Per ascoltare l’audio di oggi, 02 ottobre 2024:

Anbamed, notizie dal Sud Est del Mediterraneo

(testata giornalistica online fondata da Farid Adly.

Direttore responsabile Federico Pedrocchi

Rassegna anno V/n. 267 (1518)

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La storia del conflitto israelo-palestinese non è iniziata il 7 ottobre.

Ne vogliamo ripercorrere una tappa precedente, tra le tante.

Tra il 16 e il 18 settembre 1982, l’esercito israeliano e le milizie maronite libanesi fasciste dei falangisti hanno compiuto la strage di Sabra e Chatila.

La redazione di Anbamed sta preparando delle testimonianze di militanti, attivisti e intellettuali, arabi e internazionali, per ricordare come hanno vissuto quel giorno, dov’erano, come hanno saputo della notizia, cosa hanno organizzato o a che iniziativa hanno partecipato.

La memoria come antidoto all’oblio.

Ci saranno opere artistiche, poesie, articoli, ricordi personali e collettivi. Chi ha dei contributi o suggerimenti, scriva a: anbamedaps@gmail.com

Per non dimenticare Sabra e Chatila. Ecco i contributi di Jean Genet,  Giovanni Torres La Torre, Stefania Limiti Michele Cannaò, Dirar Tafeche, Milad Jubran Basir, Davide Bidussa, Zia al-Azzawi, Rodrigo Andrea Rivas, Gad Lerner, Mohamed Abdallah- un sopravvissuto, Sergio Mecha Mendez de la Fuente, Contributo del 2014 del compianto Murizion Musolino,  Enrico Vigna, Patrizia Cecconi, Il maestro italo-arg entino Silvio Benedetto, Abdelmalek Smari, Mario Capanna, …

Le notizie:

Libano-Israele

Continuano i bombardamenti aerei israeliani su Beirut. Sull’offensiva di terra c’è un giallo. Gli israeliani sostengono di aver iniziato le operazioni, ma Hezbollah nega. Le due parti confermano che non c’è stato finora nessuno scontro diretto tra i carri armati israeliani e le formazioni della resistenza libanese. Secondo analisti della stampa libanese, l’annuncio dell’avanzamento delle truppe di terra in territorio libanese è stata una mossa politica per costringere il governo e l’esercito libanesi a scontrarsi con Hezbollah, ma l’operazione di intimidazione psicologica non ha funzionato. L’esercito israeliano ha intimato alla popolazione di 30 villaggi e cittadine del sud Libano di evacuare verso nord del fiume Litany. I portavoce dell’esercito e l’eco statunitense che sostiene l’occupazione del sud parlano assurdamente di un’invasione limitata nel tempo e circoscritta nello spazio. Il fiume Litany dista 30 km dalla linea di demarcazione e le precedenti occupazioni israeliane del Libano meridionale sono durate 24 anni. Il peggio deve ancora arrivare.

Israele-Iran

Teheran, in un’operazione dimostrativa, ha lanciato centinaia di missili e droni contro Israele. La maggior parte sono stati intercettati dalle unità Usa, britanniche e francesi presenti in M.O. e dalla contraerea israeliana. Alcuni missili sono caduti nel Sinai egiziano ed altri in territorio giordano.  I missili che sono caduti in territorio israeliano hanno provocato tanto spavento e danni minori. Secondo la stampa israeliana, i feriti si contano sulle decine ed alcuni dei ricoverati erano affetti da shock. Il governo israeliano ha dichiarato che l’operazione è fallita e che l’Iran ne pagherà le conseguenze.

È stato da parte di Teheran un mostrare i muscoli, per coprire le vergogne dell’estremismo falloso dell’atteggiamento di ‘armiamoci e partite’, finora adottato. Adesso si aspetta la reazione di Israele, in una catena infinita di azioni e reazioni. Ma le principali vittime sono palestinesi, libanesi e siriani.

Genocidio a Gaza

La mattanza continua, giorno e notte. Nessuna tregua per tutto l’arco del giorno. Oltre a caccia e droni, le artiglierie martellano il martoriato territorio con bombe da terra e mare. Le truppe di terra avanzano in scorribande continue. A Khan Younis come a Rafah. Nella loro avanzata distruggono case con tritolo e bulldozer. Annientare la vita dei palestinesi. La zona nord è stata dichiarata, come annunciato, una regione militare chiusa. La popolazione è stata avvisata di lasciare il territorio a nord del Wadi, il corridoio di terra di nessuno, spianato e asfaltato che collega il territorio israeliano al mare di Gaza. Si chiama deportazione.

