Per ascoltare l’audio di oggi, 10 agosto 2024:
Anbamed, notizie dal Sud Est del Mediterraneo
(testata giornalistica online fondata da Farid Adly.
Direttore responsabile Federico Pedrocchi)
Rassegna anno V/n. 215 (1466)
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Le notizie:
Genocidio a Gaza
Un bombardamento all’alba di oggi, sabato 10 agosto, su una scuola ONU che ospitava sfollati, ha ucciso più di 100 persone. Il numero è provvisorio, perché le operazioni di soccorso sono ancora in corso. È avvenuto nel quartiere Daraj di Gaza. La maggior parte delle vittime erano state sorprese dalle bombe in un luogo di culto mentre stavano compiendo la preghiera dell’aurora. Sulla scuola sono state sganciate tre missili dal peso di 2000 libbra ciascuno. Secondo testimonianze mediche, alcuni corpi sono completamente bruciati a causa dell’uso delle bombe al fosforo bianco, vietate internazionalmente nelle zone residenziali, secondo le stesse norme di guerra.
Il nostro commento quotidiano fisso: Ci sono ancora coloro che obiettano che non si tratti di genocidio, basandosi su congetture storiche e non guardando la realtà delle cifre e delle intenzioni dichiarate dai politici e generali israeliani. Chiudono gli occhi e dicono: “Dire che Israele commette genocidio è una bestemmia”.
Pronunciare una frase simile è la vera bestemmia nei confronti della memoria dei sei milioni di ebrei assassinati dal nazismo tedesco.
Situazione umanitaria
La politica di affamare la popolazione di Gaza è una linea governativa israeliana, che Netanyahu e Gallant negano in dichiarazioni di facciata, ma il ministro delle finanze Smotrich, con la sua vanitosa spavalderia ha rivendicato come “giusta e etica”. Da Stati Uniti e UE sono arrivate dichiarazioni di orrore e preoccupazione, ma nessuna azione concreta per mettere fine all’annientamento scientifico compiuto dal governo e esercito di Tel Aviv, con bombardamenti e blocco degli aiuti. Pulizia etnica.
Giornalisti nel mirino
Altri due giornalisti palestinesi assassinati in bombardamenti mirati contro le loro case a Khan Younis, nel sud della Striscia di Gaza. Tamim Moammar e Abdalla Soussi della tv palestinese sono rimasti uccisi insieme alle famiglie sotto le macerie delle loro case. I due missili lanciati dai droni hanno mirato agli appartamenti delle due famiglie in un’azione deliberata per uccidere chi racconta il genocidio e lo documenta con immagini e parole, che smascherano il comportamento nazista dei soldati israeliani.
Il numero dei giornalisti palestinesi uccisi a Gaza è di 168 giornalisti e operatori dell’informazione. www.anbamed.it
Cisgiordania e Gerusalemme est
Un gruppo di coloni armati hanno attaccato due donne palestinesi e le loro due figlie minori, incendiando la loro auto, mentre loro erano barricate dentro. Si sono salvate soltanto per frazioni di secondi. Sono scese dall’auto ed hanno subito le sassaiole degli estremisti. È avvenuto a sud di Nablus su una strada pubblica vicino ad un insediamento ebraico illegale su terre palestinesi. Le donne hanno fatto ricorso all’ospedale per curarsi ed hanno esposto denuncia, ma l’esercito non ha arrestato nessuno degli aggressori, che avevano agito a poca distanza da un posto di blocco militare. www.anbamed.it
Prigionieri
Secondo l’ente per i detenuti palestinesi, l’esercito israeliano ha catturato a Gaza 10 mila persone, in maggioranza civili, compresi medici, infermieri, insegnanti, e non permette loro nessun contatto con parenti o avvocati. Mohammed Zaghari ha denunciato: “Soltanto recentemente alcuni avvocati israeliani sono riusciti ad entrare nelle carceri e hanno raccontato vicende incredibili di torture e violenze sessuali, individuali e collettive, subite dai detenuti”.
