Per ascoltare l’audio di oggi, 23 giugno 2024:
Anbamed, notizie dal Sud Est del Mediterraneo
(testata giornalistica online fondata da Farid Adly.
Direttore responsabile Federico Pedrocchi)
Rassegna anno V/n. 168 (1419)
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Le notizie:
Genocidio a Gaza
Un’altra giornata campale per la popolazione di Gaza. L’esercito israeliano continua ad uccidere civili e la stampa scorta mediatica del genocidio la chiama guerra Israele-Hamas.
Ieri, sabato, 261esimo giorno di aggressione sono stati assassinati 101 civili e feriti altri 169.
La statistica della morte ci sforna le cifre spaventose di 37.551 uccisi e 85.911 feriti dall’inizio dell’aggressione contro la popolazione di Gaza. Altro che vendette naziste durante la seconda guerra mondiale. Queste cifre fanno impallidire il ricordo di Marzabotto, di Sant’Anna di Stazzema e di tutte le rappresaglie naziste tedesche sulla popolazione civile innocente.
Il nostro commento quotidiano fisso: Ci sono ancora coloro che obiettano che non si tratti di genocidio, basandosi su congetture storiche e non guardando la realtà delle cifre e delle intenzioni dichiarate dai politici e generali israeliani. Chiudono gli occhi e dicono: “Dire che Israele commette genocidio è una bestemmia”.
Pronunciare una frase simile è la vera bestemmia nei confronti della memoria dei sei milioni di ebrei assassinati dal nazismo tedesco.
Ospedali nel mirino
L’esercito israeliano ha bombardato la zona esterna degli uffici della Croce Rossa Internazionale. Neanche la Croce Rossa si salva dalla furia cieca dei generali israeliani. Nel bombardamento sono stati uccisi 22 sfollati. L’Unione Europea, per bocca del rappresentante della politica etera, Borrell, ha chiesto un’inchiesta indipendente per capire le circostanze che hanno portato a questo crimine di guerra.
L’ultimo centro di produzione di bombole di ossigeno si è fermato per mancanza di carburante. Questo aggrava una situazione già drammatica dal punto di vista sanitario.
L’esercito israeliano aveva compiuto, in questi 8 mesi e mezzo di aggressione contro la popolazione di Gaza, una distruzione sistematica delle strutture ospedaliere. L’operazione più di distruttiva è stata quella di accanimento contro l’ospedale Shifà. Distrutto con in bombardamenti, occupato militarmente più volte, demoliti gli edifici con la dinamite e sequestrato quasi tutto il personale medico e sanitario. I palestinesi non si arrendono. Hanno già cominciato i lavori di ristrutturazione dell’edificio principale. Una sfida che mostra l’ottimismo della gente di Palestina, malgrado la nuova catastrofe abbattuta su Gaza.
Cisgiordania e Gerusalemme est
A Jenin i soldati israeliani hanno legato un giovane palestinese ferito sul cofano della loro auto militare, usandolo con scudo umano per penetrare nel campo profughi della città. Un comportamento criminale da parte dell’esercito più immorale del mondo. Di fronte ai video diffusi sui social, l’esercito di Tel Aviv ha ammesso che i suoi soldati hanno violato il protocollo militare. L’uomo si chiama Mujahid Azmi e la sua famiglia, mentre era ancora a terra, aveva chiesto di chiamare l’ambulanza per soccorrerlo, ma i soldati li hanno allontanati con la forza e legato Azmi al cofano per poter proseguire la loro avanzata nel campo profughi di Jenin.
Grazie alla diffusione dell’accaduto sui social, l’uomo è salvo e adesso si trova in cura all’ospedale di Jenin.
Un colono israeliano è stato assassinato a Qalqilia, colpito con arma da fuoco nella sua auto, che poi è stata data alle fiamme. È la risposta delle formazioni di resistenza palestinesi all’assassinio di due militanti, ieri l’altro, da parte di una squadra speciale dell’esercito israeliano.
Le truppe militari hanno rioccupato la città e stanno compiendo rastrellamenti casa per casa alla ricerca degli autori.
Rastrellamenti sono stati compiuti in quasi tutte le città palestinesi della Cisgiordania: El.Khalil, Jenin, Tulkarem, Nablus, Ariha.
Libano
Si intensifica lo scambio di attacchi tra Israele e Libano. Bombardamenti israeliani a tappeto sulle principali cittadine del Libano meridionale, con distruzioni e morti. Hezbollah ha risposto con il lancio di droni e razzi. Uno dei droni è esploso a Haifa, a circa 40 km dalla linea di demarcazione tra i due paesi.
Il ministro della difesa israeliano Gallant sarà dopo domani, martedì, a Washington per chiedere il sostegno USA alla minacciata invasione terrestre del Libano da parte dell’esercito israeliano. Operazione che l’amministrazione Biden vorrebbe evitare, per il probabile coinvolgimento dell’Iran nelle operazioni militari e conseguente allargamento del conflitto proprio alla vigilia delle elezioni presidenziali USA.
Israele
Sabato sera si è svolta la più grande manifestazione a Tel Aviv contro il governo Netanyahu. Parola d’ordine è la caduta del governo e elezioni anticipate. È un obiettivo politico molto chiaro che viene spiegato da un genitore degli ostaggi in mano di Hamas con queste parole riportate dalle tv israeliane: “Questo governo non intende liberare gli ostaggi, ma mantenere Netanyahu lontano dai tribunali. L’unica nostra speranza di riportare vivi in nostri cari è la caduta di questo governo e la fine del conflitto”. Il comitato dei familiari ha deciso di continuare le manifestazioni tutti i giorni, fino alla caduta del governo.
Solidarietà con la Palestina
Nelle piazze di Breda, in Olanda, sono state esposte migliaia di scarpe per bambini e bambine, colorate di rosso, per simboleggiare le decine di migliaia di bambini morti a Gaza.
A Tokio, centinaia di manifestanti si sono buttati per terra, coperti da lenzuola bianche, per simboleggiare i morti palestinesi a Gaza.
Altre manifestazioni di solidarietà si sono svolte a Milano, Berlino, Malmo e Vienna. Tutti e tutte chiedono il cessate il fuoco, la liberazione degli ostaggi e un processo per la creazione dii uno Sato palestinese indipendente.
Sudan
Le milizie di Pronto Intervento hanno occupato la città di El-Fula, capoluogo della provincia di Kordofan Occidentale, confinante con il Darfur. Le milizie hanno occupato la caserma principale dell’esercito nella città e provocato la fuga di 16 mila civili. L’occupazione della città potrebbe pesare nelle future trattative a Gedda, che Arabia Saudita e Stati Uniti stanno facendo pressioni per la loro ripresa.
Notizie dal Mondo
Sono passati due anni, tre mesi e 29 giorni dall’inizio dell’invasione russa dell’Ucraina.
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Appello 2
Mai Indifferenti. Voci ebraiche per la PACE leggi tutto
[Giornalismo] La figuraccia dei giornaloni scorta mediatica del genocidio a Gaza. di Farid Adly Qui
Approfondimenti
[Echi della stampa araba]: a cura diMargaret Petrarca (Per saperne di più)
[Finestra sulle Rive Arabe] “Il mare nella letteratura araba contemporanea”, di Antonino D’esposito. QUI
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