Nella giornata di ieri, i generali israeliani hanno ucciso 23 civili e ferito 101. Almeno 4 le stragi compiute. Il numero totale delle vittime, tra uccisi, feriti e dispersi, ha superato le 155 mila persone, il 7% della popolazione.

Il nostro commento quotidiano fisso: Ci sono ancora coloro che obiettano che non si tratti di genocidio, basandosi su congetture

storiche e non guardando la realtà delle cifre e delle intenzioni dichiarate dai politici e generali israeliani. Chiudono gli occhi e dicono: “Dire che Israele commette genocidio è una bestemmia”.

Pronunciare una frase simile è la vera bestemmia nei confronti della memoria dei sei milioni di ebrei assassinati dal nazismo tedesco.

Onu

Il Consiglio di Sicurezza dell’ONU si riunisce oggi mercoledì per discutere della situazione in Medio Oriente, dopo l’invasione israeliana in Libano e l’attacco missilistico iraniano su Israel. Mentre gli USA e le altre potenze Nato sostengono l’invasione israeliana di uno Stato sovrano, il Libano, la Russia ha intimato a Israele di non entrare con le proprie truppe nel territorio libanese e la Cina ha condannato ogni invasione del territorio di un paese sovrano e il bombardamento della sua popolazione.

Cisgiordania e Gerusalemme est

Un giovane militante palestinese assassinato nella provincia di Ramallah. In un agguato, la sua auto è stata crivellata di pallottole.

La guerra silenziosa e silenziata di Israele in Cisgiordania va avanti con violenza e distruzioni per domare una resistenza in prevalenza passiva. Obiettivo dichiarato della destra israeliana al governo è quello di sottrarre le terre palestinesi e domare la popolazione oppure deportarla. Gerusalemme est ne è un esempio lampante: ai palestinesi è vietata la minima modifica abitativa, mentre si concedono licenze edilizie per migliaia di appartamenti nelle colonie che assediano la città. Di questo piano fanno parte le restrizioni al culto nel terzo luogo sacro per i musulmani, la moschea di Al-Aqsa. Ieri 5 porte della moschea sono state sbarrate dalle truppe di occupazione israeliane, con il pretesto delle misure di sicurezza. È stata vietata la preghiera ai musulmani, ma 300 coloni ebrei hanno potuto ugualmente radunarsi nelle spianate delle moschee. Una provocazione per trasformare il conflitto, sempre di più, in uno scontro religioso e non in una lotta di liberazione nazionale.

Tunisia

Condanna a 12 anni è stata inflitta al candidato alle presidenziali, Zammal. È la terza condanna che subisce questo candidato in altrettanti processi farsa con accuse pretestuose: falso in atto pubblico. Le elezioni si terranno il 6 ottobre. La repressione degli avversari del presidente per via giudiziaria è la scelta compiuta da, Saied. Per assicurarsi che non vi siano ricorsi invalidanti dei risultati elettorali da parte di candidati esclusi, è stata cambiata la legge elettorale in corso d’opera.

Notizie dal Mondo

Sono passati due anni, sette mesi e 7 giorni dall’inizio dell’invasione russa dell’Ucraina.

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APPROFONDIMENTI:

Il conflitto israelo-palestinese non è cominciato il 7 ottobre. Per non dimenticare Sabra e Chatila. Ecco i contributi di Jean Genet,  Giovanni Torres La Torre, Stefania Limiti, Michele Cannaò, Dirar Tafeche, Milad Jubran Basir, Davide Bidussa, Zia al-Azzawi, Rodrigo Andrea Rivas, Gad Lerner, Mohamed Abdallah- un sopravvissuto, Sergio Mecha Mendez de la Fuente, , Contributo del 2014 del compianto Murizion Musolino, Enrico Vigna, Patrizia Cecconi, Il maestro italo-argentino Silvio Benedetto, Abdelmalek Smari, , Mario Capanna, …

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L’EXPORT ITALIANO DI ARMI AD ISRAELE, di Antonio Mazzeo QUI

Nelle sale IL LEONE DEL DESERTO. leggi tutto

Ilan Pappè: sradicare le radici della violenza leggi tutto

[Nativi] Free Leonard Peltier. di Andrea de Lotto. Leggi tutto

[Recensione] “Palestina-Israele, il lungo inganno; la soluzione imprescindibile”, di Mario Capanna e Luciano Neri di Farid Adly QUI

Appello per Gaza della rete italiana per la Pace e il disarmo Leggi tutto

La storia di Muhammed Bhar, ovvero del nuovo nazismo incarnato da Israele. Di Farid Adly (BBC credits) (QUI)

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