Per ascoltare l’audio di oggi, 21 maggio 2024:
Anbamed, notizie dal Sud Est del Mediterraneo
(testata giornalistica online fondata da Farid Adly.
Direttore responsabile Federico Pedrocchi)
Rassegna anno V/n. 135 (1386)
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Le notizie:
Corte Penale Internazionale
Netanyahu e Gallant sono accusati di crimini da guerra e la Corte Penale Internazionale dell’Aja ha emesso ordini di cattura internazionali nei loro confronti. Malgrado le pressioni delle diplomazie di Stati Uniti, Regno Unito e governi dell’Unione Europea e Nato, Karim Khan è andato avanti. Per pararsi il fianco dalle critiche di antisemitismo ha emesso anche mandati nei confronti di 3 capi di Hamas.
Le risposte da Tel Aviv sono state rabbiose: “una vergogna”, “non ci ferma nessuno” e “noi andremo avanti nell’offensiva di terra a Rafah”.
(Per ascoltare il comunicato video di Karim Khan, tradotto in sottotitoli in italiano)
Iran
L’Iran ha dichiarato cinque giorni di lutto nazionale in seguito alla morte del presidente della Repubblica Ebrahim Raisi, deceduto assieme al ministro degli Esteri Hossein Amir Abdollahian e ad altri funzionari in un incidente aereo. Il loro elicottero è precipitato in una zona montagnosa boschiva nel nord ovest del paese, durante una tempesta.
La tv di stato ha dato notizia ieri mattina del ritrovamento del relitto dell’elicottero a bordo del quale viaggiava la delegazione, di ritorno da una visita di stato in Azerbaigian. La guida suprema Ali Khamenei ha presentato le sue condoglianze e confermato il vicepresidente Mohammad Mokhber nella carica di presidente ad interim. In base alla Costituzione iraniana, un consiglio composto dal primo vicepresidente, dal presidente del parlamento e dal capo della magistratura dovrà preparare il paese per l’elezione di un nuovo presidente entro un massimo di 50 giorni. Si terranno il 28 giugno.
Oltre alla carica di presidente, con la scomparsa di Raissi si apre la battaglia per la successione alla guida spirituale sciita, Khamenei (85enne) al potere della Repubblica Islamica dal 1989. Raissi era considerato uno dei favoriti papabili. La sua scomparsa lascia un unico altro candidato, Mojtaba Khamenei, figlio dell’attuale guida suprema.
Genocidio a Gaza
I generali israeliani hanno compiuto ieri 10 massacri contro la popolazione civile in tutta la Striscia di Gaza, provocando la morte di 106 persone e il ferimento di altre 176.
Una neonata ha perso la vita a causa del blocco dell’ossigeno, per mancanza di carburante, nell’ospedale Kamal Adwan a Beit Lahia.
L’artiglieria israeliana ha preso di mira l’ultimo piano dell’ospedale Awdah a Jebalia. Nella struttura ci sono centinaia di sfollati.
A Rafah, l’operazione di terra è in corso. Lo scrivono quotidiani israeliani sostenendo che ci sono stati avanzamenti verso il centro della città. Fonti degli Stati Uniti, in anonimato, hanno rivelato che Israele ha accettato le proposte di Washington di un’offensiva limitata.
Un medico britannico di origine irachena, Mohammed Taher, ha svolto del lavoro volontario a Gaza nelle scorse settimane, come chirurgo ortopedico. Tra i casi che ha raccontato vi è quello di Karim, un bambino di 13 anni che ha perso le mani e le gambe per una trappola esplosiva israeliana. “La fame attanagliava la popolazione di Gaza. Karim mi ha raccontato che dopo tre giorni senza mangiare aveva trovato una scatoletta di tonno sul ciglio della strada. L’ha raccolta felice, ma quando l’ha aperta è esplosa tra le sue mani. Ha perso le mani e ho dovuto amputare anche le gambe, per la degenerazione delle ferite a causa della mancanza di medicine e acqua potabile”. Taher ha poi commentato: “Karim si è salvato, anche se in condizioni drammatiche, ma molte migliaia di bambini non ce l’hanno fatta e sono morti sotto le bombe o per le ferite riportate”.
Situazione umanitaria
Il Commissario ONU per le situazioni d’emergenza e vice segretario Griffith ha messo in guardia sulla situazione umanitaria a Gaza e sul pericolo incombente di carestia. La chiusura totale dei valichi di frontiera minaccia di morte la popolazione civile che non riceve aiuti da due settimane. “Le autorità militari israeliane hanno sbarrato la strada ai camion carichi di aiuti, anche nei valichi controllati dall’esercito e dove non ci sono combattimenti o bombardamenti. Quello che era un pericolo imminente (la carestia) adesso sta diventando realtà”. Griffith ha ripetuto che l’attacco di terra a Rafah metterà a repentaglio la vita di centinaia di migliaia di profughi che sono stati sfollati in questi sette mesi di guerra anche 5 o 6 volte.
