Per ascoltare l’audio di oggi, 17 settembre 2024:

Anbamed, notizie dal Sud Est del Mediterraneo

(testata giornalistica online fondata da Farid Adly.

Direttore responsabile Federico Pedrocchi)

Rassegna anno V/n. 252 (1503)

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La storia del conflitto israelo-palestinese non è iniziata il 7 ottobre.

Ne vogliamo ripercorrere una tappa precedente, tra le tante.

Tra il 16 e il 18 settembre 1982, l’esercito israeliano e le milizie maronite libanesi fasciste dei falangisti hanno compiuto la strage di Sabra e Chatila.

La redazione di Anbamed sta preparando delle testimonianze di militanti, attivisti e intellettuali, arabi e internazionali, per ricordare come hanno vissuto quel giorno, dov’erano, come hanno saputo della notizia, cosa hanno organizzato o a che iniziativa hanno partecipato.

La memoria come antidoto all’oblio.

Ci saranno opere artistiche, poesie, articoli, ricordi personali e collettivi. Chi ha dei contributi o suggerimenti, scriva a: anbamedaps@gmail.com

Per non dimenticare Sabra e Chatila. Ecco i contributi di Jean Genet,  Giovanni Torres La Torre, Stefania Limiti Michele Cannaò, Dirar Tafeche, Milad Jubran Basir, Davide Bidussa.

Le notizie:

Genocidio a Gaza

Un elenco lunghissimo di nomi, cognomi, età e luogo di nascita. È stato presentato alla stampa presente a Gaza il libro dei nomi di gente assassinata sotto le bombe e le pallottole del criminale esercito israeliano.

È un elenco per difetto, perché registra soltanto le persone riconosciute dai familiari oppure avevano addosso i documenti. Un libro di 34.334 nomi. A questi vanno aggiunti i cadaveri senza identità e i dispersi rimasti intrappolati sotto le macerie. 11.983 sono minori, 711 dei quali avevano meno di un anno. Sono nati e uccisi durante l’aggressione israeliana. 3734 gli anziani. Le stime sulle vittime totali sono oltre 52 mila morti e dispersi e quasi 96 mila feriti.

Il nostro commento quotidiano fisso: Ci sono ancora coloro che obiettano che non si tratti di genocidio, basandosi su congetture

storiche e non guardando la realtà delle cifre e delle intenzioni dichiarate dai politici e generali israeliani. Chiudono gli occhi e dicono: “Dire che Israele commette genocidio è una bestemmia”.

Pronunciare una frase simile è la vera bestemmia nei confronti della memoria dei sei milioni di ebrei assassinati dal nazismo tedesco.

Situazione umanitaria

Una felicità indescrivibile negli occhi dei bambini di Gaza quando hanno visto a tavola, per la prima volta da 10 mesi, delle mele. Il papà di una famiglia ha detto che i suoi figli sono saltati dal letto, quando hanno sentito il profumo di un frutto fresco. Mangiare per lungo tempo solo cibo di scatolette aveva tolto l’appetito.

La fornitura della frutta fresca e delle carni congelate è stata offerta da USAID, l’organizzazione di aiuti umanitari degli Stati Uniti. Il portavoce dell’organizzazione ha detto che questa partita è limitata e si scontra con la mancanza di elettricità che potrebbe portare alla putrefazione delle merci in magazzeno. Non ci sono quantità sufficienti per tutta la popolazione. La fame è diffusa e la gente vaga per ore per ottenere un piatto di riso con lenticchie. L’unica soluzione alla fame è un cessate il fuoco e il libero passaggio degli aiuti.

Cisgiordania

Le truppe dell’esercito israeliano hanno iniziato dalla scorsa notte l’assedio di Ramallah dove ha sede la presidenza dell’ANP. Diverse strade principali nelle vicinanze della presidenza sono state occupate dai carri armati israeliani. L’azione guerrafondaia è legata all’annuncio della visita del presidente Abbas a Madrid, in occasione dell’inaugurazione dell’ambasciata palestinese, dopo il riconoscimento della Palestina da parte della Spagna.   