Ieri, il ministro Ben Gvir ha firmato l’ordinanza che prolunga il divieto alle visite dei parenti nelle carceri israeliane. Le direttive del capo del movimento sionista religioso hanno aggravato le condizioni di vita dei detenuti politici palestinesi, riducendo il vitto a un pezzo di pane una volta al giorno oppure due cucchiai di riso, senza condimento. Altre misure coercitive è il tagli dell’acqua e della corrente elettrica ed il sequestro di tutti gli apparecchi dalle celle e la riduzione dei tempi per l’uso del bagno. Misure che hanno diffuso malattie, soprattutto della pelle, e trasformato i detenuti in scheletri viventi.
Militarismo USA in M. O.
L’amministrazione Biden ha concesso a Israele 3,5 miliardi di dollari per l’acquisto di armi statunitensi, soprattutto munizioni. Nello stesso tempo hanno inviato nelle basi USA nei paesi arabi del Golfo i caccia F-22 Raptor per minacciare l’Iran, in caso di attacco contro Israele. (Vedi QUI il comunicato Centcom)
Trattative
Secondo fonti giornalistiche USA, ci sono ancora alcuni punti controversi per il raggiungimento di un accordo tra Netanyahu e Hamas. Tel Aviv non intende ritirare le truppe da Gaza e non vuole dichiarare la fine della guerra prima di annientare Hamas. Il movimento palestinese insiste sulla liberazione di detenuti politici di peso, come i due Barghouti e Saadat. Inoltre respinge la proposta di un’espulsione dalla Palestina dei liberati.
Un responsabile della delegazione egiziana ha sottolineato che si stava arrivando ad un punto di incontro nell’intesa, quando Israele ha compiuto gli assassini di Hanie e Shukr.
In seguito al comunicato congiunto di Biden-AlSisi-Al-Thani, il ministro israeliano delle finanze, Smotrich, ha dichiarato la sua contrarietà su tutta la linea ad un “accordo-trappola per il cessate il fuoco ed impedire così la vittoria di Israele”, come lo ha definito.
La Federazione internazionale degli studenti di medicina ha espulso l’unione israeliana. La sua adesione è stata sospesa per due anni, “a causa del genocidio in corso a Gaza”. La proposta di esclusione di Israele è stata avanzata dalla delegazione brasiliana. La Federazione è un’ONG che raggruppa organizzazioni studentesche di 123 paesi, nata nel 1951 e ha sede in Danimarca.
Siria
Le basi militari illegali statunitensi nel nord della Siria sono state oggetti di attacchi con droni che sono caduti all’interno della base di Hasaka. A lanciarli sono state le milizie filo iraniane di stanza nella zona.
Nel nord della Siria, la geografia degli scontri è a fronti variabili. Sulle rive del fiume Eufrate, si scambiano lanci di mortai e colpi di mitragliatrici pesanti i combattenti dell’autonomia curda e le milizie locali filo governative, sostenute da quelle iraniane. In tre giorni sono stati uccisi, dalle due parti, 12 armati e feriti altri 50. Per innescare ulteriormente il conflitto, le truppe turche da oltre confine hanno lanciato droni sulle zone sotto il controllo amministrativo curdo.
Una situazione complicata nella quale i militari russi fanno finta di fare i mediatori. Una delegazione russa è arrivata all’aeroporto di Qamishli, per chiedere che sia tolto l’assedio curdo a due quartieri, della stessa città e di Hasaka, sotto il controllo dei filo governativi. La missione è fallita e la delegazione russa ha fatto ritorno alla base di Hmaimim, nella provincia di Lathiqia. www.anbamed.it
Freedom Flotilla Coalition
Un successo strepitoso a Messina per l’arrivo della nave Handala della Freedom Flotilla Coalition (QUI) che partita dalla spagna a metà luglio si accinge a proseguire per altri porti del Mediterraneo e poi dirigersi verso le coste di Gaza. Un equipaggio internazionale formato da 17 persone provenienti da: Finlandia, Norvegia, Nuova Zelanda, Spagna, Danimarca, Svezia, Canada. USA. Irlanda e Sudafrica. Il gruppo è stato accolto dagli attivisti del Coordinamento Messina-Palestina e da attivisti giunti da varie parti della Sicilia. Significativa la presenza del Comitato “No MOUS”, il movimento che lotta contro l’installazione delle antenne per droni nella base USA di Niscemi (Per approfondire clicca qui). Il MOUS è uno degli strumenti di guerra in mano agli Stati Uniti in terra siciliana e che è stato utilizzato per missioni di droni a sostegno di Israele nella sua aggressione su Gaza.
