle pallottole dell’esercito un attivista a Jenin ed un altro a Ramallah.
Rastrellamenti in villaggi nei distretti di Nablus e di Betlemme. Ad El-Khalil, le truppe hanno invaso la cittadina di Dora ed hanno arrestato un uomo su carrozzella. Altri 25 arresti ieri tra gli attivisti, tra i quali minori ed una ex detenuta liberata nello scambio di prigionieri dello scorso novembre. Il numero degli arrestati in Cisgiordania e Gerusalemme, dall’inizio di ottobre, sta sfiorando nove mila attivisti.
ONU
Il vice segretario dell’ONU, Griffith, in occasione dei sei mesi di aggressione israeliana sulla popolazione di Gaza, ha dichiarato che questa guerra è “un tradimento dell’umanità” e non deve passare senza un giudizio e una condanna. “Questi sei mesi di guerra hanno portato alla popolazione di Gaza distruzioni e morte, con l’imminente carestia a causa del blocco del passaggio degli aiuti internazionali”. E poi ha concluso: “I sei mesi di guerra non dovrebbero essere solo un momento di ricordo e di lutto. Dovrebbero anche portare a una reazione collettiva con l’obiettivo di perseguire i responsabili di questo tradimento dell’umanità”.
Israele
Decine di migliaia di manifestanti si sono radunati davanti alla sede del ministero della guerra e davanti alla sede del sindacato. Rivendicano lo sciopero generale per costringere il governo e l’esercito a trattare con Hamas per lo scambio di prigionieri. La parola d’ordine principale è la caduta del governo e elezioni anticipate. La polizia ha usato i reparti di cavalleria per reprimere la manifestazione di protesta a Tel Aviv. Diversi feriti e otto manifestanti investiti deliberatamente da un’auto in corsa. Quest’ultimo episodio ha suscitato reazioni indignate e condanne da parte di Gantz e altri politici israeliani. Gantz ha criticato le dichiarazioni della ministra dei trasporti, che aveva definito i manifestanti come nemici di Israele.
Libano
Si estende lo scontro tra Libano e Israele. I combattenti di Hezbollah hanno abbattuto un drone israeliano sofisticato con un missile teleguidato. Il drone stava compiendo una missione di spionaggio nei cieli libanesi. Per risposta l’esercito israeliano ha bombardato nella Beqaa, colpendo Baalbek. I caccia di Tel Aviv hanno bombardato anche le città libanesi di confine, con particolare accanimento su Naqoura, sede della forza internazionale UNIFIL.
Giordania
Convogli di camion pieni di merci, provenienti dagli Emirati via Arabia Saudita, attraversano la Giordania per fornire Israele. Un’accusa che il governo di Amman ha sempre ignorato, definendola “propaganda immaginaria” e nel parlamento, il primo ministro si è rifiutato di rispondere ad un’interrogazione. Un’inchiesta condotta da due coraggiosi giornalisti giordani ha dimostrato la veridicità dell’accusa. Foto, statistiche e interviste con gli autisti hanno riportato a galla la verità: “Il regno di re Abdallah è complice con l’occupazione israeliana che uccide ed affama i palestinesi”.
Sudan
Chiese distrutte dalle milizie Pronto Intervento ad Omdurman, conquistata dall’esercito la scorsa settimana. La “Resistenza popolare” ha pubblicato un video che mostra il vandalismo subito dalla chiesa di San Gregorio per mano dei miliziani. Distruzione delle suppellettili, muri bucherellati dai proiettili e devastazioni nell’altare e negli uffici. (Vedi)
Notizie dal Mondo
Sono passati due anni e un mese e 13 giorni dall’inizio dell’invasione russa dell’Ucraina. Droni russi su Kharkiv. Colpito un oleodotto russo nella regione di Rostov.
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