Le operazioni militari dell’esercito di occupazione nel nord della Cisgiordania, a Jenin e Tulkarem continuano tra avanzamenti e ritiri, ma non è stato possibile per l’occupante domare la popolazione.

A queste azioni militari, si aggiungono le incursioni dei coloni armati. Ieri una consistente banda di giovani ha assaltato a colpi di pietre e pallottole le case di un villaggio palestinese vicino a El-Khalil.

Nella valle del Giordano, i coloni hanno assaltato una scuola, provocando il caos tra gli studenti e gli insegnanti. Lancio di pietre prima e spari contro le finestre poi. Sono state ferite 7 persone con colpi di arma da fuoco. Durante l’irruzione nella scuola, la banda di armati ha chiuso il preside nel suo ufficio. È stato legato alla sedia con nastro adesivo. L’azione terroristica israeliana è stata compiuta contro la scuola Arab Kaabneh, nella località di Maarajat, ad ovest di Ariha. L’aggressione è durata oltre sette ore prima che intervenga l’esercito per liberare studenti e corpo insegnante tenuti in ostaggio. Nessun colono è stato tratto in arresto.

Prigioniere

Un rapporto dell’ente palestinese per la difesa dei detenuti rende note le drammatiche condizioni che le detenute palestinesi vivono nelle carceri israeliane. Sono raccontate le condizioni disumante alle quali sono sottoposte le donne, la maggior parte delle quali sono state arrestate con atti amministrativi, senza accusa e senza processo, ma soltanto sulla base dei sospetti dei servizi di sicurezza, che sono un segreto di stato che non si rende noto ai giudici quando le arrestate vengono portate in tribunale, per il rinnovo dell’arresto. Una pratica che è andata in molti casi fino all’infinito. Uno dei casi simbolo è Khalida Jarrar, avvocata e militante, riarrestata lo scorso dicembre e mai rilasciata. Vive in condizioni di totale isolamento nella prigione di Neve Tirzia, senza neanche il permesso delle visite dei difensori.

Ieri è stata arrestata la moglie di Ahmed Saadat, Uno dei prigionieri politici palestinesi più famosi, per il suo incarico di segretario generale del Fronte Popolare per la Liberazione della Palestina.

Israele

Si annuncia una crisi di governo in piena aggressione contro Gaza, rastrellamenti in Cisgiordania e scontri quotidiani sul fronte libanese. Secondo i media israeliani le trattative tra Netanyahu e Gideon , per assumere il ministero della guerra al posto di Gallant, si sono concluse positivamente e si attende soltanto il momento del benservito all’attuale ministro. Le divergenze tra il premier e il suo ministro della guerra sono di antica data, anche precedentemente alla guerra in corso, ma si sono inasprite sulle questioni tattiche riguardo le trattative per il cessate il fuoco e lo scambio prigionieri e adesso sull’allargamento del conflitto con Hezbollah. Netanyahu ha sempre voluto avere l’ultima parola nelle decisioni importanti scavalcando il ruolo del ministro, arrivando fino a vietargli di parlare con la delegazione israeliana alle trattative indirette con Hamas. È una rivalità personale interna al Likud, che si era già esplosa in precedenza con il licenziamento di Gallante, decisione ritirata per la spaccatura all’interno del principale partito del governo delle destre.

La Wagner israeliana

L’esercito israeliano ricatta i richiedenti asilo provenienti da paesi africani e asiatici offrendo loro di arruolarsi in cambio di un permesso di soggiorno permanente. Per il quotidiano Haaretz, il governo Netanyahu con l’approvazione dei capi militari, intende costituire una contingente di mercenari alla Wagner russa. Le cronache di guerra parlano dell’uso dei richiedenti asilo, dopo 15 giorni di addestramento, sul fronte di Gaza in operazioni pericolose al posto dei soldati. Il quotidiano ricorda anche l’utilizzo di prigionieri palestinesi nelle ispezioni dei tunnel a Gaza. Vengono legati a lunghe corde di acciaio con in testa delle telecamere e introdotti nei tunnel, al posto dei cani addestrati all’uopo. Un esule eritreo ha rivelato in condizioni di anonimato e con la voce camuffata, che malgrado un servizio militare a Gaza di tre mesi, non ha ancora ottenuto la regolarizzazione della propria posizione di richiedente asilo. Sono stato ingannato, ha detto.