Consiglio di Sicurezza
Il Consiglio di Sicurezza ha concluso nella tarda serata di ieri (orario di New York; la mattina di martedì, ora di Roma) una seduta dedicata a Gaza. Il rapporto del coordinatore speciale del processo di pace in M.O. è stato fortemente allarmante per le avvisagli di un’invasione di terra a Rafah. “Si deve tornare al più presto al negoziato con il cessate il fuoco e lo scambio di prigionieri, per evitare il peggio”, ha detto.Tutte le delegazioni hanno espresso la loro opposizione all’attacco israeliano di terra su Rafah, comprese quelle di USA e GB. Il delegato russo ha detto che “aspetta ancora il rapporto indipendente dell’inchiesta sulle fosse comuni scoperte a Gaza e che la vicenda non sarà archiviata impunemente”. L’esercito israeliano non ha ancora concesso le autorizzazioni ai procuratori ONU.
Cisgiordania e Gerusalemme est
A Jenin sei giovani palestinesi sono stati assassinati e altri 9 feriti durante l’attacco dell’esercito contro il campo profughi della città. Rastrellamenti e attacchi dell’esercito israeliano contro la popolazione civile in quasi tutte le province della Cisgiordania: a Ramallah, Betlemme, El-Khalil, Qalqilia, Nablus e Jenin. Nella provincia di El-Khlil è stata demolita con la dinamite una palazzina di 5 piani, con il pretesto della mancata autorizzazione edilizia. In una sola giornata sono stati arrestati 52 palestinesi. Secondo l’ente per la protezione dei detenuti, il numero degli arrestati in Cisgiordania e Gerusalemme est sono stati dall’inizio di ottobre 8800 attivisti.
Israele
La polizia israeliana ha arrestato ieri altri 12 manifestanti durante le proteste per le dimissioni di Netanyahu e la ripresa delle trattative indirette con Hamas. È avvenuto ieri a Gerusalemme nei presso della sede del governo. La polizia per disperdere la manifestazione ha usato gli idranti.
Siria
A Parigi, davanti alla corte penale si apre oggi un processo in contumacia a 3 alti capi dei servizi siriani. Sono accusati di torture e maltrattamenti nei confronti di due cittadini siriani con passaporto francese, arrestati nel 2013 poi morti in carcere. Crimini contro l’umanità e crimini di guerra sono i capi d’accusa. I tre imputati sono: Alì Mamlouk, ex direttore dell’Ufficio di sicurezza nazionale, Giamil Hassan, ex capo dei servizi controspionaggio dell’aeronautica e Abdelsalam Mahmoud, direttore del dipartimento interrogatori dell’aeronautica.
Le vittime dei tre criminali sono Patrick Dabbagh (nato nel 1993; studente universitario) e suo padre Mazen (nato nel 1956 e professore nella scuola francese di Damasco. Sono stati arrestati nel novembre 2013 e condotti nel carcere dell’aeroporto militare di Mizza. La famiglia non ha avuto nessuna informazione sulla loro sorte e poi ha ricevuto nel 2018 i certificati della loro morte, il figlio nel 2014 e il padre nel 2017. La moglie e la figlia sono state cacciate dalla loro casa, che è stata confiscata da uno dei tre imputati. Decine di testimoni saranno ascoltati, tra ex poliziotti e militari fuggiti ed ex detenuti che sono sopravvissuti alle torture.
Algeria
Louisa Hannoun, leader del Partito dei Lavoratori, ha annunciato la propria candidatura alle elezioni presidenziali del 7 settembre prossimo. Hannoun si era candidata alle elezioni presidenziali del 2004, 2009, 2014, ma poi per sbarrarle la strada dopo il movimento Hirak che aveva scosso l’Algeria nel 2019, è stata imprigionata per 9 mesi, con l’accusa di cospirazione contro lo Stato. Il tribunale poi l’ha scagionata da tutte le accuse false rivoltegli da giudici compiacenti del potere militare. Le elezioni si terranno in una data anticipata di tre mesi rispetto alla scadenza naturale e finora il presidente Tabboune non ha annunciato la sua ricandidatura.
Notizie dal Mondo
Sono passati due anni, due mesi e 27 giorni dall’inizio dell’invasione russa dell’Ucraina. Attacco di droni russi su Kharkiv. Si allarga il fronte per la conquista della città. Le forze ucraine arretrano. Per Zelensky, “la situazione è critica”.
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Approfondimenti
76 anni di Nakba, la cacciata dei palestinesi dalla loro terra: qui
[Finestra sulle Rive Arabe] “Il mare nella letteratura araba contemporanea”, di Antonino D’esposito. QUI
- Due anni fa l’assassinio di Shireen Abu Akileh: QUI
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