Per ascoltare l’audio di oggi, 06 agosto 2024:

Anbamed, notizie dal Sud Est del Mediterraneo

(testata giornalistica online fondata da Farid Adly.

Direttore responsabile Federico Pedrocchi)

Rassegna anno V/n. 211 (1462)

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Le notizie:

Genocidio a Gaza

La mattanza continua. I generali israeliani hanno ucciso ieri 40 civili palestinesi e ferito altri 71, in tre stragi nei campi di sfollati.

I bombardamenti sono continuati indiscriminatamente con l’obiettivo di annientare la popolazione. Questo intento lo ha spiegato bene senza vergogna il ministro delle finanze del governo di Tel Aviv. Il fascista Smotrich ha affermato che “uccidere 2 milioni di palestinesi per fame è una cosa giusta e etica, ma purtroppo non ce lo lasciano fare”. Agghiacciante dichiarazione di un ministro criminale che non trova neanche un piccolo commento sui media scorta mediatica del genocidio in corso a Gaza.

L’uso della fame come arma è un crimine contro l’umanità, come anche ha ricordato di recente il procuratore capo della Corte Penale Internazionale, Karim Khan.

Il nostro commento quotidiano fisso: Ci sono ancora coloro che obiettano che non si tratti di genocidio, basandosi su congetture storiche e non guardando la realtà delle cifre e delle intenzioni dichiarate dai politici e generali israeliani. Chiudono gli occhi e dicono: “Dire che Israele commette genocidio è una bestemmia”.

Pronunciare una frase simile è la vera bestemmia nei confronti della memoria dei sei milioni di ebrei assassinati dal nazismo tedesco.

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Situazione umanitaria

Cinque operatori della protezione civile palestinese sono stati uccisi in un attacco israeliano a un veicolo a est del quartiere centrale di Deir al-Balah, a Gaza. Il loro veicolo è stato colpito da un missile lanciato da un drone. I cinque operatori lavoravano alla protezione dei convogli di aiuti umanitari. La Mezzaluna Rossa ha informato che i loro corpi sono stati trasferiti all’ospedale della città.  www.anbamed.it

Cisgiordania e Gerusalemme est

Un attacco armato israeliano su Jenin. Carri armati e droni hanno martellato il campo profughi con decine di feriti. L’avanzata delle truppe è stata bloccata dall’uso delle trappole esplosive da parte dei resistenti. Gli invasori hanno dovuto far ricorso agli elicotteri per il trasporto dei soldati intrappolati. Per vendetta contro la popolazione l’esercito ha interrotto l’energia elettrica.

Quattro palestinesi sono stati assassinati e altri sette sono rimasti feriti durante un’incursione delle truppe israeliane nella città di Aqaba, situata vicino a Tubas, in Cisgiordania. Le vittime sono un adolescente di 14 anni, due ragazzi di 19 anni e un uomo di 37 anni. www.anbamed.it

Prigionieri

L’ex detenuta palestinese Wafaa Jarrar è deceduta ieri in ospedale a Jenin, in seguito alle ferite riportate durante il breve periodo di detenzione nelle carceri naziste israeliane. Jarrar è stata arrestata a casa sua il 21 maggio ed è stata condotta scortata dai soldati mentre camminava a piedi verso un veicolo militare. Una settimana dopo è stata consegnata alla Mezzaluna rossa palestinese su una barella con tutt’e due i piedi amputati. Le sue condizioni sono apparse subito disperate, per la mancanza di cura delle ferite riportate. Questa è la democrazia israeliana. www.anbamed.it

OLP

Il presidente palestinese Abbas ha chiesto – in un’intervista all’agenzia russa RIA Novosti – che la Striscia di Gaza venga trasferita sotto il controllo delle “legittime autorità palestinesi” e ha definito “inaccettabili” i piani israeliani per il controllo militare sull’enclave. “L’amministrazione di Gaza deve essere condotta sotto gli auspici dell’Olp e del legittimo governo palestinese. Ci opponiamo fermamente ai piani israeliani che prevedono l’occupazione”. Ha aggiunto che l’Olp è disponibile a unirsi ai negoziati per un cessate il fuoco nella Striscia di Gaza. “Ciò può essere raggiunto sviluppando una soluzione politica e non con la forza. Allo stesso tempo, sosteniamo tutti gli sforzi per un cessate il fuoco, la fornitura di aiuti umanitari e il ritorno dei rifugiati alle loro case, il ritiro completo delle truppe israeliane dalla Striscia di Gaza e l’esercizio delle funzioni delle autorità palestinesi nell’enclave, come avviene in Cisgiordania”, ha concluso. www.anbamed.it