Yemen

La nave Sounion colpita lo scorso mese dai missili houthi, è stata trascinata verso un porto sicuro, senza dispersione di petrolio. Lo ha reso noto la missione militare dell’Unione Europea nel Mar Rosso Aspides. La milizia yemenita aveva attaccato la nave battente bandiera greca Sounion ad agosto, scatenando il timore di una fuoriuscita di petrolio di grandi dimensioni che avrebbe potuto causare una catastrofe ambientale e mettere a rischio la navigazione nella regione. La nave trasportava quasi un milione di barili di petrolio greggio.

Libano-Israele

I preparativi di guerra israelo-libanese sono in avanzato livello di ultimazione. Squadriglie di caccia israeliani sorvolano il sud Libano e manovre militari di terra che simulano un’offensiva di terra per occupare il sud Libano fino al fiume Litany, un sogno sionista di lunga data che è stato messo in pratica già diverse volte, ma Israele era stato costretto al ritiro a causa della strenua resistenza libanese. Il governo di Tel Aviv ha diramato un comunicato nel quale aggiunge un altro obiettivo alla guerra. Garantire il ritorno pacifico e in sicurezza degli abitanti israeliani delle colonie nel nord. Attualmente ci sono 180 mila israeliani sfollati verso sud e 200 mila libanesi sfollati verso nord. Una guerra generalizzata provocherebbe la fuga di altri 300 mila libanesi verso nord.

Le trattative a Tel Aviv con il mediatore statunitense non hanno portato a risultati positivi. Amos Hochstein ha portato a Netanauhu e Gallant le preoccupazioni della Casa Bianca sulla sorte degli ostaggi in caso di allargamento del conflitto e le gravi responsabilità di un allargamento dello scontro con l’Iran. La risposta della segreteria del premier avanzata nelle veline alla stampa vicina al governo è stata che l’amministrazione Biden non vuole una guerra prima delle elezioni presidenziali di novembre.

Tunisia

Polemiche in Tunisia in seguito alla trasmissione, sul canale 2 della tv di stato, di un video dove l’imam Ismail Hattab recita il corano a suon di musica, eseguita da un’orchestra tradizionale. Apriti cielo. Dichiarazioni di fuoco contro l’imam e contro i responsabili della tv. Il teologo Bassam Jawwadi ha considerato questo atto una sfida inaccettabile alla tradizione, che vieta l’assimilazione del testo coranico alla poesia e soprattutto considera un peccato grave leggerlo a suon di musica come una canzonetta. Il Corano è un testo di fede, non di intrattenimento, ha detto. 

Sui social, la vicenda è stata caricata di significati che vanno al di là del fatto in sé, per immaginare complotti atti all’offesa della fede islamica. 

Nessuna voce a favore e il povero imam innovatore è stato costretto a chiedere scusa, sostenendo che l’episodio è stato il risultato di un errore non intenzionale.

Notizie dal Mondo

Sono passati due anni, sei mesi e 23 giorni dall’inizio dell’invasione russa dell’Ucraina.

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APPROFONDIMENTI:

Il conflitto israelo-palestinese non è cominciato il 7 ottobre. Per non dimenticare Sabra e Chatila leggi qui, qui, qui e qui.

Nelle sale IL LEONE DEL DESERTO. leggi tutto

Ilan Pappè: sradicare le radici della violenza leggi tutto

[Nativi] Free Leonard Peltier. di Andrea de Lotto. Leggi tutto

[Recensione] “Palestina-Israele, il lungo inganno; la soluzione imprescindibile”, di Mario Capanna e Luciano Neri di Farid Adly QUI

Appello per Gaza della rete italiana per la Pace e il disarmo Leggi tutto

La storia di Muhammed Bhar, ovvero del nuovo nazismo incarnato da Israele. Di Farid Adly (BBC credits) (QUI)

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1 commento

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