L’ incontro con la stampa si è’ trasformato in una lunga assemblea partecipata e piena di voci differenti, ma unite contro il genocidio. Gli internazionali di FFC hanno descritto nei loro interventi la politica genocidaria di Israele e hanno chiesto sostegno e di mantenere alto il livello di attenzione sulla Freedom Flotilla e sulla missione della nave Handala, perché la situazione verso cui si dirigono e molto difficile. È intenzione dell’Handala forzare il blocco illegale israeliano a Gaza. Tuttavia – affermano gli organizzatori – la barca rimarrà ferma agli ormeggi a Messina per qualche giorno per i necessari controlli e manutenzioni tecniche. Il Comitato degli organizzatori ha sottolineato che “gli attivisti della FFC hanno una procedura nonviolenta e il loro comportamento di fronte alle armi della marina israeliana sarà pacifico e di disobbedienza civile”.
Sabato 10 agosto l’equipaggio parteciperà alla manifestazione No Ponte e una delegazione della Freedom Flotilla marcerà insieme al coordinamento Messina-Palestina. Il corteo sarà aperto da uno striscione che reca a scritta a caratteri cubitali STOP GENOCIDE.
Iraq
Il dibattito sulla nuova legge sullo stato civile ha superato le mura del parlamento, per approdare sui media e nelle piazze. La legge attuale in Iraq risale al 1959, subito dopo la caduta della monarchia, ed è molto avanzata, imponendo la maggiore età per il matrimonio e garantisce molti diritti alla donna in caso di divorzio, per l’educazione dei figli e il mantenimento economico. La nuova legge invece introduce le divisioni confessionali nelle famiglie e soprattutto apre finestre al fenomeno delle spose bambine e ai matrimoni temporanei. Nella legge attuale, i matrimoni sono validi soltanto se sono contratti in tribunale, mentre la nuova legge rafforza il potere degli imam, che possono ammettere, sulla base di una dubbia interpretazione teologica, i matrimoni di bambine di 9 anni. Per garantirsi l’approvazione dei deputati sunniti, i proponenti sciiti hanno proposto un baratto con una legge per l’amnistia. Le donne irachene di tutte le etnie e confessioni, soprattutto le curde, sono scese in piazza per protestare contro questa nuova legge, smascherando i pericoli insiti in un testo che a parole vorrebbe garantire equità tra le diverse confessioni.
Notizie dal Mondo
Sono passati due anni, cinque mesi e 17 giorni dall’inizio dell’invasione russa dell’Ucraina. Si allarga l’offensiva ucraina in territorio russo. Le truppe di Kiev hanno superato il confine di 35 km e i lanci di droni sono a 5 km dalla centrale nucleare di Kursk.
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Mai Indifferenti. Voci ebraiche per la PACE leggi tutto
APPROFONDIMENTI:
[Recensione] “Palestina-Israele, il lungo inganno; la soluzione imprescindibile”, di Mario Capanna e Luciano Neri di Farid Adly QUI
Appello per Gaza della rete italiana per la Pace e il disarmo Leggi tutto
La storia di Muhammed Bhar, ovvero del nuovo nazismo incarnato da Israele. Di Farid Adly (BBC credits) (QUI)
[Echi della stampa araba] n°18: Visto Schengen, un viaggio al limite dell’umiliazione. A cura di Margaret Petrarca (Leggi tutto)
[Finestra sulle Rive Arabe] “Il mare nella letteratura araba contemporanea”, di Antonino D’esposito. QUI
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