Israele – Iran

Per il momento è una guerra di dichiarazioni e rivelazioni stampa, ma lo scontro Iran-Israele è imminente. Una guerra di nervi che minaccia di incendiare il Medio Oriente. Sicuramente un attacco iraniano non avverrà prima di domani mercoledì, quando è convocata a Gedda in Arabia Saudita, su richiesta della stessa Teheran, la riunione della Conferenza dei paesi islamici. Teheran continua a dichiarare che la risposta ci sarà, ma soltanto per punire Tel Aviv per la violazione della sovranità iraniana e l’uccisione di Ismail Hanie.  “Non vogliamo l’escalation”, ha detto il capo di Stato maggiore iraniano. Israele invece pensa ad un’azione preventiva, attaccando il Libano. Lo hanno proposto i militari in una riunione del gabinetto ristretto, secondo le rivelazioni della stampa di Tel Aviv.

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Trattative

Un incontro tra i due ministri degli esteri del Cairo e di Doha ha sollecitato gli Stati Uniti a imprimere un po’ di serietà sulle trattative in corso per il cessate il fuoco e lo scambio di prigionieri. “Israele cambia proposte ad ogni incontro, ponendo nuovi ostacoli al raggiungimento di un accordo. Ci sono stati punti consolidati che sono stati smantellati. Serve una lealtà nella trattativa”, hanno detto i due ministri in due telefonate con il segretario di Stato Usa Blinken. La stampa del Cairo scrive che Netanyahu vuole l’occupazione permanente israeliana di Gaza e non intende ritirare le truppe e la sua politica attendista mira a portare la guerra fino al prossimo novembre, data delle elezioni statunitensi.   

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UNRWA

L’inchiesta dell’ONU sullo staff dell’UNRWA è stata conclusa per un gruppo di 10 persone sui quali sono decaduti le accuse di aver partecipato all’attacco di Hamas del 7 ottobre 2023. Per altri 9 sono in corso altri accertamenti e per l’interesse dell’agenzia i loro contratti, che erano stati sospesi a gennaio, non saranno più rinnovati. Lo ha dichiarato il Commissario Lazzarini. (Leggi, in inglese)

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Iraq

Colpita con due missili la base USA di Ain Assad, nella provincia di Anbar. Secondo un comunicato del Pentagono vi sarebbero soldati USA feriti. La stampa irachena parla di due Katiuscia lanciati da una postazione mobile e sono caduti all’interno della base militare. Nessuna rivendicazione per il momento, ma l’azione si inquadra nel clima di tensione per la presenza delle truppe occupanti statunitensi e Nato in Iraq e per la tensione tra Israele e Iran. La scorsa settimana, droni USA partiti da una base USA nel Golfo avevano colpito una caserma delle milizie governative Hashd Shaabi uccidendo 4 miliziani tra i quali un capo militare.

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Notizie dal Mondo

Sono passati due anni, cinque mesi e 13 giorni dall’inizio dell’invasione russa dell’Ucraina. Il Mali interrompe le relazioni diplomatiche con l’Ucraina dopo l’attacco jihadista: “Supporta i terroristi”. Nel paese africano sono stati uccisi due mercenari russi in un attacco di Al-Qaeda.

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Mai Indifferenti. Voci ebraiche per la PACE leggi tutto

APPROFONDIMENTI:

[Recensione] “Palestina-Israele, il lungo inganno; la soluzione imprescindibile”, di Mario Capanna e Luciano Neri di Farid Adly QUI

Appello per Gaza della rete italiana per la Pace e il disarmo Leggi tutto

La storia di Muhammed Bhar, ovvero del nuovo nazismo incarnato da Israele. Di Farid Adly (BBC credits) (QUI)

[Echi della stampa araba] n°18: Visto Schengen, un viaggio al limite dell’umiliazione. A cura di Margaret Petrarca (Leggi tutto)

[Finestra sulle Rive Arabe] “Il mare nella letteratura araba contemporanea”, di Antonino D’esposito. QUI

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